Cronaca
“Il movente è da ricercarsi nella coabitazione con le vittime”
Il Colonnello Paolo Dembech ha confermato che nel corso dell’interrogatorio, conclusosi all’alba di oggi, il 21enne di Casarano ha confessato l’omicidio di Eleonora Manta e Daniele De Santis.
Resta ancora poco chiaro il movente. Certo il fatto però che non fosse di natura passionale. “Resta da ricercarsi nella coabitazione che lo stesso ha avuto con le due vittime”, ha spiegato il Colonnello. Una coabitazione che è stata definita “non continua”, in quanto, a differenza di De Marco, le due vittime occupavano l’immobile solo di tanto in tanto e non quotidianamente.
Al momento, in attesa di ulteriori approfondimenti, si propende per l’ipotesi che sia stato uno slancio di invidia nei confronti dei due fidanzati a spingere il 21enne all’incredibile gesto. Un’invidia che potrebbe essere ricaduta sulla gioia di vivere della coppia.
Il killer non ha precedenti e “non ha dato alcun segno di squilibrio in passato”, spiega il Colonnello che ha aggiunto poi, rispondendo a specifica domanda, che i genitori del giovane non sono ancora stati ascoltati.
Per entrare nell’appartamento di via Montello, De Marco ha usato una copia delle chiavi che aveva conservato dal periodo di locazione che aveva lì trascorso. Aveva abitato presso quel domicilio dal novembre 2019 sino all’inizio del lockdown di marzo e dopo un periodo di assenza vi era rientrato lo scorso luglio per permanervi sino ad agosto scorso.
A fine agosto sarebbe stato proprio Daniele De Santis a richiedere al 21enne inquilino di liberare l’immobile per fine settembre in quanto, da inizio ottobre, lui ed Eleonora vi si sarebbero trasferiti definitivamente.
Non ne nasce alcuno screzio né alcuna frizione: De Marco lascia infatti l’appartamento con largo anticipo, circa un mese prima rispetto alla richiesta, senza palesare alcun problema.
Potrebbe essere però nato proprio lì il suo piano omicida. Secondo gli inquirenti infatti avrebbe orchestrato il tutto nel periodo che va tra l’uscita dalla casa di via Montello, a fine agosto, ed il giorno dell’omicidio.
Tempistiche queste, sempre secondo gli inquirenti, compatibili con tutti gli elementi che caratterizzano il piano e che sono stati riscontrati. Tempistiche che si sovrappongono anche allo studio del percorso da seguire che il killer ha strutturato per poter tornare alla sua attuale dimora, in via Fleming, dopo l’assassinio. Uno studio in cui lo stesso ha commesso un errore: la convinzione di poter evitare determinate telecamere semplicemente utilizzando il marciapiede opposto. Ignorando che le stesse operano ad ampio raggio.
Seguono aggiornamenti.
Copertino
Una Ferrari ed un’Audi di lusso contrabbandate senza permessi. Coppia nei guai
Le investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale…
I finanzieri di Porto Cesareo hanno proceduto al sequestro preventivo di due autovetture di lusso per contrabbando di veicoli immatricolati Extra UE.
L’inchiesta trae origine da autonomi accertamenti svolti dalle fiamme gialle salentine con la collaborazione degli organi collaterali svizzeri, per il tramite del Centro di Cooperazione di Polizia e doganale di Chiasso.
In particolare, nel corso delle attività sono stati raccolti utili elementi probatori a carico di due coniugi residenti in Copertino, i quali, a decorrere dall’anno 2023, avrebbero introdotto ed utilizzato all’interno del territorio italiano, una Ferrari I F8 Tributo e una Audi D Q8 50 Tdi, in assenza dei requisiti di legge.
Le investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale di ammissione temporanea per cui è previsto l’esonero del pagamento dei diritti di confine (dazi ed iva), che nel caso di specie sono stati quantificati in oltre 85 mila euro, in quanto gli stessi non hanno mai risieduto, ovvero intrattenuto interessi di tipo economico con lo Stato elvetico.
Per tale ragione i due soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria inquirente per le ipotesi di reato di ‘contrabbando nel movimento delle merci attraverso i confini di terra e gli spazi doganali’ e le due autovetture sono state sottoposte a vincolo penale.
I provvedimenti in parola, sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagini preliminari.
Casarano
Vendevano orologi contraffatti spacciandoli per veri. Sequestrati e denunciati
Contestualmente alla perquisizione sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.
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GDF NUCLEO SPECIALE TUTELA PRIVACY E FRODI TECNOLOGICHE: CONTRAFFAZIONE ONLINE PERPETRATATA TRAMITE “LINK NASCOSTI”.
I Finanzieri di Roma, hanno eseguito la perquisizione personale, informatica e locale disposta dalla Procura del Tribunale di Milano nei confronti di 15 soggetti, che commercializzavano online prodotti contraffatti, segnatamente orologi di prestigiosi marchi.
L’operazione, che ha preso avvio da un’analisi svolta in collaborazione con Assorologi (Associazione Italiana Produttori e Distributori di Orologeria), ha portato a individuare un meccanismo di frode conosciuto come “Hidden Links”, in base al quale il venditore abusivo non inserisce, nel proprio canale di vendita, immagini che riproducono il bene contraffatto bensì riporta immagini prese da siti ufficiali di noti brand dell’orologeria, cui viene associato un mero codice identificativo, che sarà utilizzato, sui canali social, per perfezionare la vendita illecita.
Il sistema di frode è particolarmente insidioso in quanto le pagine web “vetrina” di per sé appaiono del tutto regolari e perciò in grado di eludere anche i possibili controlli da parte dei gestori delle piattaforme.
Contestualmente alla perquisizione, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Milano su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, con il quale sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.
All’esito delle operazioni, sono stati sottoposti a sequestro numerosi device (smartphone, PC, tablet) contenenti le tracce telematiche delle attività illecite poste in essere.
Cronaca
Brutto scontro sulla 275: coinvolti Apecar e auto
Soccorsi sul posto e traffico direzione Lecce canalizzato in una corsia opposta
Violento scontro in mattinata sulla strada statale Maglie-Leuca tra Scorrano e Muro Leccese.
Il sinistro è avvenuto nel tratto in cui la statale 275 si dipana nel famigerato rettilineo a quattro corsie di marcia prive di guardrail centrale. Nella carreggiata in direzione nord.
Protagoniste una berlina Peugeot ed un Apecar. I mezzi, dopo lo schianto, sono rimasti sulla strada, impedendo il transito di altri veicoli, appositamente deviato dalle forze dell’ordine utilizzando una delle corsie opposte.
Soccorsi sul posto i coinvolti. Le loro condizioni non sono al momento meglio specificate.
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