Cronaca
Muore in solitudine, indagata la figlia adottiva
Donna di Specchia sospettata di circonvenzione d’incapace e maltrattamenti: avrebbe svenduto il patrimonio della madre dopo averla lasciata morire
Dall’adozione alla presunta circonvenzione d’incapace, aggravata da maltrattamenti.
La storia degli ultimi anni di vita di una donna di Ruffano, benestante, mai sposatasi, senza figli e deceduta pochi mesi fa all’età di 94 anni, è una di quelle che lasciano l’amaro in bocca.
L’anziana signora, dopo aver vissuto una intera vita da sola, aveva assunto una collaboratrice domestica in seguito ad una caduta in casa che, all’età di 88 anni, aveva limitato la sua indipendenza.
La badante, una donna di Specchia, complice il rapporto di fiducia stretto nei mesi con la donna, nel 2014 era stata adottata dalla stessa. Per l’anziana signora, ormai in veneranda età, si coronava il sogno di una vita: quello di essere mamma.
Dopo la recente morte della 94enne, però, come riportato da CorriereSalentino, la Procura avrebbe aperto un’indagine sugli ultimi mesi di vita della donna e sul comportamento della sua figlia adottiva.
I reati ipotizzati sono circonvenzione d’incapace e maltrattamenti. Stando alle ricostruzioni e alle testimonianze, infatti, la figlia adottiva avrebbe dapprima tagliato i ponti con tutti i parenti della madre e poi l’avrebbe lasciata in uno stato di quasi totale abbandono tanto, forse, da accelerarne anche il decesso, tra stenti, mancata assistenza e solitudine.
Ad acuire i sospetti, quanto accaduto anche dopo la scomparsa della 94enne: la figlia adottiva avrebbe messo in vendita il palazzo di proprietà della donna, ubicato nel centro storico di Ruffano, ad un prezzo pari a un quarto del suo valore, ammontante a circa 1 milione di euro.
La ricostruzione del giorno del decesso, poi, confermerebbe lo stato di abbandono in cui versava l’anziana donna. Al momento, tutti gli elementi sono al vaglio della Procura. In questa situazione, anche la stessa adozione verrebbe messa in discussione: potrebbe essere revocata qualora si provasse che la figlia adottiva abbia avuto una responsabilità oggettiva nel decesso della madre.
Cronaca
Lecce, viale Grassi: arrestato l’uomo che ha sparato
Giuseppe Calcagnile, 40 anni, leccese, dovrà rispondere di tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco. Ieri mattina aveva esploso due colpi contro un pregiudicato 41 enne gambizzandolo
In seguito all’agguato di ieri mattina in viale Grassi, angolo via O. Ducas, dove un uomo era stato attinto da colpi di arma da fuoco agli arti inferiori, la Squadra Mobile e la S.I.S.C.O. di Lecce hanno arrestato, Giuseppe Calcagnile, 40enne leccese che dovrà riospondere di tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco.
Attraverso l’acquisizione delle telecamere di videosorveglianza dell’esercizio commerciale dove è accaduto l’evento, i poliziotti hanno potuto osservare come il 41enne si sia avvicinato alla vittima, mentre questa era seduta al tavolino del bar assieme ad altre due persone, abbia esploso due colpi di arma da fuoco, ferendolo alle gambe, e sia scappato in direzione dell’esercizio commerciale di fronte.
L’aggressore, subito individuato e rintracciato nella sua abitazione, ha confessato di essere l’autore della sparatoria e di averlo fatto per motivi riferiti ad eventi pregressi tra i due ma non ha fornito nessuna indicazione circa l’arma utilizzata.
L’uomo, quindi, è stato arrestato e associato presso la casa circondariale di Lecce, dopo aver informato il P.M. di turno.
Botrugno
In casa droga, seimila euro e banconote false, nei guai 19enne
Per ora è ai domiciliari. Dovrà rispondere di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e possesso di denaro falso
I carabinieri della Stazione di Nociglia, hanno arrestato un 19enne di Botrugno con l’accusa di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio nonché per possesso di banconote falsificate.
I militari hanno proceduto al controllo del giovane, già noto.
Il suo nervosismo ha destato l’attenzione dei carabinieri che hanno approfondito i controlli e proceduto alla perquisizione, poi estesa al domicilio.
Presso l’abitazione del giovane, all’interno di uno zainetto nella camera da letto, sono stati rinvenuti quasi 100 grammi di hashish e 12 grammi di marijuana.
Sul ripiano di una scrivania, invece, è stato rivenuto materiale vario per il confezionamento delle sostanze mentre all’interno di un borsello vi erano banconote in vario taglio per un importo complessivo di quasi seimila euro, probabile provento dell’attività di spaccio.
In un vano a parte, infine, sono state rinvenute banconote false per un importo pari a 180 euro.
Somma, anche questa è stata sequestrata per poi essere inviata presso il Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria.
Al termine delle operazioni, il giovane è stato arrestato e, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Cronaca
Ancora spari in pieno giorno nel Salento, gambizzato 40enne
Agguato in viale Grassi a Lecce. Ferito ad una gamba Cristian Salierno già noto alle Forze dell’Ordine
Appena 15 giorni dopo l’omicidio di Casarano si torna a sparare in pieno giorno nel Salento.
Un uomo di stato gambizzato vicino al bar New Caffè dell’angolo, in Viale Grassi, nei pressi della caserma dei Vigili del Fuoco.
Anche questa volta l’agguato si è consumato in pieno giorno, alle 9,30 del mattino, con i criminali noncuranti delle possibili conseguenze anche per ignari cittadini che avessero avuto la malaugurata sorte di essere nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
La vittima è Cristian Salierno, 40 anni, già noto alle Forze dell’Ordine: era coinvolto nella nota operazione di polizia Final Blow ed aveva patteggiato una pena di 4 anni e sei mesi.
L’attentatore si sarebbe dileguato a bordo di una moto di grossa cilindrata.
Salierno era seduto ad un tavolino del bar quando è stato raggiunto dai proiettili, almeno due secondo le testimonianze degli astanti.
Proprio i clienti del bar insieme ai vigili del fuoco, di stanza a pochi metri dal luogo dell’agguato, hanno soccorso per primi l’uomo ferito.
Sul posto sono poi giunti i sanitari del 118 che lo hanno condotto al Fazzi in codice rosso. L’uomo ferito seriamente alla gamba destra, non correrebbe, però, pericolo di vita.
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