Tricase
Dialoghi della Memoria a Tricase
Doppio incontro promosso dall’IISS “Don Tonino Bello”
Nell’ambito di “Dialoghi della Memoria” nuovo (doppio) incontro promosso dall’IISS “Don Tonino Bello”. Per il sesto anno consecutivo il Polo tecnico e professionale di Tricase ed Alessano (che dal prossimo anno arricchisce la propria offerta formativa con nuovi indirizzi aprendo una porta ai ragazzi del sud Salento sul mondo nautico ed aeronautico e su quello di chimica, materiali e biotecnologie) aiuta a riflettere su quei temi che hanno segnato indelebilmente la nostra storia moderna e che i più giovani devono conoscere per evitare che certo orrori si ripetano.
Appuntamento nella Sala del Trono di Palazzo Gallone, dunque, martedì 11 febbraio, quando si terrà l’incontro con la cittadinanza e le associazioni del territorio. Dalle 18 alle 20 (dopo il saluto della dirigente del “Don Tonino Bello” Anna Lena Manca, del sindaco di Tricase Antonio Coppola, del sindaco di Alessano, Osvaldo Stendardo e delle altre autorità presenti), la proiezione di un’intervista di Fabio Fazio a Vera Vigevani Jarach (Che tempo che fa – Rai 3), milanese emigrata in Argentina all’età di 10 anni per sfuggire alle leggi razziali.
Sua figlia Franca scomparve a diciott’anni il 26 giugno 1976 e di lei non si seppe più nulla fino a poco tempo fa, quando una donna che era sopravvissuta al campo di concentramento dell’ESMA le ha raccontato tutto: “Ho aspettato per un anno che mi parlasse”, ha detto la scrittrice, “perché non voleva ricordare, aveva visto cose terribili e voleva rimuovere tutto. Le ho chiesto se avevano torturata mia figlia ma non mi ha risposto. La detenzione di Franca durò pochissimo. A un mese dal suo arresto lei e molti altri vennero eliminati per far posto a coloro che sarebbero arrivati. Nel mio caso non c’è alcuna speranza di ritrovare neanche il suo corpo, mia figlia è stata buttata giù da un aereo, buttata a mare”).
A seguire la presentazione del nuovo libro di Bruno Maida, “La Shoah dei bambini. La persecuzione dell’infanzia ebraica in Italia 1938-1945” (Einaudi editore) e le riflessioni a cura degli allievi dell’IISS “Don Tonino Bello”. Interverranno anche: Stefano Lusa (autore sloveno) e Paolo Pisacane (Presidente Apme). Intermezzo Musicale a cura di Silvia Maraschio, allieva della Scuola di Canto del Maestro Lorenzo Melissano dell’Associazione Musicale “Arturo Toscanini”. Modera Gino Greco.
Mercoledì 12 si terrà, invece, l’incontro con le scolaresche del territorio. Alle 10, il saluto la dirigente del “Don Tonino Bello”, Anna Lena Manca, presenterà agli studenti Bruno Maida e Stefano Lusa che dialogheranno con loro. Seguiranno riflessioni
sulla visita al Museo della Memoria e dell’Accoglienza daparte degli alunni di quegli istituti che hanno partecipato all’iniziativa (Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Tricase, Istituto Comprensivo di Montesano /Miggiano, IISS “Don Tonino Bello”). In conclusione “La Shoah dagli occhi dei bambini”, con gli allievi della scuola primaria di Alessano. Modera Gino Greco
Casarano
Vendevano orologi contraffatti spacciandoli per veri. Sequestrati e denunciati
Contestualmente alla perquisizione sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.
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GDF NUCLEO SPECIALE TUTELA PRIVACY E FRODI TECNOLOGICHE: CONTRAFFAZIONE ONLINE PERPETRATATA TRAMITE “LINK NASCOSTI”.
I Finanzieri di Roma, hanno eseguito la perquisizione personale, informatica e locale disposta dalla Procura del Tribunale di Milano nei confronti di 15 soggetti, che commercializzavano online prodotti contraffatti, segnatamente orologi di prestigiosi marchi.
L’operazione, che ha preso avvio da un’analisi svolta in collaborazione con Assorologi (Associazione Italiana Produttori e Distributori di Orologeria), ha portato a individuare un meccanismo di frode conosciuto come “Hidden Links”, in base al quale il venditore abusivo non inserisce, nel proprio canale di vendita, immagini che riproducono il bene contraffatto bensì riporta immagini prese da siti ufficiali di noti brand dell’orologeria, cui viene associato un mero codice identificativo, che sarà utilizzato, sui canali social, per perfezionare la vendita illecita.
Il sistema di frode è particolarmente insidioso in quanto le pagine web “vetrina” di per sé appaiono del tutto regolari e perciò in grado di eludere anche i possibili controlli da parte dei gestori delle piattaforme.
Contestualmente alla perquisizione, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Milano su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, con il quale sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.
All’esito delle operazioni, sono stati sottoposti a sequestro numerosi device (smartphone, PC, tablet) contenenti le tracce telematiche delle attività illecite poste in essere.
Attualità
Depressa di Tricase: lavori al Calvario
La vice sindaco Francesca Longo: «Luogo di interesse religioso, oltreché culturale e identitario della nostra Città per questo abbiamo deciso di investire centomila euro utilizzando fondi del bilancio comunale»
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Avviati i lavori per la riqualificazione del Calvario a Depressa di Tricase.
Ne ha dato annuncio la vice sindaco di Tricase Francesca Longo: «Il Calvario, sito nella zona denominata “Largo Dei Pozzi Messapici”», la premessa, «venne costruito nel 1885 e abbellito nel 1973, su progetto e disegni di G. Villani, con le terracotte della prestigiosa ditta Garrisi di Galatina».
Ne consegue che «rappresenta un luogo di interesse religioso, oltreché culturale e identitario della nostra Città».
Per questa ragione, «l’amministrazione comunale ha deciso di investire centomila euro utilizzando fondi del bilancio comunale, per riqualificare l’intera area».
Cronaca
La banda del Postamat colpisce ancora! Questa volta a Tricase
Secondo colpo nel giro di 24 ore nel Capo di Leuca. Questa volta è toccato all’ufficio centrale di piazza Cappuccini
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Dopo il colpo con il metodo della marmotta, consumatosi l’altra notte a Castrignano del Capo, questa volta nel mirino dei banditi è finito l’ufficio centrale di Poste Italiane a Tricase.
Dalle prime notizie trapelate, pare che anche il Postamat di Piazza Cappuccini abbia subito lo stesso trattamento di quello di Castrignano del Capo.
Il modus operandi è sempre lo stesso: esplosivo nelle fessure dell’apparecchiatura per poi estrarre il box metallico con il denaro.
Tanti i residenti che hanno raccontato di essere stati svegliati, poco prima dell’alba, dalla deflagrazione dell’esplosione.
Lecito pensare che si possa trattare degli stessi banditi, quelli individuati ieri nel comune del Capo a bordo di una Y10.
Non si hanno notizie al momento del bottino arraffato dai malviventi.
Sul posto i carabinieri della locale Compagnia, che hanno avviato le indagini puntando, come sempre in questi casi, innanzitutto alle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
ECCO COME FUNZIONA IL METODO DELLA MARMOTTA – VIDEO
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