News & Salento
Tricase: “Una pianta per ogni negozio”
“Perché abbellire le nostre strade solo nei periodi delle grandi festività e non farlo invece tutto l’anno, impegnandoci concretamente
“Perché abbellire le nostre strade solo nei periodi delle grandi festività e non farlo invece tutto l’anno, impegnandoci concretamente in prima persona?”. Sono le domande che pone Mauro D’Aversa, proprietario del noto negozio d’abbigliamento “Madà” in via Roma a Tricase, nel tentativo di sensibilizzare i colleghi (e non solo di quella strada) ed anche l’Amministrazione Comunale per quel che le compete. Piante ed alberelli, posizionati durante l’ultimo Natale, hanno reso via Roma (e, proseguendo, Piazza Cappuccini, oltre a tante altre vie cittadine) ancora più suggestiva ed accogliente (ovviamente con il fondamentale beneficio delle tante luminarie), trovando il forte apprezzamento della gente. Da qui l’idea di D’Aversa di “regalare” tutto questo alla comunità per l’intero anno. “Personalmente mi sono già impegnato acquistando una pianta, che naturalmente provvederò a curare. Ecco, spero e mi auguro che anche altri colleghi facciano altrettanto; alcuni li ho già contattati e vogliamo, per cominciare, acquistare e quindi lasciare lì posizionato l’albero di ulivo presente in Piazza Cappuccini. Di contributi ne offriamo tanti, dalle luminari alle processioni, ecc., ed allora perché non devolvere un piccolo sacrificio economico anche in questo senso?”. Chiaramente D’Aversa ammette che “il tutto andrebbe regolamentato, adottando soluzioni aderenti alla volontà di tutti i commercianti, all’arredo urbano circostante e, soprattutto, alla disponibilità dello spazio ed alle autorizzazioni concessi dal Comune. Proprio ai nostri amministratori rivolgo l’appello di un maggiore buonsenso affinché tutti insieme si renda un’immagine quanto migliore possibile della nostra Tricase”. In effetti, stona molto il fatto che Vigili Urbani e chi per loro intervengano (e il discorso non riguarda solo via Roma) per togliere le piante e poi facciano bella mostra di sé ogni giorno cartoni e cartelli con scritte pubblicitarie, manichini, bidoni della spazzatura dei punti ristori e chi più ne ha più ne metta…! “Il commerciante”, conclude D’Aversa, “non deve stare attento solo al tirante della luce, tanto per fare un esempio, affinché non capiti di fronte al proprio negozio, ma avere anche la sensibilità e la volontà di partecipare all’abbellimento di tutta la città e non soltanto del proprio angioletto… Ripeto, alcuni di noi si stanno già muovendo in maniera concreta ed invito gli altri colleghi ad affiancarci per raggiungere quest’obiettivo comune”. E sarebbe davvero il caso che, considerato l’esborso di tasca propria dei commercianti nell’acquisto delle piante, l’Amministrazione venisse a sua volta incontro evitando almeno di far pagare loro, magari per qualche anno, la tassa di occupazione di suolo pubblico.
Federico Scarascia
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,
Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule
Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio.
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori.
Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.
Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.
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