Connect with us

News & Salento

San Cassiano festeggia San Giuseppe (XXXVI edizione)

Anche quest’anno, grazie alla puntuale laboriosità dei sancassianesi devoti al Santo ed alla fattiva collaborazione delle Associazioni coinvolte, l’Amministrazione Comunale

Pubblicato

il

Anche quest’anno, grazie alla puntuale laboriosità dei sancassianesi devoti al Santo ed alla fattiva collaborazione delle Associazioni coinvolte, l’Amministrazione Comunale farà rivivere le tavole e la loro festa, proponendo un percorso che si ripete ormai da 36 anni. I festeggiamenti in onore di San Giuseppe a San Cassiano avranno luogo domenica 18 e lunedì 19 marzo e saranno il risultato di una lunga preparazione. Nei mesi precedenti, infatti, si è proceduto alla raccolta volontaria di fascine di ulivo ricavate dalla potatura degli alberi, donate dalla cittadinanza e destinate ad essere bruciate nel tradizionale rito del falò o fòcara di San Giuseppe; il 3 marzo ha avuto inizio la raccolta del grano, dell’olio, dei peperoni e di tutti i prodotti necessari per l’allestimento della sagra di San Giuseppe; il 10 marzo c’è stata la cottura del grano “stumpàtu” per tutta la cittadinanza; dal 12 marzo hanno avuto luogo i preparativi per l’allestimento della sagra e della fòcara. Domenica 18 avverrà la preparazione dei piatti tipici (dalle pìttule al pesce fritto, dalla massa alla zuppa di peperoni e zucchine, dal grano “stumpàtu” cotto con metodo tradizionale al grano con i frutti di mare, alle tradizionali zeppole). Alle 20 l’accensione spettacolare della fòcara. La tradizione della fòcara affonda le sue radici in un passato non molto lontano, in cui i ragazzi di San Cassiano raccoglievano legna da ardere realizzando una serie di piccoli falò o focarèddhe in varie zone del paese; col tempo i falò divennero soltanto quattro, distribuendosi ciascuno per ogni rione del paese denominati Poggiardo, Zona, Vitrùgna e Padùli. Tale usanza era una sorta di gioco collettivo che sollecitava rivalità ed emulazione e, allo stesso tempo, stimolava il senso di appartenenza e condivisione di un’intera comunità. “Da diversi anni”, spiega Luca Galati, assessore alla Cultura, “l’Amministrazione comunale ha preso in carico l’organizzazione dell’evento riducendo il numero dei falò ad uno solo, di grandi dimensioni, che viene acceso la sera della vigilia della festa ed arde per l’intera notte del 19 marzo e parte del giorno successivo. Analogamente, la tradizione della sagra rappresenta l’evoluzione dell’uso invalso fra le famiglie di San Cassiano di organizzare nelle loro abitazioni le tavole o tàule di San Giuseppe, un pranzo per 3, 5 o 7, 9 o 13 persone, ispirato alla cultura dell’accoglienza cristiana. Gli invitati erano scelti tra le persone più povere del paese ed in quell’occasione venivano denominati simbolicamente Santi e rappresentavano i familiari e i parenti di San Giuseppe. Con la collaborazione del locale Circolo delle donne, l’Amministrazione sta cercando di recuperare e ravvivare questa tradizione, impegnandosi ad allestire in occasione della sagra una bellissima tavola pubblica completa di tutti i piatti tipici, tradizionalmente in numero di 13”. La benedizione della Tavola di San Giuseppe avverrà alle 19,30; seguirà l’apertura degli stands. E poi tanto divertimento in compagnia dell’orchestra live “La Coppula” (musica leggera e balli di gruppo) e dalle 21 con gli “Alla Bua” e “Mascarimirì” in concerto (la tradizione si lega all’innovazione). Lunedì 19, giorno della ricorrenza religiosa, a partire dalle 18 avranno luogo i riti della Santa Messa nella Chiesa di San Leonardo Abate in Piazza Cito e della processione, che percorrerà le vie del paese. L’intero evento gode del patrocinio di Provincia di Lecce, Unione dei Comuni “Terre di mezzo” e Gal Terra d’Otranto.

Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

Pubblicato

il

E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
Continua a Leggere

Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

Pubblicato

il

È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

Continua a Leggere

News & Salento

Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,

Pubblicato

il

Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule

Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio. 

A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori. 

Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.

Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus