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Cronaca

Scomparso Vittorio Potì, grande politico salentino

E’ morto all’età di 71 anni Vittorio Potì, politico del Partito Socialista, sindaco di Melendugno e vice presidente dell’Unione dei Comuni Terre di Acaya e di Roca

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E’ morto all’età di 71 anni Vittorio Potì, politico del Partito Socialista, sindaco di Melendugno e vice presidente dell’Unione dei Comuni Terre di Acaya e di Roca. Si è spento dopo una grave malattia. Potì era una figura di spicco del partito socialista pugliese. Nato nel 1940, aveva inizialmente intrapreso la strada dell’insegnamento. Successivamente divenuto sindaco di Melendugno, sua città natale, aveva assunto il mandato per due legislature. Dal 1990 al 1995, prima, e dal 2000 al 2005, dopo, aveva ricoperto la carica di Consigliere Regionale della Puglia e per quattro legislature era stato Consigliere della Provincia di Lecce. L’otto giugno 2009 era stato rieletto sindaco. Ieri la Giunta Comunale di Melendugno ha proclamato il lutto cittadino e deliberato di esporre la bandiera a mezz’asta sugli edifici comunali, gli enti pubblici e privati e sugli edifici scolastici di ogni grado; inoltre ha disposto la chiusura del Municipio per la giornata di oggi e la sospensione di ogni tipo di manifestazione prevista nelle pubbliche piazze ed esercizi. 


Diverse le personalità che hanno voluto esprimere il loro cordoglio per la famiglia Potì. Biagio Ciardo, Presidente Gruppo PDL Provincia di Lecce, ha espresso la sua vicinanza alla famiglia, quella del gruppo del PDL e dell’intera maggioranza in Consiglio Provinciale con queste parole: “La morte di Vittorio Potì lascia un vuoto incolmabile non solo nella politica e nel mondo istituzionale, ma, ancor più, nella comunità salentina, per via della sua passione ideale, della coerenza inscalfibile, della correttezza personale e della concretezza del suo agire.”  Sandro Frisullo, ex Consigliere Regionale del PD, lo ha descritto come “un uomo che ha interpretato la politica come passione per gli altri”.


Il portavoce del Gruppo Consiliare Partito Democratico, Cosimo Durante,  ha voluto evidenziare l’eredità lasciata dal politico “fatta di prudenza e pacatezza, durezza e dolcezza, a seconda dei momenti e dell’opportunità. Ci resta, di certo, la sua cauta azione, la sua cultura feconda e il suo esempio di indomabile lottatore della politica”. Anche il coordinatore dell’IDV della provincia di Lecce Francesco D’Agata ed il capogruppo IDV in consiglio provinciale Gianfranco Coppola hanno voluto esprimere un loro pensiero raccontando di  “una grande perdita per la sinistra salentina. Una grande perdita per tutta la politica di Puglia”. “Uomo della prima Repubblica, Vittorio Potì si è sempre contraddistinto per la sua propensione al dialogo, il senso delle Istituzioni e la sua coerenza con l’idea socialista  che non ha mai abbandonato” afferma Salvatore Negro, presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia.

Il Segretario Provinciale Giovani Democratici del Salento, Stefano Minerva, parla di un vero e proprio esempio per i giovani del nostro tempo. Antonio Gabellone, Presidente della Provincia di Lecce dice: “Vittorio Potì era uomo di dialogo e la Provincia di Lecce dovrà a lungo ricordare il suo valore morale, culturale e politico”. Salvatore Capone, Segretario Provinciale Pd Lecce, ne parla come “un grande e storico cuore socialista”.  Pasquale Gaetani ha voluto ricordarlo così: “Non c’era argomento in Consiglio Provinciale in cui la sua capacità di trovare il necessario punto di incontro tra maggioranza e opposizione non riuscisse a raggiungere l’obiettivo sperato. Mancherà a tutti noi, tantissimo”. L’Onorevole Ugo Lisi ha detto: Con la scomparsa di Vittorio Potì il territorio salentino perde una componente importante della sua storia politica, una persona che ha fornito, con il suo esempio, un importate contributo alla formazione dei giovani amministratori del Salento”.


 Luigi Perrone, portavoce dell’ANCI Puglia ha voluto esprimere il proprio cordoglio alla famiglia . L’onorevole Vincenzo Barba ha affermato “con Vittorio scompare un uomo delle istituzioni, capace come pochi di far valere gli interessi generali contro quelli di parte”. Il Consigliere Regionale e Vice-coordinatore del PDL Saverio Congedo ha voluto sottolineare nella nota che ha diffuso “l’equilibrio, la lealtà e la grande passione politica” del politico scomparso.


Cronaca

Taglio del nastro: bentornato Ponte Ciolo

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Come avevamo anticipato sulle colonne del nostro ultimo numero cartaceo, oggi è stato il grande giorno del Ponte Ciolo. Il giorno in cui ha riaperto al traffico, sotto “una nuova luce”.

Il taglio del nastro questo pomeriggio per lo storico ponte in località Gagliano del Capo (Lecce), il ponte iconico del Salento lungo la strada provinciale 358, la litoranea della costa adriatica, che si staglia per una lunghezza di 60 metri a picco sul mare in corrispondenza di un’insenatura rocciosa profonda circa 30 metri.
    Simbolo, negli anni ’60, di un filone di ingegneria strutturale altamente innovativa, il ponte è tornato da oggi a nuova vita, riaperto alla percorrenza dopo essere stato chiuso per un anno per i lavori di risanamento, consolidamento e adeguamento sismico e funzionale finanziati dalla Provincia di Lecce con risorse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
    Alla cerimonia di riapertura del ponte, con la l’accensione dell’illuminazione, alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, hanno partecipato autorità civili e religiose per salutare il passaggio della prima vettura.
    La struttura originaria, ad arco sagomato, è stata progettata dall’ingegnere leccese Antonio La Tegola e realizzata dalla Provincia di Lecce tra il 1962 e il 1967.

Era stata già sottoposta, negli anni, ad altri interventi di manutenzione.

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Specchia, movimenti turistici: partono i controlli della Polizia Locale

Avviata una serie di verifiche riguardanti la comunicazione da parte degli operatori del settore ricettivo. Per le omissioni o ritardi sanzioni fino a 600 euro

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La stagione turistica è alle porte e con essa arrivano anche i controlli per garantire il rispetto delle normative vigenti.

A Specchia, la Polizia Locale ha avviato una serie di verifiche riguardanti la comunicazione dei movimenti turistici da parte degli operatori del settore ricettivo.

Questa iniziativa è volta ad assicurare il rispetto delle leggi regionali che regolamentano il settore turistico e puniscono le violazioni con sanzioni amministrative.

Il Comandante della Polizia Locale di Specchia Andrea Zacà ha sottolineato l’importanza del rispetto delle norme, richiamando l’attenzione sull’articolo 10 quinquies della Legge Regionale 52/2019.

Questo articolo assegna ai comuni le funzioni di vigilanza e controllo in materia turistica, con l’obiettivo di contrastare forme illegali di ospitalità e garantire il rispetto degli obblighi di comunicazione dei movimenti turistici.

La normativa regionale, nello specifico l’articolo 10 della Legge Regionale 57/2018, prevede sanzioni per le violazioni relative alla mancata trasmissione dei dati sui movimenti turistici.

Sanzioni che possono variare a seconda della gravità della violazione, includendo multe che vanno da euro 100 a euro 600.

Ad esempio, l’omessa trasmissione mensile dei dati comporta una sanzione che può arrivare fino a euro 600, mentre un ritardo nella trasmissione può essere sanzionato con multe che vanno da euro 100 a euro 300.

In conclusione, i controlli della Polizia Locale di Specchia riguardanti la mancata o tardiva comunicazione dei movimenti turistici mirano a garantire il rispetto delle normative regionali e a contrastare le pratiche irregolari nell’ospitalità.

È essenziale per gli operatori nel settore ricettivo adempiere ai requisiti di comunicazione dei dati al fine di evitare sanzioni amministrative e promuovere una gestione trasparente e conforme alle regole del turismo nella regione.

 

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Cronaca

Volontariato o lucro? Associazione nei guai

Indagine della Guardia di Finanza. Corrispettivi non dichiarati al fisco per un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto della onlus sono stati denunciati

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I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lecce hanno verificato la posizione di un’associazione culturale di formazione e promozione, risultata essere evasore totale negli anni d’imposta 2019 e 2020.

In particolare, la citata associazione, con sede in Lecce, negli anni oggetto del controllo, avrebbe perseguito scopi di lucro in contrasto alle finalità previste da statuto.

Diochiarata come associazione culturale i formazione e promozione era, invece, protagonista di un notevole giro d’affari, con master post laurea al prezzo di 7mila e 500 euro.

L’ammontare dei corrispettivi non dichiarati al fisco è stato determinato in un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto dell’asserita onlus sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di omessa dichiarazione, atteso che l’imposta evasa è stata quantificata dai Finanzieri in oltre 300mila euro, ammontare superiore alla soglia di punibilità stabilita dalla normativa penaltributaria.

Vale la pena ricordare ancora una volta che l’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.

  • foto in alto di repertorio
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