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Castrignano del Capo

Leuca, GdF intercetta veliero carico di migranti

Sottocoperta 52 profughi di cui 11 minori: arrestati due giovani scafisti, di nazionalità moldava e russa

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Nella mattinata di ieri, unità navali del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari e mezzi impiegati nella missione “Triton” 2016 dell’Agenzia Frontex, hanno intercettato, a circa trenta miglia al largo di Santa Maria di Leuca, un veliero diretto verso le coste italiane, che per caratteristiche e per rotta di provenienza ha da subito insospettito gli uomini delle Fiamme Gialle.


Seguita a distanza dalle unità della Guardia di Finanza, l’imbarcazione sospetta è stata abbordata, nonostante le pessime condizioni meteomarine, da una vedetta del Corpo nelle acque territoriali italiane.


Una volta saltati a bordo i Finanzieri han trovato sottocoperta 52 migranti, tutti maschi tra cui 11 minori, di presunta nazionalità pakistana, e bloccato due skipper che conducevano il natante.


L’imbarcazione, lunga 15 metri, denominata “KISS”, battente bandiera statunitense del compartimento “Delaware” è stata scortata nel porto di Leuca ove, in banchina, erano presenti i dispositivi di accoglienza e assistenza sanitaria predisposti dalla Prefettura di Lecce. I due scafisti, di 21 e 26 anni, rispettivamente di nazionalità moldava e russa, sono stati tratti in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La barca a vela, sottoposta a sequestro.


Immediate indagini, a cura del Pool antimmigrazione della Procura della Repubblica di Lecce, saranno indirizzate a far luce sulla dinamica del viaggio e su eventuali appoggi attivati dai trafficanti di esseri umani sul territorio nazionale.


Prosegue senza sosta l’attività di pattugliamento delle unità navali e aeree della Guardia di Finanza, in stretta sinergia con gli assetti Frontex schierati in Puglia, per garantire, già in mare, la tempestiva assistenza e soccorso ai migranti irregolari. Infatti, il momento dell’approdo su un tratto di costa roccioso e per di più in tempo di notte e con mare molto mosso, può costituire un serio pericolo per l’incolumità di persone, la maggior parte delle quali spesso non è in grado ne in condizioni di nuotare.


Sono 6 le imbarcazioni da diporto, a vela e a motore, che trasportavano migranti verso le coste della Puglia, sequestrate dal primo settembre ad oggi; 13 gli scafisti arrestati.






Castrignano del Capo

Castrignano del Capo, altro colpo della Banda del Postamat

Poco prima delle 5 i ladri, con il collaudato metodo della marmotta hanno asportato l’erogatore automatico di banconote

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Alba col botto a Castrignano del Capo.

Non erano neanche le 5 del mattino quando un boato ha svegliato molti dei residenti.

La deflagrazione arrivava da via Grassi dove è tornata a colpire la banda dei postamat.

Con il collaudato il metodo della marmotta (viene infilato dell’esplosivo nella feritoia dello sportello automatico da dove vengono erogati i contanti, proprio come una marmotta che si infila in tana) hanno asportato l’erogatore automatico di banconote.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tricase che come prima cosa hanno visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti della zona, alla ricerca di elementi utili all’identificazione dei malviventi.

Secondo le prime notizie trapelate ad agire sarebbero stati almeno in due, incappucciati, e sarebbero giunti sul posto (e poi scappati) a bordo di una Y10.

Non è ancora dato sapere quale sia stato il bottino del colpo portato a termine.

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Attualità

Leuca: altro “no” all’uso sconsiderato dell’eolico offshore 

Sit-in voluto e sollecitato dai sindaci del Capo di Leuca e promosso dal Movimento Regione Salento. Paolo Pagliaro: «Il messaggio è chiaro, no a questi scempi. Ho un consiglio regionale monotematico e siamo in attesa, ora, che venga convocato per mettere un punto fermo su questa questione»

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La protesta continua e si fa sempre più vibrante.

A distanza di pochi giorni dalla manifestazione a Porto Miggiano, il Salento ribadisce ancora una volta il suo “no” all’eolico offshore selvaggio.

Il sit-in è stato voluto e sollecitato dai sindaci del Capo di Leuca, con Francesco Petracca sindaco di Castrignano del Capo “padrone di casa”, che si sono ritrovati dinanzi alla cascata monumentale di Santa Maria di Leuca per ribadire tutta la contrarietà del territorio alle mega centrali eoliche lungo la costa salentina.

Un’altra manifestazione popolare all’insegna dell’amore per il Salento, che continua la sua battaglia contro le pale galleggianti prospettate dalle multinazionali, autentica minaccia per il nostro mare e per le nostre coste.

In prima linea l’associazione Italia Nostra.

«La protesta, trasversale, ha coinvolto tutti», ha commentato soddisfatto il presidente del Movimento Regione Salento e consigliere regionale Paolo Pagliaro, «in uno dei punti più incantevoli del Salento, sul quale abbiamo coniato uno dei motti ispiratori di tante battaglie:l’Italia inizia a Santa Maria di Leuca e non finisce a Bari”».

«Non possiamo permettere che un manipolo di multinazionali calpesti la bellezza e ogni logica di corretta pianificazione dello spazio marittimo», ha aggiunto il consigliere regionale, «ringrazio i sindaci del Capo di Leuca per aver sollecitato e voluto questo momento e ne approfitto per ribadire, anche oggi, che noi siamo assolutamente a favore della transizione energetica e delle energie rinnovabili, ma ci sono luoghi sacri, come questo, che non possono essere profanati».

Pagliaro, poi ricorda come «in Regione stiamo lottando per un piano regolatore del mare che fissi regole certe per delimitare le aree destinate all’istallazione delle centrali del vento galleggianti. Dalle parole siamo passati anche ai fatti con la mia mozione presentata già nel 2021 e sostenuta da 72 Comuni: il messaggio è chiaro, no a questi scempi. Ho richiesto anche un consiglio regionale monotematico e siamo in attesa, ora, che venga convocato per mettere un punto fermo su questa questione».

Dai progetti al largo di Otranto a quelli prospicienti la costa di Leuca: il Salento è, dunque, compatto nel difendere il suo mare: «Anche questa volta il “no” è giunto perentorio: le coste, con la loro bellezza, ma anche l’entroterra con la sua storia e genuinità, non possono ospitare mostri in grado di deturpare il paesaggio in modo irreversibile».

Infine Pagliaro annuncia: «Dopo la manifestazione di oggi, ce ne saranno altre e rappresenteranno in modo univoco e compatto, l’unità dell’intero Salento contro le invasioni delle multinazionali».

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Castrignano del Capo

Caduta in bici a Leuca: ciclista finisce in Rianimazione

L’uomo, 50 anni, era in compagnia della figlia quando, forse proprio per scongiurare di scontrarsi con quest’ultima, è rovinato al suolo

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di Lorenzo Zito

Un incidente in bici è costato un urgente ricovero in ospedale ad un uomo questa mattina a Santa Maria di Leuca.

Il malcapitato è un uomo di 50 anni nato in Svizzera che, al momento del misfatto, era in compagnia della figlia, una ragazzina di 11 anni.

I due si trovavano fuori dal centro abitato, in area rurale. All’improvviso la caduta, dovuta, secondo una prima ricostruzione, ad una brusca sterzata, forse per evitare un impatto proprio con la bicicletta condotta dalla figlia.

Le condizioni dell’uomo sono subito apparse gravi, al punto da necessitare dell’intervento del personale del 118.

L’ambulanza accorsa sul posto ha prestato soccorso all’uomo per poi trasportarlo in codice rosso presso l’ospedale Cardinale Panico di Tricase.

Qui è ora sotto osservazione dei medici, ricoverato in Rianimazione. Ha riportato ematomi cerebrali e fratture del volto. La prognosi è riservata.

Illesa la figlia che era in sua compagnia.

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