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Specchia

Specchia premia i giovani atleti

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Nella Sala Consiliare del Comune, il sindaco Antonio Biasco, a nome dell’intera cittadinanza, e Camillo Placì, tecnico specchiese di volley, si sono congratulati, per i risultati conseguiti, con le giovani promesse dell’atletica salentina, Francesca Lanciano e Daniele Greco, detti anche “I fidanzati volanti”, i quali erano accompagnati da Raimondo Orsini, allenatore di entrambi.


Francesca Lanciano, originaria di Specchia, nata nel 1994, tesserata con la Salento Atletica Matino, durante la 35^ edizione dei Campionati Italiani Giovanili Indoor di Atletica Leggera, svoltasi a Ancona lo scorso 13 febbraio, ha ottenuto il titolo di Campionessa Italiana del Salto Triplo Categoria Allieve (Under 18), conquistando la Medaglia d’Oro,con la misura di 11,99 metri, nuovo record personale. Dopo un 2009 ricco di successi e ottimi risultati, l’anno in corso sarà cruciale per l’atleta di Specchia, oltre al salto triplo, avrà modo di misurarsi su diverse specialità. La poliedrica Francesca, lo scorso anno, ha stabilito il record regionale negli 80 ostacoli con 12.2 sec., nei 100 ostacoli con 15.15 sec., e l’ottima misura di 5.20 metri nel salto in lungo, inoltre, nello scorso mese di ottobre ha ottenuto la medaglia d’argento ai Campionati Italiani Cadette (Under 16) di Desenzano del Garda (Brescia) e l’ottima finale nei 100 ostacoli alla finale dei Campionati Nazionale Studenteschi di Lignano Sabbiadoro, essendo studentessa, con ottimo profitto, dell’Istituto Tecnico Commerciale “Gaetano Salvemini” di Alessano. Altri risultati di rilievo nel 2009 sono stati, tra gli altri, le importanti vittorie ottenute nel mese di luglio al Meeting Nazionale di Formia (salto triplo e 80 ostacoli); mentre nel mese di settembre ha vinto la gara di salto triplo durante l’incontro tra le rappresentative di tutte le regioni del Centro-Sud Italia tenutosi ad Isernia, infine, a Luglio, altra importante affermazione nella gara di salto in lungo al IX “Meeting Città di Giulianova – V Memorial Donato Marà”.


Daniele Greco, originario di Galatone, nato nel 1989, tesserato per le Fiamme Oro Padova, componente della Nazionale di Atletica Leggera, è il triplista azzurro Campione d’Europa under 23 con 17,20 mt. ottenendo la V miglior prestazione italiana di tutti i tempi nella specialità, raggiungendo il minimo A per i mondiali di Berlino. L’atleta che si allena a Taviano, come la Lanciano, si era messo in luce già da juniores correndo i 100 metri piani nel tempo di 10:38. Da ragazzino giocava a calcio da attaccante nelle giovanili del Galatone, ha scelto l’atletica solo nell’aprile del 2003, convinto dall’ex ostacolista delle Fiamme Gialle, Raimondo Orsini, e nello spazio di un anno, con 14.15, ha superato il vecchissimo primato pugliese del triplo cadetti di Daniele Buttiglione e ha poi vinto il titolo tricolore di categoria ad Abano Terme.

Raimondo Orsini, tecnico nazionale di atletica leggera, uno dei migliori allenatori in Italia, che lavora sul campo di atletica con la passione e con la precisione degli artigiani certosini e come gli artisti, sapientemente ma anche con molta umiltà, preferisce lasciare il ruolo da protagonisti agli atleti che segue da anni.


Cronaca

Auto si ribalta sulla Specchia – Lucugnano

L’incidente non ha coinvolto altre vetture e, fortunatamente non ci sono state conseguenze serie per le persone

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Nel primo pomeriggio un’auto, una Fiat Idea, si è ribaltata all’uscita di Specchia, subito dopo la rotatoria, sulla strada in direzione di Lucugnano.

L’incidente non ha coinvolto altre vetture e, fortunatamente non ci sono state conseguenze serie per le persone.

Sul posto è intervenuta una volante della Polizia prima per mettere in sucurezza il tratto stradeale e il carroattrezzi poi per liberare la via.

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Attualità

Specchia: la Polizia Locale contro truffe e raggiri

Un opuscolo per difendersi dai malintenzionati. Il sindaco Anna Lura Remigi: «Proteggere i nostri anziani è una priorità»; l’assessore Nicolina Placì: «Vogliamo educare e informare i cittadini sulle truffe più comuni»

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Nell’epoca sempre più digitalmente connessa, i rischi di truffe sono in costante aumento, con gli anziani che rappresentano una delle categorie più vulnerabili per i truffatori.

Per affrontare questa crescente minaccia, la Polizia Locale di Specchia, guidata dal comandante Andrea Zacà, ha preparato un opuscolo informativo destinato alla cittadinanza, attualmente in fase di distribuzione.

Le tattiche dei truffatori diventano sempre più sofisticate: possono fingere di essere corrieri, agenti di polizia o tecnici del gas, o agire attraverso chiamate telefoniche, messaggi e-mail ingannevoli.

L’obiettivo rimane costantemente il medesimo: sottrarre denaro, gioielli, codici bancari o informazioni personali.

«Proteggere i nostri anziani è una priorità, essendo particolarmente suscettibili a queste truffe, soprattutto quando si trovano soli a casa», ha sottolineato il sindaco di Specchia, Anna Laura Remigi, evidenziando l’importanza dell’iniziativa.

«L’obiettivo principale di questo progetto è educare e informare i cittadini sulle truffe più comuni, sviluppando maggiore consapevolezza e attenzione nelle situazioni dubbie», ha aggiunto l’assessore alla Polizia Locale di Specchia, Nicolina Placì che ha aggiunto: «Desideriamo dotare gli anziani degli strumenti necessari per riconoscere e evitare queste frodi».

Il comandante della Polizia Locale, Andrea Zacà, ha specificato come la prevenzione di tali crimini possa avvenire tramite iniziative informative mirate, che sensibilizzino la fascia di popolazione più a rischio, incoraggiandola ad adottare comportamenti protettivi.

In questo contesto, rientra l’opuscolo citato che contiene indicazioni e consigli chiari e comprensibili su come riconoscere una truffa e prevenirla.

I cittadini, pertanto, nell’evenienza di tali incresciosi situazioni sono invitati a chiamare, senza indugio, il numero unico emergenza 112 o recarsi nel più vicino presidio delle Forze di Polizia.

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Attualità

Spopolamento: c’è chi va ed anche chi… torna

«Abbiamo avuto il coraggio di partire, ma altrettanto coraggio è stato necessario per fare ritorno. Un ritorno carico di idee che hanno alimentato e continuano a alimentare la passione per il cambiamento ogni singolo giorno»

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A fronte dei tanti che decidono di andar via dal Mezzogiorno d’Italia, dal Salento in particolare c’è anche chi ad un certo punto decidono di tornare come Rosaria Scarcia e Pierfrancesco Ciurlia, nostri lettori che hanno inviato un’accorata lettera proprio per dare voce a questa categoria.

Categoria che ovviamente ha meno clamore mediatico anche per una mera questione di numeri perché, ci sarà anche chi torna, ma non basta certo ad attenuare il fenomeno dello spopolamento, causato dalla partenza di chi vuol provare ad avere un lavoro ed una vita dignitosa, oltre che dal calo demografico.

Chi come Rosaria e Pierfrancesco decide di tornare, però, merita tutta la nostra attenzione e quella di chi legge.

Di seguito la loro lettera.

A chi torna ci pensate mai?

«Leggiamo spesso articoli sui vari social e web journal di tutte quelle persone che lasciano l’Italia, il sud Italia in particolar modo, e vanno via.

Vanno via perché spesso accade che, nonostante tutta la voglia di fare che possa avere una persona, in Italia mancano un po’ gli input e le attrazioni lavorative che può avere una Londra qualsiasi in una Nazione X.

Nei pensieri la maggior parte dei tuoi averi, una sacca leggera e… ci vediamo per le vacanze.

Perché il sud è fatto solo per le vacanze, ciao a genitori, zii e cugini e sparisci in una nuvola di fumo nero del binario 4 della stazione di Lecce.

Da un posto all’altro, come l’ape da fiore in fiore, tanti i visi di passaggio, che gli addii non fanno più neanche effetto.

Poi passano gli anni; uno, due, tre, cinque… ti ritrovi spaesato.

Straniero all’estero, straniero a casa tua, tanto stai solo per le vacanze.

Questa riflessione ti colpisce lasciandoti senza fiato, uno schiaffo a cinque dita in pieno volto, rimorsi e rimpianti sopiti fanno sì che anche il presente sia vissuto male.

Per lasciare la propria terra ci vuole tantissimo coraggio.

Tuttavia, si parla troppo poco di coloro che, con pari coraggio e determinazione, scelgono di fare ritorno in patria dopo aver vissuto all’estero per un certo periodo di tempo.

In un posto dove manca tutto, l’esperienza all’estero serve per aprire la mente a 360 gradi e cercare di creare un innesto tra quello che hai acquisito fuori e quello che invece fa parte del tuo DNA natìo.

Allora, si cerca di dare un senso a tutto, provando nuove strade e nuove combinazioni, lasciando anche lavori importanti perché il richiamo di volerci provare a casa tua è talmente forte che come sei andato via… semplicemente ritorni.

Non si tratta solamente di un ritorno fisico, ma di un ritorno anche intellettuale e culturale.

Si tratta di volerci provare per forza perché solo così senti che tutto abbia un senso.

Eppure, su queste storie, sembra che non venga spesa nemmeno una parola.

Mi domando: perché?

Perché sembra che chi decide di fare ritorno non riceva mai alcuna attenzione?

Sarà forse perché generano meno click?

O forse perché siamo abituati a credere che nulla cambi, che non ci sia nulla di nuovo da scoprire?

Abbiamo avuto il coraggio di partire, ma altrettanto coraggio è stato necessario per fare ritorno.

Un ritorno carico di idee che hanno alimentato e continuano a alimentare la passione per il cambiamento ogni singolo giorno.

Idee che ci hanno portato ad aprire un piccolo atelier d’arte in un piccolo paese sperduto della provincia di Lecce.

Se ci dovessi chiedere adesso: Ci pensate mai ad andare via di nuovo?

La nostra risposta sarebbe ‘’No, stiamo cercando di fare crescere il nostro paese»

Rosaria Scarcia e Pierfrancesco Ciurlia

  • foto in alto di Simone Cirfera da ferrovie.it

 

 

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