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Attualità

Kissing Gorbaciov

Al cinema: andata e ritorno dal 1988, quando da Melpignano partì il tour che squarciò la cortina di ferro tra Occidente e Urss, a suon di rock e punk. l racconto di quel viaggio fino ad oggi, con chi quel concerto lo creò e gli diede vita

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Arriva sul grande schermo Kissing Gorbaciov, il nuovo progetto firmato dalla casa di produzione indipendente SMK Factory, per la regia di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife, in collaborazione con AAMOD – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico.


In anteprima assoluta al 64.  Festival dei Popoli (Firenze, 4-12 novembre), Kissing Gorbaciov da fine novembre inizierà il suo viaggio nei cinema di tutta Italia distribuito da OpenDDB.


Tutto inizia nel 1988 nel Salento, a Melpignano.


Qui per la prima volta dei gruppi rock sovietici si esibiscono oltre cortina in quello che la critica musicale ha definito “il primo sbarco ufficiale della nuova armata musicale sovietica”. Gorbaciov era stato eletto nel marzo dell’85 come presidente del PCUS e, all’alba della prossima caduta del muro di Berlino, ci si trovava in un momento in cui, sia la Storia che le storie di chi era sul palco, stavano cambiando per sempre.


Nasce così il progetto “Idi di Marzo”: saranno sei le band sovietiche ad arrivare in Salento per una due giorni di concerti il 23 e 24 luglio del 1988.


Ma il concerto di Melpignano sarà solo un antipasto di quanto sarebbe accaduto da lì a pochi mesi, quando una folta delegazione formata dalle band CCCP – Fedeli alla Linea (nella foto grande in alto), Litfiba, RATS, Mista & Missis, i giornalisti Alba Solaro, Gino Castaldo, Francesco Costantini e gli organizzatori Sergio Blasi e Antonio Princigalli, si reca all’aeroporto di Roma per imbarcarsi su un pericolante Aereoflot e raggiungere l’Unione Sovietica per una settimana di concerti tra Mosca e Leningrado.

Kissing Gorbaciov ripercorre questa storia, avvenuta in un momento di smottamenti epocali, che pochissimi conoscono e di cui esistono rarissime testimonianze d’archivio.


Attraverso le testimonianze dei diretti protagonisti, i racconti, gli archivi inediti ed esclusivi e la ricostruzione di quegli incredibili giorni, il documentario copre più di 3.500 km tra Melpignano e San Pietroburgo, passando per la rossa Emilia e Mosca, per scoprire l’incredibile storia del tour che riuscì a creare un ponte tra due mondi, fino ad allora divisi, attraverso una lingua che non ha bisogno di interpreti: la musica, la forza del rock, il linguaggio del punk.



 


Attualità

Albaservice: Risanamento e tutela dell’occupazione le parole d’ordine

Il percorso di rilancio è stato reso possibile grazie all’impegno del Consiglio Provinciale e alla piena collaborazione dei dirigenti e funzionari dell’Ente….

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Dopo oltre un decennio segnato da difficoltà economiche, ammortizzatori sociali e incertezza occupazionale, Albaservice spa, società interamente partecipata dalla Provincia di Lecce, volta finalmente pagina.

Grazie a un lavoro sinergico e determinato, guidato dal presidente della Provincia Stefano Minerva e dall’amministratore unico Marco Miceli, è stato raggiunto un risultato straordinario: dal 2025 nessun lavoratore sarà lasciato indietro. Tutti i dipendenti torneranno all’orario pieno di 40 ore settimanali, senza più ricorso alla cassa integrazione o altri strumenti di sostegno al reddito.

Un traguardo impensabile fino a pochi mesi fa, ottenuto attraverso un’azione politica e amministrativa forte, che ha visto la rimodulazione delle convenzioni quadro tra Provincia e partecipata, relative alla gestione degli edifici scolastici e alla manutenzione della rete viaria, e l’affidamento di nuovi servizi strategici per garantire la sostenibilità dell’azienda.

Il percorso di rilancio è stato reso possibile grazie all’impegno del Consiglio Provinciale e alla piena collaborazione dei dirigenti e funzionari dell’EnteIn soli sei mesi, la nuova amministrazione ha saputo imprimere una svolta concreta, restituendo ad Albaservice un’identità operativa, una prospettiva industriale e una dignità occupazionale.

Non parliamo solo di un risultato economico, ma di un atto di responsabilità istituzionale e di giustizia sociale. Albaservice torna a essere una risorsa per il territorio, per le scuole, per le strade, per i cittadini, e questo è stato possibile anche grazie alla disponibilità dei lavoratori e al lavoro infaticabile dei sindacati, che ringrazio per il proficuo confronto e la piena convergenza per il raggiungimento di questo importante traguardo”, ha dichiarato il presidente Minerva.

Albaservice rappresenta oggi un modello di servizio pubblico efficiente e vicino alle comunità, con operatori che garantiscono quotidianamente la sicurezza e il decoro del patrimonio scolastico e stradale provinciale. Un ruolo che torna a essere valorizzato, anche grazie alla stabilità lavorativa finalmente restituita a tutte le maestranze.

Anche l’amministratore unico Marco Miceli ha espresso la propria soddisfazione: “Abbiamo lavorato con rigore, visione e rispetto per ogni lavoratore. Questo risultato è la dimostrazione che le partecipate pubbliche, se ben governate, possono essere centri di eccellenza e coesione sociale.”

Il futuro di Albaservice riparte dunque da basi solide: un piano industriale sostenibile, una squadra di lavoro motivata e un ente pubblico che ha saputo credere e investire nel cambiamento.

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Maglie, Monia Palmieri Cavaliere della Repubblica

Riconoscimento prestigioso per la presentatrice, conduttrice televisiva, direttrice artistica ed event manager

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In occasione della Festa della Repubblica, la nota presentatrice,  conduttrice televisiva, direttrice artistica ed Event Manager Monia Palmieri,  ha ricevuto uno dei più alti riconoscimenti istituzionali: l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferita con decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri; un titolo che viene conferito dal Presidente della Repubblica per “particolari benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle attività svolte”.

A consegnarle l’onorificenza, nel corso della cerimonia ufficiale svoltasi presso la Caserma “Zappalà” di Lecce alla presenza delle autorità civili e militari, il Prefetto di Lecce, Natalino Domenico Manno, che ha sottolineato il valore dell’impegno civico e professionale dei cittadini premiati, esempio virtuoso per la collettività.

Un riconoscimento solenne al percorso professionale e umano di Monia Palmieri, una grande professionista, eclettica e carismatica, apprezzata per il suo talento, la sua eleganza  e competenza, capace di coniugare comunicazione, creatività, capacità organizzativa e impegno, conosciuta per il suo lungo percorso come brillante e raffinata presentatrice e conduttrice televisiva, ma anche per il suo costante lavoro come direttrice artistica di eventi ed event manager di manifestazioni di rilevanza anche nazionale attraverso eventi di impatto che parlano al cuore delle persone.

«Ricevere questa onorificenza è per me un onore immenso e motivo di profonda emozione», ha dichiarato Monia Palmieri, «un giorno che porterò dentro per sempre. Un battito che si fa voce. Una voce che si fa gratitudine. Un’onorificenza che mi ha attraversato l’anima come un vento caldo che soffia su anni di lavoro, di impegno, passi, scelte, passione. Un invito a continuare a servire l’arte, la bellezza, le emozioni. Con gli occhi pieni di profonda commozione ricevo con orgoglio questo riconoscimento che indosso con umiltà e che è per me un abbraccio della vita… ma soprattutto è luce dentro al cuore».

Il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana rappresenta il più alto riconoscimento conferito dal Quirinale a cittadini che si sono distinti per meriti in ambito culturale, sociale, professionale e umanitario.

In questo momento di altissimo valore simbolico e istituzionale, Monia Palmieri è stata accompagnata da Antonio Fitto.

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Attualità

Litorale di Ugento tra dune, canali e macchia

Con “Esplorando” Lido Pineta offre trekking gratuito ogni giovedì. Visite con le guide di Avanguardie nel Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento fino al 28 agosto. Oggi lungo i Canali

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Tra dune dorate, canali silenziosi, pinete profumate e colline di macchia mediterranea si snoda l’anima più autentica del Salento, da scoprire grazie a “Esplorando”, il progetto di ecoturismo ideato e promosso per il dodicesimo anno consecutivo da Lido Pineta, stabilimento balneare eco-friendly immerso nel Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento.

Ogni giovedì, fino al 28 agosto, sono in programma escursioni gratuite guidate da Emanuela Rossi e Totò Inguscio di Avanguardie, esperti conoscitori del territorio, che conducono i partecipanti in un viaggio emozionale alla scoperta di ambienti sorprendenti: dalle dune costiere alle pinete secolari, dalle zone umide con bacini artificiali ai canali, dai muretti a secco alla collina che profuma di rosmarino e lentisco. Le escursioni partono da Lido Pineta, in località Fontanelle – marina di Ugento, ogni giovedì alle 17:30 fino al 31 luglio e poi alle 17 fino al 28 agosto (prenotazione obbligatoria al 347.9527701).

Il 10 luglio l’appuntamento è lungo i canali tra le dune e le Serre di Ugento, in un percorso di 8 km tra vegetazione riparia e avifauna, arricchito dalle narrazioni storiche e naturalistiche di Totò Inguscio. Un percorso che si ripeterà anche il  7 agosto.

Il 17 luglio e il 21 agosto si esplorano i bacini, una delle più grandi zone umide del Salento con sette invasi artificiali creati a partire dagli anni ’30, luoghi ideali per il birdwatching tra rospi, gallinelle e folaghe. Il 24 luglio e il 28 agosto si sale tra le colline delle Serre fino alla suggestiva Specchia del Corno, lungo un itinerario di 5,5 km e 65 metri di dislivello, mentre il 31 luglio si cammina lungomare, sulla battigia tra le dune e la pineta per 5 km senza dislivelli, ammirando la vegetazione spontanea, i “gigli” di mare e ascoltando storie e aneddoti sul paesaggio.

Prima dell’escursione è possibile trascorrere una giornata di relax al Lido Pineta, facilmente accessibile con parcheggio comodo, spiaggia di sabbia fine e pineta attrezzata con panchine, giochi per bambini, ristorante à la carte e bar self-service con specialità salentine. Per concludere la giornata, a soli 5 km, si può cenare nella locanda Farnari a Gemini (farnari.it), ricavata nell’ex cantina di un palazzo arcivescovile seicentesco, dove lo chef Eugenio Pindinello propone piatti che raccontano il territorio con creatività e rispetto: tartare di cavallo, ricotta forte, fichi secchi, mandorle e capperi diventano ingredienti di una cucina moderna e sorprendente.

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