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Da Melpignano al resto del Sud: la mensa etica a km0 fa il bis e diventa modello

Domenica 2 dicembre, alle 10, con degustazione del menu della mensa scolastica

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Melpignano parla. Parla al Salento ma anche al resto del Mezzogiorno. E parla di un modello di territorio possibile da ri-costruire attorno ad un progetto che parte dai più piccoli. Con alle spalle un anno di sperimentazione riuscita, ora la mensa etica, bio e a km0 fa il bis nella scuola del paese, grazie al supporto di Fondazione con il Sud, che ci ha creduto e ha erogato un contributo di 10mila euro alla cooperativa Nuova Era, che gestisce il servizio.


È stato il Comune di Melpignano a proporre quella che è anche una leva per l’economia territoriale, trovando sponda nell’Istituto comprensivo di Corigliano d’Otranto, attivo da tempo nell’educazione dei bambini al cibo sano.



Ad oggi, la mensa di Melpignano rientra nel censimento fatto da BioBank a livello nazionale. L’obiettivo è rendere replicabile questo modello anche in altre parti della Puglia e del Meridione, aumentando gli acquisti dai contadini locali per abbattere i costi delle materie prime e rendere democratico l’accesso al servizio, senza incidere sulle rette a carico delle famiglie. Sarà questo il tema del primo appuntamento della nuova stagione di “Al mercato del giusto- Dalla terra per la terra”, che riparte domenica 2 dicembre, alle ore 10, in piazza San Giorgio, con il mercato dei produttori locali (in caso di maltempo si sposterà sotto i portici della stessa piazza). Alle 11, si terrà “La mensa bio di Melpignano come modello di sviluppo del territorio”, il dialogo, moderato da Virginia Meo (Rete Oltre Mercato Salento), tra Enrica Saracino, dirigente dell’Istituto comprensivo di Corigliano d’Otranto; Guido Stefanelli, presidente della coop. Nuova Era, che gestisce il servizio mensa; Angelo Salento, docente di sociologia economica all’Università del Salento; Annunziata Marra, medico di Isde Lecce; Roberta Bruno, esponente della Rete Salento Km0. Seguirà, alle 12, “Suona mezzogiorno!”, aperitivo musicale con Les Oiseaux De Passage, duo composto dal brindisino polistrumentista (piano, violino, fisarmonica) Domenico Lapolla e dal francese Emmanuel Ferrari (ex-­Troublamours). Les Oiseaux de Passage (titolo tratto da una canzone di Georges Brassens) propone creazioni originali e altri brani del cantautorato francese (Brassens, Gainsbourg, Piaf…) per poi prendere il treno verso l’Europa centrale e la musica Yiddish e alla fine fermarsi sotto il sole delle strade italiane (Nino Rota, arie tradizionali e popolari del sud).


Fiore all’occhiello della giornata di domenica sarà la degustazione di polpette al sugo e pizze di patate del menu della mensa scolastica, un modo per testare la genuinità dei prodotti,raccontata anche da Samantha, la cuoca della scuola, nella video intervista sotto.



“Non si può tornare indietro”: costruire ora l’impegno delle amministrazioni locali

Nella scuola dell’infanzia, il ruolo della mensa scolastica è fondamentale”, dice Daniela Puzzovio, assessore alla Scuola del Comune di Melpignano, “poiché assume un compito educativo importante per la salute presente e futura dei bambini. Ecco perché la scelta degli alimenti è orientata sia verso il biologico che verso soluzioni ottime in termini di equità e sostenibilità, come il Km0, perché reperire cibo di produzione locale significa dare garanzie di controllo più accurate rispetto alla catena produttiva industriale dell’alimento”.


Quest’anno, verrà anche allargato il paniere dei prodotti da poter inserire a mensa: a frutta e verdura si potranno aggiungere la carne e i formaggi di allevatori locali, la pasta bio di grani antichi, i legumi salentini, la salsa e le farine della Rete SalentoKm0. Biodiversità a tavola significa anche insegnare il rispetto per la biodiversità delle opinioni, dei pensieri, delle culture. “Quello avviato”, aggiunge Valentina Avantaggiato, vice sindaca di Melpignano, “è un processo da cui non si può tornare indietro. Fondazione con il Sud ci consente di continuare e anche di ripagare l’impegno della cooperativa Nuova Era, che lo scorso anno ha accettato a proprie spese di farsi carico di una nuova fornitura di prodotti. Lo sforzo che si deve fare ora è lavorare insieme alle altre amministrazioni, per replicare, anche attraverso il coinvolgimento della Regione”.


Il progetto è significativo non solo per i contenuti e per gli obiettivi solidaristici che lo caratterizzano”, sottolinea Marco Imperiale, direttore della Fondazione con il Sud, “ma anche per il processo di ‘rete’ che può innescare. Nell’affrontare le grandi come le piccole criticità del Sud, una risposta efficace e di senso non può che essere quella di ‘comunità’. Come Fondazione ne siamo convinti e per questo incoraggiamo e sosteniamo progetti capaci di consolidare la coesione sociale, offrendo risposte concrete ai bisogni, in tutti i territori del nostro Sud”.


Dalla mensa ai nuovi contadini: la leva per l’economia territoriale


Si punta a mettere insieme i Comuni, per gestire acquisti centralizzati, specie nel caso di più mense gestite dalla stessa cooperativa (solo Nuova Era, ad esempio, ne serve 23, per 2mila pasti al giorno). È un modo per creare una “Food Policy”, cioè una strategia per orientare le politiche relative al cibo nei prossimi anni. Lo spiega Angelo Salento, docente di Sociologia Economica all’Università del Salento: “Organizzare e sostenere una refezione scolastica basata su forniture di prodotti dell’agricoltura neo-contadina locale non è soltanto uno straordinario strumento di educazione alimentare per i bambini e le loro famiglie. È anche uno strumento di politica economica territoriale. Supportare le produzioni alimentari naturali del territorio con una domanda pubblica serve a sostenere i redditi dei piccoli produttori agricoli che attivano produzioni di alta qualità, fortemente distintive. Quindi questo è il modo più efficace e immediato per aiutare persone e attività che non vogliono lasciare il territorio, ma ne vogliono migliorare la dotazione naturale e la capacità produttiva, rinnovando la tradizionale vocazione agro-alimentare con metodi e strumenti innovativi e altamente sostenibili. Naturalmente tutto questo può avere anche effetti reputazionali di rilievo per il territorio. E inoltre può gettare le basi di un vero e proprio sistema territoriale del cibo, che è un programma ambizioso ma nient’affatto impossibile, come dimostrano altre esperienze italiane ed europee”.


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Essere Genitori

«Comprendere, costruire e realizzare relazioni educative efficaci». Ciclo di incontri a Gagliano del Capo e Presicce – Acquarica

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In attuazione del programma regionale “Intesa Famiglia”, l’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo, attraverso il Centro per la FamigliaCondividiamo” di Tricase, in collaborazione coi Comuni di Presicce -Acquarica e di Gagliano del Capo, propone: “Essere genitori” due progetti sulle tematiche della genitorialità.

Ogni iniziativa comprenderà un ciclo di quattro incontri da svolgersi ad aprile nei comuni a Gagliano del Capo e Presicce -Acquarica con gli esperti del Centro per la Famiglia “Condividiamo” dell’Ambito di Gagliano del Capo.

Agli incontri potranno partecipare tutti i genitori che intendono incrementare le proprie conoscenze e competenze educative e rafforzare la propria consapevolezza genitoriale.

La frequenza degli incontri è libera e gratuita.

A PRESICCE – ACQUARICA

Gli incontri si svolgeranno presso la Sala Convegni del Palazzo Ducale, in Piazza del Popolo, a partire dalle 18.

Giovedì 4, I metodi educativi / le regole e i conflitti. Relatore dr. Andrea Marzo – psicologo del Centro per la Famiglia di Tricase e del CUAV (Centro Uomini Autori di Violenza) della provincia di Lecce.

Martedì 9, Le emozioni e la comunicazione educativa. Relatore dr. Adriano Rausa, psicologo del Centro per la Famiglia di Tricase.

Martedì 16, Gli stadi dello sviluppo. Relatrice dr.ssa Chiara Galiotta, psicologa e psicoterapeuta dei Centri per la Famiglia di Tricase e Nardò.

Martedì 23, La relazione educativa. Relatrice dr.ssa Valentina Greco, psicologa e mediatrice dei Centri per la Famiglia di Tricase e Campi Salentina.

A GAGLIANO DEL CAPO

Gli incontri si svolgeranno presso la Biblioteca comunale “V. Ciardo”, in Corso F.lli Ciardo, sempre a partire dalle 18.

Martedì 2, La relazione educativa. Relatrice dr.ssa Giulia Vinci, psicologa dei Centri per la Famiglia di Tricase e Casarano.

Martedì 9, Gli stadi dello sviluppo. Relatrice dr.ssa Chiara Galiotta, psicologa e psicoterapeuta dei Centri per la Famiglia di Tricase e Nardò.

Giovedì 18, Le emozioni e la comunicazione educativa. Relatrice dr.ssa Adalgisa Bisanti psicologa e psicoterapeuta del Centro per la Famiglia di Tricase e del CAV “Il Melograno”

Martedì 23, I metodi educativi / Le regole e i conflitti. Relatrice dr.ssa Adalgisa Bisanti, psicologa e psicoterapeuta del Centro per la Famiglia di Tricase e del CAV “Il Melograno”.

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Che Via Crucis a Martano!

Il Mercoledì Santo, la Solenne Via Crucis Vivente. Un inno alla Pace, inclusivo e condiviso. Questa sera, dalle 19, circa 200 personaggi in costume d’epoca, sotto la guida spirituale del parroco don Donato Manca e quella artistica del regista Totino Stella, faranno rivivere in modo il più possibile attinente ai Vangeli, gli ultimi momenti della vita di Gesù in terra

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Si svolge a Martano, la Solenne Via Crucis Vivente, organizzata dalla Parrocchia di Maria SS. del Rosario e giunta quest’anno alla sua XL edizione.

Per il Mercoledì Santo, questa sera, dalle ore 19, circa 200 personaggi in costume d’epoca, sotto la guida spirituale del parroco don Donato Manca e quella artistica del regista Totino Stella, faranno rivivere in modo il più possibile attinente ai Vangeli, gli ultimi momenti della vita di Gesù in terra.

Riconosciuta come una delle più belle e suggestive rappresentazioni sacre che in questo periodocaratterizzano la vita delle comunità salentine, torna l’emozionante Solenne Via Crucis Vivente di Martano, patrocinata dall’Amministrazione Comunale, dalla Provincia di Lecce e dalla Regione  Puglia.

I riti pasquali a Martano sono un momento importante che la comunità condivide e che riempie di soddisfazione l’Amministrazione Comunale, come sottolineano le parole del sindaco di Martano, Fabio Tarantino: “La Solenne Via Crucis Vivente 2024 è una grande manifestazione religiosa e culturale che vede impegnati oltre 200 concittadini martanesi del ruolo di figuranti, di attori e di comparse. Sono soddisfatto e contento come sindaco di questa città, per il movimento che si riesce a creare anche in un periodo diverso dall’estate, com’è questo della Settimana Santa. Ringrazio la Parrocchia del Rosario ringrazio don DonatoTotino Stella, regista della Via Crucis Vivente, ringrazio Leonardo Caracuta, che ne è coordinatore insieme ad altri amici: noi come Amministrazione siamo vicini agli organizzatori e siamo pronti a dare una mano per sostenere lo sforzo dei tanti volontari.”

In conferenza stampa, ieri a Palazzo Adorno, è stato sottolineato come la Solenne Via Crucis Vivente di Martano sia un inno di Pace ma anche un momento di condivisione e di inclusione, a cui parteciperanno anche cittadini di diverse nazionalità, credo e pensiero politico.

Il Cristo, impersonato da Gregorio Laganà, dopo aver istituito l’Eucarestia nel corso dell’ultima cena, averpregato nel Getsemani ed esser stato condannato da Pilato (Massimo Gallinaro), stazioni rappresentate inpiazzetta Matteotti, antistante il palazzo municipale e la Parrocchia, percorrerà tra due ali di folla, lesuggestive vie del centro storico di Martano.

Nel corso del suo cammino, incontrerà i personaggi che i Vangeli riportano: sua Madre (Maria Assunta Saracino), il Cireneo (Cosimo Nocco), la Veronica (Fernanda Di Bari), le pie donne… sino ad arrivare al Golgòta, scenograficamente allestito presso il cimitero comunale, dove verrà crocifisso tra lo scherno deisoldati, dei giudei e dei sommi sacerdoti e infine deposto nel sepolcro in attesa della resurrezione.

Riproposte anche quest’anno, le scene del “pentimento di Giuda” (Tiziano Merola) e la “Resurrezione”, oltreche, novità assoluta, il dialogo tra i ladroni, che renderanno ancor più suggestiva la manifestazione.

La Solenne Via Crucis Vivente, quest’anno, è dedicata alla memoria di Don Cesare Palma, parroco promotore dell’iniziativa, e al ricordo di Paolo Perrotta, ideatore e benefattore oltre che volontario attivo.

Il pio esercizio verrà vissuto pienamente grazie all’impegno di ogni “volontario”, che in modo semplice erealistico, riuscirà a far vivere e trasmettere il messaggio intenso della fede riposta: attraverso la suapassione e morte, il Risorto, ci fa rinascere a vita nuova.

 

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Castro: un docufilm per Antonio, imprenditore di successo

Dopo il premio Castrum Minervae, in onore di Antonio Ciullo un docufilm che sarà proiettato in anteprima a Maglie il prossimo 2 aprile alla presenza, tra gli altri del cantante Albano Carrisi

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Anche Castro, la “Perla del Salento”, vanta un imprenditore di successo.

Proprio così, nella rinomata località turistica del basso Salento, nota e apprezzata – non solamente in Italia e in Europa ma, si può ormai dire, in tutto il mondo – in virtù delle antichissime origini, degli insigni tesori storici e artistici che la arricchiscono, del suo incantevole mare e dell’impatto paesaggistico davvero unico, si presenta degna di attenzione anche la figura di un ammirevole cittadino, lì nato e sempre vissuto, Antonio Ciullo.

Un castriota dalle doti speciali, pur provenendo da famiglia modesta, il padre Nzino e la madre Nina, titolari di una semplice pescheria, ancora oggi esistente e gestita da Mario, uno dei suoi fratelli.

Grazie all’impegno senza sosta e alla capacità di guardare avanti, Antonio si è gradualmente affermato in diversi settori: l’attività ricettiva-alberghiera, la ristorazione, l’allevamento e il commercio all’ingrosso e al dettaglio di prodotti ittici.

Accanto a quanto sopra, restando, nondimeno, una persona semplice, umile e disponibile, e ciò viene a porsi indubbiamente a suo maggior merito.

L’abbigliamento di ogni giorno e anche l’abito della festa di Antonio Ciullo s’identificano con la sua esemplare e incessante operosità.

Difatti, spesso, nonostante che nelle sue aziende prestino servizio alcune decine di collaboratori, circostanza di rilievo se rapportata ai poco più di duemila abitanti di cui è composta Castro, egli appare direttamente intento, dietro il bancone del grande magazzino di vendita “Mare vivo”, a dischiudere, manualmente con un coltellino, le valve dei mitili oppure a ripulire di qualche sparuta e innocua impurità i mucchi di “cozze nere” (denominazione esclusiva “ Cozza Castrense”) nelle cassette o vasche di esposizione.

Per Antonio Ciullo, resta sempre prioritario l’impegno, auspicabilmente correlato all’acquisizione di meriti, e, semmai, susseguenti la relativa messa in risalto e gli eventuali riconoscimenti.

Nel 2022, l’amministrazione comunale ha, con piena ragione voluto conferire ad Antonio il premio “Castrum Minervae”.

Adesso, in suo omaggio e onore, è stato realizzato – a cura di un regista, anche lui castriota, Giuseppe Fersini, già vigile e Comandante della Polizia locale – un docufilm dal titolo “Il frutto dei sogni”, che sarà ufficialmente proiettato in prima visione il martedì 2 aprile, alle ore 19, presso il Cinema “Moderno” di Maglie, alla presenza delle autorità locali e di un ospite d’eccezione, il famoso cantante salentino Albano Carrisi.

Rocco Boccadamo

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