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Cronaca

Strage a Kabul: muore militare di Tiggiano

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In Afghanistan, nell’attentato kamikaze rivendicato dai talebani e avvenuto in mattinata, sei parà della Folgore sono morti: fra questi, il primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, 26 anni, nativo di Glarus (Svizzera), ma residente a Tiggiano. Altri quattro sono rimasti feriti, fra due militari di Galatone e Francavilla Fontana (Br).


L’attacco è avvenuto nei pressi della rotonda Massud, alle 12.10 locali, le 9,40 in Italia. Fonti della Difesa hanno reso noto i nomi dei sei militari italiani morti in Afghanistan, le cui famiglie sono state avvisate. Si tratta del tenente Antonio Fortunato, originario di Lagonegro (Potenza) 35 anni; del primo caporal maggiore Matteo Mureddu, di Oristano; del primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, 26 anni, nativo di Glarus (Svizzera), ma residente a Tiggiano; del sergente maggiore Roberto Valente, di Napoli; del primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, di Orvieto e il primo caporal maggiore Massimiliano Randino, nato a Pagani (Salerno). Tutti erano colleghi del 186esimo Reggimento paracadutisti di stanza a Pisa.


Tra i feriti anche un militare la cui famiglia è residente a Galatone, il primo maresciallo Felice Calandriello, di 58 anni, originario di Sassano (Salerno), sottufficiale dell’Aeronautica militare, che ha riportato un forte stato di choc. Calandriello, che è sposato e padre di un ragazzo (anche lui ha intrapreso la carriera militare) e di una ragazza, universitaria a Reggio Emilia, è nato a Sassano ma poi la famiglia si trasferì a Galatone, paese della madre.

L’altro ferito salentino, precisamente di Francavilla Fontana, nel brindisino, è il primo caporalmaggiore Rocco Leo, 26 anni, effettivo al 186/o reggimento paracadutisti Folgore, che ha riportato un forte stato di choc.


Le vittime erano tutte a bordo di due blindati Lince, attaccati da un kamikaze alla guida di una Toyota bianca imbottita di esplosivo mentre scortavano un veicolo verso il comando Isaf. Nell’attentato sono morti anche 10 afghani – tra cui quattro poliziotti – e altri 55 sono rimasti feriti. Su uno dei due Lince attaccati sono morti tutti i soldati a bordo, sull’altro uno è deceduto e gli altri sono rimasti feriti in modo grave, ma non sarebbero in pericolo di vita. Si tratta del più grave attacco contro le nostre truppe dalla strage di Nassiriya del 12 novembre 2003, in cui morirono 19 italiani.


Attualità

L’impegno di Colacem per la Sicurezza sul Lavoro

Colacem ha scelto il tema della sicurezza alla guida, sviluppando un opuscolo informativo che illustra le linee per una guida sicura su ogni mezzo, con l’obiettivo di ridurre i rischi e proteggere l’incolumità dei lavoratori. «La sicurezza non è solo una responsabilità individuale, ma un impegno collettivo. Colacem è determinata a garantire un ambiente di lavoro sicuro a un’organizzazione professionale e consapevole, per essere esempio di eccellenza in termini di sicurezza e benessere dei suoi lavoratori»

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La Giornata Mondiale della Sicurezza del 28 aprile è occasione per Colacem di «ribadire il suo costante impegno a rafforzare la cultura della sicurezza: un valore fondamentale per l’azienda, che promuove comportamenti consapevoli e sicuri tra i propri dipendenti».

Nella ricorrenza di quest’anno, Colacem ha scelto il tema della sicurezza alla guida, sviluppando un opuscolo informativo che illustra le linee per una guida sicura su ogni mezzo, con l’obiettivo di ridurre i rischi e proteggere l’incolumità dei lavoratori.

Uno strumento di comunicazione che sarà presto disponibile in diverse lingue oltre l’italiano, tra cui francese e spagnolo, per assicurare che il messaggio raggiunga tutti i dipendenti del Gruppo nei vari territori di operatività, ovviamente Salento e Galatina compresi.

Inoltre, per lunedì 29 aprile Colacem ha invitato i propri dipendenti a partecipare a incontri, sia in sede che nei reparti degli stabilimenti, per condividere il contenuto dell’opuscolo e sensibilizzare tutti ad adottare sempre comportamenti sicuri.

«Queste iniziative», fanno sapere dall’azienda, «sono parte di un più ampio sforzo quotidiano per costruire una cultura della sicurezza che permei ogni aspetto del lavoro e della vita. Nel corso degli ultimi anni sono state intraprese numerose attività volte al miglioramento continuo dei livelli di sicurezza degli impianti, all’acquisizione di una maggiore consapevolezza nell’attuare comportamenti sicuri e alla creazione di maggiori standard procedurali. La formazione rimane il principale strumento per la creazione di cultura della sicurezza, insieme alla partecipazione attiva dei lavoratori attraverso riunioni e analisi dei mancati infortuni. La sicurezza non è solo una responsabilità individuale, ma un impegno collettivo. Colacem è determinata a garantire un ambiente di lavoro sicuro a un’organizzazione professionale e consapevole, per essere esempio di eccellenza in termini di sicurezza e benessere dei suoi lavoratori».

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Cronaca

Schianto al “solito” incrocio sulla 275: paura in prossimità del Gulliver

Sinistro sotto la pioggia, attorno a mezzogiorno: soccorsi nel territorio di Surano

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Sotto la pioggia, questa mattina pochi minuti prima di mezzogiorno, si è registrato un brutto incidente stradale sulla strada statale 275, la Maglie-Leuca.

Il sinistro è avvenuto alla famigerata intersezione semaforica in prossimità del centro commerciale Gulliver, nel territorio di Surano.

La violenza dello scontro la raccontano i pesanti danni patiti dalle auto coinvolte, non più marcianti.

I mezzi coinvolti sono due utilitarie: una completamente distrutta sulla fiancata destra, l’altra ko nell’anteriore sinistro.

Soccorsi e 112 sul posto. Al momento le condizioni dei coinvolti non sono meglio specificate.

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Cronaca

“Fascisti al rogo”, imbrattata la porta del comitato di Fitto a Maglie

Ernesto Toma, su fb: “E’ evidente che il buon governo del presidente Giorgia Meloni e la vittoria del centrodestra in Basilicata, viene mal digerita da qualcuno che nella notte ha imbrattato un comitato elettorale (chiuso, ma nel centro di Maglie) del Ministro Raffaele Fitto…”

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Dopo la scritta intimidatoria “Fascisti al rogo”, lasciata da alcuni vandali con lo spray sulla porta del comitato del Ministro Raffaele Fitto a Maglie, e dopo la ferma disapprovazione arrivata da tutti gli esponenti di spicco della politica, il sindaco della città Ernesto Toma, condanna l’odioso gesto e posta su fb: “E’ evidente che il buon governo del presidente Giorgia Meloni e la vittoria del centrodestra in Basilicata, viene mal digerita da qualcuno che nella notte ha imbrattato un comitato elettorale (chiuso, ma nel centro di Maglie) del Ministro Raffaele Fitto con una scritta intimidatoria: “fascisti al rogo”.

Gli autori non resteranno ignoti a lungo, i carabinieri stanno indagando. Esprimo la mia condanna per l’ignobile e vile gesto e tutta la mia solidarietà al ministro Fitto a nome dell’intera città”.

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