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Cronaca

Truccava partite per conto del clan, in carcere ex presidente Galatina

Si aprono le porte di Borgo San Nicola per il 72enne Luciano Coluccia. Oltre a comprare le gare per la sua squadra utilizzava la sua carica come strumento per la costante e pressante richiesta di somme di denaro a commercianti ed imprenditori di Galatina e Comuni limitrofi a titolo di sponsorizzazione offrendo in cambio protezione agli imprenditori operanti sul territorio

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Gli Agenti in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Lecce, unitamente ai colleghi del Commissariato di Polizia di Galatina, hanno eseguito l’Ordine di Carcerazione emesso dalla locale Procura della Repubblica  – Ufficio esecuzioni penali – a carico del pregiudicato Luciano Coluccia, 72enne di Galatina, già sottoposto agli arresti domiciliari, per scontare la pena di 9 anni e 4 mesi di reclusione.


La pena per avere alterato, offrendo anche somme di denaro, il risultato di alcune partite del campionato Regionale Pugliese di calcio, stagione 2015/2016, al fine di favorire la promozione dell’A.S.D. Pro Italia Galatina, società di cui Coluccia era presidente.


All’epoca dei fatti le indagini furono condotte dalla stessa Squadra Mobile e si conclusero con l’emissione di un Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere a carico di nove persone, eseguita in data 15 maggio 2018.


In quella circostanza Luciano Coluccia fu posto agli arresti domiciliari.


Attraverso le indagini è stato documentato il «riconoscimento della capacità criminale del clan ad imporsi sul territorio grazie alla forza d’intimidazione del vincolo associativo e della condizione di sottomissione che ne deriva» ed il tentativo di eludere ulteriori attività di contrasto da parte della magistratura e delle forze dell’ordine, indirizzando gli interessi del clan verso settori apparentemente leciti.

Le attività tecniche hanno permesso di accertare come il clan, attraverso Luciano Coluccia ed il figlio Danilo, avesse acquisito il totale controllo della  locale squadra di calcio, con annesso stadio comunale “G. S specchia”, utilizzandola come strumento per la costante e pressante richiesta di somme di denaro a commercianti ed imprenditori di Galatina e Comuni limitrofi a titolo di sponsorizzazione offrendo in cambio protezione agli imprenditori operanti sul territorio.


È emerso inoltre che padre e figlio abbiano falsato diverse partite del campionato Regionale Pugliese attraverso la promessa o l’offerta di denaro od altre utilità ad allenatori, dirigenti e giocatori di squadre avversarie al fine di condizionarne il risultato in maniera positiva per la Pro Italia Galatina.


Altre circostanze evidenziate dalle indagini sono la richiesta di intervento su imprenditori al fine di condizionarne le scelte imprenditoriali come ad esempio il licenziamento di lavoratori occupati non graditi al clan, nonché l’attività di recupero crediti utilizzando minacce rafforzate dall’uso del proprio cognome e della fama criminale della famiglia per ottenerne la dazione di denaro .


Dopo le formalità di rito Coluccia è stato associato presso la Casa Circondariale di Lecce.


Cronaca

Taglio del nastro: bentornato Ponte Ciolo

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Come avevamo anticipato sulle colonne del nostro ultimo numero cartaceo, oggi è stato il grande giorno del Ponte Ciolo. Il giorno in cui ha riaperto al traffico, sotto “una nuova luce”.

Il taglio del nastro questo pomeriggio per lo storico ponte in località Gagliano del Capo (Lecce), il ponte iconico del Salento lungo la strada provinciale 358, la litoranea della costa adriatica, che si staglia per una lunghezza di 60 metri a picco sul mare in corrispondenza di un’insenatura rocciosa profonda circa 30 metri.
    Simbolo, negli anni ’60, di un filone di ingegneria strutturale altamente innovativa, il ponte è tornato da oggi a nuova vita, riaperto alla percorrenza dopo essere stato chiuso per un anno per i lavori di risanamento, consolidamento e adeguamento sismico e funzionale finanziati dalla Provincia di Lecce con risorse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
    Alla cerimonia di riapertura del ponte, con la l’accensione dell’illuminazione, alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, hanno partecipato autorità civili e religiose per salutare il passaggio della prima vettura.
    La struttura originaria, ad arco sagomato, è stata progettata dall’ingegnere leccese Antonio La Tegola e realizzata dalla Provincia di Lecce tra il 1962 e il 1967.

Era stata già sottoposta, negli anni, ad altri interventi di manutenzione.

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Cronaca

Specchia, movimenti turistici: partono i controlli della Polizia Locale

Avviata una serie di verifiche riguardanti la comunicazione da parte degli operatori del settore ricettivo. Per le omissioni o ritardi sanzioni fino a 600 euro

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La stagione turistica è alle porte e con essa arrivano anche i controlli per garantire il rispetto delle normative vigenti.

A Specchia, la Polizia Locale ha avviato una serie di verifiche riguardanti la comunicazione dei movimenti turistici da parte degli operatori del settore ricettivo.

Questa iniziativa è volta ad assicurare il rispetto delle leggi regionali che regolamentano il settore turistico e puniscono le violazioni con sanzioni amministrative.

Il Comandante della Polizia Locale di Specchia Andrea Zacà ha sottolineato l’importanza del rispetto delle norme, richiamando l’attenzione sull’articolo 10 quinquies della Legge Regionale 52/2019.

Questo articolo assegna ai comuni le funzioni di vigilanza e controllo in materia turistica, con l’obiettivo di contrastare forme illegali di ospitalità e garantire il rispetto degli obblighi di comunicazione dei movimenti turistici.

La normativa regionale, nello specifico l’articolo 10 della Legge Regionale 57/2018, prevede sanzioni per le violazioni relative alla mancata trasmissione dei dati sui movimenti turistici.

Sanzioni che possono variare a seconda della gravità della violazione, includendo multe che vanno da euro 100 a euro 600.

Ad esempio, l’omessa trasmissione mensile dei dati comporta una sanzione che può arrivare fino a euro 600, mentre un ritardo nella trasmissione può essere sanzionato con multe che vanno da euro 100 a euro 300.

In conclusione, i controlli della Polizia Locale di Specchia riguardanti la mancata o tardiva comunicazione dei movimenti turistici mirano a garantire il rispetto delle normative regionali e a contrastare le pratiche irregolari nell’ospitalità.

È essenziale per gli operatori nel settore ricettivo adempiere ai requisiti di comunicazione dei dati al fine di evitare sanzioni amministrative e promuovere una gestione trasparente e conforme alle regole del turismo nella regione.

 

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Cronaca

Volontariato o lucro? Associazione nei guai

Indagine della Guardia di Finanza. Corrispettivi non dichiarati al fisco per un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto della onlus sono stati denunciati

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I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lecce hanno verificato la posizione di un’associazione culturale di formazione e promozione, risultata essere evasore totale negli anni d’imposta 2019 e 2020.

In particolare, la citata associazione, con sede in Lecce, negli anni oggetto del controllo, avrebbe perseguito scopi di lucro in contrasto alle finalità previste da statuto.

Diochiarata come associazione culturale i formazione e promozione era, invece, protagonista di un notevole giro d’affari, con master post laurea al prezzo di 7mila e 500 euro.

L’ammontare dei corrispettivi non dichiarati al fisco è stato determinato in un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto dell’asserita onlus sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di omessa dichiarazione, atteso che l’imposta evasa è stata quantificata dai Finanzieri in oltre 300mila euro, ammontare superiore alla soglia di punibilità stabilita dalla normativa penaltributaria.

Vale la pena ricordare ancora una volta che l’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.

  • foto in alto di repertorio
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