News & Salento
Intervento dell’On. Lia sulla privatizzazione dell’acqua
Intervento dell’Onorevole Antonio Lia: “Il Governo ha approvato, ponendo la fiducia, la legge sulla privatizzazione dell’acqua. I sondaggi vedono la maggioranza dei cittadini italiani contrari a quella scelta. La Regione Puglia è molto interessata alla questione per avere il più grande acquedotto d’Europa, quindi un boccone molto appetibile. In questa campagna elettorale già iniziata, si parla più di votare per Palese, Poli-Bortone, Vendola, quali personaggi politici, tre personaggi di indubbio spessore. I dibattiti, le interviste, i confronti politici per la scelta di che deve guidare la Puglia dovrebbero farsi, secondo me su come si è gestita la Regione in questi anni, sulla capacità amministrativa dimostrata nelle esperienze dei tre candidati e perché dobbiamo votarli. Prendiamo degli argomenti, l’acqua: perché il Presidente Vendola parla concretamente solo ora di acqua pubblica, dopo che il Governo ha approvato la legge sulla privatizzazione dell’acqua, e non ha affrontato il problema quando glielo ponevamo io nella mia funzione di Presidente AATO Puglia ed il Professore Riccardo Petrella quando era Presidente di AQP. I cittadini pugliesi devono sapere come finì. Il Commissario del PD Emiliano decise di sostituirmi con il sindaco di Andria Vincenzo Zaccaro che del problema acqua non si è mai interessato, o sporadicamente, in tutto il suo mandato di Presidente AATO Puglia e la Regione mise in condizioni il Professore Petrella di dimettersi. Palese sappiamo che è favorevole alla privatizzazione dell’acqua e quindi non avrebbe problemi a cedere AQP ai privati, non sapendo forse che i francesi, i più grandi sostenitori della privatizzazione e titolari delle più grandi società multinazionali che gestiscono questo grande affare nel mondo, stanno ripensandoci e vogliono ritornare alla gestione municipalizzata.
La Poli-Bortone essendo stato Sindaco illuminato della città di Lecce non può non schierarsi che per acqua pubblica perché Lei certamente sa che la vera proprietà di AQP è pubblica, infatti gli invasi e le grandi adduzioni sono di proprietà della Regione, che le reti negli abitati sono di proprietà dei Comuni. L’Acqua appartiene all’uomo,alla vita, è un bene della natura e quindi un bene comune sul quale nessuno ha il diritto di speculare. Mi rivolgo ai giornali, alle televisioni, a tutti coloro che si occupano di comunicazione di aprire sul tema dell’acqua una profonda discussione per non trovarci, dopo le elezioni, con scelte che contrastano con le volontà dei cittadini pugliesi”.
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
News & Salento
Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,
Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule
Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio.
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori.
Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.
Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.
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