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Cinema “Made in Puglia”, +88% di domande

In poco più di un anno, Regione Puglia e Fondazione Apulia Film Commission, hanno già raggiunto l’obiettivo del budget di 10 milioni di Euro di finanziamenti per il Film Fund

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Il 2019 è un anno sempre più “stellare” per il cinema made in Puglia. Nell’anno in corso, infatti, l’Apulia Film Fund ha conosciuto uno sviluppo clamoroso e, per certi versi, inaspettato, a ulteriore conferma della grande attrattività, a livello nazionale e internazionale, della Puglia.


E così, in poco più di un anno, Regione Puglia e Fondazione Apulia Film Commission, hanno già raggiunto l’obiettivo del budget di 10 milioni di Euro di finanziamenti per il Film Fund, inizialmente stanziati per l’intero triennio 2018/2020, a valere sugli aiuti alle Piccole Medie Imprese della Cultura e della Creatività previsti dal POR Puglia 2014-2020. Per tali ragioni Regione Puglia e Apulia Film Commission intendono lanciare una nuova fase nella evoluzione dello strumento Apulia Film Fund, che ne faccia una misura strutturale, efficace, accessibile, anche in vista della nuova programmazione dei fondi strutturali europei 2021-2027.


È sempre un motivo di orgoglio per Regione Puglia e Apulia Film Commission essere presenti al festival del cinema di Venezia – spiega l’assessore Loredana Capone -. A Venezia, infatti, incontriamo produttori e operatori cinematografici nazionali e internazionali ai quali raccontiamo la nostra strategia con la quale li incentiviamo a venire a girare in Puglia.


D’altra parte i risultati del bando 2018/2020 sono sotto gli occhi di tutti: 88% in più, praticamente in poco più di un anno sono arrivate 145 domande di finanziamento, rispetto alle 77 del 2017. Ma mi piace ribadire che non è solo una questione di risorse economiche. Noi abbiamo scelto di sostenere la produzione, l’internazionalizzazione e la promozione della cultura cinematografica con tre chiari obiettivi: aiutare il sistema a potenziare la formazione delle competenze, la capacità di incidere sull’economia, i servizi alla produzione.


Oggi di fatto registi e produttori vengono a girare in Puglia sia perché ci sono gli incentivi finanziari, sia perché possono contare su competenze e professionalità di eccellenza sul territorio e, quindi, puntare sulla qualità della produzione risparmiando risorse”.

In attesa del nuovo programma operativo a valere sui fondi strutturali europei 2021-2027, sarà online a gennaio 2020 un fondo-ponte di non meno di 5 milioni di euro.


Anche in vista della nuova programmazione dei fondi strutturali europei 2021-2027 – prosegue l’assessore Capone -, saranno adottati aggiustamenti per rendere la misura strutturale, efficace, accessibile, alcuni dei quali saranno già presenti nell’Apulia Film Fund 2020. Al fine di rendere ancora più attrattiva la misura, contestualmente al rifinanziamento del fondo, in misura sufficiente a soddisfare la domanda del mercato, si intende modificare e rifunzionalizzare il bando, allargandolo a nuove categorie (a partire dalla Virtual Reality), integrando nuovi formati e percorsi narrativi, aumentando i massimali e soprattutto semplificando, rendendo più efficiente e rapido le procedure di controllo delle rendicontazioni, attraverso un’integrale reingegnerizzazione e digitalizzazione delle modalità di accesso al fondo.


Inoltre, l’aumento dell’importo massimo assegnato con particolare riguardo alla categoria Animazione e una piattaforma online per l’invio delle istanze di candidatura, sono le novità in cantiere.


Quindi – conclude l’assessore Loredana Capone -, non si tratta semplicemente di rifinanziare una misura che ha assolto egregiamente alla sua funzione, ma di proiettarla strategicamente in una prospettiva che ne faccia uno degli strumenti per trattenere le produzioni sul territorio”.


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Ruffano, Demetra porta in tavola l’Agenda 2030

Nella Giornata Mondiale della Terra si è concluso il progetto di educazione alimentare ed ambientale del Comune di Ruffano rivolto a sette scuole del territorio

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Con l’evento “Portiamo in tavola l’Agenda 2030”, ieri mattina a Ruffano si è concluso il progetto di educazione alimentare ed ambientale del Comune di Ruffano Demetra, rivolto a sette scuole del territorio.

In occasione della Giornata Mondiale della Terra, presso La Fazenda, masseria didattica partner di progetto, i ragazzi e le ragazze della scuola media dell’Istituto Comprensivo Statale di Ruffano hanno dato vita ad una splendida esibizione musicale e ad un flashmob sul tema. Per poi ascoltare le parole dello chef e gastronomo Oreste Contini, a presentazione delle prelibatezze della nostra terra da lui sapientemente preparate per loro.

IL PROGETTO DEMETRA

Demetra, finanziato dal Comune di Ruffano e realizzato con il contributo della Regione Puglia Dipartimento Agricoltura Sviluppo Rurale e Ambientale, è un progetto fortemente voluto dall’assessora con delega alla Pubblica Istruzione Angela Rita Bruno e dall’assessore con delega all’Ambiente Franco De Vitis.

Dopo essere arrivato primo in graduatoria tra i progetti sull’educazione alimentare ed ambientale finanziati dalla Regione Puglia, ha coinvolto negli scorsi mesi studenti e studentesse  con incontri con autori, dialoghi, laboratori artistici e di scrittura creativa, attività di videomaking finalizzate a promuovere il consumo di prodotti agroalimentari della Regione Puglia, per tutelare la salute delle persone e contribuire alla salvaguardia della Terra.

Il mondo intero è impegnato a mitigare i catastrofici effetti dei cambiamenti climatici.

L’Agenda 2030 segna 17 fondamentali obiettivi per garantire all’umanità cibo, libertà e diritti e chiama ognuno di noi a fare la propria parte. Anche a tavola!

Un recente studio del WWF ha dimostrato che grazie a un’alimentazione sana e più sostenibile, oltre a star meglio fisicamente, potremmo ridurre fino al 70% le emissioni di gas serra e l’uso del suolo, e fino al 50% il consumo di acqua.

Entro il 2050, con diete più concentrate sui prodotti locali e frutta e verdura di stagione e soprattutto riducendo sensibilmente il consumo di prodotto di origine animale, potremmo liberare diversi milioni di chilometri quadrati di terra e ridurre le emissioni globali di CO2 fino a 8 miliardi di tonnellate all’anno.

La nostra bellissima Regione Puglia offre a tutti i suoi cittadini e alle sue cittadine tantissimi prodotti di grande qualità che possono consentirci di portare a tavola l’Agenda 2030 e permettere ai produttori locali di portare avanti il loro prezioso lavoro di tutela e valorizzazione del paesaggio e del territorio.

Il messaggio finale del progetto Demetra, anche tramite la diffusione di un video e di una filastrocca per bambini, è esattamente questo: accordiamo la nostra preferenza al cibo sano di Puglia, per la salute delle persone e la salvaguardia del Pianeta”, ha commentato l’assessora con delega alla Pubblica Istruzione del Comune di Ruffano Angela Rita Bruno.

Si è unito all’appello anche l’assessore con delega all’Ambiente Franco De Vitis, ricordando che: “Le nostre scelte alimentari possono influenzare l’ambiente. L’industria alimentare è infatti uno dei maggiori contributori al cambiamento climatico, all’inquinamento e alla deforestazione. Per questo motivo è fondamentale adottare un’alimentazione più sostenibile, che sia più amica del pianeta e che tuteli la salute del nostro ecosistema”.

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Miastenia Gravis: a Racale per un appello alla donazione del plasma

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“Senza sufficienti dosi di plasmaderivati non potrei mangiare da sola, comunicare, ridere”.
Parole di Antonia Occhilupo, psichiatra e segretaria dell’Associazione leccese che riunisce persone affette da Miastenia e i loro familiari, pronunciate giovedì scorso, 18 aprile, a Racale, presso la Biblioteca Comunale, nel corso di un incontro organizzato dalla Fidas Leccese attraverso le attività del progetto “Piazza del dono”, finanziato da Puglia Capitale 3.0.

“Il 2022 è stato un anno difficile per la raccolta di plasma” ha proseguito Antonia Occhilupo. “Si è registrato un calo del 2,3% rispetto all’anno precedente, situazione che ha allontanato ulteriormente l’Italia dall’obiettivo dell’autosufficienza. Nel 2023 c’è stata una risalita, il 4,3% in più del 2022, ma ancora ben lontana da coprire il fabbisogno dei pazienti. Per quanto riguarda i farmaci plasmaderivati, l’autosufficienza della nostra nazione sarebbe raggiunta se raccogliessimo almeno 18 kg di plasma per mille abitanti. La media italiana, purtroppo, è 14 kg. Per soddisfare il fabbisogno di medicinali plasmaderivati come l’albumina e le immunoglobuline, infatti, il nostro Paese è costretto a rivolgersi sempre di più al mercato estero, con costi altissimi per il Servizio Sanitario Nazionale”.

In Puglia, le donazioni di plasma sono sufficienti a coprire i bisogni di appena sei malati bisognosi di plasma su dieci: tra gli altri, pazienti affetti da anemie e da malattie croniche del sangue, con gravi emorragie, per gli interventi chirurgici e per i trapianti.
Tale situazione impone scelte spesso dolorose ed espone il sistema a ingiustizie e discriminazioni, che aprono squarci enormi nella delicata trama dei diritti.

A farne le spese, non di rado, sono i malati più anziani, le persone sole, quelle più vulnerabili socialmente, i cui bisogni soccombono rispetto ad altre categorie privilegiate o ritenute maggiormente bisognose di aiuto.
Fidas Lecce e Associazione Miastenia Gravis Aps rilanciano dunque l’appello alla donazione di plasma, rivolgendosi in particolare ai più giovani, per assicurare alla rete del dono un necessario ricambio generazionale che oggi, purtroppo, manifesta qualche criticità.

Per diffondere ulteriormente il messaggio, inoltre, nei prossimi mesi le due associazioni divulgheranno attraverso i loro canali social le storie dei malati e delle loro famiglie del territorio, affidando il compito di narrarle proprio ai giovani volontari della Fidas Leccese e a tutti e tutte coloro che vorranno aderire a questa iniziativa che intreccia scrittura e solidarietà.

Chi volesse ascoltare la voce di un malato e della propria famiglia e scrivere un piccolo articolo o racconto su di loro, potrà contattare l’associazione all’indirizzo mail amgravis@gmail.com.

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Expojob, oltre 1.200 colloqui svolti

Sono stati 1.222 i colloqui di lavoro in presenza svolti durante ExpoJob, la fiera del mercato del lavoro che si è tenuta a Miggiano dal 18 al 20 aprile. Una crescita pari al +50% rispetto al 2023

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Si è chiusa con numeri importanti la seconda edizione di ExpoJob, la fiera del mercato del lavoro organizzata da Comune di Miggiano e Arpal Puglia e che si è tenuta dal 18 al 20 aprile scorsi nel quartiere fieristico di Miggiano.

Sono state 1.222 le persone che hanno svolto un colloquio di lavoro in presenza con le 85 aziende che si sono alternate nei vari padiglioni.

Una crescita del 50 per cento rispetto allo scorso anno, quando i colloqui registrati erano stati 800. Stando ai dati raccolti da Arpal, i settori maggiormente gettonati sono stati quelli del commercio, dell’Ict, della manutenzione tecnica e l’ambito amministrativo.

«ExpoJob è stata una sfida nella sfida», commenta Luigi Mazzei, dirigente U.O.Coordinamento A.T.Lecce, Brindisi, Taranto Arpal Puglia, «perché quello che in altre parti d’Italia solitamente accade nei capoluoghi di regione è, invece, accaduto in un territorio, il Sud Salento, che è il margine più meridionale di un territorio di per sé già periferico, come quello della provincia di Lecce. I numeri di questa edizione ci danno una conferma preziosa: le politiche attive del lavoro vanno sempre più promosse con modalità nuove, interpretando linguaggi e stili più prossimi e adeguati ai target di riferimento, mettendo in campo professionalità e creatività. Come ci viene riconosciuto ormai da tutti, i centri per l’impiego pugliesi si stanno dimostrando all’altezza di questo compito e negli ultimi due anni hanno irrobustito la propria autorevolezza e la propria credibilità nei confronti dell’utenza, del mondo imprenditoriale e di tutti gli altri attori istituzionali e sociali».

Ai numeri delle presenze per i colloqui si aggiungono quelli di ulteriori 190 persone che hanno presentato la propria candidatura consegnando il curriculum e quelli di circa 1.500 professionisti, studenti, imprenditori e semplici cittadini che hanno preso parte a incontri, seminari, talk.

Molto partecipati i laboratori proposti dai centri per l’impiego, soprattutto quelli per l’orientamento post diploma, quelli relativi alle tecniche di redazione del curriculum e quelli su come prepararsi al meglio per un colloquio di lavoro.

Tanti ed entusiasti, poi, i bambini che hanno popolato “ExpoJob Kids- Le manine laboriose” nel pomeriggio di sabato.

L’evento, che ha ottenuto anche il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha vantato, inoltre, la presenza di oltre 50 ospiti provenienti da tutta Italia.

Tra gli altri, il vicedirettore di Svimez, Stefano Prezioso, che nella sua lectio magistralis ha presentato le previsioni di sviluppo delle regioni meridionali, con proiezione fino al 2025: la Puglia si appresta ad essere la seconda regione del Mezzogiorno, dopo la Campania, per prospettiva di crescita economica.

Non solo, stando ai dati Istat elaborati da Svimez, nel quadriennio 2019-2023, la Puglia ha visto crescere il numero dei lavoratori di 76.600 unità, pari a +6,3 per cento a fronte del +3,5 per cento per il Sud, del +1,5 per il Centro-Nord e del +2 della media italiana.

Notizia nella notizia è il dato di Lecce: +16,5 per cento di occupati nello stesso quadriennio, contro il +8,7 per cento di Foggia; il +4,8 per cento di Bari; il +3,1 di Brindisi; il +4,7 della Bat e il -2,6 per cento di Taranto.

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