Monteroni
Monteroni: progetti per la Zona PIP
Il Comune ha presentato i progetti per la richiesta di finanziamento per la realizzazione della Zona Pip. Tale richiesta è finalizzata all’attivazione di importanti opere di urbanizzazione: strade, acqua, luce, rete fognaria. Per ciò che concerne l’illuminazione, si tiene a precisare, che da progetto, essa è prevista tramite l’attivazione di un impianto fotovoltaico, quindi, con energia rinnovabile. Anche la pavimentazione sarà all’avanguardia, essendo realizzata in materiale drenante, le acque piovane, infatti, saranno convogliate in due vasche di raccolta per il successivo riutilizzo. Insomma, la zona industriale di Monteroni per la quale si chiedono i finanziamenti dalla Regione Puglia, sarà moderna, efficiente realizzata secondo i più moderni dettami urbanistici.
Se verrà confermato ed assegnato l’intero contributo richiesto o, buona parte di esso, si metterà a disposizione delle imprese del territorio un polo industriale al passo con le aspettative degli imprenditori e del Salento. L’Amministrazione Comunale di Monteroni nelle persone del Sindaco, Lino Guido e dell’Assessore alle Attività Produttive, Luigi Cosma, esprime, altresì, il doveroso riconoscimento alla professionalità dei dirigenti responsabili di settore della Regione Puglia, per la professionalità con cui hanno collaborato nella fase preparatoria alla predisposizione delle richieste.
Cronaca
Assunzioni fittizie, tre imprenditori nei guai per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
Richiesti 1.500 euro per ogni pratica relativa al rilascio del permesso di soggiorno: una volta ottenuta la somma, procedevano all’inoltro al Ministero dell’Interno del cosiddetto “modello informatico” attestante la presunta assunzione lavorativa dei migranti. Giochino ripetuto con 900 extracomunitari e profitti quantificabili in oltre un milione e trecentomila euro. Uno dei cosiddetti imprenditori percepiva anche il reddito di cittadinanza!
I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, congiuntamente ai finanzieri della Tenenza di Porto Cesareo, all’esito di una complessa attività d’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Lecce, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre persone residenti in provincia, titolari di altrettante imprese operanti nel settore agricolo, edilizio e ristorativo, accusati di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.
In particolare si tratta dei titolari rispettivamente di un’azienda agricola di Leverano, un’attività di ristorazione di Monteroni di Lecce e di una ditta edile ancora di Monteroni.
L’inchiesta, avviata nei primi mesi del 2023, ha portato all’acquisizione, anche attraverso l’esecuzione di perquisizioni e l’analisi dei flussi finanziari e bancari, di elementi probatori a carico degli indagati, i quali, a decorrere dall’anno 2020, avrebbero compiuto attività dirette a favorire l’immigrazione clandestina per la permanenza nel territorio dello Stato di oltre 900 extracomunitari, eludendo le disposizioni normative imposte dal “Decreto Flussi”, attraverso la falsificazione di atti e documenti attestanti fittizie assunzioni.
Secondo le indagini dei finanzieri e dei carabinieri salentini, gli imprenditori avrebbero avanzato richieste di € 1.500 per ogni pratica relativa al rilascio del permesso di soggiorno, i quali una volta ottenuta la citata somma, procedevano all’inoltro al Ministero dell’Interno del cosiddetto “modello informatico” attestante la presunta assunzione lavorativa dei migranti.
L’illecita attività avrebbe permesso al sodalizio criminoso di ottenere indebiti profitti quantificabili in oltre un milione e trecentomila euro.
In sede d’indagine è stato inoltre accertato che uno degli arrestati, sebbene formalmente interessato dall’esercizio di un’attività imprenditoriale, avrebbe fraudolentemente richiesto ed ottenuto anche il reddito di cittadinanza, beneficiando di un contributo sociale ammontante a circa 20 mila euro.
Alessano
Le Medaglie della Memoria
Consegnate 28 medaglie d’onore conferite alla memoria di cittadini salentini deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra
L’appuntamento annuale con la Giornata della Memoria, promosso dalla Prefettura di Lecce in collaborazione con i componenti del Comitato Provinciale di Valorizzazione della Cultura della Repubblica, ha costituito l’occasione per una riflessione corale sul tema della Shoah, oltre che momento di riconoscimento e gratitudine da parte dello Stato per il sacrificio sofferto da tanti cittadini italiani negli anni della Seconda Guerra Mondiale.
All’evento hanno preso parte numerose autorità, tra cui la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, il vice presidente della Provincia Antonio Leo, nonché i vertici della Magistratura e delle Forze dell’Ordine e diversi amministratori locali.
Nel corso della manifestazione, si è proceduto alla consegna di 28 medaglie d’onore conferite alla memoria di cittadini salentini deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.
Il prefetto Luca Rotondi ha ricordato come la Giornata della Memoria costituisca «un momento ineludibile di incontro con la Storia, di commozione nel ricordo di oltre 6 milioni di vittime di una atroce barbarie e, al contempo, un’importante affermazione di riconoscimento tributato dallo Stato ai sopravvissuti e ai loro familiari» e, riprendendo le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha auspicato che le conquiste della pace e delle libertà democratiche vengano «salvaguardate di fronte a risorgenti tentazioni di risolvere le controversie attraverso il ricorso alla guerra, alla violenza, alla sopraffazione».
LE MEDAGLIE CONFERITE
PASQUALINO | BRIGANTE | PATU’ |
AMEDEO | BRIGANTE | PATU’ |
ANGELO | CASSIANO | PATU’ |
COSIMO | COLELLA | MORCIANO DI LEUCA |
COSIMO DAMIANO | CONDO’ | MONTERONI DI LECCE |
FRANCESCO | DE MARCO | ALESSANO |
CARMINE | DE MICHELI | PATU’ |
ARCANGELO | DE SALVO | PATU’ |
VITO | DE SOLDA | PATU’ |
ENRICO | DI LAURO | LECCE |
FRANCESCO | IMBRIANI | CAVALLINO |
SALVATORE | LISI | LECCE |
PIETRO | MANDORINO | NARDO’ |
GIUSEPPE | MARINO | PATU’ |
ANGELO | MELCARNE | PATU’ |
MICHELE | MILO | PATU’ |
ANTONIO | PALADINI | MONTERONI DI LECCE |
ANTONIO | PATI | MONTERONI DI LECCE |
EUGENIO | PATI | MONTERONI DI LECCE |
COSIMO DAMIANO | PRETE | NARDO’ |
ROCCO | PRIMOCERI | MONTEFALCONE DI VAL FORTORE |
ANTONIO | QUARTA | MONTERONI DI LECCE |
FRANCESCO COSIMO | QUARTA | MONTERONI DI LECCE |
ANGELO | RENNA | MORCIANO DI LEUCA |
GINO | RIZZO | MONTERONI DI LECCE |
ARMANDO GIUSEPPE | ROLLO | COPERTINO |
ALESSANDRO | ROSAFIO | LECCE |
CANDIDO | SPEDICATO | LEQUILE |
Copertino
Follie di fine anno
Ustioni, traumi, ferite all’occhio e, in un caso, addirittura il tronco dei genitali. Ha ancora un senso la tradizione dei botti di fine anno?
Nonostante una campagna di prevenzione mirata e le tante ordinanze sindacali atte a vietare lo scoppio di botti e petardi è davvero un bollettino di guerra quello del giorno dopo la notte di San Silvestro.
Ecco, ad ora, il resoconto dei feriti dallo scoppio di petardi a Lecce e provincia.
Surbo – Trentenne ferito alla testa. Lo stesso è stato dimesso con terapia domiciliare.
Monteroni – Altro trentenne ferito alla testa da un petardo. Lo stesso è stato dimesso con terapia domiciliare.
Squinzano – Uomo di 47 anni con ferite alla gamba sinistra. Ha subito anche un intervento alla mano destra. Dimesso con prognosi di 20 giorni.
Copertino – 43enne con trauma alla mano sinistra, al polso destro e al torace. Attualmente è ricoverato presso il reparto di Ortopedia del predetto ospedale con prognosi di 25 giorni.
Un uomo di 22 anni, Sempre a Copertino è
stato ricoverato al “Vito Fazzi”: gli è stato riscontrato grave trauma da scoppio di petardo che interessa entrambe le gambe, il polso sinistro e gli ha provocato un trauma cranico, trauma facciale e il tronco dei genitali.
Gallipoli – Un uomo di 47 anni con ustioni all’addome e ad entrambe le cosce; prognosi di 20 giorni.
Sempre a Gallipoli un ventenne con ferite all’occhio sinistro è stato già dimesso.
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