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Nardò

Nardò: tentata rapina in casa di Carabiniere in congedo

Nel corso della scorsa notte, a Nardò, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato, in flagranza di reato per tentata rapina, Fabio Rizzo, 34enne neretino. Alle 3,15 circa

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Fabio Rizzo


Nel corso della scorsa notte, a Nardò, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato, in flagranza di reato per tentata rapina, Fabio Rizzo, 34enne neretino. Alle 3,15 circa, il Rizzo tentava di perpetrare un furto in abitazione di un cittadino neretino. L’arrestato, però, non sapeva che quella era la casa di un Carabiniere, ora in congedo, ma effettivo, fino a pochi mesi addietro, al Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gallipoli. Il Carabiniere, in casa con la propria moglie, veniva svegliato a seguito di alcuni rumori sospetti che provenivano dall’esterno della propria abitazione. Inizialmente, però, non prestava attenzione a quanto udito, sino a quando non scattava l’allarme dell’appartamento. A quel punto, impugnata una pistola regolarmente detenuta, decideva di recarsi verso l’ingresso, da dove provenivano i rumori, per verificare quanto stava accadendo. Giunto verso la porta principale della propria villetta, notava dei palesi segni di effrazione su alcune persiane. Al fine di verificare cosa era accaduto, decideva di aprire la porta ed uscire dall’abitazione. Ma veniva spinto ed aggredito dal Rizzo, ivi nascosto. Ne nasceva una breve ma intensa colluttazione. Il militare esplodeva anche 2 colpi di pistola con la propria arma, in direzione del pavimento, al fine di intimorire l’arrestato, ma questi non desisteva nell’aggressione. La moglie del militare a quel punto chiamava subito, tramite il 112, gli ex colleghi del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gallipoli, così come la polizia del Comune neretino. La colluttazione nel frattempo continuava e il militare, una volta sbilanciato il malvivente, aveva la meglio, riuscendo anche a bloccarlo tramite l’utilizzo di una cintura fornitagli dalla propria moglie, che nel frattempo stava assistendo alla vicenda.

Immediatamente dopo giungevano sul posto la pattuglia dei Carabinieri e quella della Polizia di Stato. L’arrestato veniva prima portato presso il Comando Compagnia di Gallipoli per le formalità di rito, successivamente presso la Casa circondariale di Lecce. Nelle vicinanze dell’appartamento, i Carabinieri, unitamente ai colleghi della Polizia, rinvenivano anche un’auto, all’interno della quale erano presenti vari arnesi da scasso (un piede di porco in ferro,  uno scalpello in ferro e una  mazza ferrata) tutti sequestrati. Indagini in corso allo scopo di verificare la presenza di eventuali complici, presenti esternamente all’abitazione e con funzioni di “palo”.


Nardò

Nardò nuota veloce

Nuoto: oro e argento per Emanuele Potenza (terzo tempo più veloce di sempre nella categoria Juniores) e Giorgia Rubino (nuovo record assoluto pugliese)

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Nel giro di pochi giorni, Nardò ha visto due “suoi” giovani nuotatori portare a casa altrettante prestigiose medaglie.

Giorgia Rubino ha conquistato, infatti, la medaglia d’argento ai Campionati nazionali di Riccione, stabilendo inoltre il nuovo record assoluto pugliese.

Sempre in Emilia-Romagna, nei Campionati Giovanili Criteria 2024, Emanuele Potenza ha festeggiato l’oro nei 400 misti. Un successo che coincide anche con il terzo tempo più veloce di sempre nella categoria Juniores.

«Due risultati eccezionali», commenta il presidente del consiglio comunale con delega allo Sport, Antonio Tondo, «che rendono merito ai sacrifici, alla costanza e alla perseveranza di tutti i giorni. I miei complimenti ad Emanuele e a Giorgia, due neretini che dallo scorso settembre, assieme ad altri atleti, possono allenarsi nella nostra città, nella piscina Icos. Siamo molto orgogliosi anche di questo, ai due giovani campioncini auguriamo un roseo futuro».

«Sono risultati che partono da lontano», aggiunge il presidente della Consulta comunale dello Sport, Tony De Paola, «dall’allenamento quotidiano e dalla voglia di migliorarsi. Emanuele e Giorgia ci insegnano che con passione e sacrifici si possono ottenere grandi risultati, nello sport così come nella vita».

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Appuntamenti

Social Aut entra in campo

Prende il via a Nardò il progetto “Social Basket: insieme in campo!”. Protagonisti i ragazzi a sviluppo tipico e con Disturbo dello Spettro Autistico tra i 12 e i 18 anni: «Con lo sport si coltivano socialità e inclusione»

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Prende avvio nel mese di aprile a Nardò il progetto “Social Basket: insieme in campo!”.

Si tratta del primo progetto promosso dall’associazione Social Aut a.p.s. (info: 389/6507868, www.socialautaps.org) che vede come principali protagonisti i ragazzi e le ragazze a sviluppo tipico e con Disturbo dello Spettro Autistico tra i 12 e i 18 anni.

Grazie alla sinergia e all’impegno di Social Aut, del centro Devils Basket di Nardò e di A.S.C Attività Sportive Confederate, i ragazzi e le ragazze avranno l’opportunità di confrontarsi tra loro e potranno allenarsi insieme agli atleti della squadra sportiva di Basket under 17. Questo permetterà loro di conoscersi, sviluppare competenze sociali e sentirsi parte attiva di un gruppo.

Lo sport svolge una funzione educativa importante e costituisce un terreno fertile per coltivare la partecipazione sociale e sviluppare relazioni autentiche. «L’attività sportiva contribuisce al miglioramento delle abilità motorie, sociali e comunicative favorendo al contempo l’inclusione sociale e la qualità di vita», premette Emanuela Ingusci, presidente di SocialAut, «consapevole di ciò, il team multidisciplinare messo a disposizione da Social Aut, costituito da coach esperti nel basket e team di operatori/psicologi esperti rispetto al funzionamento autistico e adolescenziale, insieme agli atleti, accompagnerà i ragazzi in un percorso volto a supportare e promuovere competenze sociali, comunicative e di motricità».

Il programma prevede una prima fase inziale dedicata alla conoscenza reciproca tra i ragazzi e le ragazze, alla familiarizzazione con il contesto sportivo e alla creazione del gruppo.

Successivamente, i ragazzi si uniranno agli atleti in campo per gli allenamenti.

Sono previste ulteriori attività mirate a condividere esperienze e rafforzare lo spirito di gruppo e la partecipazione sociale.

Il progetto rappresenta una significativa esperienza di collaborazione tra realtà differenti del territorio, impegnate a titolo diverso nella crescita dei bambini e dei ragazzi.

Le attività si svolgeranno a Nardò, in parte presso la sede di Social Aut “La Saletta”, in via Volta 126, e in parte presso il palazzetto Tensostatico, sito in via Giannone 32.

«Come nuova associazione», spiega Emanuela Ingusci, presidente di SocialAut, «siamo contenti di presentare questa prima iniziativa di SocialAut con una realtà sportiva accreditata e consolidata come la Devils, che ringraziamo per aver accolto con entusiasmo la nostra proposta. Crediamo che questa iniziativa possa rappresentare una prima occasione per avviare il nostro metodo e portare avanti i nostri obiettivi di inclusione».

La dirigente responsabile del Minibasket Fabiana Liquori e la dirigente del settore giovanile Graziana Ronzino aggiungono: «Ogni bambino e ragazzo merita un’opportunità e la nostra società da sempre ha dato a tutti e darà l’opportunità di essere felici. Siamo contentissimi di partecipare e portare avanti questo bellissimo progetto e ci impegneremo al massimo».

 

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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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