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Monteroni

Rinasce il Velodromo degli Ulivi a Monteroni

Cerimonia di avvio dei lavori giovedì 23 giugno, alle 12. Costruito nel 1972, consegnato alla “leggenda” dello sport internazionale con i Mondiali di ciclismo del 1976

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Cerimonia di avvio dei lavori giovedì 23 giugno, alle 12. Costruito nel 1972, consegnato alla “leggenda” dello sport internazionale con i Mondiali di ciclismo del 1976 e la medaglia d’oro del grande Francesco Moser, abbandonato al degrado dal 1991, infine recuperato nel 2011 per raccontare nuove storie di sport, ma anche per rappresentare un enorme Centro Polifunzionale al servizio dell’intero Salento, per manifestazioni sportive internazionali ma anche concerti, eventi, grandi momenti di aggregazione, con una tribuna coperta per mille posti a sedere, più un parterre che all’occorrenza potrà ospitare altri 3mila spettatori. Il “Velodromo degli Ulivi Mario Marini” di Monteroni rinascerà grazie all’intervento dell’Amministrazione Provinciale di Lecce, che in un anno di lavori riconsegnerà al Salento questa struttura sportiva, completamente ricostruita, soprattutto polifunzionale nel suo prossimo utilizzo. L’importante cerimonia di avvio dei lavori, come detto fermi da 20 anni, è fissata proprio sul posto, tra le rovine del Velodromo. Avvierà simbolicamente i lavori il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, con il sindaco di Monteroni e consigliere provinciale, Lino Guido, l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Massimo Como, il presidente della Federazione Ciclismo di Puglia, Salvatore Bianco, il presidente del Coni Lecce, Antonio Pascali, il consigliere provinciale del Collegio, Luigi Tramacere.


Il Velodromo degli Ulivi, intitolato a Mario Marini, sindaco di Monteroni al tempo dei Mondiali di ciclismo del 1976 e poi anche presidente del CONI, era stato realizzato con una pista in legno di tipo doussiè che nel tempo si è deteriorata a causa della mancanza di una idonea copertura che la potesse proteggere dagli agenti atmosferici. Su quella pista Francesco Moser ha ottenuto la medaglia d’oro ai Campionati del Mondo di Ciclismo, svoltisi eccezionalmente proprio a Monteroni, una delle pagine più belle dello sport salentino, nazionale e mondiale.


ATTUALE STATO DELL’ARTE


L’originario finanziamento prevedeva per un Provincia di Lecce un impegno di spesa di £.3.500.000 (€.1.807.600) con un coo-finaziamento del Comune di Monteroni del 50% (€.903.800). A seguito di risoluzione del contratto d’appalto nei confronti dell’impresa esecutrice per grave inadempimento, grave irregolarità e grave ritardo, la Provincia ha adeguato il progetto alla normativa sismica nel frattempo intervenuta rimodulando l’intera progettazione al fine di rendere funzionale l’impianto anche per attività ludiche con un conseguente impegno aggiuntivo finanziario di €.1.500.000, interamente a proprio carico. La rimodulazione ed aggiornamento della progettazione dei lavori di “riuso del velodromo degli ulivi di Monteroni” per l’importo di  €.2.752.772,54 è stata affidata alla Società “Ciclistica Servizi” della Federazione Ciclistica Italiana.


CRITERI ED OBIETTIVI DI UN INTERVENTO AL CENTRO DEL GOVERNO GABELLONE


L’intendimento concordato con lo stesso Comune di Monteroni e con la Federazione Nazionale Ciclistica è stato quello di coniugare l’impegno sportivo con quello ludico per poter utilizzare al massimo la struttura sportiva:



  1. dotando la zona e la comunità di un impianto sportivo che avesse le qualità necessarie per garantire lo svolgimento di manifestazioni sportive di alto livello;

  2. assicurando la realizzazione di un impianto di  caratteristiche qualitative tali da garantire le più elevate prestazioni agonistiche;

  3. mettendo a disposizione della Federazione Ciclistica Italiana un impianto da utilizzare come struttura polifunzionale a diversi livelli.

  4. ottenendo un impianto flessibile da utilizzarsi dopo l’evento agonistico come struttura polivalente dedicata ad ospitare manifestazioni anche non sportive;
  5. perseguendo la riqualificazione urbana dell’area e recuperando una struttura che altrimenti sarebbe finita, generazione dopo generazione, nell’abbandono.


DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO


La struttura è costituita principalmente dalla pista scoperta in cemento e resina avente lunghezza alla corda di ml. 333,33 e dalla tribuna per circa 1.000 spettatori che si localizza sul lato Ovest. E’ previsto l’impianto di illuminazione della pista per le manifestazioni notturne. La tribuna spettatori è stata completamente rimodulata e dotata di una serie di servizi annessi: adeguate dotazioni per media, bar, spazi comuni parzializzabili ecc., rampe di collegamento alla viabilità esterna, biglietteria, locali e centrali tecnologiche, spazi disabili e servizi dedicati, spogliatoi e servizi atleti-utenti, officina, ecc. Nei vani sottopista tra gli interassi delle strutture verranno realizzati locali o box ad uso delle società sportive fruenti. Completano le dotazioni dell’impianto, due tunnel sottopista ad uso, uno degli atleti e l’altro carrabile per l’accesso di mezzi di soccorso e pulmini disabili al parterre nel caso di eventi e spettacoli. Per i parcheggi si sono individuate due aree: la prima di adeguate dimensioni nelle immediate prossimità dell’impianto adatta per i parcheggi atleti, stampa, autorità, la seconda all’interno del Parco nelle immediate vicinanze dell’accesso pedonale del pubblico. Nel caso di manifestazioni diverse da quelle sportive si renderanno fruibili le ampie sedi di parcheggio in prossimità della Strada Provinciale. La zona è ampiamente servita da mezzi pubblici di trasporto pertanto si può ritenere più che sufficiente la superficie destinata a parcheggio pubblico che è di 44555 metri quadrati. Tale ipotesi garantisce il funzionamento dell’edificio sia durante le manifestazioni che nel normale utilizzo, senza penalizzare le aree verdi presenti nella zona, peraltro di un certo pregio, mantenendole libere e fruibili a piedi.


Tribuna


La tribuna avrà una capienza di circa 1000 posti a sedere e sarà raggiungibile da 2 accessi laterali con scale opportunamente dimensionate, mentre una scala centrale permetterà l’accesso alle autorità ed alla stampa. Sono state progettate inoltre 4 postazioni per spettatori disabili, zone a disposizione per TV, Broadcasting, sull’ultimo livello degli spalti. Tutta la struttura esistente è stata adeguata alle normative antisismiche vigenti ed ai parametri imposti nella zona. Tutti i parapetti esistenti saranno demoliti e sostituiti da nuove opere in acciaio e cristallo, nelle zone frontali in modo da non ostacolare la corretta visibilità e, sui lati corti e sul fronte retrostante, da nuove opere in cemento e tubolari in acciaio. L’accesso alla tribuna degli spettatori disabili verrà garantito da una pedana elevatrice di dimensioni cm 100 x 130 circa posizionata sul lato sinistro rispetto al fronte gare- parterre.


Pista e Centropista


La pista è stata prevista in calcestruzzo con larghezza costante di m. 7.50 + 0.75 m. della zona di riposo, la pendenza in curva è di circa 40° mentre in rettilineo la pendenza è di ca. 12°, con i raccordi a tracciato clotoideo. Si è ritenuto opportuno confermare la larghezza della pista di ml. 7.50+0.75, anche per consentire la pratica del kerin, specialità ormai rientrata tra le competizioni ufficiali internazionali. Sul bordo esterno della pista sarà installato un parapetto sagomato con struttura in cemento alto cm. 100, atto ad assorbire eventuali urti, provocati dai corridori,che diventa in plexiglass e acciaio nella zona della tribuna per non impedire la visibilità. In corrispondenza all’arrivo, saranno predisposte le canalizzazioni necessarie all’installazione del tabellone fotofinish, e dei relativi rilevatori di passaggi, agli interassi convenzionali. La pista, con caratteristiche conformi ai Regolamenti tecnici Internazionali, è stata prevista in calcestruzzo con strato di finitura in resina, mantenendo la lunghezza alla corda di ml 333, in modo da ottenere una superficie la più veloce possibile che garantisca le migliori prestazioni cronometriche. Il carico sopportabile della pista sarà idoneo al passaggio di mezzi di soccorso. Il Parterre avrà dimensioni di ml 54 x 86 escluse le lunette e si presenterà come un  grande spazio flessibile che potrà contenere fino a 3000 spettatori in occasione di particolari eventi. E’ prevista inoltre l’illuminazione della pista.


Spogliatoi


Tutto il piano terra è a servizio degli atleti. Sono previsti 4 spogliatoi di superficie media circa mq 45, ciascuno dotato di ampi disimpegni e servizi. La zona spogliatoi è completata da un presidio medico di primo soccorso di oltre 13 mq di superficie, da una zona anti-doping, da locali deposito biciclette. La zona spogliatoi è collegata al campo di gara attraverso sottopassaggio accessibile ai disabili mediante cremagliera e rampa con pendenza inferiore all’8%. Sono previsti inoltre: 2 spogliatoi giudici di gara-arbitri di circa 10 mq cadauno; ampio locale officina superiori a 100 mq; 2 bagni disabili; locale ufficio-direzione/biglietteria; locale ufficio-sicurezza.


Cronaca

Assunzioni fittizie, tre imprenditori nei guai per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Richiesti 1.500 euro per ogni pratica relativa al rilascio del permesso di soggiorno: una volta ottenuta la somma, procedevano all’inoltro al Ministero dell’Interno del cosiddetto “modello informatico” attestante la presunta assunzione lavorativa dei migranti. Giochino ripetuto con 900 extracomunitari e profitti quantificabili in oltre un milione e trecentomila euro. Uno dei cosiddetti imprenditori percepiva anche il reddito di cittadinanza!

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I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, congiuntamente ai finanzieri della Tenenza di Porto Cesareo, all’esito di una complessa attività d’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Lecce, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre persone residenti in provincia, titolari di altrettante imprese operanti nel settore agricolo, edilizio e ristorativo, accusati di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

In particolare si tratta dei titolari rispettivamente di un’azienda agricola di Leverano, un’attività di ristorazione di Monteroni di Lecce e di una ditta edile ancora di Monteroni.

L’inchiesta, avviata nei primi mesi del 2023, ha portato all’acquisizione, anche attraverso l’esecuzione di perquisizioni e l’analisi dei flussi finanziari e bancari, di elementi probatori a carico degli indagati, i quali, a decorrere dall’anno 2020, avrebbero compiuto attività dirette a favorire l’immigrazione clandestina per la permanenza nel territorio dello Stato di oltre 900 extracomunitari, eludendo le disposizioni normative imposte dal “Decreto Flussi”, attraverso la falsificazione di atti e documenti attestanti fittizie assunzioni.

Secondo le indagini dei finanzieri e dei carabinieri salentini, gli imprenditori avrebbero avanzato richieste di € 1.500 per ogni pratica relativa al rilascio del permesso di soggiorno, i quali una volta ottenuta la citata somma, procedevano all’inoltro al Ministero dell’Interno del cosiddetto “modello informatico” attestante la presunta assunzione lavorativa dei migranti.

L’illecita attività avrebbe permesso al sodalizio criminoso di ottenere indebiti profitti quantificabili in oltre un milione e trecentomila euro.

In sede d’indagine è stato inoltre accertato che uno degli arrestati, sebbene formalmente interessato dall’esercizio di un’attività imprenditoriale, avrebbe fraudolentemente richiesto ed ottenuto anche il reddito di cittadinanza, beneficiando di un contributo sociale ammontante a circa 20 mila euro.

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Alessano

Le Medaglie della Memoria

Consegnate 28 medaglie d’onore conferite alla memoria di cittadini salentini deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra

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L’appuntamento annuale con la Giornata della Memoria, promosso dalla Prefettura di Lecce in collaborazione con i componenti del Comitato Provinciale di Valorizzazione della Cultura della Repubblica, ha costituito l’occasione per una riflessione corale sul tema della Shoah, oltre che momento di riconoscimento e gratitudine da parte dello Stato per il sacrificio sofferto da tanti cittadini italiani negli anni della Seconda Guerra Mondiale.

All’evento hanno preso parte numerose autorità, tra cui la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, il vice presidente della Provincia Antonio Leo, nonché i vertici della Magistratura e delle Forze dell’Ordine e diversi amministratori locali.

Nel corso della manifestazione, si è proceduto alla consegna di 28 medaglie d’onore conferite alla memoria di cittadini salentini deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.

Il prefetto Luca Rotondi ha ricordato come la Giornata della Memoria costituisca «un momento ineludibile di incontro con la Storia, di commozione nel ricordo di oltre 6 milioni di vittime di una atroce barbarie e, al contempo, un’importante affermazione di riconoscimento tributato dallo Stato ai sopravvissuti e ai loro familiari» e, riprendendo le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha auspicato che le conquiste della pace e delle libertà democratiche vengano «salvaguardate di fronte a risorgenti tentazioni di risolvere le controversie attraverso il ricorso alla guerra, alla violenza, alla sopraffazione».

 LE MEDAGLIE CONFERITE

PASQUALINO BRIGANTE PATU’
AMEDEO BRIGANTE PATU’
ANGELO CASSIANO PATU’
COSIMO COLELLA MORCIANO DI LEUCA
COSIMO DAMIANO CONDO’ MONTERONI DI LECCE
FRANCESCO DE MARCO ALESSANO
CARMINE DE MICHELI PATU’
ARCANGELO DE SALVO PATU’
VITO DE SOLDA PATU’
ENRICO DI LAURO LECCE
FRANCESCO IMBRIANI CAVALLINO
SALVATORE LISI  LECCE
PIETRO MANDORINO NARDO’
GIUSEPPE MARINO PATU’
ANGELO MELCARNE PATU’
MICHELE MILO PATU’
ANTONIO PALADINI MONTERONI DI LECCE
ANTONIO PATI MONTERONI DI LECCE
EUGENIO PATI MONTERONI DI LECCE
COSIMO DAMIANO PRETE NARDO’
ROCCO PRIMOCERI MONTEFALCONE DI VAL FORTORE
ANTONIO QUARTA MONTERONI DI LECCE
FRANCESCO COSIMO QUARTA MONTERONI DI LECCE
ANGELO RENNA MORCIANO DI LEUCA
GINO RIZZO MONTERONI DI LECCE
ARMANDO GIUSEPPE ROLLO COPERTINO
ALESSANDRO ROSAFIO LECCE
CANDIDO SPEDICATO LEQUILE
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Copertino

Follie di fine anno

Ustioni, traumi, ferite all’occhio e, in un caso, addirittura il tronco dei genitali. Ha ancora un senso la tradizione dei botti di fine anno?

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Nonostante una campagna di prevenzione mirata e le tante ordinanze sindacali atte a vietare lo scoppio di botti e petardi è davvero un bollettino di guerra quello del giorno dopo la notte di San Silvestro.

Ecco, ad ora, il resoconto dei feriti dallo scoppio di petardi a Lecce e provincia.

Surbo – Trentenne ferito alla testa. Lo stesso è stato dimesso con terapia domiciliare.

Monteroni – Altro trentenne ferito alla testa da un petardo. Lo stesso è stato dimesso con terapia domiciliare.

Squinzano – Uomo di 47 anni con ferite alla gamba sinistra. Ha subito anche un intervento alla mano destra. Dimesso con prognosi di 20 giorni.

Copertino – 43enne con trauma alla mano sinistra, al polso destro e al torace. Attualmente è ricoverato presso il reparto di Ortopedia del predetto ospedale con prognosi di 25 giorni.
Un uomo di 22 anni, Sempre a Copertino è
stato  ricoverato al “Vito Fazzi”: gli è stato riscontrato grave trauma da scoppio di petardo che interessa entrambe le gambe, il polso sinistro e gli ha provocato un trauma cranico, trauma facciale e il tronco dei genitali.

Gallipoli – Un uomo di 47 anni con ustioni all’addome e ad entrambe le cosce; prognosi di 20 giorni.
Sempre a Gallipoli un ventenne con ferite all’occhio sinistro è stato già dimesso.

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