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News & Salento

“Niente concessioni in Zona Parco”

Il Tar boccia il ricorso per il rilascio di una concessione su area demaniale in “Marina Serra di Tricase”, al fine di realizzare una struttura per la balneazione

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Arriva la scure del TAR sul ricorso contro il Parco “Costa Otranto-S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, e segna un punto a favore dell’Ambiente e della sua tutela. I termini della lunga vicenda legale nascono dall’istanza privata di ottenere parere positivo da parte dell’Ente Parco, per il rilascio di una concessione su area demaniale in “Marina Serra di Tricase”, al fine di realizzare una struttura per la balneazione. Il diniego del comitato esecutivo del Parco alla concessione, ha trascinato in tribunale l’annosa querelle tra la supposta libertà di iniziativa economica privata e la ratio stessa per cui è nata la nostra area naturale protetta: la salvaguardia di specie animali, vegetali e habitat,  già contemplati in direttive europee, nonché i valori paesaggistici, gli equilibri ecologici, idraulici e idrogeologici superficiali e sotterranei. La sentenza n° N.01733/2012 del TAR, ha messo un punto fermo: il ricorso è infondato, la linea dell’Ente guidato dall’ing. Nicola Panico ha invece la sua fondatezza. Infatti, nell’attesa che venga alla luce il Piano territoriale del Parco naturale regionale “Costa Otranto-S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase”,  si è adottata una linea restrittiva per non alterare un prezioso e delicato equilibrio naturale : dunque no ad  interventi diversi dalla creazione di facili accessi sulla costa, con manufatti di tipo precario.  Gli avvocati Giuseppe Pilon e Mauro Carrozzo hanno interpretato magistralmente la filosofia del Comitato esecutivo del Parco e della legge che lo istituisce. Il presidente del Parco, ing. Nicola Panico, esprime plauso e soddisfazione per una pronuncia che legittima la bontà della condotta dell’Ente.“La sentenza accresce la consapevolezza che le pur legittime aspirazioni imprenditoriali dei privati non possono in alcun modo intaccare il diritto di salvaguardia e tutela di un patrimonio naturalistico unico al mondo: esso deve rappresentare per noi e i nostri figli un punto di orgoglio, così come già avviene nei paesi più sensibili ai temi ambientali, che hanno costruito intorno a tali beni una solida e durevole strategia turistica. Attenzione infatti ad interpretare il nostro diniego, confermato dal TAR, come la volontà di porre limiti allo sviluppo territoriale in quanto, continua il presidente, una volta che il Piano Territoriale del Parco sarà approvato, gli operatori economici ed i portatori d’interesse dell’area dovranno sforzarsi di individuare e sperimentare nuove forme di modificazione del territorio che siano contemporaneamente più innovative e sostenibili rispetto alle forme ormai “usurate” troppo spesso contenute nei progetti proposti all’Ente. Questo è lo stimolo che il Parco vuol dare: non più scempi, ma forme più responsabili di intervento rifacendosi agli oramai indiscussi principi dell’ingegneria naturalistica e della bioarchiettura. Ciò permetterà di puntare su flussi turistici sempre più attenti  alle politiche ambientali adottate dai territori che li ospitano”.

Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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News & Salento

Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,

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Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule

Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio. 

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori. 

Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.

Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.

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