Cronaca
Abusivismo edilizio: pizzicati in 4 tra Ruffano, T.S. Giovanni e Sant’Isidoro
Ampliamenti di strutture, piscine, vani ed altre costruzioni in zone sottoposte a vincoli e senza le dovute autorizzazioni: segnalati tre uomini e una donna
Quattro deferimenti nelle scorse ore in seguito a controlli dei carabinieri che hanno evidenziato opere abusive tra Ruffano, Ugento e Nardò.
Nel territorio ruffanese la Forestale di Tricase ha sorpreso una donna, proprietaria di un terreno situato in un’area classificata come “zona agricola”, aver realizzato opere edili consistenti in un ampliamento di un fabbricato esistente. Nello specifico erano stati creati un vano, un pergolato, una struttura in legno e una piscina, in assenza del previsto titolo abilitativo.
A Torre san Giovanni, invece, in territorio di Ugento, gli stessi militari della stazione di Tricase hanno deferito in stato di libertà il proprietario di un terreno situato in “zona agricola di salvaguardia e interesse ambientale”. Aveva realizzato 6 fabbricati con struttura portante in muratura, oltre a pergolati ed altre opere minori, in assenza di permesso di costruire e autorizzazione paesaggistica, in zona dichiarata bene paesaggistico come area di notevole interesse pubblico e sottoposta a vincolo idrogeologico.
I carabinieri di Gallipoli invece, a Sant’Isidoro, nel Comune di Nardò, hanno deferito due uomini per dei lavori in zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Proprietario dell’immobile e direttore dei lavori sono stati segnalati alla autorità giudiziaria in quanto, su un immobile preesistente, avevano realizzato un intervento di ampliamento (ancora in corso d’opera) qualificabile come “nuova costruzione”, in assenza della preliminare certificazione del competente ufficio tecnico in materia di sicurezza delle costruzioni. L’ampliamento, effettuato in sopraelevazione, presenta una superficie costituita da 2 corpi di fabbrica, al momento privi di tramezzature interne e di opere di copertura. Il tutto ancora allo stato rustico.
Foto di repertorio
Casarano
Vendevano orologi contraffatti spacciandoli per veri. Sequestrati e denunciati
Contestualmente alla perquisizione sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.
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GDF NUCLEO SPECIALE TUTELA PRIVACY E FRODI TECNOLOGICHE: CONTRAFFAZIONE ONLINE PERPETRATATA TRAMITE “LINK NASCOSTI”.
I Finanzieri di Roma, hanno eseguito la perquisizione personale, informatica e locale disposta dalla Procura del Tribunale di Milano nei confronti di 15 soggetti, che commercializzavano online prodotti contraffatti, segnatamente orologi di prestigiosi marchi.
L’operazione, che ha preso avvio da un’analisi svolta in collaborazione con Assorologi (Associazione Italiana Produttori e Distributori di Orologeria), ha portato a individuare un meccanismo di frode conosciuto come “Hidden Links”, in base al quale il venditore abusivo non inserisce, nel proprio canale di vendita, immagini che riproducono il bene contraffatto bensì riporta immagini prese da siti ufficiali di noti brand dell’orologeria, cui viene associato un mero codice identificativo, che sarà utilizzato, sui canali social, per perfezionare la vendita illecita.
Il sistema di frode è particolarmente insidioso in quanto le pagine web “vetrina” di per sé appaiono del tutto regolari e perciò in grado di eludere anche i possibili controlli da parte dei gestori delle piattaforme.
Contestualmente alla perquisizione, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Milano su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, con il quale sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.
All’esito delle operazioni, sono stati sottoposti a sequestro numerosi device (smartphone, PC, tablet) contenenti le tracce telematiche delle attività illecite poste in essere.
Cronaca
Brutto scontro sulla 275: coinvolti Apecar e auto
Soccorsi sul posto e traffico direzione Lecce canalizzato in una corsia opposta
Violento scontro in mattinata sulla strada statale Maglie-Leuca tra Scorrano e Muro Leccese.
Il sinistro è avvenuto nel tratto in cui la statale 275 si dipana nel famigerato rettilineo a quattro corsie di marcia prive di guardrail centrale. Nella carreggiata in direzione nord.
Protagoniste una berlina Peugeot ed un Apecar. I mezzi, dopo lo schianto, sono rimasti sulla strada, impedendo il transito di altri veicoli, appositamente deviato dalle forze dell’ordine utilizzando una delle corsie opposte.
Soccorsi sul posto i coinvolti. Le loro condizioni non sono al momento meglio specificate.
Cronaca
Torre Vado: pauroso incidente. Autista miracolosamente illeso
L’autovettura è uscita fuori strada finendo parecchi metri dentro una campagna, ha divelto un cartellone pubblicitario ed ha terminato la sua corsa contro un albero
Incidente nei pressi di Torre Vado, marina di Morciano di Leuca, all’uscita di Pozzo Pasulo.
L’auto è derapata, ha divelto un cartellone stradale ed è uscita fuori strada, finendo parecchi metri dentro una campagna e terminando la sua corsa contro un albero.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118.
Fortunuatamente, secondo la testimonianza di alcuni passanti, l’uomo alla guida dell’auto incidentata, sarebbe uscito con le sue gambe dall’abitacolo e non correrebbe pericolo di vita.
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