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Cronaca

Patù: mercoledì i funerali di Marco Pedone

E’ giunto all’aeroporto di Ciampino il C130 dell’Aeronautica militare che ha riportato in Italia la salma del caporalmaggiore Marco Pedone, ucciso in un attentato in Afghanistan.

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Patù attende il suo Marco. E’ atterrato lunedì mattina, all’aeroporto di Ciampino, il C130 dell’Aeronautica militare che ha riportato in Italia le salme del caporalmaggiore Marco Pedone (23enne salentino originario di Patù), del primo caporalmaggiore Sebastiano Ville, del primo caporalmaggiore Gianmarco Manca e del primo caporalmaggiore Francesco Vannozzi, alpini uccisi in un attentato dinamitardo nella regione di Farah sabato scorso. Ad accogliere le salme le massime cariche dello Stato italiano.Marco era stato l’ultima volta nel Salento lo scorso agosto, approfittando di un periodo di ferie per trascorrere un po’ di tempo al mare con gli amici.Da Patù era ripartito il 12 di quel mese raggiungendo il settimo reggimento degli alpini di stanza a Belluno. Da qui il 16 era volato nel paese asiatico per la sua prima missione all’estero da cui sarebbe dovuto rientrare a febbraio. Il militare patuense vestiva la divisa da due anni e mezzo e aveva scelto una ferma quadriennale. Subito dopo la morte è stato promosso al grado di primo caporalmaggiore. Oggi, intorno a mezzogiorno, un veicolo messo a disposizione dell’esercito preleverà i familiari di Marco, da Galatina, per accompagnarli a Roma, dove si svolgeranno i funerali di Stato. Il rientro della salma a Patù è previsto subito dopo con il trasferimento nell’abitazione del giovane, come ha espressamente richiesto il padre.



I funerali solenni si svolgeranno martedì mattina alle 10.30, nella basilica romana di Santa Maria degli Angeli, a Roma. Mentre, a Patù, l’Amministrazione Comunale ha proclamato ufficialmente due giorni di lutto cittadino per  martedì 12 e per mercoledì 13 ottobre, giorno in cui il feretro sarà trasferito in Municipio, dove sarà allestita la camera ardente e, nel pomeriggio, alle 15, saranno celebrati i funerali nella chiesa parrocchiale, poco distante dall’abitazione del militare ucciso in Afghanistan.

Sul palazzo di città e negli edifici pubblici già dalla mattina dello scorso 9 ottobre, non appena si è diffusa la notizia della tragica morte, è stata esposta la bandiera a mezz’asta.



Cronaca

Bombe alle poste: a Tricase arrivano i reparti speciali dell’Arma

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Dopo i recenti episodi esplosivi ai danni dei bancomat ubicati in due paesi del capo di
Leuca, il Comando Provinciale Carabinieri di Lecce ha predisposto serrati servizi di
controllo del territorio del basso Salento avvalendosi anche di reparti altamente
specializzati per la ricerca degli autori.

Già dalle prime ore di ieri mattina sono state predisposte misure di controllo e di
vigilanza sul tutto il territorio, attenzionando in particolare le principali arterie stradali e i
punti di accesso dei Comuni salentini. Le aree più impervie e rurali sono state rastrellate
dallo “Squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia”, unità specializzata dell’Arma dei
Carabinieri, alla ricerca di tracce che possano portare all’identificazione dei responsabili e
di eventuali altri ordigni.

I Carabinieri Cacciatori di Puglia hanno concentrato la loro attività nelle aree boschive e nelle zone rurali dove è più facile trovare rifugio, estendendo i rastrellamenti dal versante ionico a quello adriatico. Per le aree più inaccessibili si sono avvalsi anche di mezzi
altamente tecnologici per ispezionarle al fine di individuare eventuali nascondigli.

L’attività investigativa è ancora in corso, nel frattempo le forze di polizia, in sinergia tra
loro, stanno lavorando per garantire la massima sicurezza alla popolazione.

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Copertino

Una Ferrari ed un’Audi di lusso contrabbandate senza permessi. Coppia nei guai

Le investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale…

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I finanzieri di Porto Cesareo hanno proceduto al sequestro preventivo di due autovetture di lusso per contrabbando di veicoli immatricolati Extra UE.

L’inchiesta trae origine da autonomi accertamenti svolti dalle fiamme gialle salentine con la collaborazione degli organi collaterali svizzeri, per il tramite del Centro di Cooperazione di Polizia e doganale di Chiasso.

In particolare, nel corso delle attività sono stati raccolti utili elementi probatori a carico di due coniugi residenti in Copertino, i quali, a decorrere dall’anno 2023, avrebbero introdotto ed utilizzato all’interno del territorio italiano, una Ferrari I F8 Tributo e una Audi D Q8 50 Tdi, in assenza dei requisiti di legge.

Le investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale di ammissione temporanea per cui è previsto l’esonero del pagamento dei diritti di confine (dazi ed iva), che nel caso di specie sono stati quantificati in oltre 85 mila euro, in quanto gli stessi non hanno mai risieduto, ovvero intrattenuto interessi di tipo economico con lo Stato elvetico.

Per tale ragione i due soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria inquirente per le ipotesi di reato di ‘contrabbando nel movimento delle merci attraverso i confini di terra e gli spazi doganali’ e le due autovetture sono state sottoposte a vincolo penale.

I provvedimenti in parola, sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagini preliminari.

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Casarano

Vendevano orologi contraffatti spacciandoli per veri. Sequestrati e denunciati

Contestualmente alla perquisizione sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.

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GDF NUCLEO SPECIALE TUTELA PRIVACY E FRODI TECNOLOGICHE: CONTRAFFAZIONE ONLINE PERPETRATATA TRAMITE “LINK NASCOSTI”.

I Finanzieri di Roma, hanno eseguito la perquisizione personale, informatica e locale disposta dalla Procura del Tribunale di Milano nei confronti di 15 soggetti, che commercializzavano online prodotti contraffatti, segnatamente orologi di prestigiosi marchi.

L’operazione, che ha preso avvio da un’analisi svolta in collaborazione con Assorologi (Associazione Italiana Produttori e Distributori di Orologeria), ha portato a individuare un meccanismo di frode conosciuto come “Hidden Links”, in base al quale il venditore abusivo non inserisce, nel proprio canale di vendita, immagini che riproducono il bene contraffatto bensì riporta immagini prese da siti ufficiali di noti brand dell’orologeria, cui viene associato un mero codice identificativo, che sarà utilizzato, sui canali social, per perfezionare la vendita illecita.

Il sistema di frode è particolarmente insidioso in quanto le pagine web “vetrina” di per sé appaiono del tutto regolari e perciò in grado di eludere anche i possibili controlli da parte dei gestori delle piattaforme.

Contestualmente alla perquisizione, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Milano su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, con il quale sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.

All’esito delle operazioni, sono stati sottoposti a sequestro numerosi device (smartphone, PC, tablet) contenenti le tracce telematiche delle attività illecite poste in essere.

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