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Cronaca

Tricase: “Un altro ecocentro? Richiesta grottesca!”

Nunzio Dell’Abate: “Perchè finanziare un altro ecocentro nella frazione di Depressa, poco distante in linea d’aria da quello esistente? Solo per sbandierare un’opera pubblica?”

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Dopo pochi giorni, e dopo aver ripulito l’ecocentro di Tricase dai cumuli di rifiuti abbandonati davanti al cancello, il problema si ripresenta, tanto da dare di nuovo fiato al consigliere comunale Nunzio Dell’Abate che, con una nota stampa, intima: “Dopo la nostra ferma presa di posizione e se pure a distanza di un mese, l’Amministrazione Comunale ha ripulito lo spiazzale esterno dell’ecocentro dall’enormità dei rifiuti di ogni genere ivi ammassati.


Non è passato neppure un giorno che il problema del deposito incontrollato di rifiuti all’esterno si sta ripresentando. Lo ribadiamo”, aggiunge il consigliere, “ancora una volta: occorre il potenziamento della struttura, in termini di orario di apertura e di personale impiegato, nonchè il controllo all’esterno quantomeno con telecamere dedicate. Infine l’ecocentro va necessariamente dotato di fornitura idrica ed elettrica”.


Si sono spesi in passato ingenti soldi pubblici per questa struttura ed è irrazionale che il Sindaco non la valorizzi e non ne comprenda l’importanza”, rincara la dose Dell’Abate, è un sistema funzionale ad evitare il fenomeno del deposito incontrollato di rifiuti in giro per le strade e le campagne della città, nonché ad incrementare la differenziazione del rifiuto stesso. Un servizio dedicato all’utenza che ha materiale da smaltire e che per svariate ragioni non ce la fa a conferirlo attraverso il sistema ordinario di raccolta. Con queste finalità la Regione ha finanziato diversi ecocentri, ma con tale modo di gestione l’Amministrazione Comunale di Tricase ne fa perdere del tutto le potenzialità. Né Chiuri può accampare giustificazioni di carattere economico per una sua corretta gestione, perché quando vuole i soldi li trova, come i circa 100.000 euro per i frizzi e lazzi estivi, dai dubbi risvolti in termini promozionali, per non parlare d’altro. La salvaguardia dell’ambiente dovrebbe essere la priorità, se si vuol veramente promuovere la città“.

Grottesca suona infine“, secondo il consigliere di opposizione, “la richiesta del Sindaco alla Regione di finanziare un altro ecocentro nella frazione di Depressa, poco distante in linea d’aria da quello esistente. Che senso ha sperperare denaro pubblico, se poi farà la stessa fine? Solo per sbandierare un’opera pubblica?“.


 






Cronaca

Felloniche, sigilli a complesso turistico di lusso

Guardia di Finanza sequestra complesso turistico realizzato illegalmente nella marina di Patù su un’area di circa 6.100 mq sottoposta a vincolo paesaggistico. Erano stati realizzati, senza i necessari pareri e nulla osta delle autorità competenti per la tutela dei vincoli ambientali, 12 alloggi, ciascuno dotato di vasca idromassaggio, strutture ombreggianti frangisole e reception. Segnalate all’autorità giudiziaria 5 persone

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I Finanzieri della Sezione Operativa Navale di Gallipoli, coordinati dal Reparto Operativo Aeronavale di Bari, nei giorni scorsi hanno portato a termine un’operazione di servizio volta al contrasto dell’abusivismo edilizio e demaniale, in una zona di notevole interesse paesaggistico nella marina di Felloniche, località del comune di Patù.

In ottemperanza al decreto preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica di Lecce, è stata sequestrata un’area, estesa circa 6.100 mq., che comprende un complesso immobiliare composto da 12 alloggi, ciascuno dotato di vasca idromassaggio, strutture ombreggianti frangisole e reception, destinato alla ricettività turistica di lusso.

Dai controlli sarebbe emerso che la società proprietaria della struttura, avrebbe proceduto a diversi interventi edilizi senza alcun titolo valido e senza i necessari pareri e nulla osta delle autorità competenti per la tutela dei vincoli ambientali.

Le Fiamme Gialle, in stretto coordinamento con la locale Procura della Repubblica, hanno segnalato cinque persone coinvolte nelle attività illecite.

  • foto di repertorio
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Cronaca

Tenta di scappare ai carabinieri, aveva con sé 2 chili di droga

Fermato 23enne dopo un inseguimento tra le vie del centro del Capoluogo

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I carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Lecce hanno arrestato nella flagranza di reato un 23enne del posto, con l’accusa di detenzione e spaccio di droga.

Il giovane alla guida di un’utilitaria che, alla vista dei militari, con una manovra repentina, ha invertito il senso di marcia nel tentativo di sottrarsi ai controlli e darsi alla fuga. Immediata la risposta della “Gazzella” che, a sirene spiegate, si è data all’inseguimento del giovane che a forte velocità cercava di far perdere le proprie tracce per le vie del centro leccese.

Il giovane è stato, infine, raggiunto e bloccato dai carabinieri.

Sottoposto a una perquisizione personale, successivamente estesa anche al veicolo da lui condotto oltre che all’abitazione, è stato trovato in possesso di un ingente quantitativo di hashish.

La droga, nascosta nell’abitacolo, per un peso complessivo di 2 chilogrammi era pronta per lo spaccio, suddivisa in 40 panetti.

Il tutto è stato sottoposto a sequestro e messo a disposizione della competente autorità giudiziaria.

Al termine delle operazioni di polizia, il giovane è stato arrestato e, come disposto dal Pm di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, che conduce le indagini, è stato condotto presso il carcere leccese.

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Cronaca

Auto a fuoco, ancora incendi nel Salento

Un volta spento l’incendio, i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza la zona. Si indaga sull’accaduto

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Un’altra notte di fuoco: nonostante il giorno di passione, a mezzanotte circa, una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Gallipoli  è intervenuta in largo Roma a Seclì per spegnere un incendio.

L’auto, probabilmente data alle fiamme, è una Volkswagen, modello Golf.

All’arrivo delle forze dell’ordine metà dell’auto era già andata in fiamme.

Un volta spento l’incendio, i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza la zona. Si indaga sull’accaduto.

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