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Figaro su, Figaro giù…! Ad Otranto arriva Elio

L’opera lirica incontra la Notte della Taranta e il Carnevale di Putignano. Un’inedita rilettura del Barbiere di Siviglia che unisce tre fra le principali istituzioni culturali pugliesi

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Dopo il successo registrato a Martina Franca, La Fondazione La Notte della Taranta e il Festival della Valle d’Itria in collaborazione con il Carnevale di Putignano  propongono nel Festival 2018 un’assoluta novità: Figaro su, Figaro giù…! Rossini e il Barbiere: tutta un’altra storia, una libera rivisitazione del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini e di quello di Paisiello, in scena venerdì 3 agosto ad Otranto (Fossato del Castello, Porta a Mare, ore 21).


Si tratta di un nuovo progetto drammaturgico a cura di Gianmaria Aliverta, al quale è affidata anche la regia, con la partecipazione straordinaria di Elio per uno spettacolo volutamente pop, in cui si fondono il sapiente ordine del ritmo rossiniano con la percussiva tradizione musicale del tarantismo e in cui c’è posto, oltre che per Rossini, Paisiello e Stendhal, anche per i danzatori della Taranta. Strumenti e prassi esecutive tradizionali (Orchestra popolare “La Notte della Taranta”) e classiche (Orchestra ICO della Magna Grecia) fonderanno i loro suoni sotto la guida del direttore Giuseppe Grazioli. I testi sono stati ideati da Francesco Micheli, il progetto scenico da Benito Leonori e i costumi da Sara Marcucci e Francesco Bondì. Il cast include Daniele Terenzi nel personaggio di Figaro, Maria Aleida come Rosina; e poi Marco Filippo Romano (Don Bartolo), David Ferri Durà (il Conte d’Almaviva), Peter Kellner (Don Basilio), Hannah Fraser (Berta) e Davide Gasparro (Ambrogio). Dal palco di Melpignano a pizzicare l’opera rossiniana ci saranno Alessandro Monteduro (percussioni) Antonio Marra (batteria) Gianluca Longo (mandola) Roberto Gemma (fisarmonica) Attilio Turrisi (chitarra) Roberto Chiga (tamburello) Nico Berardi (fiati) e i ballerini Laura Boccadamo, Carla Del Giudice, Fabrizio Nigro e Nicola Simonetti.


L’iniziativa segna per la prima volta l’unione di tre grandi istituzioni culturali pugliesi: la Fondazione “La Notte della Taranta”, la Fondazione “Carnevale di Putignano” (il più antico d’Europa) e il Festival della Valle d’Itria.


La contaminazione dell’opera di Rossini con le musiche popolari dell’Orchestra della Taranta è un richiamo al passato, come spiega il direttore artistico dell’Orchestra, Daniele Durante che si è occupato dell’adattamento musicale dell’opera: “Il Barbiere di Siviglia è una delle opere più famose della cultura popolare. Gli anziani quando in piazza ascoltavano la banda conoscevano a memorie le parole dell’opera di Rossini. Per questo quando mi è stato proposto di prendere parte a questo progetto ho risposto con entusiasmo, immergendomi nella cultura popolare e restituendo al popolo una storia che gli appartiene”.


La rivisitazione pop del Barbiere di Siviglia è ambientata nella Magna Grecia dove la tarantola, impersonata da Elio, con il suo morso porterà amore o dannazione ai personaggi che incontrerà.

L’intera operazione mira al coinvolgimento del maggior numero di persone possibile”, dice il regista Gianmaria Aliverta, “anche quanti non sono abituali frequentatori della lirica. La storia prende avvio da un antefatto: siamo in un paesino del Sud Italia, dai fasti magnogreci, dove un giovane di nome Bartolo viene morso da una tarantola dagli spiccati poteri taumaturgici che gli inietta un’infinita voglia di amare. Presto incontra la sua anima gemella con cui intraprende un’appassionante storia d’amore ma, durante un Carnevale, un carro separa i due innamorati che si perdono nella folla senza più riuscire a ricongiungersi. Per sopperire a questo mal d’amore Bartolo si rifugia nello studio e diventa il medico del paese, rinnegando il suo desiderio di trovare amore. L’opera prende avvio in questo punto. Troviamo Bartolo invecchiato e brontolone, diventato il dispotico sindaco della cittadina, che cerca rivalsa nel suo ruolo di uomo di scienza e nella sua veste istituzionale. Per questo bandisce il Carnevale e le feste, proibisce l’amore e dà la caccia ai ragni e alle tarantole, facendo sprofondare il paese nella tristezza e nel grigiume”.


Figaro su, Figaro giù…! apre il Festival itinerante de La Notte della Taranta, che ricordiamo si terrà dal 3 al 25 agosto nei Comuni salentini.


“Occorre oggi tornare a indagare e, se possibile, ampliare il concetto di ‘popolare’. Possono espressioni artistico-culturali molto diverse tra loro come il teatro dei pupi, la lirica, la danza e il canto di matrice espressamente folklorica, essere accomunate da quello che si potrebbe definire un ‘sentire popolare’? È questa la scommessa di questa nuova edizione del Festival Itinerante” conclude Luigi Chiriatti, direttore artistico del Festival.


L’evento è gratuito ma per accedere a uno degli 800 posti a sedere è necessaria la prenotazione, che si effettua sul sito www.lanottedellataranta.it.


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A Corsano il campionato mondiale dei “puni”

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Il Campionato “mondale dei “puni” anche quest’anno è organizzato a Corsano dall’associazione Idee a Sud Est con il patrocinio del Comune di Corsano.

La sfida consiste nel far rotolare un’arancia sino a centrare una delle nove buche poste ad una distanza di una decina di metri dalla linea di lancio. 

Il torneo, che si svolgerà il 25 aprile alle 16:30 nella caratteristica piazza Santa Teresa nel centro storico diCorsano, è giunto alla nona edizione grazie alla collaborazione tra l’associazione Idee a Sud Est ed un gruppo di anziani corsanesi che hanno deciso di recuperare il gioco della loro infanzia e coinvolgere la comunità in un momento ludico che ha le chiare venature della tradizione. 

Il gioco dei “puni” è un divertimento che ha il sapore unico della memoria. Il torneo è il modo per rievocare uno svago che affonda le radici nell’infanzia degli anziani corsanesi che oltre 70 anni fa, da ragazzini, si divertivano allo stesso modo. 

La gara dalle coloriture agonistiche molto sfumate, sarà commentata in diretta, con incursioni nel pubblico e il coinvolgimento degli spettatori.

Gli “atleti” del lancio dei puni si sfideranno per stabilire chi è il “Campione Mondiale” – visto che è un gioco conosciuto solo a Corsano gli organizzatori posso permettersi di esagerare – il tutto, ovviamente, con buona dose di autoironia.

La novità di questa edizione sarà una sessione interamente femminile con in palio un apposito trofeo.

Un particolarissimo “campo di gara”, degli “atleti” speciali e una passione che non passa, sono gli ingredienti per un appuntamento con la memoria.

Con il Torneo dei Puni la tradizione è in gioco.

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Sessualità con la Treccani, si parte dal Salento

Tre giorni di dialoghi, incontri, laboratori e spettacoli: dal 3 al 5 maggio parte la settima edizione del Festival Treccani della lingua italiana dedicata alla parola sessualità

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Libera, repressa, infantile, presente anche nella fase senile, la sessualità comporta sotto il profilo linguistico una riflessione sempre più urgente e approfondita, considerando quante implicazioni e quanti equivoci determina nelle relazioni sociali. A questa parola è dedicata la settima edizione del Festival Treccani della lingua italiana #leparolevalgono, progetto ideato da Treccani Cultura – con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità ESG e la Media partnership di Rai Cultura e Rai Radio3 – per presentare i temi più rilevanti della costante ricerca di Treccani sulla lingua italiana, prestando particolare attenzione al valore delle parole come mezzo di espressione e di ragionamento, di condivisione e di rispettoso confronto tra diverse posizioni.

Dal 3 al 5 maggio il Festival partirà da Lecce con tre giorni di dialoghiincontrilaboratori e spettacoli.

Tra gli ospiti le teologhe Marinella Perroni e Shahrzad Houshmand, l’autore e conduttore dei programmi Radio3 Scienza Marco Motta, la psicologa Alice Mado Proverbio, lo storico dell’arte Lorenzo Madaro. Ed ancora, Maria Vittoria Dell’Anna, il critico letterario Marco Antonio Bazzocchi, la filosofa Elettra Stimilli, lo psicanalista e filosofo Sergio Benvenuto, il medico e psicoterapeuta Alberto Pellai, la psicopedagogista Barbara Tamborini, le linguiste e i linguisti Marcello AprileBenedetta BaldiDebora De FazioBeatrice Perrone, Rocco Luigi Nichil e Carolina Tundo.

Sabato mattina Renzo Rubino e Rachele Andrioli saranno protagonisti del format “Le parole delle canzoni“.

Le tre serate si concluderanno con la lezione|spettacolo Saba, scritta e interpretata da Mauro Covacich in occasione dei centoquarant’anni della nascita del poeta triestino (venerdì), il live del progetto elettronico Queen of Saba (sabato) e il concerto Donna Ginevra e le Stazioni Lunari con Ginevra Di MarcoFrancesco Magnelli Andrea Salvadori (domenica).

L’insieme dei caratteri e dei fenomeni della vita sessuale“: la definizione di sessualità contenuta nel Vocabolario Treccani giustifica da sola l’idea di dedicare a questa parola il Festival Treccani della Lingua italiana 2024 che dopo il capoluogo salentino approderà anche a Roma il 25 e 26 maggio e Lecco dal 27 al 29 settembre.

Dalla mappa semantica realizzata dai condirettori dell’ultima edizione del Vocabolario Treccani, Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, emerge quanto sia opportuno e necessario approfondire i significati di questo termine e di quelli a esso collegati.

Amore, affettività, desiderio, seduzione, piacere, erotismo, con riferimento agli aspetti meno controversi. Identità di genere, asessuale, transessuale o transgender, in relazione a realtà sempre più presenti nella nostra società.

Per arrivare infine a quelle voci che denotano evidentemente una totale ignoranza del valore profondo di questa parola, quali molestare, stuprare e violentare.

Attraverso l’analisi storica dell’evoluzione della sessualità nella società italiana, i dibattiti su temi contemporanei come l’identità di genere, i diritti LGBTQIA+ e la consapevolezza corporea, la rappresentazione artistica e letteraria della sessualità, sarà possibile promuovere la comprensione e il confronto su temi spesso mistificati.

Da qui l’attenzione anche ad altre parole come emozione, passione, fantasia, libertà sessuale e libertà morale, bisessuale, gender, genere fluido, binario e non binario e, più in generale, orientamento sessuale, oggi più che mai aperto a tante considerazioni e sfumature.

Perché l’Osservatorio della Lingua Italiana Treccani, con il suo hashtag #leparolevalgono, cerca di migliorare ogni giorno l’uso e la conoscenza della nostra lingua.

«Per individuare questa parola abbiamo lavorato cercando di intercettare le esigenze di una nuova generazione per capire, grazie anche ai canali social, quali fossero le parole di maggiore attenzione e sulle quali fosse utile avviare un dialogo. Abbiamo così constatato che una delle parole più ricorrenti era sessualità, che sarà la parola chiave della settima edizione del Festival», sottolineano Della Valle e Patota, «mai come quest’anno abbiamo dedicato un’attenzione particolare anche a tutte le parole che ruotano intorno a quella principale, perché attraverso le relazioni linguistico-lessicali potremo orientare le persone a un uso consapevole e appropriato dei termini. Siamo convinti che dalla conoscenza del significato si possa migliorare la qualità delle relazioni personali e ridurre quegli eccessi, non solo verbali, che possono determinare intorno al tema sessualità situazioni spiacevoli, spesso estreme e motivi di incomprensione anche profondi».

Il Festival Treccani della lingua italiana è organizzato a Lecce da Fondazione Treccani Cultura in collaborazione con Regione Puglia (Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio) e Teatro Pubblico Pugliese grazie al Piano straordinario 2023 “Custodiamo la Cultura in Puglia – Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40/2016 – Art. 15 – Comma 3, Polo Biblio-Museale di LecceSOI – Società oftalmologica italiana e Fondazione Giancarlo Pallavicini, il contributo di Treccani Reti e con il patrocinio di Rai per la sostenibilità ESG, Provincia di LecceComune di LecceUniversità del Salento. Media partner Rai Cultura e Rai Radio 3.

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Fiera di San Giorgio, Corigliano d’Otranto tra tradizione e innovazione

La due giorni di quest’anno, sabato 27 e domenica 28 aprile, racchiude armonicamente le due anime della Fiera, quella legata alla tradizione e alla cultura popolare (Sfilata di Carri, Cavalli e Sciarrette; gli appuntamenti di “I usànza to panìri”), con quella più moderna legata a dibattiti, visite guidate tematiche, mostre fotografiche e momenti musicali di grande impatto

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La Fiera di San Giorgio è da sempre uno degli appuntamenti più sentiti e partecipati della Grecìa Salentina, capace di attrarre visitatori ed espositori da tutta la Regione.

Con le radici ben salde nella storia e nella tradizione di un momento capace di fondere la devozione al Santo con la festa popolare, negli anni la Fiera di San Giorgio ha saputo adattarsi ai tempi e divenire un’occasione di incontro e confronto sui temi dell’agroalimentare, della biodiversità e della sostenibilità.

La due giorni di quest’anno, sabato 27 e domenica 28 aprile, racchiude armonicamente le due anime della Fiera, quella legata alla tradizione e alla cultura popolare, rappresentata ad esempio dalla Sfilata di Carri, Cavalli e Sciarrette, prevista domenica alle ore 9,30, e dagli appuntamenti di “I usànza to panìri con la riscoperta delle tradizioni dell’antica fiera, con quella più moderna legata a dibattiti, visite guidate tematiche, mostre fotografiche e momenti musicali di grande impatto.

Tra gli appuntamenti da annotare: il Mercatino dell’Artigianato in via Alighieri e Piazza San Nicola previsto sabato dalle 18 alle 22 e domenica dalle 10 alle 22; il Mercato Contadino Agroforesta sabato dalle 18 alle 22e domenica dalle 10 alle 14; La Fiera Volante, mercatino di prodotti agro-alimentari nell’atrio del Castello sabato dalle 16 alle 20 e domenica dalle 9 alle 13; la degustazione di prodotti locali come da tradizione sabato dalle 20al Mercato coperto; “Unguli e casu”, lo stand enogastronomico con prodotti locali in Piazza San Nicola a partire dalle ore 9 di domenica.

Per gli appuntamenti culturali e di approfondimento: sempre dalle ore 9 di domenica la mostra fotografica Volti e Tradizioni della più antica fiera salentina” in piazza Castello; le visite guidate tematiche tra le vie del borgo in fiera, Primizie, draghi e zzite”, con partenza dalla Quercia Vallonea domenica alle 9 e alle 10,30; i dibattiti di stradaPuoi veramente cambiare il mondo con la spesa che fai” e “Grani e farine di un tempo”, domenica dalle 10 alle 14; la “Passeggiata tra le erbe spontanee” con Rocco Casaluci e Lucia Coluccia alle 16di domenica.

spazio anche alla musica con il concerto di Antonio Castrignanò & Taranta Sounds, sabato dalle 22 in Piazza Vittoria, e con gli Arakmea, musica popolare e danza della tradizione, domenica alle 11,30 in Piazza San Nicola.

Infine la grande novità di quest’anno è rappresentata da “Cam Bio”,la collaborazione tra i produttori bio presenti nella Fiera e le attività di ristorazione di Corigliano D’Otranto, che nei due giorni di festeggiamenti proporranno ai clienti ognuno una ricetta diversa realizzata con i prodotti bio presenti in fiera.

La Fiera di San Giorgio è realizzata dal Comune di Corigliano d’Otranto in collaborazione con la locale Pro Loco, il Castello Volante, ass. La Terra Nutre, ass. Li Trainieri, ass. Officine Cittadine, ass. SeminAzioni, Az. Agricola Agrimò, Magma Aps.

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