Castrignano del Capo
Castrignano del Capo: parte ammodernamento impianto fognario
I primi interventi: installazione di valvole di non ritorno per poi arrivare a 2 nuovi impianti di sollevamento ed una nuova condotta
Il Sindaco di Castrignano del Capo, Santo Papa, il Direttore di “Reti e Impianti di AQP”, Francesca Portincasa, ed i tecnici del comune di Castrignano assieme a quelli di AQP riuniti in un tavolo tecnico a Bari per definire i primi passi di potenziamento ed ammodernamento dell’impianto fognario del comune del basso Salento.
L’incontro, tenutosi presso la sede dell’Aqp, arriva dopo l’autorizzazione dell’Autorità Idrica Pugliese (AIP) all’installazione di due nuovi impianti di sollevamento fognario e di una nuova condotta fognaria, nonché dopo i primi interventi di questi giorni. Interventi con cui i tecnici di Acquedotto Pugliese hanno provveduto all’installazione di un dispositivo di telecontrollo remoto sull’impianto e all’aggiunta di nuove pompe idonee di sollevamento dei reflui fognari.
I lavori rispondono ad una annosa criticità, riguardante proprio l’inadeguatezza del sistema fognario all’abitato. Inadeguatezza manifestatasi in particolar modo rispetto alle necessità della marina di Santa Maria di Leuca che d’estate (ma talvolta anche in periodi invernali) vive giornate di pienone complice l’afflusso turistico e non solo. Sovente infatti, negli ultimi anni (e per l’ultima volta lo scorso 22 giugno), a causa tanto dell’insufficiente portata delle condotte di risalita dalla marina all’impianto di depurazione (ubicato a Castrignano del Capo) quanto talvolta del guastarsi di alcune di esse, si sono verificati gravi episodi di esplosione delle fogne, con conseguente deflusso in mare, in aree di balneazione, delle acque reflue.
Domani sopralluogo a Leuca
Il progetto, bandito in gara nel 2020, prevede lavori per una spesa di circa 2,4 milioni di euro. Domani via Gorizia, una delle strade della marina più soggette tanto al fenomeno della debordazione quanto al taglia e ricuci del manto stradale (a causa delle importanti condutture soggiacenti) sarà sede di un sopralluogo dei tecnici Aqp. Qui infatti nelle prossime ore verranno installate delle valvole di non ritorno del flusso fognario al fine di permettere interventi mirati sulla rete.
Attualità
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Castrignano del Capo
Castrignano del Capo, altro colpo della Banda del Postamat
Poco prima delle 5 i ladri, con il collaudato metodo della marmotta hanno asportato l’erogatore automatico di banconote
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Alba col botto a Castrignano del Capo.
Non erano neanche le 5 del mattino quando un boato ha svegliato molti dei residenti.
La deflagrazione arrivava da via Grassi dove è tornata a colpire la banda dei postamat.
Con il collaudato il metodo della marmotta (viene infilato dell’esplosivo nella feritoia dello sportello automatico da dove vengono erogati i contanti, proprio come una marmotta che si infila in tana) hanno asportato l’erogatore automatico di banconote.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tricase che come prima cosa hanno visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti della zona, alla ricerca di elementi utili all’identificazione dei malviventi.
Secondo le prime notizie trapelate ad agire sarebbero stati almeno in due, incappucciati, e sarebbero giunti sul posto (e poi scappati) a bordo di una Y10.
Non è ancora dato sapere quale sia stato il bottino del colpo portato a termine.
Attualità
Leuca: altro “no” all’uso sconsiderato dell’eolico offshore
Sit-in voluto e sollecitato dai sindaci del Capo di Leuca e promosso dal Movimento Regione Salento. Paolo Pagliaro: «Il messaggio è chiaro, no a questi scempi. Ho un consiglio regionale monotematico e siamo in attesa, ora, che venga convocato per mettere un punto fermo su questa questione»
La protesta continua e si fa sempre più vibrante.
A distanza di pochi giorni dalla manifestazione a Porto Miggiano, il Salento ribadisce ancora una volta il suo “no” all’eolico offshore selvaggio.
Il sit-in è stato voluto e sollecitato dai sindaci del Capo di Leuca, con Francesco Petracca sindaco di Castrignano del Capo “padrone di casa”, che si sono ritrovati dinanzi alla cascata monumentale di Santa Maria di Leuca per ribadire tutta la contrarietà del territorio alle mega centrali eoliche lungo la costa salentina.
Un’altra manifestazione popolare all’insegna dell’amore per il Salento, che continua la sua battaglia contro le pale galleggianti prospettate dalle multinazionali, autentica minaccia per il nostro mare e per le nostre coste.
In prima linea l’associazione Italia Nostra.
«La protesta, trasversale, ha coinvolto tutti», ha commentato soddisfatto il presidente del Movimento Regione Salento e consigliere regionale Paolo Pagliaro, «in uno dei punti più incantevoli del Salento, sul quale abbiamo coniato uno dei motti ispiratori di tante battaglie: “l’Italia inizia a Santa Maria di Leuca e non finisce a Bari”».
«Non possiamo permettere che un manipolo di multinazionali calpesti la bellezza e ogni logica di corretta pianificazione dello spazio marittimo», ha aggiunto il consigliere regionale, «ringrazio i sindaci del Capo di Leuca per aver sollecitato e voluto questo momento e ne approfitto per ribadire, anche oggi, che noi siamo assolutamente a favore della transizione energetica e delle energie rinnovabili, ma ci sono luoghi sacri, come questo, che non possono essere profanati».
Pagliaro, poi ricorda come «in Regione stiamo lottando per un piano regolatore del mare che fissi regole certe per delimitare le aree destinate all’istallazione delle centrali del vento galleggianti. Dalle parole siamo passati anche ai fatti con la mia mozione presentata già nel 2021 e sostenuta da 72 Comuni: il messaggio è chiaro, no a questi scempi. Ho richiesto anche un consiglio regionale monotematico e siamo in attesa, ora, che venga convocato per mettere un punto fermo su questa questione».
Dai progetti al largo di Otranto a quelli prospicienti la costa di Leuca: il Salento è, dunque, compatto nel difendere il suo mare: «Anche questa volta il “no” è giunto perentorio: le coste, con la loro bellezza, ma anche l’entroterra con la sua storia e genuinità, non possono ospitare mostri in grado di deturpare il paesaggio in modo irreversibile».
Infine Pagliaro annuncia: «Dopo la manifestazione di oggi, ce ne saranno altre e rappresenteranno in modo univoco e compatto, l’unità dell’intero Salento contro le invasioni delle multinazionali».
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