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News & Salento

“il Gallo” festeggia 15 anni. Tre lustri di libertà

GIUGNO 1996 – GIUGNO 2011. LA NOSTRA TESTATA COMPIE 15 ANNI. L’editoriale del direttore Luigi Zito e… gli auguri speciali.

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GIUGNO 1996 – GIUGNO 2011. LA NOSTRA TESTATA COMPIE 15 ANNI. L’editoriale del direttore Luigi Zito e… gli auguri speciali.


15 anni con le vele spiegate


Inghiottiti dal ventre molle del Salento. E’ la cruda analisi che mi sento di fare dopo i nostri primi 15 anni. Inghiottiti, sì. Perché 15 anni fa, quando spiegavamo le vele al vento, la nostra terra, il Salento, era ancora un ventre molle pronto a ricevere ed a rigettare tutto, una terra antica, tracciata dalla storia e dal destino, ma al tempo stesso giovane, dinamica, pimpante, pronta a cogliere al volo quella brezza che il fato, in quel baleno, le offriva. Questa la foto in bianco e nero che scattammo nel (lontano) 1996. Partimmo convinti sul da farsi, con l’incognita legata alla poca esperienza e alla consapevolezza zero che, in quel respiro d’eternità, si stava concretizzando. Così, noi de “il Gallo”, primo free press salentino (e forse d’Italia: i vari Leggo, City, Metro, E Polis nazionali sarebbero nati solo qualche anno dopo), piegammo le vele alla brezza che, leggera e continua, spirava sulla nostra terra tracciando precise mete per il futuro. Quindici anni fa. I primi numeri, le prime difficoltà nel trovare una rotativa che potesse stampare le nostre prime 30.000 copie, la complessità nel far capire che la gratuità non sempre faceva rima con scarsità, che era un pregio e non un difetto, che anche fra la stampa gratuita si annidano covi di giornalisti pronti a lottare e “morire” per i propri ideali, la propria terra.

Fu un attimo e ci ritrovammo ad approdare nella sicura terra dei primi cento numeri; un respiro dopo, macerati nella salamoia del consenso e delle continue lodi che continuavano a pioverci addosso, salutavamo i nostri primi dieci anni e via via in un crescendo rossiniano. Il tempo passava, cresceva il Salento e crescevamo noi, il buon vento continuava a sospingerci verso nuove mete, una burrasca di emozioni continuava a cullare i nostri impegni, l’occhio vigile del Dio Nettuno ninnava le nostre aspirazioni, governava le nostre aspettative, saziava i nostri sogni. 15 anni dopo. La stella della buona sorte continua a custodire la nostra spregiudicatezza, la coscienza maturata ha rimpiazzato la dissacrazione naturale figlia dell’adolescenza. Le battaglie vinte sul campo, le inchieste, gli scoop, i forum, le interviste impossibili, la certezza di essere stati motivo di plagio per decine e decine di cloni che oggi invadono il Salento, ci fa continuare impettiti a segnare una strada che altri seguiranno. Ci lasceremo ancora trascinare dalla vita verso la diga delle emozioni lì dove tutto confluisce, pronti, una volta ancora, ad affrontare altre sfide, a rimetterci in gioco, ad elargire nuove emozioni, a segnare e sognare una nuova via per la nostra terra: una televisione prima fra tutte, GalloTv. Ci faremo condurre dalla bolina che soffia sul Salento e che sospinge anche noi e le nostre ritrovate aspirazioni. Oggi, nel profondo dei nostri cuori, sappiamo che anche le nostre penne multicolori serviranno a scrivere una rinnovata pagina di storia e che, se Dio vorrà, anche questa volta ci vedrà protagonisti.


Luigi Zito – Direttore


Auguri speciali: le strisciate di Mingo e Luca Abete


Mingo: “100 di questi chicchirichì”


Mingo


Lo ammetto… sarò di parte! Per fare gli auguri alla testata de “il Gallo” non posso mostrarmi distaccato, visto che questo giornale festeggia i quindici anni di inchieste e questo mi ricorda proprio il mio sodalizio, con Striscia la Notizia che dura esattamente da tre lustri. Tanti auguri buon Gallo! A te e a tutti coloro i quali rendono possibile il tuo grande lavoro! Finalmente hai quindici anni: l’età giusta per un bunga-bunga party! Scherzo! So bene che occuparsi di informazione e di inchieste al Sud non è semplice, spesso si corre il rischio di sentirsi come un pensiero nella testa di Calderoli… ci si sente soli! Nel mio caso però la solitudine è bandita e così, dopo aver messo d’accordo ego, inconscio e Super io dentro di me (acqua in bocca! Non parlarne al mio commercialista, sarebbe capace di chiedermi tre parcelle diverse!), posso dire di essere ufficialmente dalla tua parte Gallo! La tua voce è sempre stata autonoma, indipendente e dunque sul tuo futuro puoi fare come un calciatore professionista: puoi scommetterci! Ho sempre apprezzato il tuo stile, libero dalle manipolazioni genetiche della politica e, tanto per restare in tema, dal botulino delle ingiustizie che alterano la verità. Perciò amico mio, se fossimo su Facebook cliccherei immediatamente Mi piace sul tuo profilo! Eppoi si sa: io ho un debole per il territorio nel quale ti muovi, il Salento è sempre stato il mio “buen retiro”! Un luogo che tutti hanno imparato a declinare come archetipo del bello (quanto ci tenevo a usare quest’espressione Dio solo sa!) e del quale, lasciatelo confidare segretamente, sono sempre stato orgogliosamente innamorato, anzi per essere più preciso, infoiato quanto un adolescente-posseduto, con gli ormoni più alterati di un’aliquota Irpef! Allora cento di questi “chicchirichì” a tutta la tua redazione! Diceva il buon poeta-filosofo Ceronetti: “Dove i galli non cantano, la tenebra resta per ventiquattrore attaccata al giorno”. Perciò schiarisciti la voce, buon Gallo, che la notte del malcostume e dell’imperizia è ancora alle porte.

Mingo De Pasquale – Striscia la Notizia


La pigna virtuale dell’inviato campano Luca Abete


Luca Abete


Chi sa stare vicino alla gente ne capisce meglio le esigenze, impara a conoscerne i linguaggi e, con intelligenza, può diventare interprete di un servizio prezioso e apprezzato. Sarà per questo che da 15 anni siete un punto di riferimento affidabile per chi desidera un’informazione leale, precisa, puntuale e, soprattutto, attenta ai bisogni di chi sembra non aver più voce per farsi sentire. Festeggio con voi, quindi, questi 15 anni di “servizio” e vi invio, oltre ai miei auguri, una “pigna virtuale” che recita così: “Viva il Gallo, voce libera del Salento. Vera come il sole. Incontenibile come il mare. Veloce come il vento”.


Luca Abete – Striscia la Notizia


Winspeare: “L’unica vera consacrazione è quando… lo hai letto su il Gallo”


Edoardo Winspeare


Abbiamo incontrato il regista salentino Edoardo Winspeare, che sin dal primo momento ha guardato con simpatia alla nostra iniziativa editoriale. E il regista ricorda ancora “i primi tempi quando di free press neanche si parlava e venne fuori “il Gallo”. E per la prima volta l’informazione arrivò a casa delle persone senza dover andare in edicola a comprare il giornale. Io ho scoperto il free press grazie a voi”. Era il giugno 1996 e “solo qualche tempo dopo arrivarono i vari “City” e “Leggo”, che ora sono diffusissimi anche nelle grandi città. Adesso siamo in pieno boom di giornali gratuiti, ma i precursori siete stati sicuramente voi de “il Gallo”. Ricordo anche che qualcuno considerava con una certa sufficienza il vostro prodotto perché era gratuito, non comprendendone invece le enormi potenzialità”. Al regista di Depressa va dato atto che sin dai primi momenti ci è stato vicino, non avendo difficoltà ad alternare interviste al “Times”, a “Le Monde” e a… “il Gallo”. E Winspeare lo dice a chiare lettere: “A me più del “commerciale” interessa il “popolare” e ne ho avuto riscontro direttamente sulla mia pelle”. E qui il regista di “Pizzicata” racconta un aneddoto molto gustoso: “Ricordo che il mio film aveva riscosso un certo successo, soprattutto all’estero, in particolare negli Stati Uniti ed in Francia. Ne parlavano tutti, ma mi hanno cominciato a fermare per strada solo dopo un vostro articolo. Ricordo ancora una signora che mi chiamo e mi disse: “Complimenti, complimenti… l’ho letto su “il Gallo”. Ecco, la notizia uscita sul vostro giornale era la certificazione doc, la consacrazione: se lo aveva detto “il Gallo”…”. Altro punto di contatto tra il popolare Winspeare e “il Gallo” è sempre stata la voglia di far riscoprire la nostra storia, la nostra tradizione: “Quindici anni fa la pizzica non era certo il fenomeno che è oggi. È venuta fuori grazie all’impegno di alcune persone, me compreso, ed “il Gallo” è stato un buon veicolo per la sua riscoperta. Oggi il Salento, in alcuni momenti, sembra Cuba o Bogotà, dove tutti ballano…”. E aggiunge: “Mi piace il garbo con cui trattate le vicende politiche dando anche sfogo a quelli che sono i nostri sentimenti campanilistici. Ci tengo molto al senso di comunità e secondo me è importante per ognuno di noi sentire di farne parte. Ed è un po’ una caratteristica degli italiani”. E poi ricorda un aneddoto simpatico che riguarda la rubrica fissa “Sù la cresta: il Personaggio”: “Bella idea perchè si mette in risalto la bellezza della gente cosiddetta comune. Ma ce ne fu una molto divertente in cui un “personaggio” aveva come hobby la “corsa dei cavalli”; come animale preferito “il cavallo” e come piatto preferito… “i pezzetti di cavallo!”. E giù una risata. Tornando serio, per il futuro Winspeare ci invita ad “insistere con le inchieste, a sollevare piccole e grandi situazioni della nostra quotidianità e, soprattutto, a continuare a dare voce a chi diversamente non avrebbe un megafono per rivendicare quelli che sono i propri diritti. Restando sempre liberi così come siete stati fino ad oggi”. (Giuseppe Cerfeda)


Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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News & Salento

Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,

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Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule

Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio. 

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori. 

Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.

Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.

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