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Alessano

SS 275, l’eterna incompiuta

Questa sera fiaccolata e convegno a Leuca promossi dal Coordinamento Pro 275. Mentre persiste un situazione di stallo per quanto riguarda l’appalto dei lavori da parte dell’ANAS le polemiche tra favorevoli e contrari non si placano

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“Diecimila capelli fa, avevo vent’anni”… cantava qualche anno fa un noto cabarettista. E già si parlava di raddoppio della Maglie-Leuca, aggiungeremmo noi.


275_SuranoSon cambiati governi regionali, provinciali, comunali ma il sogno per taluni ed incubo per altri è sempre restato sulla carta e sul tavolo delle discussioni ideologiche: contrario se sei di sinistra, a favore se sei di destra. Quello di cui si sono perse le tracce, come spesso accade alle nostre latitudini, è il buon senso finalizzato al bene comune, che vuol dire anche non creare danni irreparabili. Ed oggi il buon senso, così come si evince anche da alcuni interventi che ospitiamo sulle nostre colonne, potrebbe essere quello di cercare una soluzione per non perdere i finanziamenti e realizzare il raddoppio almeno fino a Montesano Salentino.  Sempre se la situazione si sbloccherà in tempi utili. E già, perché ad oggi sono fortemente a rischio i fondi destinati alla SS 275. La situazione ingarbugliata dell’iter progettuale nostrano, infatti, potrebbe indurre il Governo Renzi a distrarre quei 290 milioni di Euro e indirizzarli verso altri progetti meno “conflittuali”. Perché oggi è tutto fermo? Il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittimo l’affidamento dei lavori da parte dell’Anas alla Uniland-Ccc. A fare ricorso era stato il Gruppo Matarrese che ha vinto ed ora pretende l’affidamento dei lavori o 10 milioni di euro come risarcimento… Cosa farà l’Anas? Ad oggi non è dato sapere, quel che è certo è che dovrà fare in fretta, altrimenti i 290 milioni faranno la valigia verso altri lidi. La questione dell’affidamento dei lavori è solo l’ultimo capitolo di una saga infinita di intoppi per la 275. Solo in quest’ultima fase, abbiamo assistito ai ricorsi al Tar (respinti) dei proprietari di abitazioni, terreni ed uliveti che saranno attraversati dalla nuova strada. Più di recente il caos delle discariche di rifiuti tossici e pericolosi interrati tra Tricase ed Alessano in zone che dovrebbero ospitare la nuova striscia di asfalto. Non ci siamo fatti mancare proprio nulla…


Giuseppe Cerfeda


“Illuminiamo la strada maestra”


Una manifestazione Pro 275. Venerdì 31 “i cittadini che hanno a cuore le sorti di questa terra si ritroveranno sul lungomare di Santa Maria di Leuca per gridare insieme e a gran voce affinché i lavori abbiano inizio il prima possibile per scongiurare che i finanziamenti vengano dirottati altrove”


ROLL UP 85X200Inizino i lavori della statale 275. Una manifestazione per sollecitare la cantierizzazione della Maglie-Leuca ed evitare così di perdere i fondi stanziati per la realizzazione del progetto. Venerdì 31 ottobre le associazioni e i comitati aderenti al Coordinamento Pro 275 e i cittadini che hanno a cuore le sorti di questa terra si ritroveranno sul lungomare di Santa Maria di Leuca per gridare insieme e a gran voce affinché i lavori abbiano inizio il prima possibile per scongiurare che i finanziamenti vengano dirottati altrove, per evitare di perdere per sempre l’unica concreta possibilità di sviluppo che abbiamo, l’unica occasione della vita per avere la “Strada Maestra”. Sarà un’occasione per sensibilizzare coloro che hanno il potere di decidere per sbloccare la situazione e far partire il cantiere. E la sensibilizzazione passa attraverso l’accensione delle fiaccole per la vita. A partire dalle 17,30, sul lungomare, saranno accese tantissime fiaccole, una per ogni decesso avvenuto lungo la 275 nel corso degli ultimi 25 anni. Alle 19 è in programma un convegno, presso l’Hotel Terminal, nel corso del quale si discuterà dei vantaggi che la realizzazione del raddoppio potrebbero portare al basso Salento, in termini di sviluppo economico e di sicurezza stradale, e dei rischi che invece persisterebbero se il progetto non venisse cantierizzato. L’appello alla partecipazione è rivolto a tutti i cittadini che vorranno essere informati sulla situazione attuale dell’iter e che con la propria presenza vorranno dire si ai lavori per la realizzazione della “Strada Maestra”.


Coordinamento Pro 275


Fino a Montesano: compromesso per crescere


Alfredo De Giuseppe

Alfredo De Giuseppe


Capisco alcune valutazioni di chi vuole la nuova 275 fino a Leuca. Le capisco perché frutto di una certa superficialità nel giudizio complessivo sul turismo, sulla mobilità, sul trasporto, sulla cultura e sullo sviluppo sostenibile. Si dice: “Che sarà mai? Di strade se non son fatte a decine e venite a rompere proprio adesso che una quattro corsie sta per avvicinarsi a casa mia?”. Capisco queste ragioni ma certo non le condivido. Se però tutti noi, per un attimo mettessimo da parte alcune posizioni ideologiche, perché so benissimo che non sarà il blocco di questo cantiere a salvare il mondo e so benissimo che i morti sulle strade avvengono ovunque e forse meno sulle 2 corsie che sulle 4, se provassimo a ragionare pragmaticamente per un attimo tutti insieme, forse delle soluzioni condivise si potrebbero trovare.

Il traffico sulla direttrice Lecce – Leuca si va diradando man mano che si arriva al sud (dati statistici) e allora potrebbe essere un’idea quella di realizzare subito l’ampliamento e la messa in sicurezza della 275 da Scorrano a Montesano, dove il traffico è meno intenso e si innesca in molte direttrici, comunque non coperte neanche dall’eventuale nuova 275. Se uno deve andare a Miggiano farà la stessa strada attuale, così chi abita a Specchia o a Castiglione (Andrano). L’ampliamento dell’attuale 275 fino a Montesano è un’opera relativamente semplice, toglierebbe degli svincoli assurdi come quelli di Nociglia, eliminerebbe il semaforo di Surano, non toccherebbe siti archeologici e paesaggistici, sarebbe un semplice ampliamento dell’esistente, forse anche poco costoso. Perché non si fa? Perché è stata immaginata un’opera faraonica invece di una cosa di buon senso? A voi la difficile risposta. Arrivare fino a Montesano con la nuova 275 si può fare, facciamolo insieme. Quello che non si può fare è l’ultima devastazione del sud Salento che nel mio immaginario, così come in migliaia di residenti, di studiosi e di turisti, deve nel futuro provvedere a sistemare ciò che è stato distrutto negli ultimi 50 anni. Rimettere in ordine le periferie dei paesi che sembrano bombardate, abbattere le costruzioni abusive, disinnescare le bombe ecologiche sotterranee, ridisegnare tutte le zone industriali (qualcuna da demolire), piantare qualche albero in più invece di pensare piazze piene di cordoli in cemento: queste sono alcune priorità del nostro vivere quotidiano che dovremo migliorare. E poi creare vere piste ciclabili, percorsi fra gli antichi tratturi, parcheggi lontani dalle coste, trasporti eco-sostenibili, una Sud-Est che funzioni e non utilizzi i soldi per spartirsi tangenti. Insomma una volta arrivati a Montesano con la quattro corsie veloce e assordante, entrare in un mondo più a dimensione umana, un territorio con una visione unica, come un unico Comune, dove impera l’albero di ulivo, l’enogastronomia e l’albergo diffuso, la riscoperta di luoghi perduti, di sapori bellissimi, di colori profumatissimi. Questo compromesso, che è anche una forma di sviluppo, può essere la giusta dimensione entro la quale favorevoli e contrari alla 275 possono trovare finalmente il loro comun denominatore?

Alfredo De Giuseppe


Su change.org una petizione per “bloccare la procedura di appalto dei lavori della SS 275 avviata dal CIPE e avviare una nuova progettazione con il più ampio coinvolgimento delle comunità locali”


 


“Pance da riempire e veleni da tombare”


Vito Lisi (Comitato SOS275). “Non siamo per un “No” a prescindere ma siamo per “altro”, come le vere infrastrutture che ci colleghino al resto del mondo…


Vito Lisi

Vito Lisi


Il buon giorno si vede dal mattino dice un antico proverbio popolare, ed il mattino della nuova faraonica s.s. 275 nasce in una tempesta di illiceità e così sarà fino a notte inoltrata. Cercare di elencare tutte le schifezze (non mi viene in mente altro termine più appropriato) perpetrate dallo Stato Italiano e dalle sue lobby ai danni di un territorio fragile e delicato come il Capo di Leuca è impresa ardua, ma ci proverò. Un appalto di progettazione da 5 milioni di euro dato in gestione diretta attraverso la triangolazione ANAS, SISRI, PRO.SAL a quest’ultima società di progettazione con capitale sociale di 10 mila euro, senza bando di gara e senza che questa avesse i requisiti per poterlo eseguire (mancando al suo interno figure professionali come archeologo, geologo, paesaggista, ecc). Risultato? Gli idonei studi geognostici, archeologici e paesaggistici non sono mai stati fatti con assenza di uno studio del reale impatto che una striscia d’asfalto di 60 mt avrebbe sul territorio e sulle sue bellezze. Ma fatto ancor più grave, per il quale in seguito ad una nostra denuncia è in corso un’indagine delle procure di Lecce e Roma, è la presenza lungo il nuovo tracciato di numerose discariche di rifiuti tossici e pericolosi scoperte e ancora da scoprire, che fanno intuire come la nostra tesi sia reale. Nessuno studio è stato fatto e non c’è una parola nel progetto che ne indichi la loro presenza. Quindi uno scopo di questa faraonica autostrada è individuato: tombare i veleni con buona pace per le percentuali da record di tumori che il Capo di Leuca annovera con primati in cancro al polmone, vescica, tiroide e quant’altro, dati che superano di gran lunga Taranto e Milano che a pensarci, visto la loro propensione industriale dovrebbero sovrastarci. E invece i primi in classifica secondo l’Istat siamo noi salentini come stanno ripetendo in giro per il Salento i “Cantieri per la sussidiarietà” del CSVS.

A cosa serve oggi quest’ennesimo consumo di suolo? Parliamo di 230 ettari solo da Montesano a Leuca, 15 mila alberi di olivo estirpati, 60 km di muretti a secco, centinaia di paiare, lamie, numerose abitazioni fra cui prime case abitate da famiglie, tutto questo perché ci sono enormi interessi con una base di partenza di 288 mln di euro di soldi pubblici. Ci si rinfaccia che ostacolando quest’arteria blocchiamo lo sviluppo del territorio; niente di più falso, perchè noi del Comitato SOS275 non siamo per un “No” a prescindere ma siamo per “altro”, come le vere infrastrutture che ci scollegano dal resto del mondo. Penso alla totale assenza di collegamenti internet con fibra ottica, penso alla mancanza di una vera metropolitana di superficie che potrebbe collegare Leuca all’aereoporto di Brindisi in due ore, e con pochi spicci, alla mancanza di fantasia dei nostri saggi politici che si nutrono solo di asfalto e cemento. Veniamo all’ultimo punto, il più triste; qualcuno dice che l’attuale 275 è una strada insicura e pericolosa! Verissimo, infatti noi del Comitato siamo favorevoli alle strade sicure e nettamente contrari alle strade veloci. Il nuovo progetto della 275 non supplisce a questa carenza di sicurezza perchè è un’altra strada in mezzo a tantissime altre strade che rimarrebbero così come sono, insicure, pericolose e senza fondi. Nessuno chiuderebbe l’attuale 275 con i suoi semafori rotti, la carenza di segnaletica e di dispositivi per rallentare e snellire il traffico locale come rotatorie necessarie per gli incroci più pericolosi. Si preferisce la grande torta, perché quando sparisce un pezzo pochi se ne accorgeranno. Noi però ce ne siamo accorti e preferiamo i pasticcini mignon che danno refrigerio a tante pance e non solo ai soliti gonfi stomaci che da troppo tempo ormai si abbuffano alle spalle di noi cittadini distratti e superficiali. L’amnesia generale che ha colpito cittadini, amministratori, e forze dell’ordine in vent’anni, oggi contagia ANAS e le ditte che sono in corsa per l’appalto milionario ma che con le loro offerte in busta chiusa non hanno previsto nemmeno un centesimo per la bonifica dei suoli inquinati dove dovrebbe passare quest’autostrada. Quindi di che offerte e di che bando stiamo parlando? Quello dei sogni si è trasformato nel loro incubo peggiore.


Vito Lisi (Presidente “Comitato SOS275”)


Alessano

Libertà d’essere… in Armonia

A primavera torna il festival “Narrazioni in Terra d’Otranto” tra Salve, Alessano e Presicce-Acquarica. A luglio coda con sorpresa a Corsano

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Libertà d’essere è il tema scelto per la decima edizione di “Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto”: da aprile a luglio il festival letterario, ideato e organizzato dalla Libreria Idrusa (che quest’anno festeggia ad Alessano i suoi primi 20 anni) e dall’associazione NarrAzioni, con la direzione artistica di Mario Desiati, proporrà incontri, presentazioni, appuntamenti inediti e speciali in giro per il Salento.

Tra gli ospiti, già confermati, Gianrico Carofiglio, Alessandro Piperno, Ilaria Gaspari, Michela Marzano, Sigfrido Ranucci, Oscar Farinetti, Francesca Santolini, Alice Valeria Oliveri, Greta Olivo, Andrea Donaera, Piero Meli, il vincitore o la vincitrice del Premio Italo Calvino e gli esordienti Jacopo Iannuzzi e Nicolò Moscatelli.

Dal 22 al 26 maggio i vari attrattori culturali del comune di Presicce-Acquarica ospiteranno autrici e autori della “dozzina” della 78ma edizione del Premio Strega.

Da sette anni, infatti, il festival Armonia accoglie l’unica tappa salentina dello Strega Tour che porta in giro per l’Italia semifinaliste e semifinalisti del riconoscimento letterario promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Liquore Strega.

A luglio poi il romanzo vincitore sarà a Lecce per la rassegna Agostiniani Libri. Dopo Daniel Pennac, Paolo Rumiz e Tahar Ben Jelloun, sarà annunciato a breve l’ospite di “Discorsi mediterranei”.

Sul piazzale antistante la Basilica Santuario di Santa Maria De Finibus Terrae a Leuca (data da definire), in collaborazione con il Parco Culturale Ecclesiale de FinibusTerrae e il forum Carta di Leuca – A mediterranean embrace of peace, l’appuntamento accoglierà anche la cerimonia di consegna della terza edizione del concorso letterario “Alan Kurdi“, in collaborazione anche con Appunti_2.0, rivolto agli studenti degli istituti di istruzione secondaria superiore.

Il festival partirà sabato 13 e domenica 14 aprile con una ricca anteprima nelle sale di Palazzo Ramirez a Salve.

La due giorni prenderà il via sabato alle 18,30 con la presentazione del nuovo romanzo dello scrittore salentino Andrea Donaera. “La colpa è mia“, in uscita per Bompiani,  è un romanzo sulla sua generazione inceppata, sul nostro mondo ammalato di desideri inespressi, e coniuga in modo mirabile lo sguardo sul male, che mina l’anima da dentro come la più feroce delle malattie, e una immensa tenerezza. Alle 20:00 la filosofa Michela Marzano con “Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa” (Rizzoli).

L’autrice invita lettori e lettrici a ragionare insieme con la curiosità e l’intelligenza che contraddistinguono la sua scrittura, in un romanzo che riflette sulle zone grigie e sull’ambiguità del rapporto che abbiamo con gli altri e con il nostro corpo.

Domenica alle 18,30 si riprende con “In Puglia. Da Alda Merini a Mario Desiati” di Piero Meli (Giulio Perrone) e si conclude alle 20:00 con “La scelta” del giornalista Sigfrido Ranucci  (Bompiani), autore e conduttore di Report su Rai 3.

Da queste pagine emerge l’autoritratto coraggioso di un uomo che, nonostante la pressione costante della realtà nei suoi aspetti più duri, non cede al cinismo, non smette di chiedersi e di chiederci: “Qual è la scelta giusta?”. E di trovare ogni volta la risposta, per rispettare la promessa che lo lega a un pubblico che ha ancora a cuore la legalità e la giustizia sociale.

Sabato 18 e domenica 19 maggio un’altra doppia serata ad Alessano.

La prima, in Piazza Castello, partirà alle 18:30 con “Ecofascimo” di Francesca Santolini, giovane giurista ambientale e militante del nuovo ecologismo pragmatico (Einaudi).

Alle 20:00 il festival Armonia accoglierà Gianrico Carofiglio con L’orizzonte della notte” (Einaudi). Il ritorno dell’avvocato Guido Guerrieri in un romanzo poderoso e commovente. Un’avventura processuale enigmatica, dal ritmo impareggiabile, che si intreccia a un’affilata meditazione sulla perdita e sul rimpianto, sulle inattese sincronie della vita e sulla ricerca della felicità.

Domenica appuntamento dalle 18,30 nel Palazzo Ducale con “Sabato Champagne” della scrittrice e giornalista Alice Valeria Oliveri (Solferino).

A seguire sarà presentato “Aria di famiglia”, l’atteso ritorno di Alessandro Piperno in uscita per Mondadori.

Se da mercoledì 22 a domenica 26 maggio a Presicce-Acquarica ci sarà il focus tutto dedicato al Premio Strega, sabato 15 e domenica 16 giugno nell’atrio di Palazzo Comi, in collaborazione con Comune di Tricase, Polo Biblio-Museale di Lecce e associazione Tina Lambrini, il direttore artistico Mario Desiati curerà e coordinerà una sezione interamente dedicata ad autori e autrici esordienti. Armonia sin dalla sua nascita ha svolto infatti un’importante missione di scouting di autori emergenti, voci di promettente talento che animeranno il panorama letterario di domani.

Le due serate ospiteranno Greta Olivo con “Spilli” (Einaudi), la prima “uscita pubblica” da vincitore della 37esima edizione del Premio Italo Calvino, partner del festival. Tra gli ospiti anche i vincitori delle ultime due edizioni che presenteranno i loro romanzi d’esordio: Jacopo Iannuzzi (2023) e Nicolò Moscatelli (2022). Il Festival proseguirà poi per tutta l’estate con varie presentazioni e incontri (il programma è ancora in via di completamento).

Da segnalare l‘8 e il 9 luglio la presenza a Corsano di Ilaria Gaspari con “La Reputazione” (Guanda) e Oscar Farinetti con “10 mosse per affrontare il futuro” (Solferino). Non mancheranno altre sorprese.

Armonia è una parola chiave nella poetica di Girolamo Comi.

È la natura, i luoghi fisici e metafisici di un autore che, oltre che poeta è stato intellettuale, bibliofilo, amante del Salento; oggi la sua casa e i suoi libri rappresentano un simbolo non solo di Lucugnano e Tricase, ma di tutta la Puglia.

Proprio lo Spirito d’Armonia, dunque di bellezza, è il timone che guida i lettori e gli operatori culturali impegnati nella Terra d’Otranto. In questi anni il Festival ha ospitato Daniel Pennac, Tahar Ben Jelloun, Amélie Nothomb, Jeffery Deaver, Moony Witcher, Paolo Rumiz, Roberto Saviano, Nicola Lagiogia, alcuni vincitori del Premio Strega (Mario Desiati, Emanuele Trevi, Sandro Veronesi, Antonio Scurati, Helena Janeczek) e ancora Fabio Genovesi, Paolo Giordano, Alessandro Piperno, Leonardo Colombati, Walter Veltroni, Chiara Valerio, Edoardo Nesi, Giuliana Sgrena, Gabriella Genisi, Bruno Tognolini, Diego De Silva, Gianrico Carofiglio, Giuliano Sangiorgi, Donatella Di Pietrantonio, Pietrangelo Buttafuoco, Nuccio Ordine, Luca Bianchini, Silvia Avallone, Massimo Carlotto, Federico Zampaglione, Gian Arturo Ferrari, Lia Levi, Giovanni Solimine, Carlo D’Amicis, Chiara Francini, Franco Arminio, Concita De Gregorio, Nadia Terranova, Francesco Gungui, Francesco Carofiglio, Mauro Covacich, Claudia Durastanti, Marco Missiroli, Marcello Fois, Remo Rapino, Lisa Ginzburg, Silvia Ballestra, Maria Grazia Calandrone, Gian Marco Griffi,Romana Petri, Igiaba Scego, Rosella Postorino e molte altre autrici e autori impegnati in presentazioni, incontri, laboratori e appuntamenti per le giovani e i giovani lettori.

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Alessano

«Grazie libera»

Il presidente della Fondazione don Tonino Bello Giancarlo Piccinni invitato a proclamare i nomi di alcune vittime di mafia: «Tutti prendano coscienza dell’importanza del momento storico nel mondo e nel nostro Paese e dicano no alle politiche che vogliono un paese diviso, un uomo solo al comando, un mondo dilaniato da guerre e disuguaglianze»

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Anche Giancarlo Piccini, presidente della Fondazione don Tonino Bello, in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno ha proclamato dal palco di Libera a Roma i nomi di alcune vittime di mafia.

«Al Circo Massimo vi erano 100mila persone per la Giornata della memoria e dell’impegno», ha raccontato, «Roma città libera, Italia, paese libero! Questo il tema: Liberi dalle mafie, liberi dalle guerre, liberi dalle violenze, liberi dalle dipendenze, liberi dall’ignoranza».

«Bellissima la riflessione di don Luigi Ciotti», sottolinea Piccinni, «ha voluto ricordare e citare, tra gli altri, Sandro PertiniPapa FrancescoTonino BelloAnna Magnani. Il modo migliore per onorare quanti hanno perso la vita per il nostro Paese! Riferimenti alla nostra Costituzione, alla resistenza al nazi-fascismo, ai martiri delle Fosse Ardeatine (il cui anniversario ricorrerà domenica prossima)»

«Una giornata di civiltà che rimarrà impressa nel cuore di quanti erano presenti e di tutti coloro che da remoto hanno preso parte alla manifestazione. Mi auguro», aggiunge il presidente della Fondazione don Tonino Bello, «che tutti prendano coscienza dell’importanza del momento storico nel mondo e nel nostro Paese e dicano no alle politiche che vogliono un paese diviso, un uomo solo al comando, un mondo dilaniato da guerre e disuguaglianze. È stato emozionante per me essere inserito nell’elenco di quanti hanno proclamato il nome delle vittime per mafia, pensare a Antonio MontinaroRenata Fonte, ai magistrati Falcone e Borsellino e a tanti altri martiri della patria meno noti ma non meno importanti è stata, appunto, un’emozione indicibile».

Questi i pensieri che lo hanno accompagnato nel mio rientro nel Salento: «Roma-Alessano, un’odissea incredibile», evidenzia, «più tempo di quanto ho impiegato tanti anni fa a raggiungere da Roma gli Stati Uniti d’America. Sic! Più tempo. Povero sud: poveri noi! Altro che ponte! Qui ormai, mentre ci annunciano l’idea dì un ponte, hanno costruito un muro che ci separa dal mondo opulento che ci ruba ogni giorno i figli, le intelligenze, il domani».

Non è il caso di lasciarsi andare a disfattismi, però: «A noi resta il dovere di credere nel cambiamento: intanto la giornata romana, con i suoi colori, il sole, la musica, i tanti incontri, i sorrisi, le strette di mano, le sofferenze, le emozioni, i volti di tanti amici, i nuovi incontri, i pensieri … mi sembrano ora un sogno.  E sognare», conclude Giancarlo Piccinni, «rappresenta il primo gradino del cambiamento: la primavera della storia ci attende! Grazie don Luigi, grazie Libera!».

 

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Alessano

Ancora un incidente sulla 275: impatto tra ambulanza e suv

A pochi metri dal punto dove pochi giorni fa, tra Alessano e Lucugnano, si era registrato l’ultimo violento sinistro

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di Lorenzo Zito

Ennesimo violento incidente sulla strada statale 275 Maglie-Leuca, nel tratto tra Alessano e Lucugnano, già scenario in passato di numerosi sinistri (anche mortali), l’ultimo pochi giorni fa.

A scontrarsi sono stavolta una ambulanza di Sanità Service, che procedeva in direzione del centro abitato alessanese, ed un suv Mercedes.

Diversi i feriti. Il più grave sarebbe il conducente dell’ambulanza, che ha impattato frontalmente la fiancata sinistra della Mercedes. L’uomo è stato condotto presso l’ospedale Panico di Tricase.

Alla guida dell’auto invece una donna, anch’essa soccorsa sul posto.

Il 118 ha inviato in zona altre tre ambulanze ed un’auto medica, assieme ai carabinieri della Compagnia di Tricase ed alla polizia locale.

La dinamica è in fase di ricostruzione. I danni patiti dai mezzi raccontano, presumibilmente, di uno scontro avvenuto al momento di una immissione sulla statale da parte del suv. Rilievi e testimonianze confermeranno o smentiranno, restituendo un quadro completo.

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