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“Fimmene”, la memoria collettiva del lavoro nel Salento

Celebrazioni per i 70 anni dalla nascita della Cgil nella provincia di Lecce: dalle 16,30 all’ACAIT di Tricase

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Continuano le celebrazioni per i 70 anni dalla nascita della Cgil nella provincia di Lecce. Dopo l’iniziativa dello scorso 19 giugno a Nardò, la prossima tappa è quest’oggi, alle 16.30, a Tricase nei locali dell’ACAIT (Azienda Cooperativa Agricola Industriale del Capo di Leuca), la più prestigiosa e longeva cooperativa di Puglia: simbolo della comunità tricasina e della storia del lavoro e delle lotte femminili nel settore del tabacco.


cgil70Si parlerà di questo importante pezzo di storia del Salento in cui si sono aperti scenari segnati da conquiste sociali e sindacali, ma anche da eventi dolorosi e drammatici. Le donne, le lavoratrici, le loro storie di sacrificio e coraggio, spesso determinanti per il cambiamento e l’emancipazione del territorio, saranno protagoniste dell’iniziativa della Cgil di Lecce a cui parteciperà la segretaria generale della FLAI Cgil nazionale Stefania Crogi.


Al dibattito interverranno inoltre: Antonio Coppola, sindaco di Tricase, Fausto Durante, responsabile segretariato Europa Cgil nazionale, Antonella Cazzato, segretaria Cgil Lecce, Antonella Morga, segretaria Cgil Puglia, Luigi Sansò, componente del Comitato scientifico 70° Cgil Lecce. Coordina Monica Accogli, segretaria Flai Cgil Lecce.


L’iniziativa prevede un allestimento nell’ACAIT che ricostruisce le immagini e i suoni del lavoro delle tabacchine, grazie alla collaborazione del Comune di Tricase, del regista e creativo Donato Nuzzo e della ricerca e mostra fotografica di Daniela De Lorentiis.


Il dibattito sarà introdotto e concluso con la musica di due delle voci più toccanti del Salento che si uniscono per la prima volta interpretando in dialetto e in griko canti di lavoro, d’emigrazione e d’amore. Il duo Enza Pagliara – Roberto Licci è un inedito, forse l’esordio di una nuova storia musicale in cui l’essenzialità delle voci torna protagonista.


Enza Pagliara è tra le più amate cantanti del Salento, dalla voce calda e passionale. Voce solista della notte della Taranta. Ricercatrice di canti di tradizione orale, ha cantato per Giovanna Marini e collabora attualmente con Vinicio Capossela. Da solista ha pubblicato i dischi Donna de coppe (Unda Maris 2002), Frunte de luna (Unda Maris 2008, AnimaMundi 2009), Bona crianza (AnimaMundi 2012).

Roberto Licci, voce lirica e unica, è protagonista della musica di tradizione del Salento fin dagli anni ’70, quando militava nel Canzoniere Grecanico Salentino. Nel 1992 ha fondato i Ghetonìa, con i quali interpreta soprattutto canti in griko e con cui ha pubblicato molti album, i primi dei quali sono stati recentemente ripubblicati in Cd dall’etichetta AnimaMundi.


Allo spettacolo partecipa anche il Coro della Regina Paza, diretto dalla Pagliara, che esegue canti corali di lavoro.


Il Coro è frutto di un laboratorio sui canti popolari tenuto gratuitamente dalla cantante salentina già da due anni, al quale prendono parte appassionati amatoriali e musicisti.


Invitiamo tutti a partecipare.


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Amedeo Minghi, sold out a Lecce, raddoppia ad Otranto

Niente più biglietti per il 23 aprile al Teatro Apollo. Nuova data l’8 agosto ad Otranto. Intanto l’inedito “Non c’è vento stasera”, annuncia il nuovo album che uscirà in autunno

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Il tour teatrale di Amedeo Minghi ha attraversato prestigiosi teatri durante la primavera 2024.

Tappa anche a Lecce, martedì 23 aprile, al Teatro Apollo per un concerto già sold-out.

I fan salentini che non potranno partecipare a Lecce, avranno l’occasione di assistere a una nuova data estiva appena annunciata: quella dell’8 agosto al Fossato del Castello di Otranto.

Tanti successi nella storia di Minghi che quest’anno festeggia “40 anni da 1950” e che proporrà nei suoi concerti pezzi storici come “Vattene Amore”, Decenni” e “Vita Mia”, ed anche il nuovo inedito “Non c’è vento stasera”, primo singolo del nuovo album.

Il prossimo disco di Amedeo Minghi, la cui uscita è prevista per il prossimo autunno, metterà come sempre al centro la vita e i suoi risvolti e viene definito dallo stesso artista con questi aggettivi: onirico, appassionato, ironico, spaurito, solenne, divertito, struggente.

Biglietti per la data di Otranto già disponibili su Vivaticket e Ticketone e nei punti vendita del circuito.

Info 324 0917038

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Not(t)e di Sax Cutrofiano

Il concerto dell’Orchestra Giovanile Italiana di Saxofoni di domenica 21 aprile  anticipa la sesta edizione del festival “Not(t)e di luna”

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Sono i saxofoni i protagonisti della serata in programma domenica 21 aprile, alle 19.30, nella Sala Polifunzionale (Via Ascoli) a Cutrofiano, per un concerto che anticipa la sesta edizione del festival “Not(t)e di luna”, rassegna realizzata dall’associazione ArtisticaMente in Movimento in collaborazione con la Cooperativa Ventinovenove e con l’assessorato alla cultura del Comune di Cutrofiano.

Diego Vergari

Sul palcoscenico l’Orchestra Giovanile Italiana di Saxofoni, fondata dal Maestro Federico Mondelci, direttore e solista, pilastro  della scuola saxofonistica italiana: una formazione unica nel suo genere composta da talentuosi musicisti provenienti da tutta Italia e costituita da tutti gli strumenti della famiglia dei saxofoni che proporrà un programma che spazia tra musica classica e jazz.

L’evento è anche un assaggio della nuova edizione di “Crita – Festival delle arti”, la rassegna itinerante dedicata al teatro, alla musica e alla danza, ideata e organizzata dalla cooperativa Ventinovenove, con la direzione artistica di Gabriele Polimeno e Mary Negro.

Il festival “Notte di Luna”, ideato dal musicista e saxofonista salentino Diego Vergariche ne cura la direzione artistica, porta tra le bellezze storico artistiche di alcuni comuni salentini la musica “colta” interpretata sia da artisti di fama internazionale che da giovani  promesse.

Biglietti: 10 euro, ridotto 8 per under 25.

Prevendite online so oooh.events.

Info e prenotazioni: 353/4294041; 339/5745559; 329/3345515; daimon@29nove.comwww.29nove.com

 

 

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Canzoni o poesie? Mogol ad UniSalento

All you need is love: giornata di studio sugli “amorosi sensi” di versi e melodie nella canzone europea

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Ben ritrovati dalla redazione de il Gallo.

Siamo in radio, quindi oggi giochiamo in casa.

Cosa serve per scrivere una canzone?

Bisogna conoscere la musica?

Avere consapevolezza della tradizione lirica italiana?

Aver conosciuto l’amore?

Aver vissuto direttamente le emozioni che si esprimono attraverso versi e melodie?

E qual è la giusta alchimia tra melodia e versi?

Sviluppare un dibattito su questi ed altri interrogativi sarà l’obiettivo di un evento dal titolo All you need is love organizzato dai dipartimenti di Beni Culturali e di Studi Umanistici dell’Università del Salento.

Appuntamento a venerdì 19 aprile, quando, alle 10, alla Mediateca di Studium 2000 (di via di Valesio 24, a Lecce), la giornata si aprirà con una tavola rotonda sull’arte della canzone che vedrà coinvolti italianisti e musicologi.

Moderati dall’ideatore dell’evento, Gianfranco Salvatore (dell’Università del Salento), si confronteranno sul tema i professori Marcello Aprile (sempre Università del Salento), Beatrice Perrone (Università di Macerata) e Giovanni Vacca (Università Roma Tre).

Alle 15, nell’aula 5 dell’edificio Studium 6, interverrà di persona il grande Mogol, al secolo Giulio Rapetti, che offrirà il suo personalissimo contributo al dibattito culturale sulla “popular music” e sull’arte della canzone. Si approfondirà ulteriormente il tema, ponendo ulteriori interrogativi: il testo di una canzone è poesia, può stare autonomamente “sulla carta” con i suoi versi privati della melodia (come accade ormai, da molti anni, perfino nelle antologie letterarie scolastiche)?

Oppure, privandolo della melodia a cui è legato, il testo di una canzone resta dunque orfano di una parte del suo significato?

Noi, se può interessare il nostro modesto parere, non abbiamo dubbi che ad esempio, le canzoni di Fabrizio De Andrè, anche senza melodia nulla abbiano a che invidiare alle poesie che studiavamo e si studiano a scuola. Anzi!

L’Università del Salento è all’avanguardia in Italia su questi temi, grazie anche a una proficua collaborazione tra i suoi storici della letteratura e i musicologi che, a livello accademico, si occupano di musica “pop”: l’ateneo di Lecce è stato infatti il primo in Italia ad aver istituito l’insegnamento di “Storia della Popular Music”, nel 1997.

Docenti e ricercatori dell’Università salentina continuano a produrre interessanti contributi sull’argomento. Si trova ad esempio in rete uno speciale della rivista della Treccani, curato da Beatrice Perrone, con articoli e studi specifici firmati anche da Marcello Aprile, Maria Antonietta Epifani, Gianfranco Salvatore.

Di quest’ultimo, le edizioni Mimesis hanno appena pubblicato il volume “Mogol/Battisti: l’alchimia del verso cantato. Arte e linguaggio della canzone italiana”.

La partecipazione all’evento è gratuita e aperta a tutti, anche a chi non sia iscritto all’università.

 

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