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Sternatia

Una Pasqua “grika” a Sternatia con la Veglia in Chiesa

Veglia di preghiera in griko venerdì 22 aprile, dalle 11,30 alle 12,30, nella Chiesa Maria Santissima Assunta. Un paese che fa della cultura e dell’attaccamento alle tradizioni

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Veglia di preghiera in griko venerdì 22 aprile, dalle 11,30 alle 12,30, nella Chiesa Maria Santissima Assunta. Un paese che fa della cultura e dell’attaccamento alle tradizioni il proprio punto di forza, trova nei maggiori momenti rituali il legame tra il passato e il presente. Le numerose tracce di gricità emergono prepotenti nelle numerose poesie e preghiere antiche, che accompagnano ancora oggi la quotidianità del popolo sternatese. Tanto che in alcuni momenti la preghiera sembra più intensa se riesce a fondere l’antico con il moderno. Così nasce l’idea di pregare in lingua grika attraverso l’iniziativa “Pracalume me tin glossasa”, che prevede un’ora di veglia guidata dalle antiche ma ancora note preghiere in griko, che per anni hanno accompagnato i momenti di fede degli sternatesi.


Antonella Corvino

Attualità

Meteo: siamo ad Aprile ma l’inverno continua…

Il sole ormai alto sull’orizzonte mitigherà certamente il clima diurno, ma in montagna farà decisamente freddo per il periodo, mentre nottetempo e in pianura le minime potranno scendere sotto i 5-7°C anche in pianura.

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Secondo le previsioni di 3bmeteo.com, “Proseguirà per almeno altri 8 giorni la fase fredda con temperature sotto la media per via dei venti in discesa dall’Artico. Tempo spesso instabile con ulteriori rovesci e temporali; lunedì neve anche a quote collinari al Nord”

Anche nei prossimi giorni, e almeno fino al 25 aprile, l’Italia sarà interessata da correnti provenienti dalle latitudini artiche, quindi decisamente fredde per il periodo, riportandoci indietro di oltre un mese sul calendario.

Il sole ormai alto sull’orizzonte mitigherà certamente il clima diurno, ma in montagna farà decisamente freddo per il periodo, mentre nottetempo e in pianura le minime potranno scendere sotto i 5-7°C anche in pianura.

Ciò manderà in sofferenza la vegetazione, e relativa fioritura, che peraltro si era risvegliata con largo anticipo durante la fasi di caldo anomalo di marzo e dei primi giorni di aprile.

Tra sabato e domenica un nuovo impulso di matrice artica attraverserà l’Italia portando rovesci e temporali sparsi, localmente accompagnati da grandinate anche di una certa rilevanza, maggiormente coinvolto il Centrosud con la neve che potrà spingersi fin sotto i 1000m in Appennino durante i rovesci più intensi. Le temperature saranno in generale spesso sotto la media”.

Tra lunedì e martedì prossimo prenderà inoltre vita una nuova depressione sui mari italiani, con ulteriori piogge e temporali sparsi su gran parte dello Stivale, pur distribuiti in modo estremamente irregolare.

Volgendo lo sguardo al medio termine, sembra molto probabile che questa fase instabile e decisamente fresca possa protrarsi fino al 25 aprile, prima di una successiva possibile graduale stabilizzazione atmosferica contestualmente ad un addolcimento termico.

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Attualità

La politica non è per tutti

L’8 e il 9 giugno si voterà per Europee e Amministrative. I 27 paesi della provincia che rinnoveranno sindaco e consiglio comunale. Le ambizioni di ogni candidato non riguardino la sfera personale, privata e utilitaristica ma puntino il bene comune

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Nella prima metà degli anni ’70 Antonello Venditti scrisse una canzone che oggi si definirebbe profetica per la sua attualità, antesignana del tempo.

La canzone si intitola “Sora Rosa”, peraltro colonna sonora d’un film poliziottesco di quegli anni con Tomas Milian.

C’è una strofa in particolare, in coda al testo, che dice: “Annamo via, tenemose pe’ mano, c’è solo questo de vero pe’ chi spera, che forse un giorno chi magna troppo adesso, possa sputà le ossa che so’ sante”.

Direi un testo eloquente che si rivela ancora attuale quando la politica non assurge a quella dignità di cui parlava Pio XI: «La politica è la più alta forma di carità».

La politica con la “P” maiuscola.

L’attuale Pontefice integra la suddetta frase con molte altre considerazioni, tra cui: «La politica cresce per attrazione ed amicizia».

Sono tante ed infinite le definizioni che di vera politica; chiudo questa parentesi con l’ultima di Aristotele che dice: «L’essere umano è un animale politico».

Ho voluto fare questa premessa per riflettere meglio sul tema.

È vero, la politica, richiede sforzi.

Perché il suo compito è legato indissolubilmente al bene, al benessere della gente, della comunità in tutti i suoi aspetti: morali, amministrativi, funzionali, egualitari.

Quando manca o viene a mancare uno qualsiasi di questi elementi essa corre il rischio di perdere il filo conduttore che dà continuità e consenso a colui che la esercita, generando sentimenti di disorientamento e instabilità sociale.

Le prossime elezioni sono ormai alle porte.

Sabato 8 e domenica 9 giugno l’elettore voterà per l’elezione dei componenti il Parlamento Europeo e nello stesso frangente, si voterà per le elezioni amministrative.

Un appuntamento importante a cui non ci si può sottrarre.

In Puglia sono 58 i comuni chiamati a votare con qualche città con più di 15 mila abitanti oltre ai capoluoghi Bari e Lecce.

Oltre a Lecce rinnoveranno sindaco e consiglio comunale 27 paesi della provincia: AndranoBagnolo del Salento, BotrugnoCampi SalentinaCarpignano Salentino, Castrì di Lecce, Copertino, Corsano, Cursi, Giuggianello, Lequile, Martignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Novoli, PalmariggiParabita, Seclì, Soleto, Sternatia, Supersano, Surano, TiggianoTuglie e Zollino.

L’attenzione maggiore come sempre è per le “comunali” circostanza nella quale affiorano i sentimenti più forti: entusiasmo, determinazione, ambizione, passione e, talvolta “rabbia”. La rabbia derivata dalla delusione delle aspettative che talvolta rischia di generare anche risvolti non prevedibili. Nelle nostre collettività fortunatamente non si sono mai registrati fatti rilevanti sotto questo aspetto, non si è mai andati oltra il piano verbale.

I comuni sono quasi tutti pronti, una sorta di “Fuga per la Vittoria…”, il vecchio film nel quale uno dei protagonisti dice all’altro: «Non possiamo permetterci di rischiare. Dobbiamo vincere».

Ecco, nelle competizioni elettorali comunali ognuno si pone lo stesso obiettivo! Le liste sono quasi pronte. Si tratta ormai di avviarsi lungo quel sentiero di convincimento e persuasione, lasciando dietro i sentimenti che non c’entrano con la corsa: la tracotanza, la superbia, la boria, la maldicenza. Sostituendoli con i valori dell’empatia, dell’accoglienza, della socialità e del sorriso! La politica non vuole volti scuri, incupiti, ringhiosi; la politica deve immedesimarsi nelle difficoltà che la gente vive.

La politica si fa insieme alla gente, e deve rispondere in prima istanza alle attese delle persone.

Senza raggiri né sotterfugi.

Il nuovo mondo in cui viviamo, caratterizzato dalla globalizzazione, dalla dimensione del mondo “Metaverso” e tecnologico, nonché dall’Intelligenza Artificiale, impone a tutti uno sforzo decuplicato rispetto al passato.

È soprattutto sul piano politico che si gioca la “partita del cuore”, laddove la politica, seppure esercitata in un piccolo comune, deve essere pronta ed in grado di affrontare ogni sorta d’innovazione, restando al passo coi tempi.

È lo strumento per non retrocedere, è la via della conoscenza, che va alimentata giorno dopo giorno con l’impegno, la dedizione, il sacrificio e la passione. Ingredienti che i prossimi candidati alle elezioni comunali (soprattutto!) debbono possedere, senza i quali, è meglio rinunciare!

Le ambizioni di ogni candidato non riguardino la sfera personale, privata e utilitaristica (succede anche questo) ma puntino il bene comune.

Le persone cercano la serenità delle famiglie, vogliono il rispetto e l’equità: non vogliono diseguaglianze e/o disparità di trattamento.

Non cercano risse perché è negato loro un diritto, soltanto un comportamento che sia suffragio di rispettosa dignità.

Rivolgo infine un “in bocca al lupo” soprattutto ai nuovi candidati alle prossime elezioni comunali.

Auspicando che “il nuovo” possa essere “terra di sogni e di speranze” per tutti, e che ognuno possa scorgere i sentimenti puliti del bene.

L’unico investimento certo in questo mondo.

Alberto Scalfari

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Attualità

Dal Salento a Bruxelles: ricostruire l’olivicoltura nel post Xylella

Oltre 2mila agricoltori nelle assemblee territoriali di Coldiretti tenutesi a Sternatia, Ugento, Casarano, Lecce, Galatina, Nardò ed Otranto. 22 imprenditori salentini a Bruxelles per rivendicando più attenzione per il territorio ed una politica di protezione del made in Italy

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Ripristinare gli uliveti dopo la distruzione seminata dalla Xylella Fastidiosa.

Ammodernare le imprese con nuove tecnologie, differenziare le colture, ottimizzare le risorse idriche, sviluppare e rendere competitive le filiere dei cereali e del latte nel Leccese.

Di questo e di molto altro si è parlato nel ciclo di assemblee territoriali organizzato da Coldiretti Lecce che ha radunato oltre 2mila agricoltori a Sternatia, Ugento, Casarano, Lecce, Galatina, Nardò, Otranto, i maggiori centri di riferimento del mondo agricolo del Tacco d’Italia.

A più di 10 anni dal ritrovamento del patogeno negli uliveti del Gallipolino che ha devastato migliaia di ettari, il Salento vuole voltare pagina e ricostruire l’agricoltura e il paesaggio.

Gli incontri si sono svolti alla presenza del presidente di Coldiretti Lecce Costantino Carparelli, del direttore Aldo De Sario, della responsabile Coldiretti Donne Lecce Daniela Specolizzi, del responsabile di Coldiretti Giovani Impresa Fausto Puce, dei presidenti territoriali e di tantissimi soci Coldiretti.

Il dibattito, aperto e coinvolgente, ha scandagliato tutte le tematiche sentite come fondamentali per la ripresa e lo sviluppo del comparto agricolo del Salento, differenziando anche le priorità degli specifici distretti produttivi: dal settore del vivaismo delle barbatelle dell’indruntino al florivivaismo dell’area di Leverano, dalla zootecnia del Neritino alle orticole del Nord Leccese.

Spazio anche a tematiche fondamentali come l’approvvigionamento idrico, la riduzione dei costi di produzione, le deroghe sugli ecoschemi.

«Il rapporto con i soci deve essere sempre più costruttivo», commenta il presidente di Coldiretti Lecce Costantino Carparelli, «la capillarità della rappresentanza è il nostro valore aggiunto. Tutte le assemblee sono state molto partecipate ed abbiamo fatto sintesi delle problematiche emerse per essere più incisivi nelle nostre battaglie che portiamo avanti nel contesto regionale, nazionale ed europeo».

Una delegazione di 22 imprenditori salentini ha partecipato alla manifestazione organizzata da Coldiretti a Bruxelles rivendicando più attenzione per il territorio ed una politica di protezione del made in Italy, in primis la difesa delle frontiere Ue, sinora un colabrodo che ha fatto arrivare nel Leccese materiale vegetale infetto, causa poi della più grande devastazione fitosanitaria che si ricordi d’uomo.

 

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