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Casarano

Casarano: i retroscena del dissesto

Che scandalo: nel dicembre 2006 sono stati accesi 2 mutui, dal mese successivo ad oggi pagate regolarmente le rate ma, in sette anni… non è stato ritirato dalla banca il capitale!

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Qualcuno dice che sia stata la cultura dell’efficienza ad aver concepito e realizzato i campi di sterminio mentre invece sarà la perfetta incompetenza a salvare il mondo! Onestamente non ricordo il maestro che possa aver partorito cotanto profondo pensiero ma se guardiamo un po’ attentamente la professionalità di alcuni funzionari ed impiegati del Comune di Casarano, ci rendiamo conto che… possiamo star tranquilli che taluno in grado di salvarci di sicuro c’è.

Casarano ha le proprie casse in una situazione che sfiora il dissesto; questo lo sappiamo e spesso ne abbiamo parlato additando i politici che, nell’ultima decina d’anni abbondante, hanno occupato le poltrone del potere, quali responsabili principali di questo stato di cose. E questo è infatti; ci mancherebbe altro ma, come in ogni puntata di “quarto grado”, dopo aver parlato dei colpevoli è bene occuparsi anche dei complici.

E che ci fossero dei complici (senza mai pensare al dolo) nella gestione così sballata del Comune, lo avevamo intuito quando abbiamo dovuto pagare 22mila euro di consumo d’acqua per bagni pubblici chiusi da anni o quando ci si accorge che fra la presentazione di un’istanza in campo edilizio e la relativa autorizzazione, passano più di 10 mesi o, peggio, quando (come spesso abbiam ripetuto) riusciamo a sforare il patto di stabilità durante il periodo di commissariamento; forse perché i Commissari individuati dal Prefetto non erano poi delle punte di diamante ma anche perché chi avrebbe dovuto tenere i conti, probabilmente ha sbagliato a farlo.

Prima però di parlare di “quelli che lavorano sul Comune”, la precisazione che non ci riferiamo a tutti i funzionari ed impiegati ma solo ad alcuni, non è solo un atto dovuto di carattere cortese e formale ma la verità. Ci sono Vigili Urbani che sono sempre al lavoro anche sotto l’acqua, impiegati che aprono l’ufficio anche di sabato per una carta d’identità urgente anche se non sei l’amico dell’Assessore ma solo perché sono disponibili, o funzionari che hanno ancora ferie da fruire da due anni perché non possono assentarsi. Ma… ci sono anche gli “scalda sedie” che, quando va bene, non fanno nulla ma che, quando vengono colti da voglia di fare… combinano guai.


Un esempio concreto è rappresentato dai mutui che gravano sul Comune. In meno di 4 anni (dal 2005 al 2008) il Comune ne ha accesi ben 25 (!) per l’effettuazione di opere pubbliche. Dovete sapere che il mutuo si accende per l’importo presunto dei lavori; in sede di gara, le ditte fanno ovviamente delle offerte al ribasso per aggiudicarsi l’appalto e gli “sconti” producono dei risparmi che potrebbero essere utilizzati per fare del’altro.

Antonio Memmi, Presidente del Consiglio (solo omonimo di chi scrive) si è armato di determinazione e santa pazienza e si è andato a controllare uno per uno questi mutui (cosa che magari avrebbero potuto/dovuto fare gli impiegati preposti), e di questi residui ne ha trovati qualcosa come un milione e 600mila euro!!! Ma dalle carte impolverate firmate in quegli anni davanti al notaio è uscito anche qualcosa di veramente incredibile: a dicembre del 2006, mentre negli uffici si tagliava il panettone, sono stati accesi 2 mutui: uno da 930mila e l’altro da 263mila euro.  Dal mese successivo sino ad oggi abbiamo regolarmente pagato le rate ma, da sette anni… non abbiamo ritirato dalla banca il capitale!

Questi soldi non possono andare a coprire i debiti perché per legge devono necessariamente essere impiegati per opere pubbliche ma vi rendete conto di quante strade si sarebbero potute asfaltare con tutti questi soldi che invece sono rimasti in banca? E chi incolpare di tutto ciò e del milione e seicentomila di cui abbiamo detto se non l’incuria, il menefreghismo e soprattutto l’incompetenza di chi avrebbe potuto leggere quelle carte e non lo ha fatto e quindi quegli impiegati e quei funzionari? Ai politici, che una volta tanto non sono i diretti responsabili, il rimprovero e la raccomandazione è invece un altra: partendo dal presupposto che in Italia non è possibile cacciare a pedate i responsabili di ciò, quello che la gente normale si chiede e vi chiede è almeno di non premiarli con i cosiddetti “premi di produzione”; sarebbe come chiamare un idraulico, pattuire con lui il prezzo per un lavoro e poi dargli una lauta mancia perché quel lavoro lo ha fatto davvero! Senza pensare che poi, in questo caso, il lavoro non è stato fatto proprio…

Antonio Memmi


Attualità

Casarano, inaugurato il pianoforte nel day hospital di oncologia

Emozioni con il giovane pianista Francesco Marra (11 anni!), testimonial LILT Lecce: «Mi auguro che questa iniziativa possa contaminare altri reparti e ospedali»

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Grandi emozioni a Casarano per l’iniziativa “Umanizziamo i nostri ospedali” organizzata dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) di Lecce, con il patrocinio dell’ASL di Lecce e del Comune di Casarano.

In tanti, pazienti, ex pazienti, familiari e cittadini, hanno partecipato all’inaugurazione del pianoforte donato alla Lilt da un cittadino anonimo che ha fortemente voluto destinarlo al Day Hospital di Oncologia dell’OspedaleFrancesco Ferrari” di Casarano.

L’incontro si è aperto con le parole e le note del brillante pianista leccese Francesco Marra, di soli 11 anni, da tempo testimonial Lilt Lecce.

Oltre a incantare i presenti con le sue originali composizioni jazz “Hy (Gioia)” e “Ut” ed una selezione di brani classici, il giovane pianista ha espresso l’auspicio che l’iniziativa Lilt «possa contaminare anche altri ospedali e reparti, come quelli di Pediatria, per consentire alla musica di portare sollievo e gioia nei luoghi di cura».

Invito accolto con favore e rilanciato anche dal Direttore generale dell’Asl di Lecce, Stefano Rossi, il quale ha ringraziato la Lilt e sottolineato «il ruolo fondamentale svolto oggi dal mondo del volontariato per la sanità pubblica, alle prese ormai ovunque con problemi di grave carenza di personale, il che ci induce tutti a sforzi organizzativi per andare incontro alle nuove esigenze di una popolazione sempre più anziana, ragionando con la testa rivolta verso il futuro».

Il pianoforte, utilizzato già da tempo in reparto con grande apprezzamento da parte di pazienti e familiari, è stato benedetto dal cappellano don Quintino De Lorenzis.

Dopo i saluti del sindaco di Casarano Ottavio De Nuzzo, del direttore generale Asl Lecce e del Presidente Lilt Lecce Antonio Micaglio, sono intervenuti il dr. Nicola Di Renzo, responsabile Dipartimento Integrato di Oncologia DIOnc Salento, la dr. ssa Emanuela Corsano per la Direzione medica dell’ospedale “Ferrari“, la dr.ssa Antonella Elia, responsabile del DH Oncologia e il dirigente medico dello stesso DH, dr. Carmine Cerullo, già presidente Lilt Lecce.

Presente anche la dott.ssa Marianna Burlando, psiconcologa, già presidente Lilt Lecce oggi in servizio presso la Direzione Generale Asl Lecce.

L’iniziativa si è conclusa con l’intervento commosso dell’oncologo Giuseppe Serravezza, che ha ricordato i tanti pazienti e volontari Lilt che oltre 30 anni fa hanno contribuito alla nascita del reparto di Oncologia a Casarano, intitolato non a caso alla memoria di una ex paziente, la dott.ssa Paola Valentini.

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Casarano

Calcio, Casarano: solo un punto a Barletta

Risultato a reti bianche che non accontenta nessuno. I Rossoazzurri restano comunque ancorati al quinto posto valido per l’ingresso ai playoff

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BARLETTA-CASARANO 0-0

Un pareggio a reti bianche che non accontenta nessuna delle due squadre, scese in campo per conseguire un miglioramento nella rispettiva classifica.

La conseguenza di tal risultato è che il Casarano conserva il quinto posto utile ai play-off, mentre il Barletta vede avvicinarsi il Bitonto, penultimo a soli tre punti.

Quando mancano ormai solo tre giornate al termine della stagione regolare, la truppa di mister Laterza dovrà vedersela domenica al Capozza contro il Matera, giunto a quattro punti di distacco, poi si recherà a Manfredonia, per concludere infine in casa contro il Bitonto.

Insomma, l’obbiettivo di raggiungere posizioni più consone nella griglia play-off sarebbe ancora alla portata delle Serpi, ma purtroppo bisogna fare i conti con la perdita di pedine importanti per affrontare le restanti battaglie.

E con i pareggi, quando una vittoria vale ben tre punti, non è che si faccia granché di strada.

Giuseppe Lagna

Nella foto in alto (Barletta Calcio), una fase di gioco al “Puttilli”, privo di tifosi casaranesi per decreto
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Attualità

Dopo il weekend d’estate temperature in picchiata, torna l’inverno

In pochi giorni le condizioni meteo-climatiche cambieranno sull’Italia, passando dell’estate all’inverno in diverse regioni, secondo il meteorologo di 3bmeteo.com, che avverte che termicamente potremo tornare indietro di due mesi.

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Dopo il weekend dal sapore estivo si cambia: sull’Italia confluiranno venti artici in discesa dal Nord Europa e una depressione in risalita dal Nord Africa, con rovesci, temporali (localmente anche con grandine), forte vento e netto calo delle temperature, anche sotto la media entro il 16-17 aprile.

In pochi giorni le condizioni meteo-climatiche cambieranno sull’Italia, passando dell’estate all’inverno in diverse regioni, secondo il meteorologo di 3bmeteo.com, che avverte che termicamente potremo tornare indietro di due mesi.

La causa sarà l’affondo deciso di una saccatura colma d’aria artica che smantellerà l’anticiclone subtropicale.

Sull’Italia convergeranno il fronte freddo, in discesa da Nord, e un insidioso vortice attualmente attivo tra Tunisia e Algeria in risalita verso il Sud Italia.

In questa circostanza dunque il tempo diventerà decisamente più instabile e freddo, specie al Centrosud, con temperature probabilmente sotto la media in modo diffuso entro il 17-18 aprile.

Lunedì 15 sarà ancora una giornata di attesa con sole e clima piuttosto caldo, tra martedì 16 e mercoledì 17 si entrerà nel vivo, concretizzandosi la ‘fusione’ tra la depressione in risalita dal Nord Africa e il fronte freddo che nel frattempo valicherà le Alpi: mentre preziose piogge dovrebbero bagnare il Sud a partire dall’assetata Sicilia, il tempo tenderà a peggiorare anche al Centronord con rovesci e temporali sparsi (spesso accompagnati anche da grandine) maggiormente incisivi su Nordest e versante adriatico (Nordovest con molta probabilità in larga parte asciutto). 

Il tutto contestualmente ad un calo termico talora sensibile sotto venti burrascosi di tramontana e maestrale, fatto che potrebbe favorire il ritorno della neve sull’Appennino anche sotto i 1200-1300m su quello centrale.

Anche sulle Alpi tornerà un po’ di neve, specie su quelle di confine e orientali dove fiocchi bianchi potrebbero spingersi fin sotto i 1000m.

Nei giorni immediatamente successivi il tempo potrebbe mantenersi instabile e freddo per il periodo su diverse aree d’Italia, con ulteriori piogge sparse, temperature a tratti sotto la media e rovesci di neve su Alpi e Appennino a quote medie.

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