Appuntamenti
A Tricase le Corde diventano Magiche
Tre giorni dedicati alla magia della chitarra e degli strumenti a corda
Corde Magiche è divenuto ormai un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di musica. Nelle precedenti edizioni ha avuto come protagonisti la chitarra e altri strumenti a corda di diversi stili e tradizioni musicali. Quest’anno si è voluto dare risalto a strumenti a corda della cultura popolare che spesso non coincidono con la chitarra, ecco perchè il concerto finale del gruppo rumeno Quartet Gipsy con il Cimbalon di Marian Serban (Taraf de Metropulitan). I concerti avranno luogo nella suggestiva cornice della Piazza di Don Tonino Bello nel centro storico di Tricase. Si comincerà venerdì 26 agosto alle 20,30, con il Mino Lacirignola Swing Quintet. Il progetto “L’era dello swing” ci farà rivivere le atmosfere dello Swing con una formazione insolita per la presenza di 2 chitarre.
Alle 22, “Il mio meraviglioso Modugno” (Mike Zonno, chitarra e voce; Leo Di Gioia, fisarmonica; Michele Emiliano, basso; Piero Di Bari, percussioni). Questo tributo a Domenico Modugno nasce con lo scopo di lasciare nella mente e nei nostri cuori un ricordo che non lo identifichi soltanto come l’autore di “Volare”, ma anche come quel grande artista che come pochi ha saputo incidere la sua epoca con la passione forte e vera per la.
Sabato 27, sempre alle 20,30 i Racconti Blues della Mario Insenga Blues Company. Il repertorio proposto in questo spettacolo è cucito insieme in un’unica narrazione che conduce nel mood delle storie metropolitane, al centro dei più classici brani del Blues. L’artefice di questo progetto è Mario Insenga, la cui attività di musicista-compositore è legata alla fondazione della Blue Stuff e alla collaborazione con Joe Sarnataro (Edoardo Bennato) e Renzo Arbore.
Alle 22 il Canzoniere Piceno – Popularia che nasce intorno alla metà degli anni ’70, prende il via dell’interesse per la passione politica e l’atmosfera culturale che si viveva in quegli anni con la diffusione dei canti ‘di lotta’ e la nascita dei ‘Canzonieri’. Un esempio di questo fermento è l’esperienza fatta al Folk Studio di Roma dell’indimenticato Cesaroni, dove ci siamo esibiti per due anni consecutivi incontrando personaggi del calibro di Giovanna Marini, Otello Profazio, Matteo Salvatore, il Canzoniere del Lazio di Brega e Giannattasio. Il Canzoniere ha rivolto la sua attenzione, oltre alla irrinunciabile conoscenza della musica trovadorica, a quelle forme più vicine alla musica popolare come le Cantigas de Santa Maria di Alfonso X El Sabio, il Laudario Cortonese, il Tropario Catanese, la musica Sefardita, le Karijas arabe, i Carmina Burana.
Domenica 28, alle 20,30, Intrecci – per charango, chitarra e flauti etnici (Nico Berardi, charango, flauti etnici; Michele Dammacco, chitarre; Francesco Salonna, contrabbasso). “Intrecci” è soprattutto un atto d’amore verso il charango, il più importante strumento a corde andino – tradizionalmente costruito con il guscio dell’armadillo – ma praticamente sconosciuto in Italia. Uno strumento che il M° Berardi adotta in chiave mediterranea e con personalissimo stile. Joropos, fandanghi, tarantelle, ma soprattutto le suggestive composizioni scritte dai due maestri espressamente per “Intrecci” si susseguono in quadri sonori vari ed articolati in cui l’evoluzione tecnica e la maestria di due musicisti curiosi e sensibili dipingono un mondo d’arte e di armonia insospettabili.
Alle 22, il Quartet Gipsy (Taraf of de Metropulitana), la più conosciuta formazione di virtuosi di violino, fisarmonica, cymbalom, contrabasso a 3 corde e altri strumenti, nel panorama della musica rom rumena in Italia, catapultati dai matrimoni e dalle feste tradizionali e da Vallachia direttamente nel circuito dei festival e delle rassegne musicali nostrane. Repertorio melodie e balli tradizionali dal cuore dei Carpazi ma anche un gran numero di standard internazionali suonati “a la zingara” adattatissimi per animare e coinvolgere il pubblico di un concerto o per fare ballare e cantare tutti gli invitati di un matrimonio. Il gruppo vanta numerose e importanti collaborazioni con musicisti nazionali e star internazionali.
Appuntamenti
Not(t)e di Sax Cutrofiano
Il concerto dell’Orchestra Giovanile Italiana di Saxofoni di domenica 21 aprile anticipa la sesta edizione del festival “Not(t)e di luna”
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Sono i saxofoni i protagonisti della serata in programma domenica 21 aprile, alle 19.30, nella Sala Polifunzionale (Via Ascoli) a Cutrofiano, per un concerto che anticipa la sesta edizione del festival “Not(t)e di luna”, rassegna realizzata dall’associazione ArtisticaMente in Movimento in collaborazione con la Cooperativa Ventinovenove e con l’assessorato alla cultura del Comune di Cutrofiano.
Sul palcoscenico l’Orchestra Giovanile Italiana di Saxofoni, fondata dal Maestro Federico Mondelci, direttore e solista, pilastro della scuola saxofonistica italiana: una formazione unica nel suo genere composta da talentuosi musicisti provenienti da tutta Italia e costituita da tutti gli strumenti della famiglia dei saxofoni che proporrà un programma che spazia tra musica classica e jazz.
L’evento è anche un assaggio della nuova edizione di “Crita – Festival delle arti”, la rassegna itinerante dedicata al teatro, alla musica e alla danza, ideata e organizzata dalla cooperativa Ventinovenove, con la direzione artistica di Gabriele Polimeno e Mary Negro.
Il festival “Notte di Luna”, ideato dal musicista e saxofonista salentino Diego Vergari, che ne cura la direzione artistica, porta tra le bellezze storico artistiche di alcuni comuni salentini la musica “colta” interpretata sia da artisti di fama internazionale che da giovani promesse.
Biglietti: 10 euro, ridotto 8 per under 25.
Prevendite online so oooh.events.
Info e prenotazioni: 353/4294041; 339/5745559; 329/3345515; daimon@29nove.com; www.29nove.com
Appuntamenti
Canzoni o poesie? Mogol ad UniSalento
All you need is love: giornata di studio sugli “amorosi sensi” di versi e melodie nella canzone europea
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Ben ritrovati dalla redazione de il Gallo.
Siamo in radio, quindi oggi giochiamo in casa.
Cosa serve per scrivere una canzone?
Bisogna conoscere la musica?
Avere consapevolezza della tradizione lirica italiana?
Aver conosciuto l’amore?
Aver vissuto direttamente le emozioni che si esprimono attraverso versi e melodie?
E qual è la giusta alchimia tra melodia e versi?
Sviluppare un dibattito su questi ed altri interrogativi sarà l’obiettivo di un evento dal titolo “All you need is love” organizzato dai dipartimenti di Beni Culturali e di Studi Umanistici dell’Università del Salento.
Appuntamento a venerdì 19 aprile, quando, alle 10, alla Mediateca di Studium 2000 (di via di Valesio 24, a Lecce), la giornata si aprirà con una tavola rotonda sull’arte della canzone che vedrà coinvolti italianisti e musicologi.
Moderati dall’ideatore dell’evento, Gianfranco Salvatore (dell’Università del Salento), si confronteranno sul tema i professori Marcello Aprile (sempre Università del Salento), Beatrice Perrone (Università di Macerata) e Giovanni Vacca (Università Roma Tre).
Alle 15, nell’aula 5 dell’edificio Studium 6, interverrà di persona il grande Mogol, al secolo Giulio Rapetti, che offrirà il suo personalissimo contributo al dibattito culturale sulla “popular music” e sull’arte della canzone. Si approfondirà ulteriormente il tema, ponendo ulteriori interrogativi: il testo di una canzone è poesia, può stare autonomamente “sulla carta” con i suoi versi privati della melodia (come accade ormai, da molti anni, perfino nelle antologie letterarie scolastiche)?
Oppure, privandolo della melodia a cui è legato, il testo di una canzone resta dunque orfano di una parte del suo significato?
Noi, se può interessare il nostro modesto parere, non abbiamo dubbi che ad esempio, le canzoni di Fabrizio De Andrè, anche senza melodia nulla abbiano a che invidiare alle poesie che studiavamo e si studiano a scuola. Anzi!
L’Università del Salento è all’avanguardia in Italia su questi temi, grazie anche a una proficua collaborazione tra i suoi storici della letteratura e i musicologi che, a livello accademico, si occupano di musica “pop”: l’ateneo di Lecce è stato infatti il primo in Italia ad aver istituito l’insegnamento di “Storia della Popular Music”, nel 1997.
Docenti e ricercatori dell’Università salentina continuano a produrre interessanti contributi sull’argomento. Si trova ad esempio in rete uno speciale della rivista della Treccani, curato da Beatrice Perrone, con articoli e studi specifici firmati anche da Marcello Aprile, Maria Antonietta Epifani, Gianfranco Salvatore.
Di quest’ultimo, le edizioni Mimesis hanno appena pubblicato il volume “Mogol/Battisti: l’alchimia del verso cantato. Arte e linguaggio della canzone italiana”.
La partecipazione all’evento è gratuita e aperta a tutti, anche a chi non sia iscritto all’università.
Alessano
Sviluppo marino e costiero sostenibile, domani a Tricase ed Alessano la delegazione libanese
Nell’ambito degli incontri istituzionali e territoriali del progetto Blue Tyre. Partenariato locale per lo Sviluppo Marino e Costiero Sostenibile
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Si aprono domattina a Tricase (nel pomeriggio ad Alessano) gli incontri istituzionali e territoriali del progetto Blue Tyre. Partenariato locale per lo Sviluppo Marino e Costiero Sostenibile, che vede un gruppo di tecnici e operatori/operatrici provenienti dalla comunità di Tiro in Libano, ospite in Salento fino al 23 aprile per un periodo di formazione e scambio territoriale.
Blue Tyre. Partenariato locale per lo Sviluppo Marino e Costiero Sostenibile, è un progetto che vede insieme il Comune di Tricase e la municipalità di Tiro (Libano), realizzato grazie al contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e con un partenariato di rilievo, per contribuire allo sviluppo territoriale sostenibile dell’area costiera e marittima di Tiro.
Obiettivo dell’iniziativa individuare strategie per rendere compatibile il modello economico (pesca/turismo/commercio) con la protezione degli ecosistemi, la tutela del patrimonio culturale e naturale, la salute e il benessere della popolazione, e rafforzare gli storici rapporti tra l’Italia e il paese dei Cedri in un momento particolarmente difficile per il Medio Oriente contribuendo alla costruzione di ponti di dialogo internazionale e di pace.
La Training Visit rientra nelle attività dell’iniziativa Blue Tyre. Partenariato locale per lo Sviluppo Marino e Costiero Sostenibile, un partenariato territoriale intrapreso dal Comune di Tricase e dalla municipalità di Tiro (Libano) e finanziato grazie al contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo allo scopo di contribuire allo sviluppo territoriale sostenibile dell’area costiera e marittima di Tiro. Tiro è una città straordinaria, patrimonio Unesco per la sua archeologia, con una Riserva naturale sulla costa ma è anche il principale sito del turismo balneare del paese con innumerevoli pressioni antropiche sull’ecosistema. Il progetto prevede il coinvolgimento di partner pugliesi come CTM (Cooperazione nei Territori del Mondo), Magna Grecia Mare, l’Università del Salento e la coop. Naturalia che contribuiscono a fornire equipaggiamenti e competenze per rafforzare la capacità della comunità locale libanese di affrontare le sfide ambientali e la tutela della biodiversità. Grazie al contributo della Regione Puglia, inoltre, il partenariato è riuscito ad attivare anche un intervento nel campo agricolo della lotta biologica e della fertilità dei suoli coinvolgendo le donne, i rifugiati dal fronte e i lavoratori vulnerabili dell’area. Negli ultimi due anni i partner salentini hanno lavorato insieme alle controparti locali nell’individuazione di strategie per rendere compatibile il modello economico (pesca/turismo/commercio/agricoltura) con la protezione degli ecosistemi, la tutela del patrimonio culturale e naturale, la salute e il benessere della popolazione.
Purtroppo, a causa della crisi di sicurezza nel Sud del Libano a seguito dell’acuirsi del conflitto israelo-palestinese, gli esperti pugliesi hanno dovuto sospendere le missioni per potenziare il programma di training in Puglia e in remoto. Oltre agli attacchi e ai bombardamenti, in questa fase gli enti pubblici di Tiro si trovano a gestire l’emergenza di circa 27.000 cittadini sfollati che hanno abbandonato le aree di confine e si sono rifugiati nelle scuole o nelle altre strutture pubbliche della città per scampare agli attacchi e attendere che la tensione al confine si plachi.
La visita in Salento, che si avvale della collaborazione anche di TempoPresente aps, è dunque utile a dimostrare la solidarietà del nostro territorio nei confronti di chi la guerra la vive quotidianamente rafforzando gli storici rapporti tra l’Italia e il paese dei Cedri in un momento particolarmente difficile per il Medio Oriente contribuendo alla costruzione di ponti di dialogo e di pace sulle tracce, sempre vive, dell’esempio di Don Tonino Bello.
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