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Cronaca

Ruba notebook al Mediaworld: arrestato per furto

Cittadino goergiano, regolarmente domiciliato a Bari, tenta furto in trasferta. Bloccato e riconosciuto come protagonista di un altro tentato furto dalla vigilanza del negozio, viene arrestato dai carabinieri

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Nel tardo pomeriggio di ieri, attorno alle 19e45, i militari della Centrale Operativa del Comado Provinciale Carabinieri di Lecce hanno inviato, su richiesta, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Lecce presso il negozio Mediaworld nel Centro Commerciale “La Mongolfiera” di Surbo. Era stato infatti segnalato, dagli uomini della vigilanza, un tentativo di furto da parte di un cittadino georgiano.


Koba Makaharadze

Koba Makaharadze


L’uomo in questione è Koba Makharadze, 45enne domiciliato a Bari e con regolare permesso di soggiorno. L’uomo, aiutato da due complici, aveva da subito insospettito la vigilanza del negozio con i suoi movimenti. Era stato visto infatti armeggiare nei pressi degli espositori ove erano collocati dei notebook portatili, mentre gli altri due facevano da “palo”. Seguendo i loro spostamenti, il personale di vigilanza aveva avuto modo di notare che sempre Koba aveva prelevato un oggetto dall’espositore, nascondendolo nei pantaloni dietro la schiena per poi coprirlo con la camicia e dirigersi frettolosamente verso l’uscita del punto vendita, mentre le altre due persone che si trovavano con lui si erano nel frattempo dileguate.


Qui, il georgiano è stato fermato dal personale di vigilanza oltre le barriere antitaccheggio, nonostante il sistema antifurto non fosse andato in allarme. Dopo essere stato riaccompagnato nel negozio, su richiesta del personale addetto, lo stesso 45enne ha tirato fuori dai pantaloni un notebook ACER del valore di 400 euro, al quale aveva strappato il sistema antifurto.


Dato però che l’uomo era stato visto “armeggiare” in due posti diversi dello stesso espositore, nel frattempo altro personale addetto alla vigilanza aveva effettuato un controllo accurato ai notebook,riscontrando che anche il sistema antitaccheggio di un altro computer, un ASUS del valore di 600 euro, era stato manomesso e forzato, proprio nel posto ove il cittadino georgiano era stato visto.

Inoltre, il personale addetto alla vigilanza ha riferito ai carabinieri, e successivamente indicato in denuncia, che lo stesso Koba era stato da loro riconosciuto anche come l’autore di un tentativo di furto di un telefono cellulare, avvenuto sempre all’interno del medesimo negozio circa un mese fa, a seguito del quale non erano riusciti a fermare e identificare compiutamente l’uomo poiché era riuscito a disfarsi del telefono, senza riuscire a portarlo via dal negozio, e si era dileguato prima di essere controllato e scoperto.


Sulla base del furto appena commesso e di tutti gli elementi connessi, avuto riguardo anche all’indole del 45enne che, pur ancora incensurato è venuto appositamente da Bari senza un motivo plausibile a perpetrare un furto nello stesso negozio dove gliene era sfumato un altro, i Carabinieri, di concerto con il Dott. Giovanni Gagliotta,  P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, hanno proceduto ad arrestare  Koba Makharadze per furto aggravato, conducendolo presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola, in attesa del giudizio di convalida che si terrà nei prossimi giorni.


Il notebook oggetto del tentato furto, recuperato integro e funzionante, è stato restituito al responsabile del negozio Mediaworld, mentre i dispositivi antitaccheggio danneggiati sono stati sequestrati in attesa di essere versati presso l’Ufficio Corpi di Reato del Tribunale di Lecce.


Cronaca

Taglio del nastro: bentornato Ponte Ciolo

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Come avevamo anticipato sulle colonne del nostro ultimo numero cartaceo, oggi è stato il grande giorno del Ponte Ciolo. Il giorno in cui ha riaperto al traffico, sotto “una nuova luce”.

Il taglio del nastro questo pomeriggio per lo storico ponte in località Gagliano del Capo (Lecce), il ponte iconico del Salento lungo la strada provinciale 358, la litoranea della costa adriatica, che si staglia per una lunghezza di 60 metri a picco sul mare in corrispondenza di un’insenatura rocciosa profonda circa 30 metri.
    Simbolo, negli anni ’60, di un filone di ingegneria strutturale altamente innovativa, il ponte è tornato da oggi a nuova vita, riaperto alla percorrenza dopo essere stato chiuso per un anno per i lavori di risanamento, consolidamento e adeguamento sismico e funzionale finanziati dalla Provincia di Lecce con risorse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
    Alla cerimonia di riapertura del ponte, con la l’accensione dell’illuminazione, alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, hanno partecipato autorità civili e religiose per salutare il passaggio della prima vettura.
    La struttura originaria, ad arco sagomato, è stata progettata dall’ingegnere leccese Antonio La Tegola e realizzata dalla Provincia di Lecce tra il 1962 e il 1967.

Era stata già sottoposta, negli anni, ad altri interventi di manutenzione.

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Cronaca

Specchia, movimenti turistici: partono i controlli della Polizia Locale

Avviata una serie di verifiche riguardanti la comunicazione da parte degli operatori del settore ricettivo. Per le omissioni o ritardi sanzioni fino a 600 euro

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La stagione turistica è alle porte e con essa arrivano anche i controlli per garantire il rispetto delle normative vigenti.

A Specchia, la Polizia Locale ha avviato una serie di verifiche riguardanti la comunicazione dei movimenti turistici da parte degli operatori del settore ricettivo.

Questa iniziativa è volta ad assicurare il rispetto delle leggi regionali che regolamentano il settore turistico e puniscono le violazioni con sanzioni amministrative.

Il Comandante della Polizia Locale di Specchia Andrea Zacà ha sottolineato l’importanza del rispetto delle norme, richiamando l’attenzione sull’articolo 10 quinquies della Legge Regionale 52/2019.

Questo articolo assegna ai comuni le funzioni di vigilanza e controllo in materia turistica, con l’obiettivo di contrastare forme illegali di ospitalità e garantire il rispetto degli obblighi di comunicazione dei movimenti turistici.

La normativa regionale, nello specifico l’articolo 10 della Legge Regionale 57/2018, prevede sanzioni per le violazioni relative alla mancata trasmissione dei dati sui movimenti turistici.

Sanzioni che possono variare a seconda della gravità della violazione, includendo multe che vanno da euro 100 a euro 600.

Ad esempio, l’omessa trasmissione mensile dei dati comporta una sanzione che può arrivare fino a euro 600, mentre un ritardo nella trasmissione può essere sanzionato con multe che vanno da euro 100 a euro 300.

In conclusione, i controlli della Polizia Locale di Specchia riguardanti la mancata o tardiva comunicazione dei movimenti turistici mirano a garantire il rispetto delle normative regionali e a contrastare le pratiche irregolari nell’ospitalità.

È essenziale per gli operatori nel settore ricettivo adempiere ai requisiti di comunicazione dei dati al fine di evitare sanzioni amministrative e promuovere una gestione trasparente e conforme alle regole del turismo nella regione.

 

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Cronaca

Volontariato o lucro? Associazione nei guai

Indagine della Guardia di Finanza. Corrispettivi non dichiarati al fisco per un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto della onlus sono stati denunciati

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I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lecce hanno verificato la posizione di un’associazione culturale di formazione e promozione, risultata essere evasore totale negli anni d’imposta 2019 e 2020.

In particolare, la citata associazione, con sede in Lecce, negli anni oggetto del controllo, avrebbe perseguito scopi di lucro in contrasto alle finalità previste da statuto.

Diochiarata come associazione culturale i formazione e promozione era, invece, protagonista di un notevole giro d’affari, con master post laurea al prezzo di 7mila e 500 euro.

L’ammontare dei corrispettivi non dichiarati al fisco è stato determinato in un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto dell’asserita onlus sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di omessa dichiarazione, atteso che l’imposta evasa è stata quantificata dai Finanzieri in oltre 300mila euro, ammontare superiore alla soglia di punibilità stabilita dalla normativa penaltributaria.

Vale la pena ricordare ancora una volta che l’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.

  • foto in alto di repertorio
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