Castrignano del Capo
“Mi mostra la valuta italiana?”: l’ultima truffa agli anziani
Coppia dall’accento straniero si aggira a bordo di un’auto per il Capo di Leuca: col pretesto di conoscere la moneta in circolo, si fa consegnare delle banconote e se la svigna senza restituirle
L’allarme è partito da Leuca, per poi diffondersi anche ai paesi limitrofi: una coppia dall’accento straniero prova a spillare soldi agli anziani con la pretestuosa richiesta di conoscere il tipo di moneta in corso in Italia.
Ora, di turisti dal Capo di Leuca ne passan milioni, ma da qui a farci credere che, nell’era di internet e della comunicazione di massa, si possa arrivare in Italia non conoscendone la moneta in uso, ne passa.
Si tratta di una truffa, bella e buona, che ha mietuto già diverse vittime, sfruttandone disponibilità, bontà d’animo ed un pizzico di ingenuità, dettata il più delle volte dall’età: sono infatti le persone anziane l’obiettivo della misteriosa coppia in azione nel basso Salento. Coppia che ha scatenato il passaparola di famiglia in famiglia e sui social network: se un tempo la frase d’ordine era “non aprite agli sconosciuti”, oggi è “non mostrate banconote agli stranieri”.
Come riportato da parenti o conoscenti dei malcapitati incappati nel raggiro, le modalità con cui i due, un uomo e una donna dall’accento non italiano, avvicinano le loro “prede”, son sempre le stesse: a bordo della loro auto scura, accostano per chiedere un singolare aiuto agli anziani. La loro richiesta è chiara e diretta: “Scusate. Qual è la moneta in circolo in Italia?“. Alla risposta “Euro” (neanche si trattasse di Rupie nepalesi) chiedono di vederne delle banconote. A quel punto, col pur misero bottino che solitamente si aggira sui venti euro, si danno alla fuga, coi soldi dei poveri disgraziati che credevano di rendersi utili.
Dalle descrizioni, si legge di una coppia distinta, dall’aspetto tutt’altro che sospetto e dai modi gentili. Tutti ingredienti studiati a tavolino per ottenere la fiducia di chi, magari imbarazzato dalla difficoltà di non conoscere lingue straniere, prova a venir incontro alle richieste in maniera più concreta possibile.
Il primo allarme truffa è stato lanciato una quindicina di giorni fa. Scemato col passare delle ore, era sembrato poter essere una bravata da ragazzi o un banale fraintendimento. Ma poi, ad acque calme, la coppia sarebbe tornata a colpire. Fortunatamente non sempre andando a segno. Qualcuno, memore di quanto appreso in paese, li avrebbe messi in fuga mettendosi a urlare.
Ad ora, l’unico strumento di difesa per le persone più anziane è conoscere quanto accaduto ad altri per evitare di incapparci. Proprio per questo su Facebook si stanno susseguendo le segnalazioni di cittadini preoccupati, che puntano a far fronte comune spargendo la voce per avere qualche dettaglio in più da fornire, eventualmente, alle forze dell’ordine, affinché chi ha messo in piedi questa semplice ma efficace truffa possa esser rintracciato e bloccato.
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo, altro colpo della Banda del Postamat
Poco prima delle 5 i ladri, con il collaudato metodo della marmotta hanno asportato l’erogatore automatico di banconote
Segui il canale il Gallo Live News su WhatsApp: clicca qui
Alba col botto a Castrignano del Capo.
Non erano neanche le 5 del mattino quando un boato ha svegliato molti dei residenti.
La deflagrazione arrivava da via Grassi dove è tornata a colpire la banda dei postamat.
Con il collaudato il metodo della marmotta (viene infilato dell’esplosivo nella feritoia dello sportello automatico da dove vengono erogati i contanti, proprio come una marmotta che si infila in tana) hanno asportato l’erogatore automatico di banconote.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tricase che come prima cosa hanno visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti della zona, alla ricerca di elementi utili all’identificazione dei malviventi.
Secondo le prime notizie trapelate ad agire sarebbero stati almeno in due, incappucciati, e sarebbero giunti sul posto (e poi scappati) a bordo di una Y10.
Non è ancora dato sapere quale sia stato il bottino del colpo portato a termine.
Attualità
Leuca: altro “no” all’uso sconsiderato dell’eolico offshore
Sit-in voluto e sollecitato dai sindaci del Capo di Leuca e promosso dal Movimento Regione Salento. Paolo Pagliaro: «Il messaggio è chiaro, no a questi scempi. Ho un consiglio regionale monotematico e siamo in attesa, ora, che venga convocato per mettere un punto fermo su questa questione»
La protesta continua e si fa sempre più vibrante.
A distanza di pochi giorni dalla manifestazione a Porto Miggiano, il Salento ribadisce ancora una volta il suo “no” all’eolico offshore selvaggio.
Il sit-in è stato voluto e sollecitato dai sindaci del Capo di Leuca, con Francesco Petracca sindaco di Castrignano del Capo “padrone di casa”, che si sono ritrovati dinanzi alla cascata monumentale di Santa Maria di Leuca per ribadire tutta la contrarietà del territorio alle mega centrali eoliche lungo la costa salentina.
Un’altra manifestazione popolare all’insegna dell’amore per il Salento, che continua la sua battaglia contro le pale galleggianti prospettate dalle multinazionali, autentica minaccia per il nostro mare e per le nostre coste.
In prima linea l’associazione Italia Nostra.
«La protesta, trasversale, ha coinvolto tutti», ha commentato soddisfatto il presidente del Movimento Regione Salento e consigliere regionale Paolo Pagliaro, «in uno dei punti più incantevoli del Salento, sul quale abbiamo coniato uno dei motti ispiratori di tante battaglie: “l’Italia inizia a Santa Maria di Leuca e non finisce a Bari”».
«Non possiamo permettere che un manipolo di multinazionali calpesti la bellezza e ogni logica di corretta pianificazione dello spazio marittimo», ha aggiunto il consigliere regionale, «ringrazio i sindaci del Capo di Leuca per aver sollecitato e voluto questo momento e ne approfitto per ribadire, anche oggi, che noi siamo assolutamente a favore della transizione energetica e delle energie rinnovabili, ma ci sono luoghi sacri, come questo, che non possono essere profanati».
Pagliaro, poi ricorda come «in Regione stiamo lottando per un piano regolatore del mare che fissi regole certe per delimitare le aree destinate all’istallazione delle centrali del vento galleggianti. Dalle parole siamo passati anche ai fatti con la mia mozione presentata già nel 2021 e sostenuta da 72 Comuni: il messaggio è chiaro, no a questi scempi. Ho richiesto anche un consiglio regionale monotematico e siamo in attesa, ora, che venga convocato per mettere un punto fermo su questa questione».
Dai progetti al largo di Otranto a quelli prospicienti la costa di Leuca: il Salento è, dunque, compatto nel difendere il suo mare: «Anche questa volta il “no” è giunto perentorio: le coste, con la loro bellezza, ma anche l’entroterra con la sua storia e genuinità, non possono ospitare mostri in grado di deturpare il paesaggio in modo irreversibile».
Infine Pagliaro annuncia: «Dopo la manifestazione di oggi, ce ne saranno altre e rappresenteranno in modo univoco e compatto, l’unità dell’intero Salento contro le invasioni delle multinazionali».
-
Cronaca3 settimane fa
Mortale nella notte a Salve: perde la vita 22enne
-
Attualità4 settimane fa
Segnalato anche in Puglia l’insetto “mangiadita”
-
Cronaca4 settimane fa
Azzannata da cane di famiglia, grave bimba di 5 anni
-
Castrignano del Capo3 settimane fa
Caduta in bici a Leuca: ciclista finisce in Rianimazione
-
Cronaca4 settimane fa
Festività di Pasqua, piano per la sicurezza
-
Appuntamenti3 settimane fa
Monsignor Carmelo Cassato oggi avrebbe compiuto 100 anni
-
Attualità4 settimane fa
Tempo di prenotazioni per l’ExpoJob di Miggiano. Eurospin cerca 81 lavoratori
-
Cronaca2 settimane fa
Tragedia a Tricase Porto: 15enne muore in mare