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Cronaca

Droga e armi: due arresti

In manette un leccese ed un giovane originario di Poggiardo. Sequestrate 2 pistole, oltre 1 kg di marijuana, hashish, cocaina, computer e refurtiva varia

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I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce hanno portato a termine un’articolata operazione di servizio conclusa con l’arresto di due italiani ed il sequestro di due pistole, marijuana, hashish, cocaina e refurtiva varia costituita da notebook e tablet.


refurtivaGià dalle prime ore della mattina, durante un servizio di prevenzione, una pattuglia del Gruppo Operativo Antidroga aveva notato nei pressi di un complesso residenziale nella zona 167/B di Lecce un sospetto via vai di persone che entravano ed uscivano da una rampa di accesso ai box condominiali posti al piano seminterrato dello stabile.


Insospettiti, i finanzieri hanno deciso di ispezionare il garage con l’ausilio di un’unità cinofila antidroga, che segnalava la presenza di sostanza stupefacente all’interno di due box auto. Di questi, il primo risultava vuoto, mentre nel secondo venivano rinvenuti circa 500 grammi di marijuana avvolti in un panno di colore verde.


Gianluca StellaLa perquisizione è stata quindi estesa alle corrispondenti abitazioni, in una delle quali (occupata da Gianluca Stella, anni 24, originario di Poggiardo, agli arresti domiciliari per detenzione di sostanze stupefacenti), i Finanzieri hanno rinevenuto due pistole (una Beretta con matricola abrasa calibro 6,35 ed una pistola a tamburo calibro 44), munizionamento di vario calibro, 59 proiettili, un pugnale con una lama da 16 cm, 900 grammi di marijuana, 7 grammi di cocaina, bilancini di precisione, sostanza da taglio e quanto necessario al confezionamento delle dosi. oltre a 4mila euro circa in valuta, probabile provento dello spaccio e refurtiva varia composta da 12 computer portatili, uno scanner e 6 tablet.

Andrea GrecoNella seconda abitazione, occupata da Andrea Greco, 22 anni, leccese, pregiudicato per detenzione di stupefacenti, sono stati ritrovati 100 grammi di marijuana, 9 grammi di cocaina e 3 di hashish, in parte già confezionati e pronti per lo spaccio.


Quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro mentre i due responsabili sono stati tratti in arresto e accompagnati presso il carcere di Borgo San Nicola a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Cronaca

Bombe alle Poste: a Tricase arrivano i reparti speciali dell’Arma

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Dopo i recenti episodi esplosivi ai danni dei bancomat ubicati in due paesi del capo di Leuca, il Comando Provinciale Carabinieri di Lecce ha predisposto serrati servizi di controllo del territorio del basso Salento avvalendosi anche di reparti altamente specializzati per la ricerca degli autori.

Già dalle prime ore di ieri mattina sono state predisposte misure di controllo e di vigilanza sul tutto il territorio, attenzionando in particolare le principali arterie stradali e i punti di accesso dei Comuni salentini. Le aree più impervie e rurali sono state rastrellate dallo “Squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia”, unità specializzata dell’Arma dei Carabinieri, alla ricerca di tracce che possano portare all’identificazione dei responsabili e
di eventuali altri ordigni.

I Carabinieri Cacciatori di Puglia hanno concentrato la loro attività nelle aree boschive e nelle zone rurali dove è più facile trovare rifugio, estendendo i rastrellamenti dal versante ionico a quello adriatico. Per le aree più inaccessibili si sono avvalsi anche di mezzi altamente tecnologici per ispezionarle al fine di individuare eventuali nascondigli.

L’attività investigativa è ancora in corso, nel frattempo le forze di polizia, in sinergia tra loro, stanno lavorando per garantire la massima sicurezza alla popolazione.

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Copertino

Una Ferrari ed un’Audi di lusso contrabbandate senza permessi. Coppia nei guai

Le investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale…

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I finanzieri di Porto Cesareo hanno proceduto al sequestro preventivo di due autovetture di lusso per contrabbando di veicoli immatricolati Extra UE.

L’inchiesta trae origine da autonomi accertamenti svolti dalle fiamme gialle salentine con la collaborazione degli organi collaterali svizzeri, per il tramite del Centro di Cooperazione di Polizia e doganale di Chiasso.

In particolare, nel corso delle attività sono stati raccolti utili elementi probatori a carico di due coniugi residenti in Copertino, i quali, a decorrere dall’anno 2023, avrebbero introdotto ed utilizzato all’interno del territorio italiano, una Ferrari I F8 Tributo e una Audi D Q8 50 Tdi, in assenza dei requisiti di legge.

Le investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale di ammissione temporanea per cui è previsto l’esonero del pagamento dei diritti di confine (dazi ed iva), che nel caso di specie sono stati quantificati in oltre 85 mila euro, in quanto gli stessi non hanno mai risieduto, ovvero intrattenuto interessi di tipo economico con lo Stato elvetico.

Per tale ragione i due soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria inquirente per le ipotesi di reato di ‘contrabbando nel movimento delle merci attraverso i confini di terra e gli spazi doganali’ e le due autovetture sono state sottoposte a vincolo penale.

I provvedimenti in parola, sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagini preliminari.

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Casarano

Vendevano orologi contraffatti spacciandoli per veri. Sequestrati e denunciati

Contestualmente alla perquisizione sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.

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GDF NUCLEO SPECIALE TUTELA PRIVACY E FRODI TECNOLOGICHE: CONTRAFFAZIONE ONLINE PERPETRATATA TRAMITE “LINK NASCOSTI”.

I Finanzieri di Roma, hanno eseguito la perquisizione personale, informatica e locale disposta dalla Procura del Tribunale di Milano nei confronti di 15 soggetti, che commercializzavano online prodotti contraffatti, segnatamente orologi di prestigiosi marchi.

L’operazione, che ha preso avvio da un’analisi svolta in collaborazione con Assorologi (Associazione Italiana Produttori e Distributori di Orologeria), ha portato a individuare un meccanismo di frode conosciuto come “Hidden Links”, in base al quale il venditore abusivo non inserisce, nel proprio canale di vendita, immagini che riproducono il bene contraffatto bensì riporta immagini prese da siti ufficiali di noti brand dell’orologeria, cui viene associato un mero codice identificativo, che sarà utilizzato, sui canali social, per perfezionare la vendita illecita.

Il sistema di frode è particolarmente insidioso in quanto le pagine web “vetrina” di per sé appaiono del tutto regolari e perciò in grado di eludere anche i possibili controlli da parte dei gestori delle piattaforme.

Contestualmente alla perquisizione, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Milano su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, con il quale sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.

All’esito delle operazioni, sono stati sottoposti a sequestro numerosi device (smartphone, PC, tablet) contenenti le tracce telematiche delle attività illecite poste in essere.

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