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Cronaca

Referendum: i dati paese per paese

Focus sui risultati, dall’Italia al Salento

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Il referendum di ieri non ha raggiunto il quorum (50%+1 degli aventi diritti al voto), pertanto non verrà abrogata la legge che permette alle società, già in attività nei nostri mari, di estrarne idrocarburi entro le 12 miglia dalla costa fino all’esaurimento dei giacimenti.


L’affluenza a livello nazionale si è fermata al 32,12%.


Dall’estero ha votato il 19,73%.


Il dato complessivo, quindi, si assesta sul 31,18%.


La Puglia fa segnare un affluenza del 41,65%. Fa di meglio solo la Basilicata con il 50,16%. Il fondo lo tocca la Calabria, fermatasi al 26,69%.


La provincia di Lecce porta alle urne il 47,55% degli aventi diritto ed è terza per affluenza a livello nazionale dietro alle prime due, Matera e Potenza, che registrano rispettivamente un 52,34% ed un 49,02%. Un misero 17,61% invece per l’ultima classificata, Bolzano.


Tra chi è andato a votare, in tutta Italia l’86,44% ha scelto il ““, per l’abrogazione della legge, mentre il 13,56% ha detto “No“.


Numeri che in Puglia diventano 95,09% per il “” e 4,91% per il “No“. Con il “” che sale ancora in provincia di Lecce, toccando quota 96,34%.


I NOSTRI COMUNI


Per quanto riguarda i principali centri della provincia, partiamo da Galatina che ha portato alle urne 9.899 votanti, il 44,27% dei 22.630 aventi diritto. Qui il 95,08% ha detto “Sì”.

A Maglie ha votato il 51,15% (6.165 su 12.052). Il 95,90% ha crociato il “Sì”.


Più bassa l’affluenza a Gallipoli. In 7.566 si sono recati alle urne su 17.282 elettori (43,77%), votando “Sì” nel 96,51% dei casi.


A Casarano hanno raggiunto i seggi 7.387 aventi diritto: il 45,03% dei 16.404 totali. Il “Sì” è prevalso con un 96,80%.


Tricase si è fermata al 47,16%: hanno votato 6.775 su 14.363 elettori. Il 95,46% ha scelto il “Sì”.


In città ha votato il 47,87% degli aventi diritto: 35.811 su 74.796. Il “Sì” a Lecce ha raggiunto il 96,59%.


Da segnalare un’affluenza superiore al 50% nei seguenti comuni della provincia: Acquarica del Capo, Andrano, Arnesano, Bagnolo, Calimera, Cannole, Caprarica di Lecce, Carpignano, Castrì, Castrignano del Capo, Cavallino, Corigliano, Cursi, Giuggianello, Giurdignano, Lizzanello, Maglie, Martano, Martignano, Melpignano, Monteroni, Montesano, Patù, Salve, San Cesario, Spongano, Sternatia, Taviano, Tiggiano, Trepuzzi, Ugento, Vernole e Zollino.


Exploit di Calimera e Patù. Se il comune a nord della provincia sfiora il 60%, fermandosi al 59,47%, Patù si prende il record col 62,49%: già a mezzogiorno il piccolo paese del Capo di Leuca aveva portato alle urne il 43,13% degli elettori, un dato in molti casi più alto dell’affluenza finale di altri comuni.


In foto il dettaglio paese per paese.


referendum provincia comuni


Cronaca

Taglio del nastro: bentornato Ponte Ciolo

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Come avevamo anticipato sulle colonne del nostro ultimo numero cartaceo, oggi è stato il grande giorno del Ponte Ciolo. Il giorno in cui ha riaperto al traffico, sotto “una nuova luce”.

Il taglio del nastro questo pomeriggio per lo storico ponte in località Gagliano del Capo (Lecce), il ponte iconico del Salento lungo la strada provinciale 358, la litoranea della costa adriatica, che si staglia per una lunghezza di 60 metri a picco sul mare in corrispondenza di un’insenatura rocciosa profonda circa 30 metri.
    Simbolo, negli anni ’60, di un filone di ingegneria strutturale altamente innovativa, il ponte è tornato da oggi a nuova vita, riaperto alla percorrenza dopo essere stato chiuso per un anno per i lavori di risanamento, consolidamento e adeguamento sismico e funzionale finanziati dalla Provincia di Lecce con risorse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
    Alla cerimonia di riapertura del ponte, con la l’accensione dell’illuminazione, alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, hanno partecipato autorità civili e religiose per salutare il passaggio della prima vettura.
    La struttura originaria, ad arco sagomato, è stata progettata dall’ingegnere leccese Antonio La Tegola e realizzata dalla Provincia di Lecce tra il 1962 e il 1967.

Era stata già sottoposta, negli anni, ad altri interventi di manutenzione.

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Cronaca

Specchia, movimenti turistici: partono i controlli della Polizia Locale

Avviata una serie di verifiche riguardanti la comunicazione da parte degli operatori del settore ricettivo. Per le omissioni o ritardi sanzioni fino a 600 euro

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La stagione turistica è alle porte e con essa arrivano anche i controlli per garantire il rispetto delle normative vigenti.

A Specchia, la Polizia Locale ha avviato una serie di verifiche riguardanti la comunicazione dei movimenti turistici da parte degli operatori del settore ricettivo.

Questa iniziativa è volta ad assicurare il rispetto delle leggi regionali che regolamentano il settore turistico e puniscono le violazioni con sanzioni amministrative.

Il Comandante della Polizia Locale di Specchia Andrea Zacà ha sottolineato l’importanza del rispetto delle norme, richiamando l’attenzione sull’articolo 10 quinquies della Legge Regionale 52/2019.

Questo articolo assegna ai comuni le funzioni di vigilanza e controllo in materia turistica, con l’obiettivo di contrastare forme illegali di ospitalità e garantire il rispetto degli obblighi di comunicazione dei movimenti turistici.

La normativa regionale, nello specifico l’articolo 10 della Legge Regionale 57/2018, prevede sanzioni per le violazioni relative alla mancata trasmissione dei dati sui movimenti turistici.

Sanzioni che possono variare a seconda della gravità della violazione, includendo multe che vanno da euro 100 a euro 600.

Ad esempio, l’omessa trasmissione mensile dei dati comporta una sanzione che può arrivare fino a euro 600, mentre un ritardo nella trasmissione può essere sanzionato con multe che vanno da euro 100 a euro 300.

In conclusione, i controlli della Polizia Locale di Specchia riguardanti la mancata o tardiva comunicazione dei movimenti turistici mirano a garantire il rispetto delle normative regionali e a contrastare le pratiche irregolari nell’ospitalità.

È essenziale per gli operatori nel settore ricettivo adempiere ai requisiti di comunicazione dei dati al fine di evitare sanzioni amministrative e promuovere una gestione trasparente e conforme alle regole del turismo nella regione.

 

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Cronaca

Volontariato o lucro? Associazione nei guai

Indagine della Guardia di Finanza. Corrispettivi non dichiarati al fisco per un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto della onlus sono stati denunciati

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I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lecce hanno verificato la posizione di un’associazione culturale di formazione e promozione, risultata essere evasore totale negli anni d’imposta 2019 e 2020.

In particolare, la citata associazione, con sede in Lecce, negli anni oggetto del controllo, avrebbe perseguito scopi di lucro in contrasto alle finalità previste da statuto.

Diochiarata come associazione culturale i formazione e promozione era, invece, protagonista di un notevole giro d’affari, con master post laurea al prezzo di 7mila e 500 euro.

L’ammontare dei corrispettivi non dichiarati al fisco è stato determinato in un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto dell’asserita onlus sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di omessa dichiarazione, atteso che l’imposta evasa è stata quantificata dai Finanzieri in oltre 300mila euro, ammontare superiore alla soglia di punibilità stabilita dalla normativa penaltributaria.

Vale la pena ricordare ancora una volta che l’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.

  • foto in alto di repertorio
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