News & Salento
Lotta alla SLA: il grande contributo di Tricase e del Salento
Un autentico successo! Di partecipazione, amicizia, solidarietà. Tutti insieme, ammalati e loro famigliari, iscritti, gente comune semplicemente desiderosa di essere lì
Un autentico successo! Di partecipazione, amicizia, solidarietà. Tutti insieme, ammalati e loro famigliari, iscritti, gente comune semplicemente desiderosa di essere lì a contribuire, tanti curiosi. Una mattinata spensierata, in un clima di festa, con tante famiglie, senza concedere nulla al classico e stucchevole protocollo istituzionale. Una mattinata vissuta con gioia e con tanta, davvero tanta solidarietà, che alla fine ha portato ad un altissimo numero di adesioni e ad una raccolta fondi ben oltre le aspettative per la causa benefica che era ovviamente alla base di tutto. E’ stato tutto questo la prima, riuscitissima edizione del “Memorial Alfonso Metrangolo – Nuotata Amatoriale Un Miglio d’A-Mare”, svoltasi lo scorso 3 luglio a Tricase Porto, per aiutare gli ammalati di SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) attraverso il sostegno all’AISLA provinciale di Lecce (che ha sede a Poggiardo, in via G. Verdi), l’Associazione che si occupa dei pazienti salentini. Una straordinaria occasione per sensibilizzare sulle problematiche di una terribile ed ancora indecifrabile patologia. E soprattutto un fortissimo segnale di lotta e di speranza.
Ed ora i numeri. In 88, provenienti da tutta la provincia, hanno preso parte alla nuotata amatoriale nelle acque antistanti il porto di Tricase: circa un miglio (distanza leggermente accorciata per le non perfette condizioni del mare) dal Canale del Rio alla Rotonda (da segnalare la bella performance del partecipante più anziano, il 73enne Roberto Matera, ingegnere varesino in pensione, che d’estate risiede a Depressa, grande appassionato di nuoto); circa 500 il totale degli intervenuti. E poi il dato fondamentale: raccolti ben 2650 euro, che saranno destinati all’AISLA per l’acquisto di un emogasometro. Non sta nella pelle Orietta De Pascali, presidente dell’AISLA Lecce: “Sono commossa, ringrazio tutti. Ho poco da dire se non che è stata una giornata indimenticabile”. Emogasometro strumento fondamentale? “Sì, perché consente agli ammalati di SLA di sottoporsi direttamente nelle loro case all’emogasanalisi, esame del sangue da effettuarsi costantemente, mediante cui si determinano i valori (pressioni parziali) dei gas ossigeno ed anidride carbonica che sono indicativi dell’efficienza respiratoria. Ricordo, infatti, che la SLA altera la respirazione, impedendo la normale ossigenazione del sangue e dei tessuti”.
Organizzazione senza sbavature ed a costo zero! Anche di questo è orgoglioso l’ideatore dell’evento, il dr Antonio Metrangolo, il cui primo pensiero, però, non può che andare al padre, il dr Alfonso, pochi mesi fa vittima della SLA: “Papà era molto schivo, non so se m’avrebbe perdonato tutto questo clamore intorno al suo nome. Ma era un grande appassionato dello sport amatoriale ed amava mettersi al servizio del prossimo, per cui credo che ora sia felice lassù per tutto questo”. Umiltà e voglia di dedicarsi agli altri Antonio Metrangolo le ha ereditate dal genitore. Così, dopo aver espresso “tanta felicità per l’ottimo esito della manifestazione e per aver raggiunto gli obiettivi della donazione all’AISLA del macchinario e di fare informazione sulla SLA”, il medico tricasino ha solo parole di gratitudine per lo staff che ha permesso che tutto andasse a buon fine: “Un enorme grazie allo sponsor principale, lo Studio Dentistico “Dell’AbateLedda”: mi hanno colpito il trasporto e la commozione di Michele Dell’Abate. E poi a Farmacia Sciardia, Studio Iride, Bibite Vantaggiato, Madia Salentina e Unipol, che ha offerto l’assicurazione per i partecipanti alla nuotata. Un grazie particolare a Sandro Scarascia e Giorgio Turco, allenatore e tecnico federali della Piscina ICOS Sporting Club Tricase: due fondamentali punti di riferimento, due amici che hanno dedicato tempo e sacrifici all’evento. Un grazie altrettanto sentito all’Associazione Libeccio Tricase; all’Associazione SFIDA per il trasporto degli ammalati; al Centro Rianimazione Mobile garantito dalla SAD (Servizi Assistenziali Domiciliari per gli ammalati di SLA) di Lecce; al reparto Rianimazione dell’Ospedale di Casarano, che ha fornito la maggior parte dei medici: Giancarlo Negro, Giovanni Greco, Piero Frassanito, coordinati da Franco Mosticchio; alla Protezione Civile di Montesano. Tutti hanno aderito con un entusiasmo inimmaginabile. E naturalmente un grazie grande così alla mia famiglia, a mia moglie Elisa ed alle mie bambine Raffaella e Vittoria, per avermi sopportato in tutte queste settimane”.
Appuntamento, allora, al prossimo anno. “Certamente! E proveremo a migliorarci ancora”, assicura il dr Metrangolo. “Quella appena conclusa è stata un’esperienza che ha richiesto grande impegno, ma le soddisfazioni sono impagabili. Basti pensare ai tanti che, appena fuori dall’acqua dopo la nuotata, mi si sono avvicinati per confessarmi: “E’ stato bellissimo!”. Mi auguro che si sia dato il via ad una lunghissima serie, perché la solidarietà non è mai abbastanza ed anche perché probabilmente a Tricase mancava un’iniziativa del genere, un mix di beneficenza, divertimento e sport salutare come il nuoto”.
Federico Scarascia
Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,
Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule
Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio.
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori.
Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.
Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.
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