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Cronaca

Porno e istigazione al suicidio in chat di videogiochi con bambini di 10 anni

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Nel mese di giugno scorso due genitori hanno scoperto che, sul cellulare del loro figlio minorenne, erano arrivate delle foto e delle immagini pornografiche, pedopornografiche, minacciose e istiganti al suicidio.
Foto che il bambino, di poco più di 10 anni, aveva visualizzato insieme ad altri coetanei con cui condivideva un gruppo whatsapp su cui erano appunto state inviate.
Il gruppo era stato precedentemente creato da un ragazzo originario di Bologna con l’intento di condividere file multimediali e informazioni riguardanti un noto videogioco della Playstation. Del gruppo facevano parte anche ragazzi di altre province d’Italia e altri due bambini sempre di Gallipoli, i cui genitori, ascoltati immediatamente dagli investigatori del locale Commissariato, hanno confermato la presenza di immagini ripugnanti sulla chat in questione.
A fatica i bambini sono riusciti ad abbandonare il gruppo perché, ogni volta che tentavano l’abbandono, venivano poi reintrodotti, pur senza averne fatto richiesta.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce ha immediatamente disposto una consulenza tecnica sui cellulari delle vittime a seguito della quale gli investigatori gallipolini sono riusciti a risalire all’identificazione certa degli autori dei fatti.
Si tratta di un 15enne e di un 14enne entrambi di Bologna, di un 15enne di Andria, di un 15enne di Melfi e di un 20enne di Barletta, unico maggiorenne.
Tutti sono stati denunciati alla Procura per i Minorenni di Lecce per i reati di pornografia minorile e detenzione di materiale pornografico oltre che per il reato di minacce, tutti reati, di cui rispondono a vario titolo, aggravati perché commessi nei confronti di minori degli anni 14.
L’indagine, complessa per la presenza nella chat di più partecipanti residenti in diverse province d’Italia e delicata per l’età delle vittime e per la violenza delle immagini inviate dagli autori dei reati, ha portato a smascherare una chat che dietro l’idea di condividere un videogioco in realtà turbava la serenità dei bambini con immagini non consone alla loro età.

Copertino

Una Ferrari ed un’Audi di lusso contrabbandate senza permessi. Coppia nei guai

Le investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale…

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I finanzieri di Porto Cesareo hanno proceduto al sequestro preventivo di due autovetture di lusso per contrabbando di veicoli immatricolati Extra UE.

L’inchiesta trae origine da autonomi accertamenti svolti dalle fiamme gialle salentine con la collaborazione degli organi collaterali svizzeri, per il tramite del Centro di Cooperazione di Polizia e doganale di Chiasso.

In particolare, nel corso delle attività sono stati raccolti utili elementi probatori a carico di due coniugi residenti in Copertino, i quali, a decorrere dall’anno 2023, avrebbero introdotto ed utilizzato all’interno del territorio italiano, una Ferrari I F8 Tributo e una Audi D Q8 50 Tdi, in assenza dei requisiti di legge.

Le investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale di ammissione temporanea per cui è previsto l’esonero del pagamento dei diritti di confine (dazi ed iva), che nel caso di specie sono stati quantificati in oltre 85 mila euro, in quanto gli stessi non hanno mai risieduto, ovvero intrattenuto interessi di tipo economico con lo Stato elvetico.

Per tale ragione i due soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria inquirente per le ipotesi di reato di ‘contrabbando nel movimento delle merci attraverso i confini di terra e gli spazi doganali’ e le due autovetture sono state sottoposte a vincolo penale.

I provvedimenti in parola, sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagini preliminari.

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Casarano

Vendevano orologi contraffatti spacciandoli per veri. Sequestrati e denunciati

Contestualmente alla perquisizione sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.

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GDF NUCLEO SPECIALE TUTELA PRIVACY E FRODI TECNOLOGICHE: CONTRAFFAZIONE ONLINE PERPETRATATA TRAMITE “LINK NASCOSTI”.

I Finanzieri di Roma, hanno eseguito la perquisizione personale, informatica e locale disposta dalla Procura del Tribunale di Milano nei confronti di 15 soggetti, che commercializzavano online prodotti contraffatti, segnatamente orologi di prestigiosi marchi.

L’operazione, che ha preso avvio da un’analisi svolta in collaborazione con Assorologi (Associazione Italiana Produttori e Distributori di Orologeria), ha portato a individuare un meccanismo di frode conosciuto come “Hidden Links”, in base al quale il venditore abusivo non inserisce, nel proprio canale di vendita, immagini che riproducono il bene contraffatto bensì riporta immagini prese da siti ufficiali di noti brand dell’orologeria, cui viene associato un mero codice identificativo, che sarà utilizzato, sui canali social, per perfezionare la vendita illecita.

Il sistema di frode è particolarmente insidioso in quanto le pagine web “vetrina” di per sé appaiono del tutto regolari e perciò in grado di eludere anche i possibili controlli da parte dei gestori delle piattaforme.

Contestualmente alla perquisizione, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Milano su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, con il quale sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.

All’esito delle operazioni, sono stati sottoposti a sequestro numerosi device (smartphone, PC, tablet) contenenti le tracce telematiche delle attività illecite poste in essere.

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Cronaca

Brutto scontro sulla 275: coinvolti Apecar e auto

Soccorsi sul posto e traffico direzione Lecce canalizzato in una corsia opposta

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Violento scontro in mattinata sulla strada statale Maglie-Leuca tra Scorrano e Muro Leccese.

Il sinistro è avvenuto nel tratto in cui la statale 275 si dipana nel famigerato rettilineo a quattro corsie di marcia prive di guardrail centrale. Nella carreggiata in direzione nord.

Protagoniste una berlina Peugeot ed un Apecar. I mezzi, dopo lo schianto, sono rimasti sulla strada, impedendo il transito di altri veicoli, appositamente deviato dalle forze dell’ordine utilizzando una delle corsie opposte.

Soccorsi sul posto i coinvolti. Le loro condizioni non sono al momento meglio specificate.

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