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Attualità

I Nonni Sprint di Corsano

Anziani insieme, il Circolo che funziona: ballo, ricamo, coro di canti popolari, burraco e ginnastica dolce…

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Dieci anni fa, era il 2005, Carmelo Licchetta, fondatore dell’Associazione Ricreativa Anziani Insieme, contattò l’attuale presidente, l’allora assessore Mario Chiarello, con l’idea di costituire un circolo ricreativo, un luogo di ritrovo per i corsanesi più anziani, un posto che potesse andare al di là del classico bar: una struttura dedicata esclusivamente a loro, che soddisfacesse le loro esigenze e soprattutto che non li tenesse carcerati in casa, una volta superata la sessantina, quando ormai il pensionamento è all’orizzonte.


Anziani InsiemeUn’associazione che non li facesse sentire l’ultimo l’anello della catena, ma che li coinvolgesse quanto più possibile nelle attività della comunità. Da allora, l’associazione anziani di Corsano ha fatto passi da gigante. Questo autunno ha avuto l’affidamento dell’attuale sede, l’ex guardia medica di via Regina Elena, dove svolge con regolarità attività di vario genere. Il Centro è aperto sei ore al giorno, come sottolinea Mario Chiarello, due ore la mattina e quattro il pomeriggio, dal lunedì al sabato. Tra le attività praticate: corso di ballo, di ricamo, coro di canti popolari, corso di burraco e la ginnastica dolce, accolta con entusiasmo e fervore, con la presenza di un fisioterapista, che per il secondo anno consecutivo fornisce le sue prestazioni alla comunità degli anziani. “È l’associazione a pagare questi professionisti”, precisa Chiarello, “cifre ovviamente simboliche, perché resta comunque un circolo improntato sul volontariato; le risorse monetarie arrivano dalle quote associative annuali; il servizio prestato agli anziani è tuttavia a titolo gratuito. Abbiamo studiato bene la situazione”, continua il Presidente, “inizialmente è stato difficile fare delle attività con gli anziani, abbiamo pensato quindi di cambiare un po’ le regole prevedendo per statuto di creare un incontro tra generazioni, di coinvolgere anziani e meno anziani… c’è un gruppetto di giocatori di carte che noi vogliamo mantenere, coinvolgendo, ovviamente, altre persone che piano piano si accorgono che il “gioco delle carte” non è l’unico passatempo”. Per l’inclusione sociale il circolo vuole riattivare un servizio ottimo per la comunità e importante per l’anziano: quello del Nonno Vigile, dei veterani nonnini che fermano il traffico quando i ragazzini entrano o escono da scuola. Mario Chiarello riconosce come “le amministrazioni comunali, sia la precedente che l’attuale, sono sempre state in contatto diretto con il circolo anziani per qualsiasi forma di sostegno. Non abbiamo avuto dei fondi, ma sicuramente ci hanno risolto molti problemi. La collaborazione con le istituzioni è importantissima, il sindaco Martella è venuto a testimoniare la sua vicinanza all’associazione proprio in occasione del pranzo con gli anziani. Anche la parrocchia ci ha dato una mano: all’interno del circolo è presente una cucina e la parrocchia, che una volta al mese preparava il pranzo per gli anziani al centro sociale, da 3-4 mesi ha trasferito questa consuetudine al circolo di via Regina Elena. Noi abbiamo intenzione di prepararlo una volta a settimana. Il nostro obiettivo è proprio quello di non lasciare l’anziano solo”. Grande sostegno è stato dato dal Maresciallo Leone in merito alla questione dei furti nelle case degli anziani, suggerendo degli accorgimenti importanti e mettendo la sua persona, con il proprio numero di telefono, a disposizione di chiunque ne abbia necessità, in qualsiasi momento. Il presidente Mario Chiarello conclude citando don Luca: “non servono le bandierine, cioè non importa di chi è il merito, l’importante è collaborare per fare delle cose positive per la comunità”.

Paola Tarantino


Attualità

Incendi, riunione in prefettura

Si discuterà delle misure da adottare per prevenire e fronteggiare il fenomeno in vista dell’estate. Mercoledì 17, dalle 1, vi prenderanno parte saranno presenti le autorità regionali, i vertici delle forze di polizia e dei vigili del fuoco e, in collegamento da remoto, i rappresentanti dei comuni della provincia e degli enti proprietari delle infrastrutture stradali e ferroviarie

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In vista dell’imminente stagione estiva, che sarà caratterizzata da temperature molto elevate, si rende necessario definire una strategia di previsione, prevenzione ed intervento adeguata a fornire alle istituzioni ed alle organizzazioni presenti sul territorio gli strumenti idonei a condurre una efficace lotta al fenomeno degli incendi boschivi.

Predisporre una linea d’azione coordinata in tale materia, caratterizzata da una pluralità di livelli di competenza, si rende particolarmente urgente in considerazione del fatto che gli incendi boschivi, oltre a rappresentare una minaccia per l’integrità del patrimonio ambientale e paesaggistico, costituiscono un pericolo per l’incolumità di coloro che a qualsiasi titolo transitano nelle zone maggiormente a rischio nonché per i nuclei abitati situati nelle zone a rischio.

A tal fine, è stata indetta una riunione che si terrà, presso la Prefettura, mercoledì 17 aprile, dalle ore 11.

All’incontro saranno presenti le competenti autorità regionali, i vertici delle forze di polizia e dei vigili del fuoco nonché, in collegamento da remoto, i rappresentanti dei comuni della provincia e degli enti proprietari delle infrastrutture stradali e ferroviarie.

  • foto d’archivio
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La siccità sta bruciando la nostra agricoltura

Campi assetati in tutta la regione, danni già evidenti per le coltivazioni cerealicole, leguminose e foraggere, produzioni a rischio. Sicolo (Cia Puglia): «Sistema irriguo pugliese insufficiente ad affrontare le conseguenze dei cambi climatici. Situazioni identiche in ognuna delle province della regione, occorrono interventi strutturali»

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Inizio settimana ancora sotto il sole per un aprile straordinariamente caldo rispetto alla media

Se da un lato c’è chi ride perché si può andare al mare e fare il bagno fuori stagione, dall’altro c’è un intero settore che piange: la siccità sta bruciando la nostra agricoltura.

Dalla punta più a nord della regione al lembo di terra più a sud, i campi e le coltivazioni di tutta la Puglia sono assetati, con le colture di stagione arse da un’estate arrivata con due mesi di anticipo e la completa scomparsa dell’inverno.

A risentire di più del periodo siccitoso più lungo degli ultimi anni sono soprattutto le colture cerealicole, con effetti drammatici su tutta la regione, Salento compreso.

A lanciare l’allarme è CIA Agricoltori Italiani di Puglia che rileva come l’assenza di piogge stia compromettendo la spigatura del grano duro.

«L’annata agricola è iniziata in salita con costi spropositati per l’acquisto di semi e di concimi», spiega Gennaro Sicolo, presidente regionale e vice presidente nazionale dell’organizzazione, «con i problemi aggravati da un inverno estremamente arido che non ha favorito uno sviluppo uniforme delle coltivazioni e ha impedito il normale accestimento».

LEGUMINOSE E FORAGGERE

Il problema non riguarda solo il grano duro, settore per il quale già negli scorsi giorni CIA Puglia aveva lanciato l’allarme basato su stime di raccolto già inferiori del 50% alle medie degli scorsi anni, ma anche le colture leguminose e foraggere.

Queste ultime, che si trovano nel periodo della piena fioritura, sono messe a rischio non solo dalla siccità, ma anche dalle possibili conseguenze di una ulteriore serie di eventi climatici estremi come bombe d’acqua, grandine, improvvisi e rapidissimi fenomeni alluvionali che impedirebbero comunque al terreno di assorbire in modo armonioso ed equilibrato le quantità d’acqua necessarie.

CAMBIO CLIMATICO E QUESTIONE IRRIGUA

«La scarsità di riserve idriche utilizzabili dall’agricoltura e le lacune di un sistema irriguo che sconta ritardi decennali sia per quanto riguarda la necessità di nuove infrastrutture sia per la dipendenza da altri regioni rappresenta il rischio più grande per il presente e per l’immediato futuro del comparto», aggiunge Gennaro Sicolo, «si tratta di un problema che, con situazioni differenti da territorio a territorio, accomuna drammaticamente tutta la Puglia. Recentemente, ci sono stati dei passi in avanti compiuti grazie al lavoro e all’attenzione al problema dimostrati dall’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, ma tutto il sistemaPuglia deve mettersi ed essere messo nelle condizioni di funzionare, a cominciare soprattutto dal sistema consortile regionale nel suo complesso. Che la Puglia sia una regione ad elevato rischio di desertificazione del territorio si dice da molti anni, eppure su questo problema epocale non sembra ci sia ancora la piena e totale consapevolezza necessaria a prendere provvedimenti non emergenziali ma strutturali, con un preciso programma pluriennale di interventi che riguardi il massiccio potenziamento delle infrastrutture per il riuso delle acque reflue e la possibilità di sfruttare anche sul nostro territorio i dissalatori, come si fa in tante altre parti del mondo. Occorre inoltre operare in modo sistematico con le bonifiche e le manutenzioni dei canali, oltre che raggiungere nuovi e più avanzati accordi con le altre regioni da cui la Puglia dipende per l’approvvigionamento della risorsa idrica irrigua».

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Il Custode del Mare

Capanna Sushumna, l’ultima fortezza dell’uomo su un lembo di costa che apre le sue porte a chiunque abbia a cuore la tutela del mare e dell’ambiente

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Ci si arriva solo se si è allenati per arrivarci.

Un po’ di gambe ma ciò che conta di più per giungerci sono la testa e soprattutto il cuore. Sembra di stare anni luce dal resto del mondo, eppure la “civilità” è solo alle spalle, ad un tiro di schioppo ma non appena ci si mette piede sembra svanire ogni male del mondo.

L’approdo è una spiaggia selvaggia e sabbiosa del Salento dove ancora si possono scorgere angoli ameni e sottratti dal tran tran quotidiano, dove l’ambiente è ancora quasi del tutto incontaminato e dove i suoni sono solo quelli della natura.

È qui che un moderno Robinson Crusoe ha pensato di costruirci un rifugio fatto esclusivamente di tronchi e legni restituiti dal mare che ha chiamato la Capanna Sushumna, termine che dovrebbe indicare il centro d’energia più importante nella fisiologia della tradizione indiana dello Yoga e del Tantra.

Si perché qui l’energia che si percepisce è data dalla forza di un mare pulito per le forti correnti superficiali scandite dalle tramontane e dagli scirocchi, limpido, cristallino ma anche dai colori cangianti dati dal contrasto tra la sabbia bianchissima e quella vulcanica che, si dice sia giunta dal Vulture e attraverso i fiumi fin al bassissimo Adriatico, e dalla tranquillità che pervade le membra e sembra rigenerarle solo perché ci si è trovati qui.

Dopo la costa del mare, il cielo come unico confine.

Per scoprire che l’ultima fortezza dell’uomo su un lembo di costa apre le sue porte a chiunque abbia a cuore la tutela del mare e dell’ambiente.

Capanna “Sushumna” è un punto di arrivo e partenza per tutti, ha spiegato Ignazio Millimaci.

Ed è anche un presidio del territorio nel tratto costiero della Riserva Naturale dello Stato Oasi WWF Le Cesine, al confine dei territori comunali di Lecce e Vernole.

Un luogo bellissimo e estremo, appunto, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma anche di conoscenza.

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