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Cronaca

Controllano uomo ai domiciliari, scoprono armi

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Nel tardo pomeriggio di ieri, gli agenti della sezione volante si sono recati presso il Campo sosta “Panareo” per il controllo di un cittadino agli arresti domiciliari e, nel percorrere le strade interne del campo, hanno notato alcune auto in sosta in stato di abbandono, aperte e piene di spazzatura e cianfrusaglie di vario genere tranne una Fiat Stilo, chiusa a chiave e quasi vuota. Tale diversità ha insospettito gli agenti che hanno ispezionato visivamente il veicolo ed hanno notato un borsello in tela in buono stato. Dagli accertamenti eseguiti, il veicolo è risultato intestato ad una donna residente nel campo. Questa, rintracciata, ha dichiarato di aver venduto l’auto, un anno prima, ad un serbo di sua conoscenza, di non avere documenti che ne attestassero la vendita e che non era più in possesso delle chiavi purtuttavia riuscendo ad aprire il veicolo.





All’interno del predetto borsello, alcuni involucri di cellophane, all’interno dei quali erano nascoste:
Una pistola Beretta cal. 6.35 con matricola abrasa;
Una pistola cal.9 priva di matricola e marca (probabilmente una Glisenti);
3 caricatori;
52 cartucce.




Sul posto è intervenuto personale della Polizia Scientifica per i rilievi di competenza anche in virtù delle perizie da eseguire sulle armmi.
Durante la perquisizione dell’autovettura, sono stati rinvenuti anche alcuni verbali al codice della strada tutti intestati all’uomo, J.A., un cittadino serbo di 43 anni, a cui la donna, nonché intestataria del veicolo, aveva dichiarato di averlo venduto.





A seguito delle articolate attività di indagine, sono emersi ulteriori elementi di responsabilità in capo ad un altro cittadino montenegrino, M.A, di anni 23, denunciato insieme alla donna, T.A. di anni 36, ed al cittadino serbo per possesso ingiustificato di armi e munizionamento, in concorso.


Castrignano del Capo

Crolla un pezzo di chiesa a Salignano

Cedimento nel santuario dedicato a San Giuseppe, sulla via per Leuca, dove appena pochi giorni fa si era tenuta la festa in onore del santo

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La chiesa seicentesca di San Giuseppe a Salignano, frazione di Castrignano del Capo, ha ceduto questa mattina, ritrovandosi con una profonda spaccatura da cima a fondo sulla sua facciata.

La chiesa era in queste settimane oggetto di ristrutturazione, proprio per via del rischio crollo che era stato recentemente riscontrato.

Qui, appena pochi giorni fa, lo scorso 19 marzo in occasione della giornata in onore del santo cui la stessa chiesa è intestata, si era tenuta la tradizionale festa.

Il luogo di culto, da secoli amata ed apprezzata meta di pellegrinaggio, si trova alle porte del paese, sulla strada che conduce a Santa Maria di Leuca.

La ditta impegnata nei lavori di restauro fortunatamente in questi giorni non era sul cantiere, contingenza che ha scongiurato il verificarsi di gravi incidenti.

Sono intervenuti sul luogo la polizia locale, gli amministratori comunali e i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase che hanno messo in sicurezza la zona. Non è stato necessario prestare soccorso a persone, in quanto, fortunatamente, non era presente nessuno all’interno della struttura al momento del crollo.

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Cronaca

Ugento: carburante agricolo rivenduto in nero

Denunciato titolare del libretto fiscale di controllo utenti motori agricoli e i cinque acquirenti

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Ad Ugento i Finanzieri della Compagnia di Gallipoli hanno individuato un imprenditore titolare del libretto fiscale di controllo utenti motori agricoli che ha rivenduto il carburante agricolo in nero a persone che non avevano i titoli per acquistarlo.

Sono stati sequestrati oltre 20mila litri di prodotto petrolifero agevolato, serbatoi utilizzati per lo stoccaggio, un impianto di erogazione professionale completo di elettropompa di adduzione con contatore volumetrico e pistola erogatrice, nonché un furgone impiegato per le “consegne a domicilio”.

Tutto il kit per la rivendita, per intenderci.

Le Fiamme Gialle hanno, pertanto, proceduto a denunciare alla locale Procura della Repubblica l’imprenditore agricolo ed i cinque acquirenti.

In corso ulteriori indagini volte alla compiuta ricostruzione dell’illecito ed alla quantificazione dell’accisa evasa.

 

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Cronaca

Felloniche, sigilli a complesso turistico di lusso

Guardia di Finanza sequestra complesso turistico realizzato illegalmente nella marina di Patù su un’area di circa 6.100 mq sottoposta a vincolo paesaggistico. Erano stati realizzati, senza i necessari pareri e nulla osta delle autorità competenti per la tutela dei vincoli ambientali, 12 alloggi, ciascuno dotato di vasca idromassaggio, strutture ombreggianti frangisole e reception. Segnalate all’autorità giudiziaria 5 persone

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I Finanzieri della Sezione Operativa Navale di Gallipoli, coordinati dal Reparto Operativo Aeronavale di Bari, nei giorni scorsi hanno portato a termine un’operazione di servizio volta al contrasto dell’abusivismo edilizio e demaniale, in una zona di notevole interesse paesaggistico nella marina di Felloniche, località del comune di Patù.

In ottemperanza al decreto preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica di Lecce, è stata sequestrata un’area, estesa circa 6.100 mq., che comprende un complesso immobiliare composto da 12 alloggi, ciascuno dotato di vasca idromassaggio, strutture ombreggianti frangisole e reception, destinato alla ricettività turistica di lusso.

Dai controlli sarebbe emerso che la società proprietaria della struttura, avrebbe proceduto a diversi interventi edilizi senza alcun titolo valido e senza i necessari pareri e nulla osta delle autorità competenti per la tutela dei vincoli ambientali.

Le Fiamme Gialle, in stretto coordinamento con la locale Procura della Repubblica, hanno segnalato cinque persone coinvolte nelle attività illecite.

  • foto di repertorio
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