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News & Salento

Veterinari in Azione nei Comuni della provincia

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L’organizzazione internazionale per la tutela degli animali Veterinari in Azione, ha iniziato il primo intervento di indagine nei canili in Provincia di Lecce in cui sono tenuti cani in miserabili condizioni igieniche e non sterilizzati. Oltre all’assistenza veterinaria per questi animali malati, i Veterinari in Azione propongono un progetto di sterilizzazione gratuita di tutti i cani abbandonati, da attuare negli 11 Comuni scelti della provincia di Lecce.


Si tratta di un progetto pilota che dà ai Comuni la possibilità per poter finalmente rispettare le leggi in vigore. “I Canili pugliesi sono frequentemente solo posti di raccolta per cani, senza una sufficiente assistenza veterinaria di base, senza orari di apertura al pubblico, senza via di uscita per i cani. In questa struttura gli animali non sono tutti registrati con microchip, ne sterilizzati: due giorni fa qui sono nati altri dieci cuccioli in un box di cemento armato. Pochi mesi fa si contavano circa 40 cani, ora ce ne sono 70 di cui 28 cuccioli! Sottovalutare le sterilizzazioni produce di fatto randagismo”, osserva Stefan Weber, responsabile di Veterinari in Azione in uno dei Comuni scelti.


Veterinari in Azione fa parte della CICTO.ORG, coalizione di 50 organizzazioni europee per la tutela degli animali, che effettua in Puglia una campagna contro il maltrattamento organizzato dei cani. La CICTO.ORG sta esaminando le pratiche mafiose per la gestione di milioni di Euro dei contribuenti nella produzione arbitraria dell’ “emergenza randagismo”. 70.000 cani nei canili costano ai Comuni, ai cittadini, 1000 Euro annui per ogni cane, ossia 70 milioni di Euro. Invece di effettuare un’ampia sterilizzazione dei cani e avviare l’anagrafe canina, come prevede la legge, i Comuni autorizzano ancora oggi, come ad esempio a Casarano, l’apertura di nuovi canili. CICTO.ORG ha presentato presso la Procura di Lecce, già nel novembre 2008, una denuncia contro alcuni Comuni, canili e veterinari dell’Asl.

Già da 18 anni esiste una legge sulla protezione degli animali, la n. 281, e in questi 18 anni, l’importo dei soldi statali “per i cani” è aumentato sfrenatamente. Il risultato che ne consegue è che il numero dei cani senza padrone si è moltiplicato di almeno sei volte, che più di 70 milioni di Euro svaniscono incontrollati e che la situazione sulla strada diventa sempre peggiore”, riassume la signora Yvonne Risch dell’amministrazione CICTO nel Liechtenstein. “La misera vita degli animali nelle “discariche private per cani”, la propagazione di zoonosi ed il numero di morsicature nella popolazione sta aumentando vertiginosamente. Ma cosa fanno contro questa sgradevole situazione i 60 responsabili veterinari dell’Asl di Lecce che nel 2008 hanno guadagnato stipendi per almeno 4.424.747 Euro?”.


Dopo le trasmissioni TV in Germania e in Svizzera sempre più persone sono indignate per l’inferno dei cani in Puglia e turisti scrivono agli Uffici competenti. L’indagine in corso a Bari sulla corruzione nella sanità, nelle Asl in Puglia, porta giornalmente alla luce nuovi scandali. Quando verranno finalmente messi sotto inchiesta i milioni della mafia canina? Il Ministero della Salute ha emanato il 16 luglio 2009, con l’Ordinanza Martini, dei provvedimenti urgenti contro la pratica vigente dei canili e contro il maltrattamento istituzionalizzato degli animali. Questa ordinanza ora si deve attuare. Oltre al Comune di Calimera, hanno già ricevuto in agosto la proposta del progetto anche i Comuni di Tricase, Spongano, Melpignano, Poggiardo, Surano, Castro, Minervino, Uggiano La Chiesa, Giuggianello e Nociglia. Per informazioni: Veterinari in Azione, Stefan Weber, telefono +41 79 405 68 20; cellulare 331 281 0550; info@stie.ch; www.stie.ch; www.cicto.org.


Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,

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Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule

Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio. 

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori. 

Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.

Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.

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