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Otranto

Otranto: Legambiente chiede programmazione

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Otranto necessita di una programmazione attenta al territorio”: Legambiente entra nel dibattito d’attualità in città sull’effettivo pericolo di eccessiva cementificazione su un territorio, dove in passato, qualche scempio si è visto (il più evidente, Edificio Caputo, campeggia ancora obbrobrioso sul Lungomare) e torna a chiedere regole certe per la salvaguardia del paesaggio otrantino, attraverso la voce del responsabile del Circolo cittadino, Fernando Miggiano, perché il rischio di vedere sorgere ancora piccoli mostri qua e là in un’area ricadente nel Parco naturale, restano forti.


Questo è stato un luogo”, afferma Miggiano, “dove con le 447, nate per incentivare lo sviluppo economico, spesso si è agito a discapito del territorio”. Per  Legambiente è l’ora di dire basta alle lottizzazioni di terreni e a successive edificazioni, che devastano il paesaggio: “Non esiste a monte”, spiega, “una programmazione attenta del territorio ed è inutile proporre varianti, perché l’unico mezzo che può dare una regolamentazione, individuando le risorse su cui investire, senza facilitare la speculazione edilizia, resta il Pug”. Un ruolo centrale hanno, dunque, per la difesa del patrimonio culturale e paesaggistico le Amministrazioni locali, ma anche i privati che vogliono investire, ma che intendono tuttavia farlo con “regole certe” che non stravolgano il territorio stesso. In tal senso, Legambiente non mostra preclusione, conscia che il pubblico è spesso bloccato da limiti economici. Ma il giudizio si fa duro quando ci si rende conto che la politica in determinate situazioni avrebbe potuto incidere (il caso è quello sempre delle 447, che qualche problema d’impatto ambientale l’hanno portato) o può tuttora incidere, ma ha preferito (o preferisce) non farlo per non danneggiare interessi privati.


Legambiente elenca numerose situazioni, verificatesi nel corso di questi anni, evidenziando, non senza amarezza, come spesso tra la popolazione locale regni un certo menefreghismo su tali questioni, anche a causa del lassismo di chi pensa che sia inutile parlare. L’esempio eclatante, come detto, è quello di “Edificio Caputo” sul Lungomare, che, come ribadisce Miggiano, “continua a presentare il suo scheletro in cemento armato in un’area paesaggistica tra le più interessanti, proprio dove si è fatto un importante intervento pubblico di riqualificazione e risanamento del costone, con l’eliminazione del canale di scolo delle acque piovane”. Contraddizioni all’ordine di cronaca, che si aggiungono alla struttura realizzata in prossimità del porto, che, secondo gli ambientalisti, chiude la visuale della Baia, e alle contraddizioni interni al Parco Otranto-Santa Maria di Leuca: “Purtroppo, pur essendoci un Ente Parco, non esistono controlli. Noi stessi di Legambiente facciamo parte di una consulta, ma non siamo mai stati interpellati per le questioni che contano. Dobbiamo continuare a fare i don Chisciotte della situazione?”.

Mauro Bortone


Cronaca

Avvocato nasconde al fisco ricavi per oltre 200mila euro

il professionista era completamente sconosciuto al fisco in quanto evasore totale per gli anni d’imposta dal 2016 al 2022

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Nell’ambito dei controlli fiscali volti a contrastare l’evasione tributaria, disposti dal Comando Provinciale di Lecce, i Finanzieri della Compagnia di Otranto hanno individuato, anche a seguito di una mirata analisi di rischio, un avvocato completamente sconosciuto al fisco in quanto evasore totale per gli anni d’imposta dal 2016 al 2022.

L’attività ispettiva ha consentito di accertare che il predetto professionista, nel corso del periodo preso in esame, ha omesso di dichiarare all’erario consistenti compensi derivanti da prestazioni rese a numerosi clienti.

Al termine dell’attività di controllo, le Fiamme Gialle idruntine hanno quindi ricostruito l’effettivo volume d’affari dell’avvocato, quantificando in oltre 200mila euro i ricavi percepiti in nero durante lo svolgimento della professione legale.

L’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.

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Appuntamenti

“Race to Donate”, al volante contro le leucemie

L’ iniziativa nata a Varese incontra il Salento per supportare la ricerca di nuovi donatori di midollo che possono potenzialmente salvare una vita. Sabato 13 il pilota Alessandro Marchetti, ideatore di “Race to donate” incontrerà ad Otranto il motorsport salentino per promuovere ulteriormente l’iniziativa

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Il pilota Alessandro Marchetti (nella foto in alto) è il promotore di Race To Donate, una iniziativa nata nel 2022.

Il pilota varesino, sabato 13 aprile, dalle 10, presso la sala triangolare del Castello Aragonese di Otranto incontrerà il motorsport salentino.

Uniti dallo spirito sportivo ma con una sensibilità particolare per supportare l’iniziativa di sensibilizzare in modo particolare i giovani sull’ importanza di diventare donatori di midollo osseo.

Le speranze di guarire dalla leucemia passano proprio per il trapianto di midollo, ammesso di trovare quello compatibile con la persona malata.

«Ogni nuovo iscritto all’IBMDR, il registro nazionale dei donatori di midollo osseo, può potenzialmente corrispondere a una vita salvata».

Così Alessandro Marchetti, dentista per professione e pilota per passione, è l’anima dell’iniziativa Race to Donat, nata dopo il suo ricovero in ospedale per una leucemia, debellata grazie al trapianto di midollo arrivato da uno sconosciuto signore di Genova, che Alessandro ha ribattezzato “Pesto”.

«Io “Pesto” non lo conosco, e per legge non lo posso conoscere. Ma chi si occupa di queste questioni a Genova, mi ha spiegato che lui partecipa alle iniziative nelle scuole e racconta dell’esperienza della donazione come la seconda gioia più grande della vita, dopo la paternità», racconta ancora Marchetti.

Race to Donate lavora quindi proprio con questo obiettivo: spingere le persone a iscriversi al registro e spiegare che la donazione è più semplice di quanto si pensi.

È facile e indolore e si risolve con un normale prelievo di sangue.

Come compiere questo passo di grande importanza e solidarietà?

«Per iscriversi all’IBMDR bisogna avere meno di 36 anni, pesare più di 50 chili e godere di buona salute: la prima cosa da fare è quella di compilare il modulo di preiscrizione, poi si viene chiamati dal trasfusionale del territorio di riferimento per effettuare un prelievo di sangue. Da qui viene ricavato il profilo HLA, la carta d’identità genetica di ognuno la quale viene inserita nel database italiano e mondiale. Da qui in poi, se c’è una necessità, si può essere chiamati sino all’età di 55 anni».

L’idea di avvicinare il Salento a Race to Donate è partita da Fabio Incalza di “Angels Salento Odv” di Scorrano, che tramite Adele Patrini, presidente dell’ associazione C.A.O.S. Centro Ascolto Operate al Seno Odv di Varese, ha contattato il pilota Alessandro Marchetti e chiesto di portare l’iniziativa in Provincia di Lecce, coinvolgendo Santo Siciliano, presidente della Scuderia Motorsport Scorrano e Mattia Trotto, presidente della Fratres di Otranto.

A marzo, in occasione della gara automobilistica, 3° Event Show Salento Circuit, le associazioni del territorio hanno portato il messaggio al pubblico presente nel circuito e hanno coinvolto tutti i piloti che hanno aderito mettendo il logo dell’iniziativa sulle vetture da corsa.

Angels Salento” ha così proposto un convegno per sancire l’incontro tra Varese e il Salento.

Gli amministratori di Otranto e in particolare Ursula Caroppo, assessore al Welfare e Parità, si sono messi a disposizione per supportare l’iniziativa.

Il congresso è patrocinato da Regione Puglia, Comune di Otranto, Comune di Scorrano, Comune di Muro Leccese, Comune di Torre Santa Susanna e Automobil Club Lecce.

Al tavolo interveranno: Alessandro Marchetti, pilota e referente @racetodontae; Aurelio Filippini, presidente OPI Varese; Anna Grazia Maraschio, assessore all’Ambiente e Territorio Regione Puglia; Giancarlo Dell’Atti, consulente medico dell’associazione “Angels Salento“; Nicola Calabro, referente coordinatore SIMT P.O.”V. Fazzi”; il dr. Maurizio Serra, direttore U.O.C. MeCAU P.O. “Veris Delli Ponti” e Francesco Tinelli, vice presidente Automobil Club Lecce.

Molte le autorità civili e religiose che saranno presenti: il Vescovo di Otranto, Monsignor Francesco Neri; Francesco Bruni, sindaco di Otranto; Mario Pendinelli, sindaco di Scorrano; senatore Michele Saccomanno, sindaco di Torre Santa Susanna; Antonio Lorenzo Donno, sindaco di Muro Leccese; Giovanni Casarano, dirigente dell’Alberghiero di Otranto che sarà accompagnato dagli alunni dell’isituto.

Automobil Club Lecce supporterà l’iniziativa nel prossimo evento sportivo: al “56° Rally del Salento”, prova del campionato italiano rally – TIR, che si svolgerà, con partenza da Lecce, in tutto il territorio salentino dal 23 al 25 maggio, saranno istallati box informazioni sulla centralissima Piazza Mazzini che ospiterà il Villaggio rally e nel circuito Pista Salentina in occasione della Prova Spettacolo del venerdì sera.

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Appuntamenti

Concerti d’estate: Anna Oxa ad Otranto

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In una delle location più suggestive della Puglia, il Fossato del Castello Aragonese di Otranto, un appuntamento imperdibile con la grande musica.

Il 5 agosto, dalle 21,30, sul palco Anna Oxa con una tappa del suo tour “Voce Sorgente”.

Uno spettacolo irripetibile, lo spettacolo dell’acqua, lo spettacolo della voce che non passa due volte nello stesso canto.

L’artista sale sul palco non provenendo se non da se stessa, seguendo il percorso naturale della necessità del canto.

Come un pugno di terra per un solo seme, un solo seme per un solo germoglio, così l’artista ha un solo canto per una sola canzone e un solo spettacolo per una sola serata.

Le canzoni non sono repertorio, sono urgenza sorgiva.

Come se prima non ci fossero mai state né più ci saranno dopo che sono scorse.

Non c’è impostazione, l’artista si disimposta ossia inizia da zero, che è l’unico vero, autentico inizio, l’inizio del canto, il primo movimento del canto appena sorto.

Una sorgente purezza, appunto.

E il canto crea il qui e ora, il luogo e il tempo.

Crea smarrimenti e decisioni dell’acqua, del canto, e pendenze e dislivelli e cambi di direzione, e anche ostacoli, che affronta per procedere, e anse e mulinelli e salti e rapide e cascate, e anche il corso ampio e disteso.

E tutto nasce da una goccia, da una nota d’acqua.

Un canto d’acqua che è un continuo fare e un continuo fare a meno: un flusso che è quel flusso perché passa.

Prevendite disponibili su Vivaticket.com (info 324 0917038; www.oxarte.net; www.arlive.it)

ANNA OXA

All’anagrafe Anna Hoxha (è italiana con cittadinanza albanese) ha una voce unica e inconfondibile ed è una delle icone della storia della musica, conduttrice televisiva italiana.

Protagonista dell’Arte oltre-tempo. In Italia ha saputo anticipare, ancora una volta, i tempi proponendo nei propri arrangiamenti quei sentori etnici, vivi, umani ed industriali allo stesso tempo che hanno caratterizzano le sonorità urban.

Anna Oxa, magnetica regina della voce e della sperimentazione autentica, già nel 2006, portava al Festival di Sanremo un brano come “Processo a me stessa”, un’opera scritta insieme al grande Pasquale Panella.

Una canzone quella capace di coniugare un’impegnata orchestrazione di violini e archi vari con isuoni etnici della parte ritmica e di creare un teso equilibrio emozionale sfruttando sonorità che oggi i saccenti critici e classificatori musicali definirebbero “urban” o “world”.

L’artista non ha soltanto anticipato i tempi di 10 anni, ha perseguito questa spinta alla ricerca sonora anche nei suoi lavori successivi portando alla massima realizzazione queste tendenze.

“Proxima”, album del 2010, altro non era che il preludio dei gioiellini musicali, de “L’America non c’è”, “Primo Cuore-Canto Nativo”, “Sali” brani scritti, anche, dalla stessa Oxa, e che rappresenta l’unico vero capostipite della ricerca vocale e sonora definibile “urban”. Il testo così intrinsecamente spiritual-filosofico si coniuga ad un arrangiamento sonoro tutto incentrato sulla parte ritmica dell’orchestrazione con
strumentalità a pelle che rievocano quei suoni tipici dell’esogenesi vitale ricercata con profondità anche dalla vocalità, sempre capace di nuove sfumature, cambiando la forma-canzone.

Ha collaborato con artisti internazionali.

Il suo nome appare nei primi posti dei nomi albanesi più importanti nel mondo, insieme a Madre Teresa di Calcutta, Papa Clemente XI ecc.

Ha raggiunto il suo pubblico sempre con amore ed autenticità.

Il 13 maggio 2015 al Teatro Donizetti di Bergamo Anna Oxa riceve il premio dal maestro Luis Bacalov, “Honor Artist a testimonianza del grande valore della sua Arte nella scena artistica del nostro tempo”.

Anna Oxa per questi meriti riconosciuti soprattutto dall’Amore del suo pubblico oltre confini geografici, appartiene alla storia della musica, infatti troviamo il suo nome anche nell’enciclopedia.

Nel 2023, in Svizzera ha ricevuto il premio alla carriera (oltre 45 anni).

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