News & Salento
Lecce: Play the blues ai Cantieri Koreja
Venerdì 4 marzo (ore 20.45 – ingresso 7 euro) ai Cantieri Koreja di Lecce, in collaborazione con Coolclub, la rassegna Strade Maestre, promossa da Cantieri Koreja
Venerdì 4 marzo (ore 20.45 – ingresso 7 euro) ai Cantieri Koreja di Lecce, in collaborazione con Coolclub, la rassegna Strade Maestre, promossa da Cantieri Koreja, Provincia di Lecce, Regione Puglia, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ospita Play the blues, un reading in dodici battute (le stesse del blues) scritto ed interpretato dal giornalista e scrittore Alberto Castelli (voce e armonica), accompagnato dal chitarrista e cantante Max Trani (Dog Byron, Crossdog – Robert Johnson Session).
Raccontare il Blues vuol dire entrare in una dimensione creativa diretta e immediata: dal Delta del Mississippi a Chicago, da Robert Johnson a Muddy Waters, da Bessie Smith a Little Walter, da Skip James a Elmore James. Secondo Castelli “Play The Blues è un omaggio a musicisti spesso sottovalutati e sfruttati, le cui vite sono diventate delle vere e proprie leggende, piene di fascino e mistero. Play The Blues è la celebrazione di uno stile popolare, coinvolgente, totale. Qualcosa che non puoi suonare se non la senti, se non la fai diventare qualcosa che è dentro di te, che ti appartiene”. Dodici battute per trasmettere sofferenza, amore, sesso, orgoglio e gioia. Dodici battute che rimandano all’Africa e che hanno pervaso le strade di città come Memphis, New York, Detroit e Chicago. Giornalista e conduttore radiofonico, considerato uno dei maggiori esperti italiani di Black Music. Alberto Castelli oltre ad aver diretto le radio Centro Suono e Città Futura, collabora con diverse testate, tra le quali XL e La Repubblica, è il direttore responsabile del giornale Superfly ed è autore di numerosi libri.
Max Trani, nato a Roma nel 1980 e laureato in filosofia, è chitarrista, cantante, songwriter. Attualmente è cantante, chitarrista del progetto Dog Byron. Ha all’attivo solo negli ultimi tre anni circa 300 esibizioni Live. Come chitarrista ha collaborato e collabora con vari artisti del panorama indipendente italiano e francese. Ha partecipato e scritto musiche per spettacoli teatrali, collaborato con scrittori (come Piera Mattei), fumettisti (come Lapisanplus), poeti, fotografi.
Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,
Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule
Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio.
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori.
Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.
Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.
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