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Melissano

Monteroni: minacce alla moglie. Melissano: in manette per furto

Nella tarda serata di ieri, verso le 23, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato Antonio Gianluca Donno, 33enne del posto, per atti persecutori nei confronti

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Nella tarda serata di ieri, verso le 23, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato Antonio Gianluca Donno, 33enne del posto, per atti persecutori nei confronti della moglie, da cui già da alcuni mesi risulta però di fatto separato. La convivenza tra i due era già da un bel po’ diventata difficile, quasi insostenibile, ma il tentativo da parte della donna di mantenere la famiglia unita, anche per il bene dei due figli, ha portato la moglie a resistere e cercare di andare avanti fino a quando gli sforzi, non ripagati da miglioramenti, non l’hanno indotta lo scorso luglio a separarsi definitivamente dal marito. L’uomo non ha gradito questo allontanamento e incurante del fatto che i suoi atteggiamenti fossero tutt’altro che graditi, nonostante le richieste esplicite di allontanarsi e lasciare in pace la donna, ha perseverato nel porre in essere pressioni iniziate con telefonate insistenti e poi sfociate in minacce vere e proprie. Ieri sera la paura da parte della donna che quelle minacce potessero concretizzarsi sia nei suoi confronti che nei confronti dei figli l’ha indotta a richiedere l’aiuto dei Carabinieri. Proprio nel frangente in cui le dichiarazioni della donna venivano formalizzate in denuncia, l’uomo l’ha contattata prima telefonicamente e poi l’ha raggiunta presso il presidio dell’Arma dove, incurante della presenza dei militari, ha iniziato ad offendere e minacciare la moglie. Dato l’atteggiamento dell’uomo e la possibilità concreta che quanto affermato verbalmente avrebbe potuto essere messo in atto dall’uomo, i Carabinieri lo hanno arrestato e su indicazione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, lo hanno accompagnato presso il suo domicilio collocandolo agli arresti domiciliari.


Dietro le sbarre è finito ieri sera a Melissano, ammanettato dai Carabinieri della locale Stazione, il 29enne del luogo Luca Enrico. Il giovane è stato identificato quale autore del furto di un portafogli (contenente documenti personali e la somma di 80,00 euro) asportato nel pomeriggio di ieri stesso, intorno alle 15, dall’interno dell’auto di una 47enne di Melissano, parcheggiata nel centro abitato. Le descrizioni somatiche fornite ai Carabinieri hanno consentito di giungere all’identificazione di Enrico presso la sua abitazione, dove è stato ritrovato anche il portafogli (contenente però solo i documenti) poi restituito alla legittima proprietaria. L’arrestato è stato quindi condotto presso il Carcere di Lecce.

Cronaca

Fanno irruzione in casa, prima lo picchiano e poi lo rapinano

L’uomo racconta che nella concitazione non è riuscito a capire se fossero in due o tre persone

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Alle prime luci del giorno alcuni malviventi sono entrati in casa del farmacista di Melissano, farmacia sita in via Mazzini.

Il proprietario, udito alcuni rumori strani in casa, si è alzato per verificare cosa stesse accadendo, quando è stato colpito in piena faccia da un pugno, per fortuna senza subire gravi  conseguenze.

L’uomo racconta che nella concitazione non è riuscito a capire se fossero in due o tre persone ad essere entrate in casa.

Il bottino della rapina ammonta qualche migliaia di euro. I carabinieri indagano sull’accaduto.

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Casarano

Due gruppi, nati dalla scissione in seno alla SCU, si contendevano Casarano

Tredici arresti e 43 indagati tra Casarano, Ugento, Melissano, Matino, Taurisano, Lecce, San Donaci (BR) e Matera. Poderoso quadro indiziario a carico degli indagati. Accerertata l’esistenza di due articolate e ben strutturate associazioni criminali nate sulla scia della scissione dell’originario gruppo casaranese facente parte della consorteria mafiosa denominata Sacra Corona Unita

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Alle prime luci dell’alba i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, con il supporto in fase esecutiva del personale dei Comandi Provinciali di Brindisi e Matera, dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, del Nucleo Cinofili di Bari, del Nucleo Elicotteri di Bari-Palese e dell’XI° Reggimento CC “Puglia”, hanno attuato un’articolata operazione antidroga (“Fortezza“) nei territori di Casarano, Ugento, Lecce, San Donaci (BR) e Matera.

Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare personale a carico di 13 persone (di cui 12 in carcere e 1 agli arresti domiciliari) emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce su richiesta della locale D.D.A..

Gli arrestati sono indagati, a vario titolo, per associazione finalizzata al traffico ed alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi.

L’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Casarano, trae origine da un’aggressione subita nel novembre 2020 da un soggetto interno alle dinamiche associative criminali dopo che lo stesso era stato minacciato di morte per presunti debiti di natura economica legati agli stupefacenti.

I successivi accertamenti svolti dai militari hanno fatto presagire la circostanza che a Casarano, a contendersi l’egemonia del territorio, vi fossero due organizzazioni criminali contrapposte, una delle quali operante all’interno del quartiere di case popolari di Contrada Botte.

L’attività investigativa proseguita sotto la direzione della D.D.A. di Lecce sino a febbraio 2023, attraverso intercettazioni di conversazioni e comunicazioni telefoniche, nonchè telematiche, pedinamenti, osservazioni e ricognizioni aeree, ha consentito di acquisire un poderoso quadro indiziario a carico degli indagati e di accertare l’esistenza di due articolate e ben strutturate associazioni criminali nate sulla scia della scissione dell’originario gruppo casaranese facente parte della consorteria mafiosa denominata Sacra Corona Unita.

La costante azione repressiva effettuata dai militari operanti durante le indagini, con mirati riscontri ed arresti in flagranza, ha consentito di scongiurare uno scontro tra le due organizzazioni.

Inoltre, gli esiti dell’attività info-investigativa che ha permesso la raccolta di elementi indiziari nei confronti di 43 indagati, sono stati supportati da ben 16 arresti in flagranza di reato, varie segnalazioni alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti, da sequestri di sostanze stupefacente per un totale di circa 9 kg tra cocaina, marijuana ed hashish, nonché dal sequestro della somma di circa 8mila euro quale presunto provento dell’attività di spaccio.

Il giudice per le indagini preliminari di Lecce ha ritenuto quindi gravi gli elementi investigativi acquisiti, condividendo l’impostazione accusatoria ed emettendo l’ordinanza di custodia cautelare a cui il Comando Provinciale Carabinieri di Lecce ha dato esecuzione stamani.LE

LE DICHIARAZIONI DEL COLONNELLO DEI CARABINIERI DONATO D’AMATO

ARRESTATI ED INDAGATI

Tra le ordinanze di custodia cautelare anche quella di Antonio Amin Afendi, vittima dell’agguato.

Gli altri arrestati sono: Luca Marco Franza di 30 anni, Luigi Calabrese di 30 anni, Giovanni Corsano di 22 anni e Davide Falcone di 35 anni, Ivan Caraccio di 32 anni, Matteo Toma, 37 anni, Marco De Vito di 39 anni, Angelo Moscara di 48 anni, di Casarano; Salvatore De Gaetani di 41 anni di Ugento; Giovanni De Vito di 37 anni di Matino; Janus Krasnici, 35enne di origine montenegrina e residente a Lecce; Floriano Chirivì, 43enne di San Donaci (Br). Ai domiciliari Gianni Casto di 32 anni, di Casarano.

Gli indagati a vario titolo sono: Maria Fatima Affatato di 23 anni, Cristian Causo di 38 anni, Giovanni Corvaglia di 42 anni, Paolo Esposito  di 34 anni, Andrea Fracasso di 30 anni,  Emanuele Salvatore Franza di 32 anni, Salvatore Emanuel Causo di 35 anni, Antonio De Vergilio di 27 anni, Attilio Gerundio di 75 anni, Mirko Gennaro di 30 anni, Valentina Moscara di 27 anni; Daniele Panico di  39 anni; Fabio Panico di 29 anni, Davide Pennetta di 45 anni, Davide Salvatore Piccinni  di 36 anni, Luciano Polimeno di 63 anni, Graziano Rizzello di 30 anni, Salvatore Scupola di 32 anni, Marino Schiavano di 53 anni, Iolanda Stoppello di 30 anni, Davide Tartaglione di 35 anni, tutti di Casarano.

Gl altri nomi iscritti a registro: Michele Botrugno, 32 anni, di Taurisano; Giovanni Pennetta di 36 anni e Antonio De Cataldis di 28 anni, Mattia Santantonio di 24 anni, tutti di Matino; Francesco Tunno, 40enne di Gagliano del Capo; Marco Ciminna, 36enne di Monteroni Mario Rosafio di 66 anni e Giuseppe Scarlino di 41 anni, entrambi di Melissano.

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Casarano

Omicidio Casarano, Prefetto intensifica controlli

Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura. L’annuncio di Luca Rotondi riguarda anche i territorio di Collepasso, Matino, Melissano, Ruffano, Taurisano e Taviano

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Nella mattinata odierna il Prefetto di Lecce Luca Rotondi ha presieduto il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla presenza dei vertici delle Forze di Polizia e dei sindaci dei Comuni di Casarano, Collepasso, Matino, Melissano, Ruffano, Taurisano e Taviano.

L’incontro ha rappresentato l’occasione per un confronto sulle tematiche di pubblica sicurezza in tali aree territoriali, anche in relazione al grave evento criminoso perpetrato il 2 marzo scorso a Casarano.

Gli amministratori locali hanno espresso apprezzamento per il sostegno e la vicinanza dimostrata dalle Forze dell’Ordine attraverso consistenti attività di prevenzione e controllo del territorio, assicurando al contempo la massima sinergia delle Polizie Locali, nell’ambito delle proprie attribuzioni.

Il Prefetto ha reso noto che nell’area in questione è già stata disposta una ulteriore intensificazione dei servizi coordinati di controllo del territorio, per un’azione sempre più incisiva a tutela della collettività.

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