News & Salento
Il presidente Gabellone: “Salento, ce la puoi fare”
Dopo il crollo del manifatturiero il nostro territorio sta riconvertendo il mondo imprenditoriale, il proprio programma di sviluppo, su piccola e media impresa e settore turistico
Un messaggio di fiducia, se non proprio di speranza, era quello di cui sentivamo il bisogno. E il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, non si tira certo indietro. “Le difficoltà in questi ultimi anni sono aumentate per cause non connaturate solo alle dinamiche del nostro territorio ma che provengono da una congiuntura nazionale e mondiale estremamente negativa. Potrebbe anche sembrare un assurdo ma, a mio avviso, grazie alla grande coesione delle istituzioni, delle comunità, del mondo dell’associazionismo, stiamo, tutto sommato, tenendo il colpo. Dopo il crollo del manifatturiero, a cui siamo arrivati impreparati e del quale ancora paghiamo le conseguenze, il nostro territorio sta riconvertendo il mondo imprenditoriale, il proprio programma di sviluppo, sulla piccola e media impresa e sul settore turistico a cui è legato. Ed è ovvio che con turismo si intendono anche le sue molteplici implicazioni, quindi oltre alle risorse del mare e della terra, anche i beni culturali, l’artigianato, l’agroalimentare, ecc. Se il nostro sforzo di riconversione fosse avvenuto per tempo avrebbe già portato grandi frutti e senza tante difficoltà: oggi è più complicato ma sono fiducioso, perché abbiamo lavorato tutti, confrontandoci sugli obiettivi e gli strumenti necessari per raggiungerli. All’interno di una realtà territoriale come la Puglia e rispetto ad una realtà più ampia come l’intero mezzogiorno d’Italia, abbiamo delle grandi prospettive, forse ancora da perseguire fino in fondo, ma che ci offrono tutte le possibilità per riposizionarci in maniera positiva nel campo economico-finaziario, sociale e culturale. Il mio”, sottolinea Gabellone, “è un messaggio positivo non basato solo su convinzioni personali ma su tutto il percorso realizzato e le reali attività del territorio”.
Intanto sulle Province spira sempre più forte il vento contrario proveniente da Roma. “Le intenzioni pare siano quelle di svuotare le Province di poteri, indirizzandoli verso aggregazioni di Comuni o città capoluogo, oppure aumentando il numero delle città metropolitane per concentrare su di esse competenze, personale, ecc. Tutto… estremamente confuso, frutto di una volontà politica poco lungimirante che non guarda agli effetti che determinati provvedimenti avranno a lungo termine, ma che si limita a seguire l’onda per dare in pasto all’opinione pubblica un (“molto”) presunto risparmio di denaro pubblico. Ci sarebbe, invece, voluta una riforma più organica ed armonica rispetto ai dettami costituzionali. Ci confronteremo su eventuali considerazioni tra qualche anno, quando conteremo i danni”.
Gabellone cosa farà da grande? “Seppure da tanti anni sono impegnato nelle istituzioni, ho sempre ribadito di non disdegnare assolutamente la possibilità di riappropriarmi del mio ruolo di professionista all’interno della mia impresa. Oggi molto più di ieri, bisogna essere coscienti che la responsabilità di un ruolo politico e di governo richiede un impegno straordinario e, quindi, delle grandi motivazioni. È tutto diventa più difficile quando si percepisce la difficoltà, oserei dire quasi l’impotenza, di dare risposte concrete alle drammatiche richieste che vengono dalle famiglie, dai giovani e dai meno giovani che hanno perso un posto di lavoro e che nelle istituzioni, spesso, purtroppo, non trovano interlocutori attenti. Così aumenta la disperazione e cresce il convincimento che si potrebbe fare di più ma che, purtroppo, la classe politica non corrisponde a determinati requisiti”.
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
News & Salento
Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,
Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule
Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio.
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori.
Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.
Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.
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