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Cronaca

Centro storico di Lecce chiuso al traffico: “Sindaco, ascolti la nostra proposta”

La lettera di “Unione per il centro storico” indirizzata a Carlo Salvemini

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In una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Lecce, l’autodefinitasi “Unione per il centro storico di Lecce”, ha scritto una lettera al sindaco leccese, Carlo Salvemini.





Il gruppo, affiancato da Movimento Regione Salento e composto da “gran parte dei residenti, commercianti, artigiani, professionisti e comuni cittadini di Lecce”, ha indirizzato al primo cittadino alcune proposte in relazione al progetto di “chiusura h 24” del centro storico cittadino (la cosiddetta ZTL h24).





Ecco di seguito il contenuto della lettera a firma de: Giancarlo Capoccia (Movimento Regione Salento), i consiglieri comunali Luciano Battista (Forza Italia), Finamore Antonio e Gianmaria Greco (Prima Lecce – Andare Oltre), Andrea Guido, Roberto Giordano Anguilla (Fratelli d’Italia), Giorgio Pala (Lecce Città del Mondo), Saverio Martini (Lega), Andrea Pasquino (Congedo Sindaco), Oronzo Tramacere (Sentire Civico), il Comitato “Salviamo il commercio”, l’associazione “Salento B&B”, Adusbef, i rappresentanti delle farmacie del centro storico, “Lega per la difesa del cittadino e dell’ambiente”.





Preliminarmente teniamo ad evidenziare che non siamo contrari a una politica di tutela del centro storico.

Ovviamente non intendiamo tediarla con le ingravescenti tematiche locali dei nostri giorni, prime fra tutte la crisi commerciale ed economica, acuitasi con l’emergenza pandemica e quella della viabilità̀ stradale.

Non potrà tuttavia non convenire con noi che le anzidette tematiche sono tra loro oltre misura connesse.
Abbiamo per tale ragione motivo di ritenere che l’adozione di misure “draconiane”, quali quelle che Ella e la Sua amministrazione Vi accingete ad assumere, non potranno fare altro che incidere in misura ulteriormente negativa sull’attuale congiuntura economico-sociale del centro cittadino invero già represso e provato per le cause di cui sopra.





È per tali motivi che gradiremmo avere un confronto aperto su questi temi con la Sua persona. Ciò, non tanto per manifestare il paventato disagio, critiche e/o lamentele, quanto piuttosto per formulare le nostre legittime ed ampiamente motivate osservazioni e proposte.

Privi della sicumera tipica di chi ostenta una ricetta che sia in assoluto quella maggiormente adeguata alla fattispecie, abbiamo tuttavia ragione di ritenere che la chiusura tout court del centro storico h. 24 – che per quanto ci è dato sapere Ella vorrebbe precludere persino alle auto elettriche ed ai motocicli – provocherà non pochi disagi anche alla viabilità cittadina ed alle arterie circostanti.

Allo stato, riteniamo che, in assenza di adeguate e capienti strutture per i parcheggi, auspicabilmente “pubbliche”, di servizi ed in mancanza di consolidati sistemi di interscambio potrà verificarsi il peggio qualora la chiusura totale al traffico dovesse comprendere anche via XXV luglio.

Immaginiamo invece che la chiusura del Centro storico possa essere realizzata attraverso una serie graduale di interventi, in linea con il momento storico ed economico che la città sta vivendo, di guisa da consentire il raggiungimento dell’obiettivo senza derive traumatiche per cittadini, commercianti e liberi professionisti.




Passiamo dunque ad illustrare succintamente le nostre idee:





a) Apertura e chiusura h.7.00-13.00 e 16.00-20.00
b) Nei fine settimana chiusura totale del centro storico h 24 (con il raggiungimento graduale della chiusura anche di via XXV Luglio).
c) Utilizzazione dei parcheggi del Foro Boario, Largo Settelacquare, via Adua, Principe Umberto ed in ultimo quello di Piazza Libertini. Quanto agli spostamenti dei visitatori dalle aree di parcheggio da e per il centro cittadino, sarebbe secondo noi opportuno ripristinare gratuitamente i mini bus elettrici ai quali aggiungere, nei periodi dell’anno non particolarmente freddi, tre o quattro- semplici trenini su gomma che di certo costituirebbero attrazione per i più giovani e non. Questi ultimi potrebbero transitare lungo il perimetro immediatamente esterno del centro storico.
d) Stabilire uno spazio temporale per i lavori edili che non arrechi molestie agli ospiti delle strutture ricettive quali alberghi e B&B
e) Auspichiamo un maggiore controllo del territorio h 24 da parte di Forze dell’Ordine e Polizia Municipale all’interno del perimetro del centro storico.





Ci fermiamo a questo.

Non intendiamo andare oltre, ritenendo la concertazione ed il confronto aperto forieri di idee sempre migliori e di scelte condivise che se non adottabili all’unanimità quanto meno possano soddisfare la larga maggioranza dei cittadini.





Auspichiamo che un confronto serio e sereno possa condurre a quella giusta compenetrazione dei vari interessi in gioco e ci aspettiamo da Lei decisioni rispettose e sagge in tal senso e dunque condivise e partecipate.

Il tutto affermiamo con sincero convincimento senza pregiudizio alcuno né provocazione e/o ironia di sorta. Da semplici cittadini Le chiediamo pertanto di volerci incontrare in assise aperta al fine di confrontarci sull’importante tematica.

In attesa di riscontro l’occasione ci è gradita per porgere distinti saluti.





Consiglieri Comunali – Lecce
Luciano Battista (Forza Italia), Finamore Antonio e Gianmaria Greco (Prima Lecce – Andare Oltre), Andrea Guido e Roberto Giordano Anguilla (Fratelli d’Italia), Giorgio Pala (Lecce Città del Mondo), Saverio Martini (Lega), Andrea Pasquino (Congedo Sindaco), Oronzo Tramacere (Sentire Civico)

Movimento Regione Salento Lecce
Giancarlo Capoccia

Comitato “Salviamo il commercio”
Carlo Conte

B&B SALENTO
Francesca Leone

Rappresentati delle farmacie centro storico
Giordano Emanuele


Attualità

Il Salento per Gaza

La nave Handala della Freedom Flotilla è arrivata al porto di Gallipoli. Grande accoglienza prima della partenza verso la Palestina con aiuti umanitari per i bambini della Striscia

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La nave Handala, unità della Coalizione Freedom Flotilla, è arrivata nelle acque di Gallipoli ed  è stata fatta attraccare in porto.

Al molo è stata accolta da Shokri Al Hroub, responsabile logistico della coalizione, e da decine di persone giunte sul posto per manifestare la propria solidarietà nei confronti della popolazione palestinese con striscioni e bandiere e per sostenere attivamente la missione, dopo l’assedio ai danni dell’altra imbarcazione, la Madleen, attaccata lo scorso giugno delle forze israeliane in acque internazionali.

Handala, partita domenica scorsa da Siracusa, si tratterrà nel porto salentino fino a venerdì 18 luglio, data in cui, condizioni del mare permettendo, è prevista la ripartenza con destinazione Gaza.

Diverse realtà e movimenti locali, riunitisi nella rete “Salento per la Palestina”, stanno sostenendo l’iniziativa.

In programma una serie di eventi, a cui prenderanno parte anche rappresentanti di istituzioni internazionali, tra cui gli ambasciatori di Cuba e del Venezuela, tesi a sensibilizzare la società civile su quanto sta avvenendo nel Mediterraneo orientale.

A bordo dell’imbarcazione ci sono 18 volontari, provenienti da diversi Paesi e determinati a portare aiuti umanitari ai bambini e alle bambine di Gaza, le principali vittime degli attacchi israeliani e del genocidio perpetrato contro la popolazione palestinese da quasi venti mesi, soprattutto intenzionati a rompere l’assedio illegale imposto da Tel Aviv sull’enclave, in aperta violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni ONU.

La missione della Freedom Flotilla è connotata da una forte significato politico e intende veicolare un appello corale, condiviso da numerosi movimenti e associazioni della società civile locale e rivolto alle istituzioni italiane, nazionali e regionali, affinché si interrompa qualsiasi forma di collaborazione con Israele, si assumano posizioni nette nel condannare il genocidio in corso e l’occupazione illegale, si proceda con l’applicare a Israele sanzioni economiche e commerciali, nel rispetto anche delle indicazioni della Corte Internazionale di Giustizia e della Convenzione sul genocidio, e si sostenga attivamente il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese.

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Cronaca

A Salve l’ultimo saluto a Manuela, strappata alla vita da un incidente

La giovane mamma, originaria di Presicce-Acquarica, si è spenta in ospedale dopo un bruttissimo incidente sul litorale di Salve

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Sono stati fissati i funerali di Manuela Cassano, la giovane madre di 29 anni che ha perso la vita a seguito del grave incidente stradale avvenuto il 1° luglio lungo la litoranea tra Torre Pali e Pescoluse, nel territorio di Salve.

Dopo giorni di ricovero in condizioni critiche presso il “Vito Fazzi” di Lecce, Manuela si è spenta il 7 luglio, lasciando sgomenta l’intera comunità salentina che nei giorni successivi aveva sperato in un miglioramento. La giovane viaggiava con i suoi tre bambini, rimasti miracolosamente illesi, quando la sua vettura si è scontrata frontalmente con un’altra auto che trasportava una famiglia di turisti.

La salma giungerà a Salve mercoledì 16 luglio al Santuario di Santa Teresa (in largo cimitero) nelle prime ore del mattino, dove sarà allestita la camera ardente per consentire a chi vorrà di rendere omaggio a Manuela.

Nel pomeriggio, alle ore 16:45, il feretro sarà trasferito presso l’abitazione in via Generale Dalla Chiesa, da dove, alle ore 17:00, partirà il corteo funebre diretto alla Chiesa San Nicola Magno per la celebrazione della Santa Messa esequiale.

Un’intera comunità si prepara a stringersi attorno alla memoria di una giovane donna la cui vita è stata spezzata troppo presto, lasciando un vuoto profondo e un dolore che unisce l’intero territorio. Un lutto che colpito anche Presicce-Acquarica, luogo di cui Manuela era originaria e dove viveva prima di trasferirsi a Salve.

“Un fiore appassisce, un atto d’amore rimane” recita il manifesto funebre. Chi lo desidera, potrà onorare Manuela con un gesto di bene.

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Castro

Vasto incendio tra Castro e Marittima

Canadair, vigili del fuoco a terra e protezione civile in azione. Provinciale chiusa al traffico a causa del’avanzare delle fiamme e del fumo denso

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Non c’è pace per il litorale adriatico anche oggi martoriato dalle fiamme.

Altro incendio nella zona di Castro tra la collina che sovrasta la marina e Marittima.

Il caldo torrido e il vento sostenuto e asciutto da nord creano le condizioni favorevoli, la mano criminale di qualche incosciente-idiota, come nella quasi totalità dei casi, fa il resto.

Per spegnere il vasto rogo anche questo pomeriggio son dovuti arrivare da Lamezia Terme i Canadair, tuttora impegnati a domare le fiamme insieme ai vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce e dei distaccamenti di Maglie e Tricase, e dei mezzi Aib della protezione civile di Castro, Marittima, Corsano e Supersano e del coordinamento provinciale.

Nel frattempo, per il fumo denso e l’avanzare delle fiamme è stata chiusa al traffico la strada provinciale 358, in entrambi i sensi di marcia, tra Castro Marina e Marina di Marittima.

Il sindaco di Castro Luigi Fersini ha invitato i cittadini a evitare la zona.

L’ennesima emergenza, l’ennesima distruzione di quel poco di verde che è rimasto a pochi giorni dall’incendi che ha devastato 8 ettari su una lunghezza di 6 chilometri nella zona del Parco delle Orte e Porto Badisco ad Otranto e, a seguire, il promontorio di Santa Cesarea Terme.

Il Parco Naturale Regionale Otranto-Leuca-Tricase ha recentemente annunciato l’acquisizione di droni hi-tech per riconoscere i piromani. Non si può più attendere.

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