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Lecce: 197° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri

Ecco il testo integrale del discorso del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Lecce, Colonnello Maurizio Ferla, tenuto in occasione dell’odierna festa dell’Arma.

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Ecco il testo integrale del discorso del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Lecce, Colonnello Maurizio Ferla, tenuto in occasione dell’odierna festa dell’Arma.


Onorevole Sottosegretario, onorevoli parlamentari, autorità civili e militari, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, graditi ospiti, formulo il più caloroso ringraziamento per avere voluto esprimere, con la vostra presenza, la vicinanza ai Carabinieri del Comando provinciale di Lecce, nel giorno in cui si celebra il 197° anniversario dalla fondazione dell’Arma. Desidero rivolgere subito il più deferente pensiero ai Nostri Caduti che in ogni tempo, in pace ed in guerra, hanno sacrificato la loro vita per il bene della Nostra Patria. Anche oggi piangiamo un nostro fratello barbaramente assassinato. Ai familiari, alcuni oggi presenti, il mio accorato saluto. Un abbraccio affettuoso ai rappresentanti dell’ANC, al gruppo delle Benemerite ed un cordiale saluto ai delegati del Comando provinciale in seno agli organismi di rappresentanza militare cui mi lega un rapporto di fattiva collaborazione. Anche quest’anno la nostra provincia, sulla base dei giudizi di osservatori terzi, risulta tra le più sicure a livello nazionale. Eppure non ci è purtroppo estranea la criminalità mafiosa; eppure avvertiamo, al pari delle altre provincie italiane e di quelle del meridione in particolare, le gravi conseguenze della crisi economica mondiale, che si riflette negativamente sul mercato occupazionale ed in definitiva sulle famiglie. Sono questi fattori criminogenetici contro i quali le Forze di Polizia possono fare poco, ma che devono essere tenuti in considerazione per pianificare ed attuare strategie preventive e di contrasto efficaci. I risultati degli sforzi sono a tutti noti; le Forze di Polizia di questa Provincia operano di comune intesa ed hanno dimostrato di avere colto il vero spirito del coordinamento nella collaborazione stretta e disinteressata, ove le diverse professionalità e competenze si fondono completandosi a vicenda; per questo il risultato viene normalmente conseguito; per questo la nostra provincia è tra le più sicure a livello nazionale. E consentitemi di rivolgere il mio saluto affettuoso al Questore Cufalo ed al Col. Vezzoli, con i quali condivido le tensioni quotidiane che derivano dal desiderio, ancor prima che dal compito, di rendere sempre più sicura la nostra provincia. Si è cementato tra noi un sentimento fraterno, che continuerà anche quando non saremo più in servizio a Lecce. Sotto l’accorta guida del Prefetto Mario Tafaro, nelle politiche di prevenzione e del Procuratore della Repubblica, Dr Cataldo Motta, nelle attività di polizia giudiziaria, i reparti del Comando Provinciale chiudono oggi idealmente un anno di lavoro che ha prodotto risultati eccellenti, i migliori dell’ultimo triennio. Sono stati eseguiti, in 12 mesi, 76.000 servizi preventivi (14.000 in più dello scorso anno) sono state tratte in arresto 740 persone e 4.400 denunciate a p.l., sono stati conseguiti importati risultati nel contrasto all’usura, ma è ancora poco, il fenomeno è molto più diffuso e sotterraneo di quello che traspare dai dati ufficiali. Rilevante poi è l’attività contro le organizzazioni criminali di ogni specie e nel contrasto patrimoniale in cui l’Arma ha proposto il sequestro di beni per circa 8,5 milioni di euro, eseguendolo per complessivi 5.300.000. Ed è altresì noto lo sforzo per prevenire infiltrazioni mafiose nei pubblici appalti, nella tutela dell’ambiente dall’attacco di affaristi poco scrupolosi, nella tutela del lavoro regolare e della salute dei cittadini. Tutti settori in cui i risultati conseguiti superano le ordinarie aspettative. Sono questi ambiti da cui dipende il futuro sviluppo di questa provincia e dove l’azione delle Forze di Polizia, da sola, non basta. Più che in altri settori c’è, alla base, un’esigenza di rispetto delle regole a tutti i livelli. L’esercizio concreto della legalità è un obbligo che incombe su tutti; non è un onere che grava solo su chi esercita funzioni pubbliche. Particolare impegno è stato profuso per contrastare il tragico fenomeno delle morti sulle strade. Sono state elevate 19.000 contravvenzioni al C.d.S, ma ciò che è più importante, sono state ritirate 1.700 patenti a persone sorprese alla guida in stato di alterazione psichica da alcol o stupefacenti. L’odierna ricorrenza s’inserisce, non solo idealmente, nel contesto delle celebrazioni per il 150 anni dell’Unità d’Italia. Dal semplice raffronto dell’entità dei due anniversari derivano, per noi carabinieri, varie riflessioni: L’Arma c’era: quando l’idea dell’unità della nostra Patria prendeva concretamente corpo e sui campi di battaglia per l’Indipendenza Nazionale; nella gloria di El Alamein e nella gesta eroiche della guerra di Resistenza e quando si rese necessario difendere la neo nata Repubblica ed i valori della Costituzione appena promulgata nella lotta contro il terrorismo, l’eversione e la criminalità mafiosa. L’Arma c’era! Da queste riflessioni si deduce una sola responsabilità: l’Arma deve esserci ancora nel modo in cui i cittadini italiani vogliono che sia. Qualcuno ha scritto: Ho visto il carabiniere soccorrere i prigionieri con la devozione della suora di carità; l’ho visto confortare il condannato come il sacerdote nell’ora estrema; l’ho visto nella famiglia colmare gli odi ed i rancori come il confessore; l’ho visto combattere come il guerriero, soffrire in silenzio come il religioso, morire come il martire. Egli è niente per voi cittadini, voi siete tutto per lui. Se siete gente onesta e felice, potete ignorare persino la sua esistenza, ma i tristi tremano, i deboli vivono protetti, perchè egli è sempre là dritto,immobile, vigilante. Questo è per gli italiani il carabiniere; questo è ciò che noi dobbiamo essere! Viva l’Arma dei Carabinieri. Viva l’Italia.


Elenco dei premiati


Ulteriore testimonianza concreta dell’impegno assolto nell’anno appena trascorso è rappresentato dalle ricompense consegnate ai militari che si sono particolarmente distinti, nel compimento delle loro attività quotidiane. Tra i militari che sono stati premiati a Lecce, vi sono:



  • il Capitano Giuseppe COLIZZI, con la seguente motivazione: “Ufficiale addetto a sezione anticrimine, evidenziando altissimo senso del dovere, elevatissima professionalità e spiccato acume investigativo, dirigeva, partecipandovi personalmente, delicata attività investigativa sviluppata a seguito di attentato dinamitardo di matrice terroristica, ai danni di obiettivo militare ubicato nel capoluogo lombardo. L’indagine, si concludeva, in tempi brevissimi, dopo l’arresto dell’autore materiale del fatto delittuoso, rimasto gravemente ferito, con l’individuazione dei due complici stranieri, arrestati per strage, fabbricazione, detenzione e porto illegale di materiali esplodenti, con l’aggravante di aver agito per finalità di terrorismo. In Milano, 12 e 13 ottobre 2009.

  • Il Sottotenente Giovanni PORTA e Maresciallo Aiutante Gabriele LUPERTO, con la seguente motivazione: “Militari in servizio in territorio particolarmente sensibile sotto il profilo della sicurezza pubblica, manifestando elevata competenza professionale, spiccato acume investigativo ed incondizionata dedizione al servizio, conducevano complessa attività investigativa nei confronti di un gruppo di persone responsabile di abusi sessuali verso un minorenne, che si concludeva con l’esecuzione di otto ordinanze di custodia cautelare in carcere. In Carmiano (Le), settembre-dicembre 2009.

  • Appuntanti Scelti Antonio Fernando Vadrucci e Pier Paolo Mauro, con la seguente motivazione:graduati addetti rispettivamente al plotone di polizia militare impiegato nell’operazione “joint enterprise” in Kossovo ed al reparto supporti-contingente nazionale carabinieri, inquadrato nell’ambito della missione althea, in Bosnia Erzegovina, emergevano tra i pari grado, distinguendosi per competenza, totale abnegazione e spiccato senso di responsabilita’, fornendo nel delicato settore di pertinenza, puntuali e rigorose risposte alle esigenze del reparto. Esemplari figure di appuntati scelti dei carabinieri, che con il loro costante operato, hanno contribuito in modo decisivo al conseguimento degli obiettivi della missione, conferendo lustro e prestigio al contingente nazionale ad all’arma dei carabinieri, in contesto multinazionale.


Belo Polje (Kossovo), 26 agosto 2010 e Serajevo, febbraio-settembre 2010”.


APPREZZAMENTI DEL COMANDANTE PROVINCIALE



  • Al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, con la seguente motivazione: “Nucleo Investigativo, operante in territorio caratterizzato da alto indice di criminalita’, evidenziando spiccate doti professionali, perseverante impegno ed elevato spirito di servizio, svolgeva complesse e prolungate indagini che consentivano di disarticolare un pericoloso ed agguerrito sodalizio criminale che, da circa un decennio, esercitava usura, estorsione e abusiva attività finanziaria finalizzata al riciclaggio, truffa e falso. L’operazione si concludeva con l’arresto di 19 persone colpite da provvedimento restrittivo ed il sequestro dei beni per circa 1.000.000,00 di euro. Lecce e provincia, febbraio 2009 – marzo 2010;

  • alla Compagnia Carabinieri di Casarano, con la seguente motivazione: “Compagnia distaccata operante in territorio particolarmente sensibile sotto il profilo della sicurezza pubblica, evidenziando elevata professionalità, acume investigativo, abnegazione eseguiva complessa, prolungata ed articolata indagine di polizia giudiziaria, nei confronti di pericolosa consorteria delinquenziale dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, nonché al traffico internazionale di armi e munizioni che si concludeva con l’emissione di 24 ordinanze di custodia cautelare in carcere, il sequestro di ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, armi e munizioni. In Parabita, Tuglie, Alezio, e provincia di Lecce. Settembre 2009-Giugno 2010”;
  • alla Compagnia Carabinieri di Maglie, con la seguente motivazione: ”Compagnia distaccata gia’ distintasi nel recente passato per analoghi impegni investigativi di rilievo, portati a conclusione con successo, evidenziando acume investigativo, disarticolava pericolosa organizzazione criminale dedita al traffico, alla detenzione ed alla distribuzione di stupefacenti, attentati esplosivi, estorsioni, detenzione di armi e materiale esplosivo, con l’arresto, in esecuzione di ordini restrittivi in carcere emessi dall’Autorita’ Giudiziaria inquirente ed in flagranza di reato, 12 persone, provvedendo a sequestrare copioso quantitativo di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Corigliano d’Otranto  e provincia di Lecce, settembre 2010- maggio 2011”.


Il 13 luglio 1814, il Corpo dei Carabinieri Reali fu istituito con le Regie Patenti da Vittorio Emanuele I, che volle dotarsi di un corpo di militari scelti “per buona condotta e saviezza d’istinti”, allo scopo di contribuire alla difesa dello Stato in tempo di guerra e di vigilare  alla conservazione della pubblica e privata sicurezza in tempo di pace. Oggi, 6 giugno 2011, per onorare il ricordo della prima medaglia concessa alla Bandiera per il contributo offerto dai Carabinieri alla vittoria delle armi italiane nel primo conflitto mondiale, alle ore 10.30, in Lecce, via Lupiae davanti la sede del Comando Provinciale Carabinieri, ha avuto luogo la cerimonia commemorativa per la ricorrenza dell’annuario della fondazione della Benemerita. Era schierato un Reparto di formazione composto da un plotone di militari dell’Arma Territoriale di Lecce, un plotone di comandanti di Stazione in rappresentanza delle varie componenti che operano nel Comando Provinciale di Lecce. Una rappresentanza di: militari “Carabinieri di quartiere”, del Servizio Navale, della CIO (Compagnia Carabinieri Intervento Operativo) dell’11° Battaglione Puglia di Bari, due unità motociclisti del Nucleo Radiomobile, un autoradio AR 159 (e relativo equipaggio) della Compagnia Carabinieri di Lecce, un autoradio AR 159 (e relativo equipaggio) della Compagnia Carabinieri di Maglie. Dello schieramento hanno fatto parte anche i Gonfaloni della Provincia e del Comune di Lecce, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, i Labari ed i Medaglieri delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. La manifestazione non soltanto ha commemorato i 197 anni dedicati dai Carabinieri al servizio del nostro Paese, ma è stata anche un’occasione per incontrarsi e fare un bilancio dei brillanti risultati  conseguiti, in particolare in questi ultimi due anni alla guida del Comandante Provinciale Colonnello Maurizio Ferla,  e degli ulteriori obiettivi istituzionali ancora da raggiungere. L’attenzione dell’Istituzione  è incentrata sempre più sulla tutela della collettività, al fine di rendere ancor più incisiva la connotazione della capillarità dell’Arma sul territorio, in risposta alla crescente domanda di sicurezza. Sul piano delle attività, nell’ultimo anno i risultati sono senz’altro di assoluto rilievo rispetto al precedente periodo. Si tratta di cifre che stabiliscono un vero e proprio primato provinciale, di gran lunga superiore a qualunque altro intervento operato nel settore in passato, e che testimoniano in particolare della sistematicità e della coralità – e non dell’occasionalità – degli interventi. Ma si tratta soprattutto di una importante vittoria sia sulle organizzazioni mafiose sia sulla delinquenza comune, private in poco tempo di strutture, beni ed utilità indispensabili a sostenerne l’impegno e la  potenza criminale. Un impegno così importante e produttivo testimoniato dai risultati che seguono:


gli oltre 1000 militari del Comando Provinciale di Lecce  hanno assicurato 76.000 servizi preventivi (14.000 in più rispetto all’anno precedente), effettuato 740 arresti ( + 110) e deferito a piede libero all’A.G. 4400 persone. Notevole anche l’attività di aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità: è di oltre 8.500.000 euro il valore complessivo dei beni per cui è stato proposto il sequestro. E’ invece di 5.300.000 euro il valore dei beni sottoposti a sequestro nel periodo oggi considerato.


Significativa anche l’attività di polizia stradale compiuta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce per garantire la sicurezza delle più importanti reti di collegamento che interessano il salento, in particolare volta a contrastare le c.d. “stragi del sabato sera” che tante giovani vite mietono ogni anno: sono state elevate oltre 19.000 contravvenzioni (+ 2.000); 1.700 le patenti di guida ritirate (+ 150); e 1.113 i mezzi sequestrati (+ 220) dalle pattuglie dell’Arma impegnate nei vari posti di blocco e di controllo dislocati nei punti nevralgici delle principali rotabili della provincia di Lecce.


Un ciclo produttivo particolarmente fervido e intenso si registra anche nell’azione di contrasto al fenomeno dei reati predatori, in particolare rapine e furti: infatti 140 (+27) sono le rapine consumate e tentate su cui è intervenuta l’Arma, ma di queste 54 (+ 10) sono quelle scoperte dagli investigatori dei Carabinieri che hanno smantellato intere bande a ciò dedite. I furti invece registrati nell’ultimo anno sono sensibilmente diminuiti, essendosene registrati 8100 rispetto ai 9902 dell’anno precedente,  a fronte anche di un aumento di quelli scoperti, 504 dell’anno corrente rispetto ai 412 del precedente. Questo successo si deve anche all’incisiva azione preventiva profusa nel particolare settore delle misure di prevenzione, che conta 160 avvisi orali, 55  sorveglianze speciali e 318 fogli di via obbligatori proposti a carico di persone socialmente pericolose per la sicurezza pubblica. Anche sul fronte dell’immigrazione clandestina, sono oltre 500 gli stranieri rintracciati nella provincia (+ 200). Queste le operazioni di polizia giudiziarie più importanti portate a termine nel periodo considerato:


–         06/07/2010 Operazione “SHYLOCK”. I militari del Nucleo Investigativo hanno eseguito 19 O.C.C.  per associazione a delinquere finalizzata all’usura ed estorsione, aggravata dal metodo mafioso (Art.7 L.203/91), riciclaggio ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria. Effettuati sequestri preventivi di beni e conti correnti per un valore presunto di circa 1.000.000 di euro.


–         09/09/2010 Operazione “HOT LIST”. I militari della Compagnia di Lecce hanno eseguito 10 O.C.C. per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e sfruttamento della prostituzione.


–         15/09/2010 Operazione “LITTLE DEVIL”. I militari del Nucleo Investigativo hanno eseguito 14 O.C.C. per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e rapina.


–         30/10/2010 Operazione “MERCANTE IN FIERA”. I militari della Compagnia di Gallipoli hanno eseguito 24 O.C.C. per associazione a delinquere finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti e tentata estorsione aggravata perché caratterizzata da modalità mafiose.


–         16/12/2010 Operazione “BAZAR”. Il personale del Nucleo Investigativo hanno eseguito 5 O.C.C. per detenzione continuata in concorso ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.


–         07/05/2011 Operazione “BAMBA”. I militari della Compagnia di Casarano hanno eseguito 21 O.C.C. per associazione a delinquere finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver partecipato ad associazione armata e traffico internazionale di armi e munizioni.


–         10/05/2011 Operazione “CORIOLANO”. I militari della Compagnia di Maglie hanno eseguito 9 O.C.C. per associazione a delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver partecipato ad associazione armata, nonché per estorsione, attentato dinamitardo e danneggiamento.


Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,

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Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule

Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio. 

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori. 

Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.

Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.

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Attualità

Casarano, il sindaco De Nuzzo: “Stiamo lavorando per voi”

Tanti sono i cantieri avviati che, ad opere terminate, nelle intenzioni di chi amministra, dovrebbero fare di Casarano una città ancora più bella e accogliente.

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Continuano i lavori di una delle più corpose opere di rigenerazione urbana della città posta in essere dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ottavio De Nuzzo.
Tanti sono i cantieri avviati che, ad opere terminate, nelle intenzioni di chi amministra, dovrebbero fare di Casarano una città ancora più bella e accogliente.
In Via Dante proseguono i lavori per la sostituzione della rete idrica, inizialmente previsti da Acquedotto Pugliese per il 2025, ma anticipati per preservare nel tempo l’opera di riqualificazione del centro cittadino.
Terminati, invece, i lavori di sostituzione della condotta idrica su via Pellegrino, dove sono iniziati i lavori di basolatura.
Successivamente saranno interessate da lavori di ribasolatura via Francesco Antonio Astore, via Pendino, via Ugo Bassi, via Sansonetti, via Crocefisso, via Bonifacio IX.
Continuano i lavori per il ripristino della rete idrica e fognaria a Borgo Terra, propedeutici alla successiva basolatura.
Proseguono inoltre i lavori riguardanti la costruzione dell’Asilo comunale e la riqualificazione del mercato coperto che, a lavori terminati, verrà utilizzato per metà come mercato comunale e per l’altra metà come centro di aggregazione culturale giovanile e sociale.
Prossima ad essere realizzata anche la rotatoria in via De Andrè che consentirà una viabilità più fluente e sicura in una zona ad alta densità di traffico. Saranno presto cantierizzati i lavori di riqualificazione complessiva di piazza Umberto I (Giardini William Ingrosso).
In quest’ultimo caso previste riduzione e sostituzione dell’attuale pavimentazione, maggiori aree verdi, il miglioramento dell’impianto di illuminazione, la realizzazione di una fontana monumentale e la riapertura di una strada di collegamento tra via Roma e via Ugo Bassi.
Verrà realizzata, inoltre, una rotatoria all’altezza dell’intersezione con via IV Novembre e via Piave.
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