News & Salento
Tricase, Tribunale: Dell’Abate punta l’indice
L’intervento del Consigliere di opposizione Nunzio Dell’Abate sulla iptesi di chiusura delle sedi distaccate di Tribunale della Provincia di Lecce
Tanto tuonò che piovve! Verrebbe da iniziare così la disquisizione sulla ormai quasi certa chiusura delle sedi distaccate di Tribunale della Provincia di Lecce. Tricase, ovviamente, è una di queste. Già da diverso tempo, in altri centri della Provincia, minacciati anch’essi da tali chiusure, si sono innescate delle sinergie tra Istituzioni, classi professionali e cittadinanza al fine di scongiurare la paventata cancellazione.
Ora viene da chiedersi: a Tricase cosa è stato fatto dalla attuale Amministrazione? Nessun pubblico incontro, nessun dibattito, nessuna presa di posizione ufficiale da parte del neo Sindaco. Per quale motivo tanta latitanza? Anche se a corto di idee, il Primo Cittadino avrebbe potuto quantomeno seguire la scia degli altri Comuni e creare “dibattito” sul punto o meglio ancora sensibilizzare i rappresentanti al Parlamento dei due partiti che lo sostengono. Invece, sembra in ben altre faccende affaccendato: a chi assegnare la poltrona del quinto assessorato o della presidenza del consiglio comunale; ricorrere o meno avverso la perdita del decimo seggio consiliare di maggioranza.
E la Città deve aspettare di essere depredata in silenzio? Non ha forse diritto ad essere “difesa” dal suo massimo esponente? La chiusura del Tribunale sarebbe un enorme danno per la nostra comunità, non solo in quanto ci priverebbe del servizio giustizia, ma anche perché inciderebbe sulla sua economia. Difatti, la sede giudiziaria crea da sempre un indotto commerciale, grazie al consistente numero di operatori del servizio e di utenti che ogni giorno si riversano su Tricase.
Ma vi è di più. La normativa specifica che gli attuali Uffici del Giudice di Pace potranno continuare ad operare solo se le Amministrazioni locali si assumeranno l’onere della gestione amministrativa degli uffici. A tal proposito, qual è l’intendimento del Comune di Tricase? La cittadinanza ad oggi non è stata informata di nulla e non è rimasto molto tempo.
Un mese fa, il movimento civico G.A.T. -Gruppo Aperto Tricase- ha protocollato al neo Sindaco una richiesta di pubblico dibattito o quantomeno di richiesta di informazioni su tale spinosa questione. Ma non vi è stata alcuna risposta. Era questa la voglia della nuova amministrazione di dialogare con tutti? Se il buon giorno si vede dal mattino..
Nunzio Dell’Abate
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,
Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule
Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio.
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori.
Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.
Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.
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