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Cronaca

Nardò annulla il Circonauta Festival causa Covid

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L’edizione 2020 del Circonauta Festival, già programmata per sabato 29 agosto, a Nardò, non si terrà. La decisione è maturata nelle scorse ore ed è inevitabilmente legata all’evoluzione della situazione epidemiologica e ai rischi relativi, che hanno prudentemente indotto gli organizzatori ad annullare l’evento. La posizione dell’amministrazione comunale di Nardò è sintetizzata dalle parole dell’assessore alla Cultura Ettore Tollemeto.
“Sin dall’inizio – spiega – abbiamo avuto molte perplessità sull’opportunità di ospitare, come accade ormai da anni, il Circonauta Festival, seppur con uno scrupoloso rispetto delle norme anti-Covid e di tutte le prescrizioni per gli eventi e gli spettacoli. Infatti, in questa particolarissima estate 2020, come hanno fatto tutti i Comuni italiani, abbiamo prudentemente cancellato almeno una decina di eventi e manifestazioni varie, consentendo lo svolgimento solo dei pochissimi appuntamenti che hanno un afflusso di pubblico minore e gestibile senza rischi inutili per la salute di tutti. Circonauta è uno degli eventi più importanti della nostra estate e in assoluto uno dei più partecipati. Pur apprezzando lo sforzo degli organizzatori che avevano messo a punto un “modello” di evento calibrato sulla situazione, abbiamo ritenuto che la tipologia complessiva dell’evento stesso e la portata di pubblico che tradizionalmente richiama, fossero impossibili da conciliare con l’esigenza primaria di evitare gli assembramenti. Si poteva garantire uno svolgimento pressoché esemplare degli spettacoli, ma non la gestione dell’enorme afflusso di persone in cerca di un biglietto per assistere agli spettacoli stessi. Tutto ciò anche alla luce di una situazione relativa al numero di contagi che lascia meno tranquilli rispetto a qualche settimana fa e anche a seguito della stretta sugli eventi di intrattenimento e sull’utilizzo della mascherina contenuta nella ordinanza del ministro Speranza dello scorso 16 agosto.
È evidente – conclude Ettore Tollemeto – che le condizioni sulle quali a luglio abbiamo iniziato a ragionare con gli organizzatori, oggi sono significativamente mutate. Il rammarico ovviamente è tanto, così anche lo sforzo di comprensione verso una categoria di lavoratori, quelli del comparto cultura, tra i più danneggiati dal virus. Sono certo che Circonauta, dopo questo stop forzato, tornerà nelle nostre piazze e noi non vediamo l’ora”.

Cronaca

Taglio del nastro: bentornato Ponte Ciolo

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Come avevamo anticipato sulle colonne del nostro ultimo numero cartaceo, oggi è stato il grande giorno del Ponte Ciolo. Il giorno in cui ha riaperto al traffico, sotto “una nuova luce”.

Il taglio del nastro questo pomeriggio per lo storico ponte in località Gagliano del Capo (Lecce), il ponte iconico del Salento lungo la strada provinciale 358, la litoranea della costa adriatica, che si staglia per una lunghezza di 60 metri a picco sul mare in corrispondenza di un’insenatura rocciosa profonda circa 30 metri.
    Simbolo, negli anni ’60, di un filone di ingegneria strutturale altamente innovativa, il ponte è tornato da oggi a nuova vita, riaperto alla percorrenza dopo essere stato chiuso per un anno per i lavori di risanamento, consolidamento e adeguamento sismico e funzionale finanziati dalla Provincia di Lecce con risorse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
    Alla cerimonia di riapertura del ponte, con la l’accensione dell’illuminazione, alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, hanno partecipato autorità civili e religiose per salutare il passaggio della prima vettura.
    La struttura originaria, ad arco sagomato, è stata progettata dall’ingegnere leccese Antonio La Tegola e realizzata dalla Provincia di Lecce tra il 1962 e il 1967.

Era stata già sottoposta, negli anni, ad altri interventi di manutenzione.

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Cronaca

Specchia, movimenti turistici: partono i controlli della Polizia Locale

Avviata una serie di verifiche riguardanti la comunicazione da parte degli operatori del settore ricettivo. Per le omissioni o ritardi sanzioni fino a 600 euro

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La stagione turistica è alle porte e con essa arrivano anche i controlli per garantire il rispetto delle normative vigenti.

A Specchia, la Polizia Locale ha avviato una serie di verifiche riguardanti la comunicazione dei movimenti turistici da parte degli operatori del settore ricettivo.

Questa iniziativa è volta ad assicurare il rispetto delle leggi regionali che regolamentano il settore turistico e puniscono le violazioni con sanzioni amministrative.

Il Comandante della Polizia Locale di Specchia Andrea Zacà ha sottolineato l’importanza del rispetto delle norme, richiamando l’attenzione sull’articolo 10 quinquies della Legge Regionale 52/2019.

Questo articolo assegna ai comuni le funzioni di vigilanza e controllo in materia turistica, con l’obiettivo di contrastare forme illegali di ospitalità e garantire il rispetto degli obblighi di comunicazione dei movimenti turistici.

La normativa regionale, nello specifico l’articolo 10 della Legge Regionale 57/2018, prevede sanzioni per le violazioni relative alla mancata trasmissione dei dati sui movimenti turistici.

Sanzioni che possono variare a seconda della gravità della violazione, includendo multe che vanno da euro 100 a euro 600.

Ad esempio, l’omessa trasmissione mensile dei dati comporta una sanzione che può arrivare fino a euro 600, mentre un ritardo nella trasmissione può essere sanzionato con multe che vanno da euro 100 a euro 300.

In conclusione, i controlli della Polizia Locale di Specchia riguardanti la mancata o tardiva comunicazione dei movimenti turistici mirano a garantire il rispetto delle normative regionali e a contrastare le pratiche irregolari nell’ospitalità.

È essenziale per gli operatori nel settore ricettivo adempiere ai requisiti di comunicazione dei dati al fine di evitare sanzioni amministrative e promuovere una gestione trasparente e conforme alle regole del turismo nella regione.

 

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Cronaca

Volontariato o lucro? Associazione nei guai

Indagine della Guardia di Finanza. Corrispettivi non dichiarati al fisco per un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto della onlus sono stati denunciati

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I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lecce hanno verificato la posizione di un’associazione culturale di formazione e promozione, risultata essere evasore totale negli anni d’imposta 2019 e 2020.

In particolare, la citata associazione, con sede in Lecce, negli anni oggetto del controllo, avrebbe perseguito scopi di lucro in contrasto alle finalità previste da statuto.

Diochiarata come associazione culturale i formazione e promozione era, invece, protagonista di un notevole giro d’affari, con master post laurea al prezzo di 7mila e 500 euro.

L’ammontare dei corrispettivi non dichiarati al fisco è stato determinato in un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto dell’asserita onlus sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di omessa dichiarazione, atteso che l’imposta evasa è stata quantificata dai Finanzieri in oltre 300mila euro, ammontare superiore alla soglia di punibilità stabilita dalla normativa penaltributaria.

Vale la pena ricordare ancora una volta che l’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.

  • foto in alto di repertorio
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