Andrano
Luigi, dove sei?
Il 39enne scomparso da lunedì mattina: al momento di andare in stampa (mercoledì 7 dicembre) ritrovati cellulare e auto, poi una macchia di sangue e nulla più…

Sull’edizione cartacea de “il Gallo” in stampa in queste ore abbiamo riavvolto il nastro delle due giornate di ricerche per il 39enne Luigi Musarò scomparso ad Andrano. Questo il punto, al momento di andare in stampa, nella speranza che presto possano sorgere sviluppi positivi.
a cura di Lorenzo Zito
È un lunedì qualsiasi per il Basso Salento, lunedì 5 dicembre. Un lunedì di fine autunno, un lunedì come un altro. Non per tutti, si scoprirà. C’è un’auto che ogni mattina percorre la stessa strada, ma che stavolta cambia percorso. È quella di Luigi Musarò, 39 anni, di Andrano. Lui, tutti i giorni, dal suo paese si reca a Gagliano del Capo per lavoro. Ma questa volta no, la sua Opel Corsa non punta Tricase, non muove verso sud, ma si dirige sulla provinciale per Castiglione d’Otranto. Appena fuori dal centro abitato di Andrano svolta a sinistra, in una via per un tratto asfaltata, tra le campagne. La Corsa percorre poche centinaia di metri, addentrandosi tra gli appezzamenti, poi si ferma e resta lì.
LE RICERCHE
Luigi Musarò scompare così, scompare presumibilmente da quel punto, proprio la mattina del 5 dicembre, senza alcuna indicazione su dove possa esser finito. L’allarme è tardivo, scatta nel pomeriggio. Proprio perché quella mattinata doveva essere una mattinata qualsiasi, una mattinata di lavoro, i suoi genitori, con cui vive, attendono il suo rientro a casa solo per il pomeriggio, come al solito, dal distretto Asl di Gagliano del Capo, dove lavora presso l’Ufficio Igiene.
Il sole è già tramontato quando è chiaro a tutti che Luigi non farà ritorno. Dopo la denuncia di scomparsa, scatta subito il tavolo per le operazioni di soccorso. La Prefettura ne affida il coordinamento ai vigili del fuoco (con il posto di comando che mercoledì mattina è stato spostato presso la sede operativa della Protezione Civile di Marittima). Viene lanciato un messaggio pubblico: si cerca Luigi, un uomo con occhiali da vista, pantaloni scuri e giacca blu, allontanatosi a bordo di una Opel Corsa blu (che poi, in realtà, si scoprirà esser grigia). Non passano molte ore e l’auto viene ritrovata. Al lavoro dei vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase e del Comando di Lecce si affianca subito quello della protezione civile di Marittima e di Tricase, assieme a tutte le altre squadre inviate sul posto dal coordinamento provinciale.
L’auto è un indizio importante: fornisce il punto da cui muovere le ricerche via terra, a macchia d’olio. In breve, però, appare subito chiaro come occorrano rinforzi. Arriva l’unità cinofila del 115 (Nucleo Cinofili Puglia) e si mettono in atto anche le tecniche speleo alpino fluviali: i pozzi e gli anfratti da scandagliare sono più di quanti se ne possano immaginare. Nell’auto, le squadre di soccorso trovano il cellulare di Luigi. Quello che probabilmente ha usato per cancellare il suo profilo Facebook poche ore prima di sparire.
TANTE DOMANDE, POCHE RISPOSTE
Poi un altro elemento importante, preoccupante e tutt’altro che risolutivo. Accanto alla vettura, parcheggiata sulla terra, una macchia di sangue. Circoscritta ma corposa. Poche altre piccole tracce ematiche su delle rocce a qualche centimetro di distanza, poi nulla più. Nessuna scia in nessuna direzione, nulla che possa indicare se si sia spostato a piedi e verso dove. Nel frattempo, diventa di dominio pubblico una notizia giunta da casa. Sono stati ritrovati alcuni messaggi scritti. Lettere di Luigi, indirizzate alla famiglia ed alla fidanzata, una ragazza di Ruffano. Il contenuto fa temere il peggio: tra le righe, anche dei desideri post-mortem. Le ricerche continuano e si intensificano. Ai droni, arrivati anche da Matera e già operativi, si unisce un elicottero dei vigili del fuoco. Alle operazioni, ovviamente, prendono parte anche i carabinieri della Compagnia di Tricase e la polizia locale. L’area da battere è ampia, ma circoscritta. A guardarla su mappa se ne percepisce la singolarità: è una zona delimitata dagli abitati di Andrano, Depressa e Castiglione d’Otranto. Un triangolo racchiuso tra tre strade provinciali, per una superficie grossomodo di un chilometro quadrato.
LA SPERANZA
Dov’è finito Luigi? Possibile si sia spinto oltre a piedi? Possibile sia sparito nel nulla dopo aver perso tutto quel sangue? Le ricerche sul posto non danno risposta. È ora quindi di cercarle altrove: vengono disposte delle analisi per appurare che quello accanto all’auto sia sangue umano. I carabinieri chiedono aiuto agli occhi elettronici: alle videocamere di sorveglianza più vicine l’onere di chiarire se con la Opel di Luigi vi fossero altre vetture, o se ve ne siano transitate poco dopo.
Il sole tramonta per la seconda volta senza esito. È mercoledì e (al momento di andare in stampa) di Luigi non ci sono ancora tracce. Le evidenze raccolte lasciano più domande che risposte.
La tenacia delle squadre di soccorso tiene accesa la speranza di trovarlo in vita. Ma le ore che passano pesano come macigni. Intanto, come accade in questi casi, qualcuno inizia a parlarne al passato. Il ricordo però è condiviso: un ragazzo mite, riservato, tranquillo. Una vita “senza ombre”, spesso partecipe alle attività parrocchiali.
Andrano lo attende con il cuore in gola, assieme ai suoi genitori ed a suo fratello e sua sorella. Chissà che le risposte ai tanti interrogativi difficilmente spiegabili non possano arrivare dalla più bella delle notizie: quella di un suo ritorno a casa. Mai come stavolta, l’auspicio di chi scrive è che, non appena andate in stampa, queste righe, questo appello del 115, possano diventare obsoleti, cancellati da un abbraccio.
Andrano
Castiglione presenta il Parco intitolato a Renata Fonte
Il sindaco Salvatore Musarò: «Il Parco fornirà uno spazio per le famiglie, per i bambini, e per tutta la comunità»

Il Parco urbano intitolato alla memoria di Renata Fonte, ubicato in via Filippo Turati a Castiglione verrà consegnato alla comunità con una manifestazione pubblica domani, sabato 9 settembre, alle ore 19.
La riqualificazione e il restyling del Parco cittadino è stato condotto in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, consentendo una completa trasformazione di un’area che da tempo necessitava di miglioramenti.
Il nuovo Parco
Area Ludica: è stata allestita un’area dedicata al divertimento dei più giovani, pensata per promuovere l’attività fisica e lo sviluppo sociale dei bambini.
Spazi di Socializzazione: nuove aree sono state create per facilitare la socializzazione tra i cittadini, promuovendo un senso di comunità e di appartenenza.
Area giochi: l’area è stata attrezzata con nuovi giochi e con l’installazione di pavimentazione antitrauma per garantire un ambiente sicuro per i bambini.
Durante il corso dei lavori, è stata posta particolare attenzione alla preservazione delle alberature esistenti, mantenendo quelle in salute e aggiungendo ulteriori nuove alberature, insieme ad arbusti autoctoni, per arricchire la biodiversità del Parco.
Ulteriori miglioramenti comprendono la sistemazione degli spazi a verde con impianto di irrigazione, l’installazione di un moderno impianto di illuminazione, per garantire un utilizzo sicuro e confortevole del Parco anche nelle ore serali e attrezzando in maniera adeguata l’area giochi.
Il vice sindaco
«La consegna alla comunità di questa aerea pubblica rappresenta il compimento di un percorso di attenzione e di valorizzazione degli spazi urbani», ha commentato Rocco Surano, «il Parco Renata Fonte è stato completamente riorganizzato, scandendo in maniera ordinata gli spazi ludico sociali e a verde. L’eliminazione del percorso a gradoni e la completa sostituzione della pavimentazione lo hanno reso accessibile ai tutti i fruitori. Oggi, possiamo affermare che il parco sarà ancora di più un luogo di benessere e coesione sociale, offrendo opportunità di incontro e socializzazione per tutti i cittadini che lo frequenteranno».
Il sindaco
«Consegniamo simbolicamente questo nuovo Parco a Castiglione», ha aggiunto Salvatore Musarò, «l‘attenzione al nostro territorio si traduce in infrastrutture sociali necessarie per migliorare la qualità della vita nei nostri centri urbani. Il Parco fornirà uno spazio per le famiglie, per i bambini, e per tutta la comunità, contribuendo a rendere Castiglione un luogo ancora più vivibile, verde e ricco di luoghi di aggregazione. Vorrei ringraziare sinceramente tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato straordinario».
Andrano
A giugno si vota per Europa, Comuni e (forse) Provincia
Appuntamento fissato tra il 6 ed il 9 giugno 2024. Nel Salento oltre a Lecce chiamati al voto anche gli elettori di 28 comuni della provincia. Ecco quali

Elezioni europee tra il 6 e il 9 giugno 2024 in tutti i 27 Paesi dell’Unione Europea.
In realtà sarà un vero e proprio concentrato di elezioni nelle stesse date con anche elezioni regionali (Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria e elezioni comunali.
Nel Salento oltre a Lecce rinnoveranno sindaco e consiglio comunale bel 27 comuni: Andrano, Bagnolo del Salento, Botrugno, Campi Salentina, Carpignano Salentino, Castrì di Lecce, Copertino, Corsano, Cursi, Giuggianello, Lequile, Martignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Novoli, Palmariggi, Parabita, Seclì, Soleto, Sternatia, Supersano, Surano, Tiggiano, Tuglie e Zollino.
E se dovesse passare la riforma delle Autonomie potrebbero esserci anche le elezioni per il rinnovo delle Province, qualora diventassero di nuovo ente elettivo di primo livello.
La data delle elezioni europee è stata fissata dalla riunione dei rappresentanti permanenti dei Paesi membri (Coreper) e che dovrà solo essere finalizzata dal Consiglio Ue. La scelta ha conseguenza anche per le regionali del Piemonte. La norma nazionale infatti prevede che le elezioni si debbano tenere in contemporanea a quelle dell’europarlamento. Con le regionali anche le elezioni comunali.
La concomitanza tra elezioni regionali ed europee è già avvenuta il 25 maggio del 2014 e il 26 maggio del 2019.
Andrano
Nasce il Cammino religioso delle Città Oronziane
Il progetto presentato alle comunità locali a Castiglione d’Otranto. L’obiettivo è quello di formalizzare il percorso che da Turi arriva fino ad Andrano attraversando le città che hanno Sant’Oronzo come Patrono o che lo venerano e tradurlo in un vero e proprio “Cammino culturale e religioso”

A Castiglione d’Otranto, frazione del comune di Andrano gli amministratori dei Comuni di Andrano, Botrugno, Caprarica di Lecce, Diso, Muro Leccese, Surbo, Vernole e quello di Turi (BA), hanno avviato il processo di condivisione del progetto “Il Cammino religioso delle Città Oronziane”.
L’obiettivo dell’Associazione è quello di formalizzare il percorso che da Turi arriva fino ad Andrano attraversando le città che hanno Sant’Oronzo come Patrono o che lo venerano e tradurlo in un vero e proprio “Cammino culturale e religioso” che può essere seguito dai fedeli del Santo con mezzi diversi: a piedi, in bici, in auto o in pulman.
Il sindaco di Andrano, Salvatore Musarò, ha così avviato il processo di coinvolgimento sul progetto della propria comunità al cospetto dei colleghi amministratori e dei parroci di Turi e di Castiglione: «Ho voluto condividere questa iniziativa con i colleghi Amministratori degli altri Comuni, anche quelli che sono lontani da qui perché amministrano comuni posti in altre province nonché dei parroci, proprio per dimostrare quanto sia forte la compagine che porta avanti il progetto e quanto siamo tutti convinti che esso vada a buon fine».
“Il contributo dei parroci è fondamentale in questo percorso» ha aggiunto Silvano Macculi, sindaco del Comune di Botrugno, capofila dell’Associazione Città Oronziane, «con la rete dei parroci delle chiese che custodiscono la statua di Sant’Oronzo nelle Città associate condivideremo e sottoscriveremo un Protocollo d’intesa, in ottemperanza peraltro all’articolo 5 della Convenzione istitutiva dell’Associazione. Ciò servirà per condividere e definire la modalità con cui accogliere i camminatori, timbrare la credenziale e raccontare la vita e le opere di Sant’Oronzo».
«L’Associazione delle Città Oronziane circoscrive un territorio, che in questo caso si articola verticalmente, da Turi ad Andrano», ha continuato il prof. Renato Di Gregorio (responsabile della Segreteria dell’Associazione), «ma il Territorio per perseguire sviluppo e accrescere la qualità della vita di coloro che vi risiedono, deve diventare un’Organizzazione che assicura l’integrazione di tutte le realtà presenti al suo interno. Solo così esso, come fosse un nuovo soggetto, può scegliere vie di sviluppo condivise, formulare progetti di miglioramento, utilizzare i finanziamenti pubblici disponibili e dare lavoro ai giovani affinché non fuggano via dalla propria terra».
Nell’intervento introduttivo Don Giovanni Amodio (parroco di Turi e custode della Reliquia di Sant’Oronzo), ha sottolineato il grande contributo che Sant’Oronzo ha dato al popolo pugliese». «Sant’Oronzo, con il processo di evangelizzazione che ha portato avanti fino a quando ha trovato la morte per mano dei Romani, a Lecce, ha consentito di costruire una identità cristiana della popolazione pugliese che va riconosciuta e tesaurizzata per essere mostrata con orgoglio in tutta la sua forza e distintività in ogni occasione».
Don Giovanni ha anche ricordato come è stato possibile recuperare una reliquia del Santo custodita a Nin in Croazia e portarla in dono al popolo dei fedeli in Italia.
La celebrazione eucaristica è stata presieduta da Don Giovanni Amodio, e concelebrata dal parroco di Castiglione, don Michele Martella assieme a don Luciano Rotolo, nuovo arciprete di Turi, davanti alla comunità riunita sul sagrato della Chiesa Madre.
Nel corso della manifestazione è stato distribuito un foglio esplicativo che sarà ulteriormente arricchito con il materiale informativo dell’evento e consegnato a tutte le famiglie, le associazioni e le strutture ricettive della Comunità.
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