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Attualità

Sud Est: occhio al passaggio a livello

Pericolo in strada: barriere alzate e treni che passano da Presicce a Galatone, da Montesano a Spongano, passando per il centro abitato di Casarano

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Ero sulla Presicce-Alessano quando nei pressi del passaggio a livello ho notato un’auto in sosta sulla corsia opposta alla mia che continuava a segnalarmi qualcosa con gli abbaglianti. Ho rallentato e notato che l’uomo al volante di quell’auto mi indicava con ampi e affannati gesti di fermarmi. Neanche il tempo di comprendere a pieno quel che accadeva che ho notato una luce intensa provenire dalla parte dei binari. Era un trenino della Sud Est che passava, è vero, a passo d’uomo, ma senza che il passaggio a livello fosse abbassato e senza neanche ci fossero segnalazioni luminose o sonore. Mi chiedo: è mai possibile che nel 2016 questo possa ancora accadere? Se non ci fosse stato quell’automobilista ad avvertirmi cosa mi sarebbe potuto accadere? E, soprattutto, il mio è stato un caso isolato o dietro ad ogni passaggio a livello si nasconde il pericolo di finire con l’auto sotto ad un treno?”.


Questo il racconto agghiacciante di Roberto, un nostro lettore di origini bresciane ma ormai salentino d’adozione, visto che non appena può viene a trascorrere il suo tempo qui da noi. Racconto che assume un significato se possibile ancora più sinistro se si considera che tutto ciò è avvenuto a poche ore dal tragico e per certi versi incomprensibile scontro tra due treni nel barese, costato la vita a tanti studenti e pendolari.


C’è dell’altro, subito dopo la denuncia di Roberto, abbiamo raccolto ulteriori testimonianze di passaggi a livello incustoditi in altri luoghi del Salento e con le sbarre alzate durante il passaggio del treno. Un altro nostro lettore ci ha raccontato di come “lo scorso 2 luglio al passaggio a livello sulla Spongano-Surano le sbarre erano aperte mentre passava a velocità ridottissima il treno della Sud Est. Nessun allarme né pericolo imminente ma resta la sensazione di scarsa sicurezza”.


Ben più grave l’episodio narratoci da un’altra lettrice e risalente al luglio 2015: “Subito dopo aver percorso la curva che precede il passaggio a livello sulla Montesano Salentino – Castiglione, mi sono ritrovata il treno davanti! Frenatona e una gran paura…”.


Altro episodio (finito in rete in un video amatoriale) lo scorso 2 aprile, questa volta in città: a Casarano, al passaggio a livello, mentre passa il treno, tra via Haseloff e le strade provinciali per Taviano e per Ugento, barriere alzate, croce di Sant’Andrea ferma e semaforo spento! Il capotreno rendendosi conto del passaggio a livello aperto, attraversandolo, ha suonato all’impazzata il segnalatore acustico. Pare che in quel caso si sia trattato di un guasto.


Galatone, contrada Doganieri

Galatone, contrada Doganieri

L’ultimo registrato è quello di stamattina: a Galatone, in contrada Doganieri, un convoglio è passato a passo d’uomo dal passaggio a livello, anche qui con la barriere alzate, tra l’incredulità dei passanti.


Tornando a Roberto, ha provveduto a raccontare ai Carabinieri quanto avvenuto sulla Presicce-Alessano; noi, dal canto nostro, senza palesarci  abbiamo provato a chiedere telefonicamente agli addetti della stazione di Presicce se erano al corrente di quanto accaduto: chi era all’altro capo del telefono ci è sembrato sinceramente sorpreso dal nostro racconto…


Abbiamo deciso comunque di parlare dalle nostre colonne di quanto avvenuto perché non vorremmo che la nostra terra, la nostra gente diventi protagonista di un ultim’ora che annuncia l’ennesima assurda tragedia. Chi può provveda e in fretta. In un’analisi più ampia, anche perchè ancora scossi da quanto avvenuto nel nord barese, non possiamo ancora una volta non sottolineare il fallimento completo di chi ci governa e ci ha governato a tutti i livelli: da Roma fino al più piccolo Comune. Investire sui trasporti al sud vorrebbe dire dare un impulso allo sviluppo. Invece  le Istituzioni si confermano inadeguate e interessate: investire nelle infrastrutture al sud non porta vantaggi immediati in termini di consensi e allora chissenefrega se il binario è unico, se i sistemi di sicurezza non ci sono e se la gente muore…?


Giuseppe Cerfeda


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Surbo: Cataldi (M5S) entra in consiglio comunale

Come primo dei non eletti alle amministrative della scorsa primavera subentra ad un consigliere dimissionario

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Salvatore Cataldi, (nella foto con il presidente Giuseppe Conte) «militare, classe 1979, pentastellato storico del MoVimento 5 Stelle di Surbo, è stato chiamato, come primo dei non eletti alle amministrative della scorsa primavera, a subentrare in Consiglio comunale ad un consigliere dimissionario. La proclamazione avverrà nel primo Consiglio utile, verosimilmente mercoledì 24 aprile».

Lo dichiara in una nota il Coordinatore M5S per la Provincia di Lecce e già senatore, Iunio Valerio Romano che aggiunge: «Salvatore e tutta la comunità pentastellata di Surbo hanno sempre lavorato bene e quest’opportunità consentirà loro di essere direttamente incisivi nell’amministrazione di Surbo e Giorgilorio sui temi più identitari, quali il welfare e la transizione ecologica».

«Sono estremamente motivato a fare del mio meglio e l’impegno sarà massimo, unitamente al Gruppo M5S di Surbo e Giorgilorio, che ringrazio per il costante supporto, al fine di portare le nostre idee e i nostri progetti in Comune, al servizio dei nostri concittadini», le prime parole di Cataldi, «ringrazio, altresì, il MoVimento 5 Stelle, la mia casa da altre dieci anni, che mi ha consentito di crescere, prima di tutto come persona, rappresentando sempre un luogo di confronto e condivisione».

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Depressa di Tricase: lavori al Calvario

La vice sindaco Francesca Longo: «Luogo di interesse religioso, oltreché culturale e identitario della nostra Città per questo abbiamo deciso di investire centomila euro utilizzando fondi del bilancio comunale»

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Avviati i lavori per la riqualificazione del Calvario a Depressa di Tricase.

Ne ha dato annuncio la vice sindaco di Tricase Francesca Longo: «Il Calvario, sito nella zona denominata “Largo Dei Pozzi Messapici”», la premessa, «venne costruito nel 1885 e abbellito nel 1973, su progetto e disegni di G. Villani, con le terracotte della prestigiosa ditta Garrisi di Galatina».

Ne consegue che «rappresenta un luogo di interesse religioso, oltreché culturale e identitario della nostra Città».

Per questa ragione, «l’amministrazione comunale ha deciso di investire centomila euro utilizzando fondi del bilancio comunale, per riqualificare l’intera area».

 

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Il piano antincendi per l’estate

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 Il Prefetto Luca Rotondi ha presieduto una riunione finalizzata a fare il punto sulle misure e strutture messe in campo per la previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia e per la gestione delle emergenze.

All’incontro hanno partecipato i vertici delle Forze di Polizia, i comandanti di Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Polizia Provinciale, Gruppo Carabinieri Forestale, Capitaneria di Porto, Aeronautica militare, nonché i rappresentanti della Regione Puglia e del Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile e, in collegamento da remoto, i referenti dei comuni della provincia, di A.R.I.F. ed i soggetti gestori della rete viaria e ferroviaria.

In avvio dell’incontro, si è proceduto all’analisi dei dati relativi alla decorsa stagione estiva, che ha registrato un incremento degli incendi di vegetazione e sterpaglie in numerose aree del territorio provinciale, come risulta dalla mappa tematica elaborata dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco (foto a fine articolo).

In tale quadro, anche per quest’anno il sistema messo a punto dalla Regione Puglia, competente per la pianificazione e il coordinamento, mette a regime tutte le risorse disponibili, grazie alle diverse convenzioni in via di redazione e sottoscrizione con Vigili del Fuoco, A.R.I.F., Volontariato di Protezione Civile e altri soggetti competenti, nonché grazie all’intercettazione di fondi, anche di derivazione europea, per l’acquisto di ulteriori mezzi aerei e di altri mezzi che saranno in uso ad ARIF.

Inoltre, nell’ottica di implementare l’attività di monitoraggio e di segnalazione tempestiva di eventuali focolai d’incendio, l’ARIF metterà a disposizione su tutto il territorio regionale 60 droni con telecamere, anche termiche, tecnologicamente avanzate, mentre l’Arma dei Carabinieri garantirà la possibilità di utilizzo di un elicottero.

È stato altresì dato atto dell’impegno delle competenti articolazioni regionali ai fini del supporto agli Enti locali, anche con risorse economiche finalizzate alla promozione di progettualità in tema di monitoraggio, allertamento e avvistamento precoce, con il finanziamento di 7 comuni costieri della provincia per importi tra 50mila e 100mila euro, oltre ai consueti avvisi pubblici con cadenza annuale per il finanziamento di piccole attività di prevenzione, formazione ed informazione della popolazione.

È stato quindi rivolto un forte invito agli amministratori locali, nell’ambito delle attività di prevenzione, ai fini della sensibilizzazione dei privati circa la necessità di porre in essere le necessarie opere preventive sui terreni, al fine di evitare di incorrere in responsabilità amministrative e penali.

È stata inoltre ribadita la necessità di una immediata segnalazione di possibili focolai d’incendio, nella consapevolezza che la tempestività dell’intervento appare fondamentale ai fini della tutela del patrimonio paesaggistico ed ambientale e della pubblica incolumità.

Il Prefetto Luca Rotondi ha rivolto un ringraziamento a tutte le componenti del sistema di prevenzione e lotta agli incendi boschivi e di interfaccia riservandosi la convocazione di ulteriori incontri operativi in caso di necessità ed assicurando che, attesa la rilevanza del fenomeno nel contesto provinciale in particolare nei mesi estivi, saranno avviate interlocuzioni con il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno ai fini della valutazione di un eventuale potenziamento di uomini e mezzi nel periodo di maggiore pericolosità.

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