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News & Salento

“Coccarde Rosse” a Supersano

Supersano incontra Annalisa Bari, autrice del romanzo “Coccarde Rosse”, ambientato negli anni successivi all’Unità d’Italia, con protagonista una giovane donna in fuga per la libertà e le sue appassionanti vicende tra i briganti di Puglia.

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Supersano incontra Annalisa Bari, autrice del romanzo “Coccarde Rosse”, edito da Bompiani, ambientato negli anni successivi all’Unità d’Italia, con protagonista una giovane donna in fuga per la libertà e le sue appassionanti vicende tra i briganti di Puglia. L’appuntamento avrà luogo giovedi 28 febbraio, alle ore 18, nell’Aula Consiliare del Castello Manfredi di Supersano.


Nella serata, promossa dalla Biblioteca Comunale “C. Carrozzini”, in collaborazione  con Alessandro Turco, con l’adesione delle  associazioni di Supersano ( Centro anzianiLa Lunga Gioventù”, “ Rabdomante”, “Salute Donna”, “Università Popolare Terza Età”) saranno eccezionalmente esposte al pubblico alcune tele dell’artista Massimo Marangio, tre opere della mostra itinerante sull’Unità d’Italia, tenuta lo scorso anno.


Alle 17.,30, in apertura di serata, la consigliera alla Cultura, Maria Antonietta Bondanese, informerà sulla sua recente partecipazione  alla  Borsa Internazionale del Turismo 2013, la prestigiosa BIT di Milano, dove in conferenza stampa presso lo stand della Regione Puglia con l’Assessore Silvia Godelli ed i  rappresentanti istituzionali di vari Comuni salentini. La delegata illustrerà quanto “un centro piccolo ma ricco di potenzialità come Supersano possa essere valorizzato all’interno di adeguati percorsi di un turismo destagionalizzato”. Alla breve comunicazione saranno presenti  Giovanni Nuzzo direttore di “Bel Paese”, Gianfranco Esposito direttore di “Osservatori”, Donato Nuzzaci per il  “Quotidiano” di Lecce,  Luigi Zito per “Il Gallo”.


Annalisa Bari


Salentina, ha insegnato Italiano e Storia negli Istituti Superiori. E’ pubblicista di saggi letterari e storici su periodici locali. Ha collaborato con il Nuovo Quotidiano di Puglia con una serie di racconti. “Coccarde Rosse”, edito da Bompiani, è il suo settimo romanzo.

Coccarde Rosse


Nell’Italia appena unita di fine Ottocento, don Nicola, austero dirigente delle Poste, alla morte della moglie affida la figlia Luisa alla rigida educazione della cognata. Per la ragazza saranno anni segnati da punizioni e disciplina, a cui si ribella scampando a un matrimonio combinato e unendosi alla banda di un brigante gentiluomo, Gaspare Dragoni detto Falco. Quando uno dei banditi approfitta della sua ingenuità, la ragazza si rifugia presso la famiglia di un barone decaduto, dove si invaghisce di Edoardo, sergente dell’esercito piemontese impegnato nella repressione del brigantaggio.


Massimo Marangio


Docente di discipline pittoriche al Liceo “V. Ciardo” di Lecce, ha all’attivo numerose mostre in Italia e partecipazioni a diverse fiere nazionali. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni private e pubbliche ed in diverse Gallerie. Recentemente, è stato protagonista a Perugia, di un importante esposizione su “le Tarantate”, curata da Alessandro Turco, a cui è seguita la mostra presso la prestigiosa Galleria “Il Gianicolo”, menzionata nelle pagine della rivista “Art&Art”.


Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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News & Salento

Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,

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Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule

Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio. 

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori. 

Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.

Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.

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