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Parco senza Confini

Al via il progetto con l’obiettivo di creare un percorso tra pietra, olivo ed ecosistemi naturali. Il prossimo 3 agosto a Cursi, Carmelo Cipriani presenterà Ànemos, un’installazione site specific di Gianfranco Basso

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Il Parco senza Confini è un progetto di ampio respiro che prevede la realizzazione di un sistema ambientale, culturale, turistico ed ecomuseale diffuso nell’entroterra idruntino, orientato alla ricerca sul contemporaneo e sul paesaggio storico.


L’iniziativa ha come finalità la creazione di un sistema di governance di sviluppo, occupazione e imprenditorialità giovanile che coniughi i temi dell’arte, del turismo, della cultura e dell’enogastronomia.


Capofila del progetto è l’Ecomuseo della Pietra leccese, una realtà unica nel suo genere, che ha come scopo quello di attivare un sistema eco-museale diffuso che valorizzi lo storico patrimonio materiale e immateriale legato alla secolare attività estrattiva della pietra leccese e le architetture che ne derivano nell’area di Cursi e paesi limitrofi.


Nell’ambito del Parco senza Confini, Oikos uno degli 8 partner, ha organizzato a Cursi, il Festival della Sostenibilità e delle Relazioni. Durante la tavola rotonda che si è svolta in Piazza Pio XII, la project manager del progetto Vittoria De Luca ha spiegato nel dettaglio l’obiettivo principale di questa iniziativa che «è quello di creare un sistema integrato di sviluppo di un’area interna, quella dell’entroterra idruntino, stimolando nuova imprenditorialità. Per farlo si è scelto di articolare l’azione progettuale sui tre archetipi identitari di questo territorio: la pietra delle cave di Cursi, l’olivo e il paesaggio naturale. Le azioni sono quindi riconducibili alla creazione di un sistema ecomuseale diffuso attraverso l’identificazione di percorsi che toccano le tipicità del territorio e la formazione dei giovani operatori che lo animeranno, l’arte e l’accoglienza, attraverso la realizzazione di residenze d’arte contemporanea in relazione al paesaggio e la promozione di una nuova cultura agricola ed enogastronomica più sostenibile e rispettosa del territorio. Per mettere tutto questo a sistema e farne quindi valore – ha concluso – si creerà un marchio di qualità che coinvolga attivamente nel progetto le attività produttive e non solo.»


Nel corso della presentazione sono intervenuti anche: il sindaco di Cursi Antonio Melcore, portatore di interesse del progetto, Katia Manca, operatrice culturale e fondatrice di Oikos Sostenibile che ha presentato il marchio di qualità con cui si intende promuovere turismo culturale e sostenibilità ambientale nella zona idruntina; Luigi Manca, presidente di NextTab, che ha spiegato il programma delle residenze artistiche; Vitandrea Marzano, tra gli ideatori di Parco senza Confini.


Dopo il successo della prima residenza artistica dal titolo “Come unità” a cura di Guendalina Salini, in corso in questi giorni nell’area del parco, venerdì 3 agosto, all’interno dell’ipogeo di Palazzo de Donno a Cursi, sede dell’Ecomuseo della Pietra Leccese e delle Cave, Carmelo Cipriani presenterà Ànemos, un’installazione site specific di Gianfranco Basso.


L’anima, parte vitale e spirituale di un essere vivente, non ha un inizio, è immortale e incorporea. Il vento viene inteso come energia sprigionata dalla società, le “anime” nell’opera, sono ridotte a esili fili fragili. L’uomo contemporaneo svuotato dei valori fondamentali. L’opera sarà visitabile fino al 29 settembre.


Associazioni partner di progetto



  • Associazione Ecomuseo della Pietra Leccese;

  • Associazione Istituto di Culture Mediterranee;
  • Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo;

  • Sourceland società cooperativa;

  • Accademia del Rinascimento Mediterraneo;

  • Associazione Amici dell’Olivo Secolare del Salento;

  • Associazione Oikos Sostenibile;

  • NexTab-Laboratori d’Arte e Architettura.


Associati esterni


Comune di Cursi, Unione dei Comuni Entroterra Idruntino, Provincia di Lecce e GAI Giovani Artisti Italiani


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“Vento di Soave” a Melpignano

Il film di Corrado Punzi per la rassegna cinematografica “Il Gusto della Terra”. Palazzo Marchesale, stasera alle 19,30, ingresso libero

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La sensibilità verso il cibo e chi lo produce, il legame intrinseco tra uomo, cibo e natura in vari paesi del mondo sono al centro della rassegna cinematografica “Il Gusto della Terra”, dedicata alle culture alimentari e all’abitare, organizzata dal Comune di Melpignano, in collaborazione con il Master in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies (Università del Salento e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo) all’interno del Palazzo Marchesale.

La proiezione di interessanti pellicole, che raccontano di buone pratiche agroalimentari, di piccoli produttori, di territori di periferia e di lavoratori che vivono ai margini e nell’ombra di un sistema produttivistico attraversato da profondi interrogativi morali, è a ingresso libero.

Il terzo appuntamento è questa sera alle ore 19,30, con la proiezione di Vento di Soave, un film di Corrado Punzi (Italia, 2017, 77 min), che parla di Brindisi e del petrolchimico, esplorando il legame tra terra, vita e lavoro nel contraddittorio paesaggio italiano.

Racconta di come si vive in una città del sud Italia, a pochi metri da una centrale a carbone e da un petrolchimico tra i più grandi d’Europa e di cosa sia rimasto delle iniziali promesse di progresso. Due agricoltori che lavorano sotto le centrali e un ambientalista dal profilo contradittorio, cercano di dimostrare i danni economici e sanitari subiti dalle industrie e invece l’addetto stampa della Centrale racconta una realtà opposta. Così, mentre la città assiste agli eventi culturali e sportivi finanziati dalle industrie, la verità e la giustizia sembrano rimanere sospese e indecifrabili, come in un processo kafkiano.

I documentari e lungometraggi, selezionati da Valentina Cancelli, agricoltrice, curatrice di festival cinematografici tra Vienna e il Salento e allieva del Master in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies, indagano le molteplici sfaccettature di una questione ecologica trasversale. Sottolineano la necessità di interrogarsi sinceramente sul senso e sui metodi della transizione, sui modi di produrre, distribuire e consumare il cibo, che devono mettere al centro il rispetto della vita sul Pianeta. Le pellicole narrano le storie di piccole comunità in relazione stretta con i luoghi che abitano e forniscono una chiave di volta per conoscere, discutere e praticare le buone pratiche, per ridare biodiversità alla Terra, nutrimento al suolo e all’uomo, per prendersi cura del presente per potersi garantire un futuro.

Prossimi appuntamenti

Domenica 21 aprile, ore 16 / La Quercia e i suoi Abitanti (adatto per bambini e famiglie), un film di Laurent Charbonnier e Michel Seydoux (Francia, 2022, 80 min), un’avventura francese nel cuore della natura.

Giovedì 2 maggio, ore 19,30 Come Semi al Vento, un film di Tommaso Faggiano e Francesca Casaluci (Italia, 2019, 53 min) storia di resilienza e speranza.

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Maglie ritrova il monumento a Francesca Capece

Terminati i lavori di restauro. Domenica 21 aprile, alle ore 11, la restituzione alla città. Presente anche il Ministro Fitto. Il sindaco Toma: «Monumento che ci identifica come comunità cittadina»

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Compiuti i lavori di restauro della statua marmorea della duchessa Francesca Capece.

Il restauro verrà svelato con una cerimonia domenica 21 aprile, alle ore 11.

Ne dà annuncio il sindaco di Maglie Ernesto Toma: «Il manufatto che dal 1900 campeggia nella nostra bella piazza quale espressione di affettuosa riconoscenza della cittadinanza verso la nobildonna, sarà simbolicamente restituito alla Città. Un’opera portata a compimento cogliendo l’opportunità dell’ArtBonus e grazie alla sensibilità culturale di Banca Popolare Pugliese, partner d’eccezione in questo progetto».

Ilprimo cittadino invita tutti i magliesi «all’ombra del monumento per celebrare questa importante realizzazione, ancor più significativa perché ci identifica come comunità cittadina».

All’evento parteciperà anche il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR Raffaele Fitto.

 

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Alessano

L’Università del Salento plastic free per la Giornata della Terra

Iniziative sul territorio per celebrare l’evento mondiale e rimuovere plastica e rifiuti dispersi in spazi pubblici

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L’Università del Salento si mobilita per la Giornata della Terra (“Earth Day”) che si celebra il 22 aprile a livello mondiale. Numerose le iniziative in programma: eventi di CleanUp sul territorio con la raccolta dei rifiuti in plastica abbandonati; l’esplorazione di un “Museo virtuale degli ecosistemi per le scuole secondarie di secondo grado; una lezione pubblica aperta e partecipativa nel campus Ecotekne sull’obiettivo “Rifiuti Zero”.

Durante il weekend 19-21 aprile si svolgerà la campagna nazionale “Giornata della Terra” promossa dall’associazione “Plastic Free Odv Onlus”, della quale l’Università del Salento è partner istituzionale.

I volontari in campo rimuoveranno plastica e rifiuti dispersi in spazi pubblici.

In provincia di Lecce dopo l’appuntamento di venerdì 19Spongano (zona Le More, ore 15,30), domenica 21 aprile toccherà a: Casarano (piazzale Madonna della Campana, ore 9), Alessano (autolavaggio self service Planet Wash, via Gonfalone, ore 9), Cutrofiano (passeggiata ecologica, Chiesa Madonna delle Grazie, via Aspromonte 98, ore 9), Gallipoli (Rivabella parcheggio Lido La Bussola, ore 9), Taurisano (parcheggio antistante il cimitero comunale, ore 9,30), Gagliano del Capo (villetta Aldo Moro, ore 9,30), Veglie (strada Spartifeudo Veglie-Salice, ore 10), Salice Salentino (strada Spartifeudo Veglie-Salice, ore 10); Lecce (Spiaggiabella, via Porto Ercole, ore 10).

Lunedì 22 aprile, nel giorno dell’Earth Day, l’Università del Salento ha organizzato due ulteriori iniziative.

Il primo evento sarà online ed è indirizzato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. È curato congiuntamente dal Laboratorio di Ecologia dell’Università del Salento (referenti Alberto Basset e Franca Sangiorgio) e dall’Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) del CNR (referenti: Mariasilvia Giamberini e Cecilia Noce). Il titolo dell’iniziativa, che si svolgerà il 22 aprile dalle ore 10 alle ore 11, è “Conoscere gli ecosistemi per proteggerli”: gli studenti saranno accompagnati nell’esplorazione di un “Museo virtuale sugli ecosistemi” e potranno seguire i talk di ricercatori esperti in Ecologia, partecipando al gioco “Scelte per la Sostenibilità” (alle scuole iscritte sarà inviato per email il link per partecipare).

Il secondo evento consisterà in una Lezione pubblica, aperta alla partecipazione di studenti, docenti, personale amministrativo, associazioni e cittadini, sul tema “Earth Day e obiettivo Rifiuti Zero: dalle regole legali ai comportamenti reali” (referente Massimo Monteduro). La Lezione si svolgerà il 22 aprile dalle ore 11.30 alle ore 14.30 nell’aula R13 dell’edificio R1 nel campus Ecotekne (Giurisprudenza), con la partecipazione di Chiara Feliziani (Università di Macerata), Eugenio Fidelbo (Università di Bologna), Alessio Martini (Università di Roma Tre), Giovanni Maria Caruso (Università della Calabria) e del referente di “Plastic Free Odv Onlus” per le Regioni Puglia e Basilicata, Luigi Schifano.

 

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